Gente Che Gioca > Sotto il cofano
Cos'è la critica?
Suna:
Sul fatto che la critica debba essere estesa e preoccuparsi più di essere chiara al 1000% che non breve e concisa, concordo con Moreno (domani piove). Peraltro, secondo me le critiche non vanno postate sui forum. Appunto perché richiedono l'uso di una prosa che non è da forum. Sono monologhi, mentre il forum richiede un messaggio conciso perché si tratta di dialogo. E' una conversazione, e in una conversazione non fai parlare uno per un'ora stando zitto, diventa una conferenza. C'è il problema dell'accessibilità (ovvero: una critica è più visibile in un luogo per definizione frequentato come è il forum, piuttosto che in un blog che può essere seguito come anche no). Ma se fosse possibile prevedere un topic per la critica e uno separato per eventuali commenti alla critica, sarebbe forse l'ideale.
Concordo con Iacopo sul fatto che la critica debba essere spassionata ed educata. Non penso di essere il solo a pensare che se sgarbi non esistesse sarebbe un mondo migliore. Ha smesso di farmi ridere tanto, tanto tempo fa. E' come una barzelletta stupida sentita troppe volte.
Però distinguerei due tipi di critica a seconda dello scopo, entrambe valide.
Una è la critica costruttiva già enunciata da Iacopo.
l'altra è la critica decostruttiva, il cui scopo è quello di smontare un gioco (nella fattispecie) e individuare quei lati che ne abbassano la qualità complessiva. Questo ha lo scopo in genere di far tornare con i piedi per terra un autore, e di incoraggiarlo a fare di meglio. E' una critica molto difficile da fare, e non dico di esserne capace, ma una volta fatta sta a chi la riceve percepirla con il sentimento con cui è fatta e trarne un possibile giovamento o arroccarsi nella sua torre d'avorio e godersi magari un grande successo di pubblico.
E' quello che volevo fare con Shock. Il mio messaggio a Newman era "guarda che questo gioco è meno ben riuscito di quello che troppa gente ti dice, scendi dalle nuvole e guarda con occhio più critico la tua creazione". Il messaggio non è stato recepito, poco male. Io ho fatto la mia parte. Sapevo che l'ego di Newman fa sembrare il mio una formica e che è immune alle critiche, ma ho ritenuto giusto scrivere la mia critica lo stesso. Magari qualche altro game designer, nel leggerla, si è sensibilizzato ai difetti che evidenziavo e qualcosa di buono l'ho fatto.
Ecco dunque che la critica non giova solo a chi la riceve. Banale forse, ma non mi pare che sia stato evidenziato.
Ricordiamocelo. Siamo tutti game designers. In passato lo siamo stati per forza di cose, con i sistemi che dovevamo continuamente patchare. Hai visto mai che un giorno uno di noi si sveglia con un'idea geniale e decide di farci un gioco. Se ha seguito le critiche, magari ne trae giovamento.
Tornando su TB: capisco la contestazione di Moreno. In effetti il problema di Trollbabe non sono le avventure separate (ormai siamo più che abituati a questo), quanto piuttosto i tempi morti tra un proprio turno e il suo successivo, tempi morti in cui il gioco non ti lascia nulla da fare. Nemmeno delle fanmail da distribuire. E' una delle cose di TB che non mi piace.
So che si possono unire più Trollbabes e agire assieme ma il regolamento, provato a giocare con Wady, Antonio e Davide, mi ha dato la forte impressione di essere quasi una patch, un'aggiunta necessaria in caso i personaggi si incontrassero, perché Edwards non lo voleva vietare esplicitamente. Tuttavia il conflitto con più Trollbabes non mi è piaciuto quanto quello con una sola Trollbabe. Mi spiego. Lo trovo più complicato senza essere più divertente: hai solo più fattori da calcolare. Funziona come un conflitto singolo, ma cerca di tenere in considerazione più protagonisti che partecipano, dandomi addirittura un senso di confusione. Lo trovo un punto debole del gioco.
vonpaulus:
cos'è la critica?
il dizionario hoepli così riporta:
critica
[crì-ti-ca]
s.f. (pl. -che)
[/color]1[/b][/font] Attività intellettuale consistente nell'esame, nella valutazione e nel giudizio di fatti o idee: fare la c. di qualcosa; sottoporre a c. qualcosa; la c. di un sistema, di una proposta, di un risultato
[/color]2[/b][/font] Analisi di opere artistiche e letterarie volta a determinarne il valore estetico: c. letteraria, d'arte, teatrale, cinematografica
Quindi quella fatta nel thread citato era un critica. Qualunque aspetto di un gioco può essere valutato e criticato. la sua estetica, la sua grafica, la sua coerenza, la sua scorrevolezza, la complessità delle regole, il ritmo di gioco. Quindi quando un giocatore esprime una opinione su un gioco è ragionevole affrontare il contenuto di quella opinione e non liquidarla dicendo chi la pensa così è un pessimo giocatore.
