Autore Topic: Analisi di un giocatore parte 1  (Letto 10194 volte)

Mattia Bulgarelli

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Re:Analisi di un giocatore parte 1
« Risposta #15 il: 2011-07-08 19:21:09 »
...ma questo giocatore riesci a portarlo a qualche 'Con "di robbba nnnuova" e farlo giocare SENZA i suoi compagni di gioco abituali?

Dove credi abbia giocato a SS?
C'era anche Suna con me e lui al tavolo, oltre ad un altro paio di persone
Ah, benissimo. ^__^

Riportacelo e via a provare qualcosa di COMPLETAMENTE diverso (ripeto: magari con nessuno "del suo gruppo", così non si sente "in obbligo" di giocare in un certo modo e sarà più rilassato).

Hai presente che "con due punti definisci una retta, con tre un piano nello spazio, con quattro un volume"?
Dopo aver provato 3-4 cose diverse DI BRUTTO magari inizierà a cogliere le possibilità e a costruirsi "un gusto".
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Fabrizio

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Re:Analisi di un giocatore parte 1
« Risposta #16 il: 2011-07-08 19:42:59 »
on Migthy thew

hai un link ad una recensione che ti soddisfi, oppure al sito ufficiale, senza che mi perda su google?
Dovrebbe essere questo http://onmightythews.com/

Fealoro

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Re:Analisi di un giocatore parte 1
« Risposta #17 il: 2011-07-08 22:25:42 »
on Migthy thew

hai un link ad una recensione che ti soddisfi, oppure al sito ufficiale, senza che mi perda su google?


Zechiel! Le scimmie volanti di Baalakkia ti strappino gli occhi!
http://utopia.forumattivo.net/t289-on-mighty-thews


oltre alle due discussioni in questo forum e al pbf che stiamo per far partire

Suna

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Re:Analisi di un giocatore parte 1
« Risposta #18 il: 2011-07-09 00:48:35 »
Zachiel prova a proporre a G magari di fare una partita a due a Mars Colony una volta. Facile facile, divertentissimo e molto coinvolgente, se è il tipo a cui piacciono le trame politiche.
Se invece vuole un po' di sana azione, proporrei: Trollbabe, On Mighty Thews, Anima Prime e Apocalypse World come inizio.
Dipende un po' dal tipo di fiction che gli piace creare. Magari quando si accorge di quanto facili sono la reticenza nell'imparare nuovi regolamenti gli passa.

Ti sconsiglio In a Wicked Age. Sembra semplice ma è molto delicato per dei problemi di design che peraltro Baker analizza nel suo blog. Si rompe facilmente se non c'è affiatamento. Infatti la prima regola è "raggruppa alcuni dei tuoi amici migliori". Ron una volta l'ha fatta notare a Moreno. Se non c'è un contratto sociale bello solido, IAWA può essere disastroso.
Mi perdoni Antonio se lo contraddico nel suo consiglio.

Moreno Roncucci

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Re:Analisi di un giocatore parte 1
« Risposta #19 il: 2011-07-09 01:40:06 »
Aggiungo una cosa. Volevo fare separatamente l'analisi dei vari giocatori per tentare di trovare qualcosa di giocabile tutti assieme, almeno col gruppo "storico".

Ahia...non funziona così...

Se mi presenti tutti i giocatori, uno per uno, diciamo per giocare ad un gioco che non sia un gdr, che risultati ottieni? Magari che per uno il gioco migliore sono gli scacchi, per l'altro il calcio, per l'altro il gioco dei mimi, per l'altro World of Warcraft...  alla fine li metti insieme, e cosa ottieni?

Niente.

Non si può nemmeno dire di "giocare tutto questo a turno", magari ciascuno di questi giochi fa tanto schifo a qualcuno degli altri che rovinerebbe il gioco.

Non si fa una sommatoria.  E' impossibile stabilire così il gioco migliore DA GIOCARE.

Invece, magari, se parlavi del gruppo tutto intero, scoprivi che c'è un gioco che non è il preferito da nessuno, ma piace a tutti, accontenta tutti, e che giocano bene. E non l'avresti mai scoperto se non guardavi al gruppo tutto intero, con le sue dinamiche sociali.

Oltretutto, tutti facciamo cose diverse in un gruppo rispetto ad un altro. Siamo animali sociali. A volte basta togliere o aggiungere una sola persona per far cambiare completamente la maniera di giocare delle altre.

