Autore Topic: Cos'è la critica?  (Letto 6806 volte)

vonpaulus

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Re:Cos'è la critica?
« Risposta #15 il: 2011-07-08 14:02:06 »
Sentirsi parte di qualcosa non vuol dire rinunciare a se stessi. Se l'essere parte di qualcosa pensa al mio posto allora perdo la mia identità.
Quando si dice che in alcuni posti non è più possibile parlare di crittiche e sono tutti buoni è perchè l'essere parte di qualcosa impone l'amore collettivo.



Antonio Caciolli

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Re:Cos'è la critica?
« Risposta #16 il: 2011-07-08 14:40:48 »
io personalmente quando voglio vedere un film preferisco leggere i commenti del pubblico piuttosto che le recensioni dei critici. è molto più facile avere una opinione media.


inoltre conta molto la persona. così come nei film anche nei gdr so chi ha i miei stessi gusti e come mi fido di alcuni critici e non di altri mi fido dell'opinione di alcuni giocatori piuttosto che altri.


prendendo esempio dalla recensione di korin del link io uso una recensione del genere per farmi una idea del gioco (la tana di solito ha buoni controlli sulle recensioni e sulla loro affidabilità) ma non mi posso fidare del solo voto del recensore che di solito è un amante del gioco.


La media dei voti invece è un metro di paragone molto più affidabile perché mostra le critiche positive e negative dando la possibilità di riconoscersi in una piuttosto che un'altra.
anche i voti bassi solitamente sono una buona cartina tornasole perché nella loro argomentazione mostrano i difetti (se l'argomentazione è forte) molto più di quanto pssa succedere nelle valutazioni positive.


però la componente umana è imprescindibile e non si può far altro che valutare la recensione in base a come si valuta il recensore perché anche nel caso la recensione sia fatta dalla persona più informata possibile la sua valutazione dipenderà dalle sue preferenze che possono essere le mie oppure no.


poi sui gdr peggio ancora (anche su cani ci sono tantissimi 10 alternati da voti bassi segno che prevale la scelta di design piuttosto che una valutazione solo sul gioco) dove ci sono ancora le barricate. ancor di più il nome del recensore è importante

Re:Cos'è la critica?
« Risposta #17 il: 2011-07-08 19:54:42 »
Io cito una passaggio di una intervista di Ficarra e Picone, fatta a Fratelli d'Italia ieri sera.


I Critici ogni tanto si dimenticano di fare la critica e si concentrano sullo stupire i loro colleghi Critici.


E questo, a mio modo di vedere, succede un po' ovunque e soprattutto in internet dove l'esigenza di auto-assegnarsi lo status di "guru" è molto forte.


Tecnicamente parlando, la critica che distrugge e basta non è neanche una critica, ma è più un qualcosa che oscilla tra lo sputtanamento e lo show.
Le cose che dice Iacopo sono tecnicamente corrette (e sono quelle che ti "insegnano" quando fai i corsi di Critica, all'università...), quello che non traspare dal post di Iacopo è che comunque il prodotto della critica è un'azione "creativa" e quindi intimamente personale e "emotica"; non emotiva, perché "emotivo" significa che produce emozioni, mentre per "emotico" intendo che proviene dalle emozioni... quelle che il critico riesce ad incanalare nella critica, ma che proviene dalle sue emozioni.


Scopo del critico che vuole aiutare un autore (di qualsiasi materia) è individuare il "cuore" dell'opera e far risaltare quali siano i punti dell'opera che oscurano questo "cuore" e quali quelli che lo esaltano, definendo una sorta di "mappa" che secondo la sua esperienza critica può di fatto aiutare l'autore ad esprimere in toto quel "cuore".


E' quindi implicito che due critici diversi potranno produrre due critiche differenti della stessa opera.
Ma questo è un valore aggiunto, perché vuole dire che l'autore ha (oltre al suo) altri DUE punti di vista su cui elaborare.
Perché quello che conta è fornire materiale su cui elaborare.
Troppo spesso invece le così dette "critiche" si traducono in "voti" (neanche giudizi... non c'è tempo per i giudizi, ma per voti e sentenze, sì...) che non servono a molto se non a fomentare il guru-ismo del votante.


Era un problema che evidenziava già Fellini, negli anni '60 e secondo me, in Italia, siamo solo peggiorati.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Antonio Caciolli

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Re:Cos'è la critica?
« Risposta #18 il: 2011-07-08 20:12:55 »
ma se di un gioco secondo il critico non si salva nulla cosa deve fare? non scrivere?

