Autore Topic: Spione PbF 1 - fase 1 - Manovre  (Letto 21273 volte)

Claudia Cangini

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Spione PbF 1 - fase 1 - Manovre
« il: 2008-12-30 01:19:30 »
Lars si alzò dal letto, andò davanti alla finestra e si accese una sigaretta. Inalò la prima boccata guardando fuori attraverso le veneziane abbassate.

Come ogni giovedì si erano incontrati al Kabarett. Nella scarsa luce del locale avevano ascoltato la musica dal vivo, fumato, bevuto. Poi lui la aveva accompagnata a casa e, come al solito, era salito da lei e avevano fatto l’amore.
Lars parlava poco quando erano insieme, i suoi modi a volte erano quasi scostanti, oppure se ne usciva con battute divertenti ma di un umorismo amaro.
A letto invece era un amante tenero e attento. Ogni tanto le prendeva il viso fra le mani e la fissava a lungo negli occhi, come alla ricerca di chissà cosa. Faceva sentire Gretchen desiderata, in controllo.
A Gretchen piaceva sentirsi in controllo. Le piaceva essere preparata in ogni occasione, avere sempre con se tutto quello che poteva servirle. Le piaceva soprattutto sapere più di quanto chi le stava intorno potesse supporre.


Lui era strano quella sera. Di solito, dopo il sesso, la tensione sembrava abbandonarlo e restava a lungo accanto a lei fra le lenzuola. Quella notte, invece, sembrava più nervoso del solito.
- Oggi Karin mi ha chiesto se ho un amante, - disse lui continuando a guardare fuori.
Gretchen impiegò qualche istante a realizzare che stava parlando di sua moglie. La aveva nominata qualche volta, appena si erano conosciuti, poi mai più sino a quel momento. Naturalmente Gretchen sapeva di lei da prima che si conoscessero.


A tentoni, nella poca luce che filtrava dalle veneziane, lei prese accendino e sigaretta dal comodino. Accese e aspirò il fumo, per prendere tempo.
- E tu cosa le hai risposto?, - replicò sforzandosi di mantenere un tono neutro.


@ Francesca: controlla se per te è tutto ok, please.

@ Marco: ti passo la palla. Direi che puoi postare senza bisogno di aspettare che Francesca mi dica se qui va tutto bene, tanto dovrai fare una scena con il tuo Protagonista.

@ Tutti: se avete richieste di chiarimenti o osservazioni di qualunque tipo dite pure. E' troppo melenso? Troppo osè? Se qualcosa vi disturba, mi raccomando di dirlo.

Alcune annotazioni: giocare via forum è molto diverso dal giocare vis a vis. Qui per esempio ho appena fatto una cosa che "dal vivo" detesto: ho parlato e mi sono risposta.
Però sto cercando di venire a patti con le peculiarità del PbF e i suoi ritmi estenuanti e quindi ho risolto di fare così. Speriamo di trovare una modalità efficace  :)
« Ultima modifica: 2009-05-18 23:27:33 da Claudia Cangini »
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

Spione PbF 1 - fase 1 - Manovre
« Risposta #1 il: 2008-12-30 08:45:57 »
@Claudia
Per me va tutto bene!Perfetto...aspetto il mio turno! 8)
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da lirazel »

Marco Costantini

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Spione PbF 1 - fase 1 - Manovre
« Risposta #2 il: 2008-12-30 16:08:52 »
Il ticchettare frenetico della macchina da scrivere era sempre stata l'unica cosa che riuscisse veramente a distrarlo dalle proprie preoccupazioni. E Dio solo sapeva se non ne aveva in quel periodo.

Seduto alla vecchia poltrona da scrivania con i suoi braccioli in pelle nera ormai logori,Thomas continuò a battere a macchina le ultime correzioni al discorso che gli era stato chiesto di tenere in risposta alle farneticanti dichiarazioni di Anthony Miller. Se c'era un uomo che rappresentava tutta la superficialità e l'arroganza del popolo americano, quello era Anthony Miller. I suoi discorsi consistevano sempre in una serie di invettive contro i suoi avversari e in frasi cariche di pathos volutamente esagerato. Dover rispondere ad affermazioni tanto puerili era, per Thomas, una vera e propria perdita di tempo.

Gettò un'occhiata al manoscritto sepolto dalla montagna di fogli, foglietti e fascicoli che ingombravano la sua scrivania; non avrebbe mai finito il suo ultimo romanzo.