Vuoi un esempio pratico? Il consiglio che ti ho dato con Trollbabe è completamente sbagliato. E' ingiocabile con 5 giocatori (già 4 sono troppi all'inizio finchè non ci fai pratica). Ma è normale che i suggerimenti siano tutti sbagliati, finchè non si guarda al gruppo intero...
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Zachiel

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Re:Analisi di un giocatore parte 1
« Risposta #20 il: 2011-07-09 13:30:54 »
Mi guardo On Mighty Thaws e rispondo rapidamente agli ultimi commenti.

Pensavo di guardare un giocatore alla volta, per vedere intorno a cosa orientarmi per ciascuno e sperando di trovare un terreno d'incontro.
Quello di cui ho paura è che qualcuno dei giocatori sia uno di quelli che non si divertono per il gioco, qualunque sia, ma stanno lì per far gruppo... e di non saperlo riconoscere.
Moreno che mi dice "è un giocatore normale" mi rassicura un po' su questo aspetto... dovrei radunare tutti su un thread fatto apposta, invocarci lo slow e discutere insieme per vedere cosa fare.
Magari salta fuori che sono l'unico che è interessato a giocare con regolarità ogni settimana e che dovrei cercarmi un altro gruppo, magari no...
E magari ci sono persone nel gruppo che non sentono tutta questa esigenza di cambiare, perché tanto quello che si sbatte sono io.

La prossima volta che ci parliamo insieme propongo.

E magari se qualcuno di voi che ha più esperienza di giochi diversi di noi ha occasione di passare alla prossima Utopia, se ne può parlare a pranzo o a cena (se proprio il GdR non ci esce fumando dalle orecchie).

Serenello

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Re:Analisi di un giocatore parte 1
« Risposta #21 il: 2011-07-09 14:22:47 »
Io so pochissimo di GDR, sarò a Utopia e non sono mai stanco di parlare di GDR :D

Però devo dire che, per quel poco che ho letto da questo e dall'altro post, mi sembra di capire che tu hai paura a lasciare il gioco in mano ai giocatori (senza provare a capire perchè, non sono un analista) e che questo particolare giocatore, sia più una persona esterna al mondo dei GDR che avete coinvolto, e che come molti continua a giocare perchè è cmq una attività del gruppo.
Alla fine una volta imparate le regole giocare a D&D è semplice, però mettere i propri sentimenti e le proprie idee sul tavolo e darle in pasto al giudizio di una persona (anche se è un amico) non è affatto facile, parlo per esperienza personale.

Finita questa piccola premessa, scriverò due righe generiche. Non sono proprio certo che rispondano a questo o al altro thread, spero cmq di essere utile.

Il mio consiglio è di sfruttare al 100% quel potere che hai, cioè di essere il GM.
Finchè si trovano la pappa pronta e soprattutto non conoscono la differenza fra Parpuzio e gli altri giochi, penseranno che CnV sia un hack&slash ambientato in un villaggio di mormoni (com'è D&D se cambi da Forgotten a Dark Sun a Ravenloft) e chiederanno ancora il vecchio D&D (daltronde perchè cambiare regole di risoluzione dei combattimenti se giochi allo stesso gioco).
Quindi prendili di petto, ponili di fronte al fatto che sei stanco, che non hai più tutto il tempo che avevi prima, o qualsiasi sia il problema che ti sta portando al Burnout.
E poi proponi altri giochi. Parti però da cose diametrali a D&D. Il SS o CnV hanno troppi punti in comune con con Parpuzio per "svegliarli", per fargli capire che D&D è solo UNO dei modi di giocare di ruolo.
Il mio consiglio è sempre la terapia d'urto: Polaris, delle oneshot a Penny o FIASCO. Portali in un mondo dove non c'è la scheda del personaggio con elencate in bella calligrafia le sole 4 cose che il loro personaggio può fare.

Ma, per carità, non fermarti alla prima sessione!
Dopo una giocata risponderanno sicuramente "mah, non male, ma non è quello che mi piace" solo perchè è diverso dal solito.
Sfrutta quindi, ribadisco, la tua forza: sei il GM e senza di te non si gioca di ruolo!
Se loro vogliono giocare di ruolo accetteranno il fatto che sei stanco, che hai bisogno di un periodo di pausa e in questi 2/3 mesi avrai il tempo di fargli provare un sacco di sistemi diversi.
A quel punto allora potrai prendere la backstory dei drow wd ambientarla nel sistema che vuoi.
Ora come ora, se vuoi giocare quell'avventura, l'unico mio consiglio è "rimboccati le maniche e prepara lo schermo, perchè una storia già scritta la puoi giocare solo con Parpuzio".