Niccolò

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Re:Cos'è la critica?
« Risposta #19 il: 2011-07-09 00:05:05 »
nulla, nemmeno l'idea, nemmeno l'intenzione? può complimentarsi per la porcaggine della moglie dell'autore, magari.

Suna

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Re:Cos'è la critica?
« Risposta #20 il: 2011-07-09 00:54:21 »
ma se di un gioco secondo il critico non si salva nulla cosa deve fare? non scrivere?

Qual è il gioco di cui riesci a non salvare nulla?

Iacopo Frigerio

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Re:Cos'è la critica?
« Risposta #21 il: 2011-07-09 01:40:18 »
ma se di un gioco secondo il critico non si salva nulla cosa deve fare? non scrivere?

Non partire per la tangente, rimani concreto...
Ad esempio nel 5x2 ho trovato alcuni design "disfunzionali" ma di nessuno ho trovato fossero in toto da buttare...
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Moreno Roncucci

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Re:Cos'è la critica?
« Risposta #22 il: 2011-07-09 04:20:47 »
Predico bene, e razzolo male...  in un post in cui parlavo della necessità di spendere una parola in più piuttosto che una in meno, ho pensato di potermela cavare con questa frase...

(quella in rosso)

Attenzione, non sto dicendo che il critico (e intendo con questo termine "chi sta criticando" in un dato post, non una professione) deve essere un robot e non avere gusti personali. I gusti personali sono la base della critica, solo che non si può fermare solo lì. Sul fatto che un gioco o una cosa ci piaccia, bisogna ragionarci su, e capire quanto è dovuto solo ai nostri gusti e cosa no, cosa contrasta con la dichiarata intenzione del gioco e cosa no. senza questo ragionamento successivo una critica è solo un "non mi piace" senza niente dietro, e non solo non arricchisce il forum, ma è persino off-topic in diverse sezioni (questa, per esempio)

Non parlavo specificatamente di una recensione approfondita, o di un articolo, o di un saggio su un gioco, etc.: Suna ha ragione a dire che per queste cose, è meglio uno spazio dove l'articolo possa essere letto staccato dai commenti (un wiki, un blog, etc.), mentre in un forum, c'è il dialogo.

Solo che io non solo non escludevo l'idea di sviscerare gli aspetti di un gioco tramite dialogo in un forum (in questo forum, per la precisione), ma anzi, era quello a cui pensavo mentre scrivevo.

Se guardiamo alla "critica" in generale, è davvero un argomento troppo vasto, su cui è stato scritto davvero tanto. Ma io ne guardavo un pezzetto, una cosa molto più ristretta: "come esprimere le critiche ad un sistema di gioco in un forum?" 

(la specifica "sistema" è successiva, perchè rileggendo il post di ieri, mi sono reso conto che parlavo soprattutto dell'aspetto funziona/ non funziona)

Forse mi spiego meglio facendo l'esempio di quello che NON funziona, e che accade in quasi tutti i forum di gdr: qualcuno fa un affermazione lapidaria su un gioco, altri si incavolano e dicono il contrario o gli chiedono spiegazioni, interviene un sacco di gente che non ha mai giocato o letto quel gioco ma si è fatta una opinione salda e sicura, leggendo il thread, e si prosegue per 20 pagine ripetendo sempre le stesse affermazioni gridate come slogan...

Come si evita questo pollaio?

Volendo bene a noi stessi. E quindi pretendendo che chi entra in una conversazione facendo affermazioni (non domande) su pregi e difetti di un gioco, ne abbia una conoscenza sufficiente. Non (come è stato detto qualche post fa) la pretesa di una "conoscenza assoluta".  Basta molto meno, molto meno. Magari che abbia giocato un paio di volte un ciclo completo del gioco. O, se parla della chiarezza del testo, almeno ci abbia provato a leggerlo. Se parla della generazione dei personaggi, abbia generato qualche personaggio. Se parla della rilegatura del libro, che abbia tenuto il libro in mano e sappia almeno l'ABC della rilegatura. Se parla della storia di un gdr e delle sue influenze, che almeno sappia le date per non dire che un gioco deriva da un gioco successivo.

Già questo ridurrebbe il "rumore inutile" del 90%.

Se poi chi posta, sapendo quello che dice, si dilunga anche un po' per spiegare bene quello che ha visto o capito del gioco, siamo a cavallo, e il forum diventa davvero utile come uno spazio critico. (non "per la critica")
« Ultima modifica: 2011-07-09 04:22:40 da Moreno Roncucci »
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