In quel momento Ada, la sua segretaria, bussò al vetro opaco della porta del suo ufficio e, senza attendere oltre, ne aprì uno spiraglio infilando appena il bel viso.
"C'è il signor Schulz, della Springer Verlag", disse.
Thomas smise immediatamente di battere a macchina, emise un lungo sospiro e senza sollevare lo sguardo del foglio rispose stancamente "Sì, lo faccia pure entrare".


@tutti
ok, è la mia prima volta quindi tutti i commenti e le critiche sono non solo ben accette, ma ampiamente caldeggiate...magari nell'altro topic :)
« Ultima modifica: 2009-05-18 23:28:45 da Claudia Cangini »
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Spione PbF 1 - fase 1 - Manovre
« Risposta #3 il: 2008-12-30 17:37:14 »
Citazione
[cite] Claudia Cangini:[/cite]Lars si alzò dal letto, andò davanti alla finestra e si accese una sigaretta. Inalò la prima boccata guardando fuori attraverso le veneziane abbassate.

Come ogni giovedì si erano incontrati al Kabarett. Nella scarsa luce del locale avevano ascoltato la musica dal vivo, fumato, bevuto. Poi lui la aveva accompagnata a casa e, come al solito, era salito da lei e avevano fatto l’amore.
Lars parlava poco quando erano insieme, i suoi modi a volte erano quasi scostanti, oppure se ne usciva con battute divertenti ma di un umorismo amaro.
A letto invece era un amante tenero e attento. Ogni tanto le prendeva il viso fra le mani e la fissava a lungo negli occhi, come alla ricerca di chissà cosa. Faceva sentire Gretchen desiderata, in controllo.
A Gretchen piaceva sentirsi in controllo. Le piaceva essere preparata in ogni occasione, avere sempre con se tutto quello che poteva servirle. Le piaceva soprattutto sapere più di quanto chi le stava intorno potesse supporre.

Lui era strano quella sera. Di solito, dopo il sesso, la tensione sembrava abbandonarlo e restava a lungo accanto a lei fra le lenzuola. Quella notte, invece, sembrava più nervoso del solito.
- Oggi Karin mi ha chiesto se ho un amante, - disse lui continuando a guardare fuori.
Gretchen impiegò qualche istante a realizzare che stava parlando di sua moglie. La aveva nominata qualche volta, appena si erano conosciuti, poi mai più sino a quel momento. Naturalmente Gretchen sapeva di lei da prima che si conoscessero.

A tentoni, nella poca luce che filtrava dalle veneziane, lei prese accendino e sigaretta dal comodino. Accese e aspirò il fumo, per prendere tempo.
- E tu cosa le hai risposto?, - replicò sforzandosi di mantenere un tono neutro.



Lars aspirò il fumo e scoppiando in una gelida risata sforzata gridò:"Le ho chiesto se aveva bevuto!"
"Bene.." pensò sarcastica Gretchen "non solo ora ho una moglie gelosa alle calcagna, ma lui la teme, o forse teme solo le grane di un rapporto che non sa gestire..."
"Perchè non glielo dici, Lars? Potresti trasferirti qui...se invece vuoi che sparisca devi solo dirlo e non mi vedrai più." Gretchen amava affondare le parole come lame taglienti nei suoi interlocutori, ma forse stavolta aveva proprio esagerato..
Il tempo sembrava congelato, la risposta di Lars non arrivava più e il volto glaciale di Gretchen tradiva un piccolo tic nervoso sul labbro sporco di rossetto
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da lirazel »

Moreno Roncucci

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Spione PbF 1 - fase 1 - Manovre
« Risposta #4 il: 2008-12-31 03:30:27 »
Citazione
[cite] lirazel:[/cite]
Lars aspirò il fumo e scoppiando in una gelida risata sforzata gridò:"Le ho chiesto se aveva bevuto!"
"Bene.." pensò sarcastica Gretchen "non solo ora ho una moglie gelosa alle calcagna, ma lui la teme, o forse teme solo le grane di un rapporto che non sa gestire..."
"Perchè non glielo dici, Lars? Potresti trasferirti qui...se invece vuoi che sparisca devi solo dirlo e non mi vedrai più." Gretchen amava affondare le parole come lame taglienti nei suoi interlocutori, ma forse stavolta aveva proprio esagerato..
Il tempo sembrava congelato, la risposta di Lars non arrivava più e il volto glaciale di Gretchen tradiva un piccolo tic nervoso sul labbro sporco di rossetto


Lars si gira e la guarda, senza parlare. L'espressione è apparentemente neutra, ma Gretchen lo conosce abbastanza ormai da capire la rabbia crescente che l'uomo cerca di trattenere.