Spero di essere stato utile.
Ho soprasseduto su un paio di concetti (così a occhi sicuramente il termine "GM Burnout") che do per assodati.
Alla fine ho riletto il post e sottolineato i punti chiave nel dubbio che forse non sono stato molto chiaro nell'esposizione.

Zachiel

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Re:Analisi di un giocatore parte 1
« Risposta #22 il: 2011-07-09 14:48:35 »
La mia paura (tra le tante) è che invece di migliorare la situazione rischio di farla esplodere. Mi piacerebbe proporre qulcosa come Fiasco ma temo di arrivare ad un Fiasco giocato parpuzio (ne ho visto giocare un finale, alla scorsa Utopia, perché hanno sforato coi tempi) o comunque ad un Fiasco dove non riusciamo a seguire le regole divertendoci perché non sappiamo dove girarci.
Dovrei chiedere a qualche giocatore della zona con più esperienza di noi di guidarci un po' in qualche gioco di stacco di quel genere, forse.

Per chiarirci, la mia paura non è quella di lasciare l'autorità narrativa nelle mani degli altri - non so se ne sia una prova il fatto che preferirei essere un giocatore-con-PG, forse questa è solo pigrizia - né temo che il gioco peggiorerebbe.
La mia paura (atavica!) è quella di fare una pausa. Di lasciare una strada dissestata ma conosciuta. Se penso che qualche anno fa pensavo che sarebbe stato bello fare tutte le avventure ufficiali prima o poi, ovvio che non ci doveva essere una pausa in mezzo, altrimenti come avrei fatto a finire tutto quel materiale? Temo di essere ossessivo compulsivo.

Mi convinco sempre più che la soluzione sia parlarne tutti assieme, però sviscerando i perché. Per far questo mi approfitterò di GcG, tanto se vi stancate basta non rispondere... :p

Moreno Roncucci

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Re:Analisi di un giocatore parte 1
« Risposta #23 il: 2011-07-09 15:22:22 »
Moreno che mi dice "è un giocatore normale" mi rassicura un po' su questo aspetto...

No, ho detto che è una persona normale, non un "giocatore normale". E' diverso...   8)
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Zachiel

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Re:Analisi di un giocatore parte 1
« Risposta #24 il: 2011-07-09 15:23:28 »
Moreno che mi dice "è un giocatore normale" mi rassicura un po' su questo aspetto...

No, ho detto che è una persona normale, non un "giocatore normale". E' diverso...   8)

Azzzz... hai ragionissima. Non sono più tanto rassicurato, ora, però.

Moreno Roncucci

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Re:Analisi di un giocatore parte 1
« Risposta #25 il: 2011-07-09 15:35:24 »
Il mio consiglio è di sfruttare al 100% quel potere che hai, cioè di essere il GM.

"L'essere il GM" non dà nessun potere reale (checché ne dicano i manuali), se non quello di poter dire "me ne vado": ma è una "estrema ratio", prima sarebbe il caso di vedere se la cosa si sistema in altro modo...

Citazione
Quindi prendili di petto, ponili di fronte al fatto che sei stanco, che non hai più tutto il tempo che avevi prima, o qualsiasi sia il problema che ti sta portando al Burnout.
E poi proponi altri giochi. Parti però da cose diametrali a D&D. Il SS o CnV hanno troppi punti in comune con con Parpuzio per "svegliarli", per fargli capire che D&D è solo UNO dei modi di giocare di ruolo.
Il mio consiglio è sempre la terapia d'urto: Polaris, delle oneshot a Penny o FIASCO. Portali in un mondo dove non c'è la scheda del personaggio con elencate in bella calligrafia le sole 4 cose che il loro personaggio può fare.

Concordo sul fatto che è meglio un gioco che non spinga a seguire vecchie abitudini (il cercare "il gioco di passaggio" è un errore, bisogna cercare lo stacco netto), non concordo invece con tutto il discorso prima.  In pratica significa accusare il resto del gruppo. Non porta di solito a buoni rapporti, dopo, o a reale impegno nel gioco (la reazione più probabile è un vero e proprio sabotaggio del nuovo gioco, per dimostrare che il GM si sbagliava...)