Inoltre criticare un principio di design è lecito. E' lecito criticarlo nella sua totalità (come faccio io e come fai tu moreno quando dici che la regola zero è una merda) ed è lecito criticarlo nella sua implementazione in un gioco.
Non sono d'accordo sul modello di critica proposto da Iacopo. Pone delle premesse troppo restrittive e rende di fatto impossibile fare una critica. Il critico sarebbe contestato per non possedere appieno tutte le caratteristiche necessarie ed utili per fare una critica.
Io sono favorevole al fatto che chiunque possa fare una critica con la semplice premessa che la critica affronti ed esprima giudizi su argomenti che rientrano nella sfera di competenza del critico e che siano supportati da esperienza.
Sono favorevole alla critica dei giocatori e non solo a quella degli studiosi o dei designer così come sono favorevole ai fischi dei loggioni e non solo a quella dei colti maestri. Perché i giocatori, come i loggionisti, sono spassionati e vogliono divertirsi, non fanno parte di correnti di pensiero e normalmente non pensano che i giocatori che fanno altri giochi siano dei pirla.
Suna:
Paolo, ma il dizionario per definizione definisce che cos'è una critica, non come si fa...
Comunque non capisco un passaggio del tuo post: "Pone delle premesse troppo restrittive e rende di fatto impossibile fare una critica. Il critico sarebbe contestato per non possedere appieno tutte le caratteristiche necessarie ed utili per fare una critica."
Ti va di sviscerare queste affermazioni?
vonpaulus:
ciao.
la definizione di critica l'ho riportata per evidenziare il fatto che tutto può essere oggetto della critica. Anche l'aspetto estetico, anche la piacevolezza, anche i principi di design. Uno dei modi più comuni per difendersi dalle critiche è quello di dichiarare che l'oggetto della critica non può essere tale. Secondo me invece ogni aspetto dell'opera deve essere soggetto a critica, il costo, il contenuto politico, etc.
La seconda frase è scritta male. Vero. Andrebbe riscritta così
Pone delle premesse troppo restrittive e rende di fatto impossibile fare una critica che il criticato accetti. Il critico sarebbe contestato per non possedere appieno tutte le caratteristiche necessarie ed utili per fare una critica.
Detto in parole più estese
Definire i requisiti necessari per essere un critico e per fare una critica significa spostare l'attenzione dalla critica al criticatore. Non si discuterà più dell'opera o dell'idea ma del valore della persona che ha espresso la critica. Chi sarà autorizzato a fare delle critiche? e chi lo autorizzerà?
I movimenti culturalmente autonomi nascono proprio da questo presupposto. Che non devi essere referenziato per esprimere una critica al modello consolidato. Se adesso adottiamo anche noi un criterio di referenziazione rinunciamo al concetto di innovazione e torniamo ad essere fideisti.
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione da: Paolo Castelli - 2011-07-08 10:20:18 ---Non sono d'accordo sul modello di critica proposto da Iacopo. Pone delle premesse troppo restrittive e rende di fatto impossibile fare una critica. Il critico sarebbe contestato per non possedere appieno tutte le caratteristiche necessarie ed utili per fare una critica.
[...]
Perché i giocatori, come i loggionisti, sono spassionati e vogliono divertirsi, non fanno parte di correnti di pensiero e normalmente non pensano che i giocatori che fanno altri giochi siano dei pirla.
--- Termina citazione ---
Due punti veloci veloci:
1) quella di Iacopo è "la critica ideale". Ovvero: qualcuno che parla di qualcosa che conosce.
Una valutazione di Quattroruote o un articolo de Il Sole 24 Ore hanno valore nella misura in cui tu hai un "bollino di garanzia" ed uno storico di "su questo giornale non scriviamo boiate, e se ci scappano correggiamo".
2) I giocatori NON sono spassionati. Amano le "correnti di pensiero", VOGLIONO "sentirsi parte di qualcosa" e si schierano.
Guarda un po' questa mia recensione e guarda i voti di "nausicaakro" e di "Llukas" e dimmi se ti sembrano date con la testa pensando "a divertirsi" o con il fegato e per "combattere il nemico":
http://www.goblins.net/modules.php?name=Reviews&rop=showcontent&id=4430
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