Lentamente, con calma, lui va a prendere i vestiti che ha gettato con sulla poltrona, la sera prima, e inizia a rivestirsi. Quando rompe il silenzio, mentre si allaccia la camicia, la sua voce è sarcastica, e la rabbia appesantisce ogni parola
"Sì, forse non vedersi più non sarebbe una cattiva idea..."


Nota: tutto questo rosso per me appesantisce il testo. Perchè non lo usiamo da adesso in poi solo per i dialoghi in character?
« Ultima modifica: 2009-05-18 23:30:14 da Claudia Cangini »
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Claudia Cangini

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« Risposta #5 il: 2008-12-31 13:41:38 »
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
Nota: tutto questo rosso per me appesantisce il testo. Perchè non lo usiamo da adesso in poi solo per i dialoghi in character?


Non sono assolutamene d'accordo. Descrivere gesti ed espressioni, e perfino l'ambiente che circonda i personaggi, è tanto importante quanto descrivere i dialoghi.

Se il rosso è un problema possiamo fare in un altro modo, ma io sento assolutamente il bisogno di distinguere il testo della fiction dai nostri interventi. Allo stesso tempo credo che la fiction e i nostri commenti/domande/varie ed eventuali debbano poter convivere fianco a fianco perchè è una comunicazione che fa parte del gioco.

Personalmente non sono innamorata del rosso e se si trova una soluzione alternativa al testo colorato, io non ho problemi purchè si mantengano gli elementi di cui sopra.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Claudia Cangini »
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Marco Costantini

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« Risposta #6 il: 2008-12-31 14:28:52 »
In risposta alla giustissima osservazioni che Moreno ha fatto nel topic organizzativo mi sono permesso di editare la mia parte di Manovra.
Riguardo al discorso del rosso: a me non da nessun problema e concordo con Claudia sia nel tenere qui i commenti che facciamo, sia nel separarli dal resto del testo (cioè dalla manovra in sè e per sè). Se è un problema cromatico forse si può trovare un altro colore.
Direi però che forse questa parte sul colore attiene più al topic organizzativo, mentre invece il commento di Moreno alla mia parte di manovra e la mia risposta con conseguente edit sia adatta a questo topic.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Marco Costantini »
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« Risposta #7 il: 2008-12-31 14:44:36 »
Era furibondo. E, come spesso gli capitava quando c’era di mezzo la sua vita sentimentale, si sentiva un idiota. Eppure, per la classica crisi dell’uomo di mezza età, era in anticipo di almeno dieci anni... Quindi che giustificazione c’era per questa sbandata che si era preso per Gretchen? Cos’era questa specie di ossessione che lo tormentava?
Per quante volte avesse avuto il suo corpo sentiva che c’era una parte di lei che gli restava preclusa e questo lo frustrava immensamente.


Aveva una bella faccia tosta, lei, a parlargli con tanta disinvoltura; come se andare a vivere insieme o non vedersi più fossero due alternative tra cui scegliere con leggerezza. Davvero per lei era una cosa così irrilevante?
Si diede dell’imbecille pensando all’anticipazione con cui, durante il resto della settimana, aspettava i loro giovedì insieme. Patetico, ecco cos’era.
« Ultima modifica: 2009-05-18 23:31:36 da Claudia Cangini »
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« Risposta #8 il: 2009-01-01 16:06:22 »
Casomai fosse sfuggito, segnalo che sono passate 24 ore dall'ultimo contributo quindi, almeno in teoria, Marco salta il turno e la palla passa a Francesca (che può scegliere liberamente su quale storyline proseguire).
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« Risposta #9 il: 2009-01-01 20:52:48 »
Citazione
[cite] Claudia Cangini:[/cite]Casomai fosse sfuggito, segnalo che sono passate 24 ore dall'ultimo contributo quindi, almeno in teoria, Marco salta il turno e la palla passa a Francesca (che può scegliere liberamente su quale storyline proseguire).


Già, mi spiace ma il capodanno non ha facilitato la presenza.
Ma le regole son regole, dunque Francesca proceda pure  :wink:
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« Risposta #10 il: 2009-01-01 21:43:33 »
Citazione
[cite] marco.costantini:[/cite]
Citazione
[cite] Claudia Cangini:[/cite]Casomai fosse sfuggito, segnalo che sono passate 24 ore dall'ultimo contributo quindi, almeno in teoria, Marco salta il turno e la palla passa a Francesca (che può scegliere liberamente su quale storyline proseguire).