Molto meglio dire semplicemente che c'è un gioco nuovo che vuoi provare, con chi ci sta.
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Serenello

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Re:Analisi di un giocatore parte 1
« Risposta #26 il: 2011-07-11 10:15:39 »
Ammetto che, causa la mia esperienza infelice con D&D, potrei essere poco obiettivo nei miei consigli. Però dai post di Zachiel mi sembra di aver capito un paio di cose che riassumo:
1) a lui e al suo gruppo piace giocare a D&D
2) Zachiel sarebbe disposto (anche se ha detto di apprezzare anche altri approcci al GdR) a giocare a D&D se qualcun'altro si prendesse l'onere di fare il GM
3) nessuno del gruppo è disponibile a fare il GM

Io gli ho semplicemente proposto di fare una pausa dalla "campagna ufficiale" e farsi un pò di rodaggio con altri sistemi prima di proporre il sistema "panacea" che darà storie bellissime a tutti i gruppi di tutto il mondo e gli permetterà di giocare per sempre senza mai annoiarsi.
Fondamentalmente perchè questo sistema non esiste (vorrei aggiungere "secondo me" ma sono sempre più convinto sia una verità assoluta) ma anche per vedere le reazioni dei sui giocatori.

Riguardo al "potere" del GM non ho consigliato la mossa estrema di minacciare di andarsene, ma gli ho detto di provare la via del "siccome sono stanco e nessuno vuole prendere il mio posto, che ne dite se proviamo questi 2/3/4 giochi nei prossimi mesi?"

Citazione
Quindi prendili di petto, ponili di fronte al fatto che sei stanco, che non hai più tutto il tempo che avevi prima, o qualsiasi sia il problema che ti sta portando al Burnout.
E poi proponi altri giochi. Parti però da cose diametrali a D&D. Il SS o CnV hanno troppi punti in comune con con Parpuzio per "svegliarli", per fargli capire che D&D è solo UNO dei modi di giocare di ruolo.

@ Moreno: forse ho capito cosa intendi, ci ho messo una settimana. Tu dici
non concordo invece con tutto il discorso prima.  In pratica significa accusare il resto del gruppo. Non porta di solito a buoni rapporti, dopo, o a reale impegno nel gioco (la reazione più probabile è un vero e proprio sabotaggio del nuovo gioco, per dimostrare che il GM si sbagliava...)

Molto meglio dire semplicemente che c'è un gioco nuovo che vuoi provare, con chi ci sta.
ma in realtà intendi la parte dopo? Cioè

Ma, per carità, non fermarti alla prima sessione!
Dopo una giocata risponderanno sicuramente "mah, non male, ma non è quello che mi piace" solo perchè è diverso dal solito.
Sfrutta quindi, ribadisco, la tua forza: sei il GM e senza di te non si gioca di ruolo!
Se loro vogliono giocare di ruolo accetteranno il fatto che sei stanco, che hai bisogno di un periodo di pausa e in questi 2/3 mesi avrai il tempo di fargli provare un sacco di sistemi diversi.
A quel punto allora potrai prendere la backstory dei drow wd ambientarla nel sistema che vuoi.

se è così come l'ho inteso ora, ribadisco la mia posizione.
Capisco le tue preoccupazioni che probabilmente nascono da un background diverso dal mio. Proprio per quello è utile postare su un forum pubblico, per avere più opinioni :)
Io, nella situazione in cui si trova Zachiel, però col mio gruppo di gioco (di cui non sono il GM, precisazione d'obbligo) seguirei questa strada.

Moreno Roncucci

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Re:Analisi di un giocatore parte 1
« Risposta #27 il: 2011-07-11 13:04:22 »
Intendo dire che:
1) accusare i giocatori del fatto di non divertirsi è controproducente.
2) accusare il gioco, è come accusare i giocatori. E' una cosa deviante e malata, lo so, ma nel gdr tradizionale funziona così: accusare il gioco che giochi è come accusarti di essere un delinquente.
3) i giocatori farebbero di tutto per non dare la colpa al gioco che giocano. Una delle cose più comuni (quasi inevitabile) è che giureranno di essersi divertiti come pazzi in serate dove li vedi sbadigliare e non seguire manco il gioco, e negare con veemenza di essersi divertiti in serate dove li vedi con i goccioloni agli occhi dal ridere che saltano in piedi sul tavolo dalla voglia che hanno di tirare i dadi.  E' un normalissimo effetto del punto 4
4) : the Backfire Effect: http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,5023.0.html

Da qui:
5) Colpevolizzare i giocatori, dire che non ti diverti, o cose simili, è come dargli un invito omaggio per sabotarti qualunque partita di giochi coerenti che farai, pur di dimostrare che hai torto. Si iscriveranno tutti (non solo quelli interessati) e si assicureranno, con ogni mezzo, che la partita fallisca.
6) rileggi il punto 5. E' importante.
7) Il punto 5 non è raro. E' capitato più o meno a tutti
8 ) Il punto 5 è perenne nel tempo. Conosco gente che ha continuato sabotaggi per quasi 10 anni ininterrotti, con almeno 8 giochi diversi, pur di ritornare sempre allo stesso gioco.
9) I. punto 5 non può essere evitato, ridotto o curato in alcun modo. E' una costante della natura umana.
10) Non puoi battere il punto 5. L'unica è bypassarlo.
11) So che non mi credi. Provaci allora. Ne riparliamo dopo. Ma allora sarà troppo tardi.

