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Scoperta e sorpresa.

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Mattia Bulgarelli:
I link di Moreno contengono anche degli esempi di miei AP migliori di quelli riportati qui sopra, e gli stessi concetti.

Manfredi Arca:
Grazie delle risposte e dei link ( che ora vado a leggere).
Volevo precisare che non è mai stata una paura e che ad oggi non è nemmeno un "dubbio".
Era un dubbio prima di provare cnv.

Ora è solo un conoscere i vari punti di vista.

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione da: Manfredi Arca - 2011-07-08 09:50:44 ---Volevo precisare che non è mai stata una paura e che ad oggi non è nemmeno un "dubbio".

--- Termina citazione ---
Specifico: ho scritto "paura" perché di solito(*) i giocatori di tradizionale partono dall'idea "se non c'è sorpresa non è bello" (cosa su cui concordo anche, in un certo senso), e che "se non c'è il GM non c'è sorpresa" (cosa che non è proprio vera). È sottinteso che "temono" la mancanza di qualcosa di bello.

(*) Ricordi quando eri da poco sul forum e ti spiegavo che certe mie risposte sembrano "precotte" perché le ho già date altre 100 volte? Ecco, questa è una di quelle. XD

Manfredi Arca:
uh. non t/v'invidio.
Personalmente le "saggezze convenzionali" (?) citate da baker nel ns gruppo non le avevamo (c'era il suggerire, il dire la propria, certamente senza regole non c'era l'autorità per narrarla).
Ma ho riscontrato un sacco di volte che ad altri tavoli se il proprio pg non è in scena il giocatore fa tutt'altro che seguire.

Ma è nell'ottica del videogioco/usufruizione passiva. Cosi come rientra tutto per la sorpresa.
(Nel cinema è stimato che dopo una 20ina di minuti serve un Qualcosa che attiri l'attenzione dello spettatore.)

Matteo Suppo:
Actual play di Misery Bubblegum.


Il mio personaggio riceve due lettere che lo invitano ad un appuntamento alla stessa ora ma in due luoghi differenti della città. Non può mancare un appuntamento, sarebbe davvero infame, quindi si reca dal suo amico che ha costruito un robot semisenziente con le sue fattezze (non vogliamo sapere perché).


Decidiamo di giocare entrambi gli appuntamenti senza rivelare subito a quale andrà il robot e a quale la persona vera. Nel senso che nessuno lo sa, nemmeno io.


Ad uno degli appuntamenti la ragazza chiede di mettersi con lei, supportato da una carta alta. Argh! Titubo un po', poi gioco la carta Smart. Le racconto che in realtà sono un robot e devo andare a salvare la terra e sparisco dalla circolazione, ma facendo capire con un monologo interno che in realtà è una balla e sono quello vero.


Nel frattempo all'altro appuntamento stavo manovrando da un po' per ottenere un bacio. L'altra giocatrice, capito che quello era il robot, cerca di evitarlo, ma la carta Cute che gioco vince su tutti i fronti.


Quindi si baciano, e in quel momento arriva il Me vero.


Quindi sorpresa per tutti (sì, anche per me). Duck Yeah!

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