Come fare allora?
12) Non criticare il vecchio gioco o i giocatori. Dì semplicemente che vuoi provare un nuovo gioco che ti prende un sacco.
13) descrivi il nuovo gioco con esattezza. Non perdere tempo in sciocchezze come i sedicenti "giochi di passaggio", non elemosinare giocatori cercando di spacciare il Solar System come un clone edi D&D. Te ne pentiresti e basta.
14) Se possibile, non occupare risorse dell'altro gioco (usa una serata diversa, a meno che non sia comunque in pausa per altri motivi). Altrimenti si torna al punto 5. La cultura dei gdr tradizionali a questo punto è talmente malata che quasi tutti i giocatori ti saboterebbero la partita per la minima occupazione del "sacro suolo".
15) Gioca solo con la gente che si iscrive interessata, e non fare il minimo tentativo di attirare gli altri.  Non ti serve zavorra e possibili sabotaggi.
16) Divertiti con quelli davvero interessati, e vivi felice
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Re:Analisi di un giocatore parte 1
« Risposta #28 il: 2011-07-11 13:32:14 »
Fanmail a Moreno per l'ottimo post riassuntivo. Dice delle cose dure ma vere - in molti l'abbiamo provato sulla nostra pelle.


Mi sento solo di evidenziare il fatto che non succede proprio sempre - diciamo che vale per il 90% delle volte. So di gente a cui la "scaletta di Moreno" non si è applicata, ma è una netta minoranza. ...La morale è: nel dubbio, meglio fidarsi del post di cui sopra ;-)
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Zachiel

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Re:Analisi di un giocatore parte 1
« Risposta #29 il: 2011-07-11 14:40:52 »
Citazione
10) Non puoi battere il punto 5. L'unica è bypassarlo.
11) So che non mi credi. Provaci allora. Ne riparliamo dopo. Ma allora sarà troppo tardi.
Ti credo. Ma siccome sno una persona onesta dirà la verità, tutta la verit, nient'altro che la verità. Anzi, ops, l'ho già detta. Quasi un anno fa. Ho criticato il vecchio gioco.
Ovviamente, punto 5, ma me l'aspettavo. Ho incassato passivamente.
Se non se ne rendono conto loro che continuino a giocare a D&D, finché riescono a convincermi a fare il master o non ne trovano un'altro (nel qual caso mi aggiungo volentieri ai giocatori. D&D è nocivo per il DM, a parte il brain damage che funziona solo se non credi esista.)
Ho ben altri obiettivi per giocare a D&D che divertirmi.

Citazione
13) descrivi il nuovo gioco con esattezza. Non perdere tempo in sciocchezze come i sedicenti "giochi di passaggio", non elemosinare giocatori cercando di spacciare il Solar System come un clone edi D&D.
Giammai. Al massimo, se usassi uno di questi giochi (a me ha fatto vedere lo spiraglio di luce Lady Blackbird, che essendo uno scenario ed un hack del Solar System è ancor più un gioco di passaggio), lo dichiarerei per quello che è.

Citazione
14) Se possibile, non occupare risorse dell'altro gioco (usa una serata diversa, a meno che non sia comunque in pausa per altri motivi). Altrimenti si torna al punto 5. La cultura dei gdr tradizionali a questo punto è talmente malata che quasi tutti i giocatori ti saboterebbero la partita per la minima occupazione del "sacro suolo".
Avevo provato date alternative ma non funzionano. Venerdì sera funziona eccome. Anche per questo finirò la mia campagna attuale di parpuzio tanto manca poco.

Citazione
15) Gioca solo con la gente che si iscrive interessata, e non fare il minimo tentativo di attirare gli altri.  Non ti serve zavorra e possibili sabotaggi.
...ma ...ma ...la mia missione di aprire gli occhi al mondo...

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16) Divertiti con quelli davvero interessati, e vivi felice
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e gli altri, tutti fuori a bere birra con le fidanzate la domenica sera. Ma vivere felice, quella sì che è utopia!

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