Già, mi spiace ma il capodanno non ha facilitato la presenza.
Ma le regole son regole, dunque Francesca proceda pure  :wink:


Ma visto che lei non ha ancora postato e tu ti sei materializzato, potresti pure postare te!  :P
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Marco Costantini

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« Risposta #11 il: 2009-01-01 22:35:13 »
Quando anche l'ultimo bottone della camicia fu allacciato, Lars la fissò dritta negli occhi.
Era stato già fin troppo duro sentire sua moglie chiedergli con tanta freddezza se avesse un'amante; quello che gli aveva detto Gretchen, la facilità con cui quelle parole le erano uscite di bocca, era qualcosa che non poteva lasciar correre.


"A volte vorrei davvero sapere cosa ti passa per la testa! Anzi, vorrei sapere chi sei VERAMENTE! Perchè, Gretchen, è come se io non sapessi nulla di te. Ogni volta che la discussione diventa appena un po' più personale te ne esci con una di queste frasi sarcastiche o semplicemente fai finta di nulla. Non mi parli mai di te, di quel che fai o di quel che pensi!" esclamò.
Poi, piazzandosi davanti alla porta con le braccia conserte le urlò quasi addosso
 "Chi diavolo sei Grtechen?! E che accidenti vuoi VERAMENTE da me?!"


@tutti: ok, ho barato! Ho postato anche se il limite di tempo era scaduto...ma Claudia è mia complice e se sbattete in cella me dovete sbattete in cella anche lei!  :P
« Ultima modifica: 2009-05-18 23:32:47 da Claudia Cangini »
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« Risposta #12 il: 2009-01-01 22:55:01 »
“Thomas!!Carissimo!!” Schulz entrò sprezzante, con il solito sgradevole sorriso stampato in faccia
Giacca e cravatta rigorosamente da sartoria; capelli pieni di brillantina, impeccabili anche quando toglieva il cappello.
Senza attendere risposta si accomodò, prese una sigaretta dal portasigarette d’argento e accendendola continuò:
“Come va il lavoro, Thomas? Come conferenziere sei sempre il migliore! Magari poco innovativo, ma sempre una garanzia…Ma io sono qui per il Thomas scrittore, lo sai, vero?  Un’altra settimana di ritardo sarebbe quanto meno “imbarazzante” per la “casa editrice”…” concluse fissandolo senza più sorridere, ma con la solita arroganza


@marco
beh, dai, i festivi scritti in rosso sul calendario non contano, no? :P
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da lirazel »

Moreno Roncucci

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« Risposta #13 il: 2009-01-01 23:11:54 »
Thomas fatica a nascondere il proprio nervosismo. Disprezza e teme allo stesso tempo il viscido e untuoso individuo che ha di fronte, così diverso dagli agenti HVA che l'avevano reclutato, anni fa, facendo appello ai suoi ideali.  Si chiede, come tante volte in passato, se l'essere affidato ad un handler così sgradevole rappresenti un calo di importanza delle informazioni che può fornire (ipotesi che vede con un misto di speranza - di essere finalmente lasciato in pace - e di terrore - nel diventare sacrificabile), o se semplicemente "Benjamin Schulz" ha le qualità giuste per far carriera nei servizi segreti.

"non è facile stavolta. Dovete darmi più tempo..."
« Ultima modifica: 2009-05-18 23:34:11 da Claudia Cangini »
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« Risposta #14 il: 2009-01-02 12:47:20 »
Mentiva, naturalmente. Thomas sapeva benissimo come procurarsi le informazione sollecitate da Schultz, era solo che gli ripugnava farlo...
Era certo che Lena Klein, la segretaria della delegazione BRD alla NATO, fosse ancora in analisi presso suo figlio Christian.


Non sarebbe stato difficile andare nel suo studio con una scusa e sbirciare le trascrizioni delle sue sedute come aveva già fatto altre volte. Però al solo pensiero di incontrare Christian ora, per un motivo simile, si sentiva stringere lo stomaco...

Occhio che qui emerge tutta la mia ignoranza.
Alla NATO ci sono le "delegazioni"? Ce n'era una della BRD negli anni 60?
Se vi risulta che qui sopra abbia scritto qualche stupidata, vi prego di farmelo notare che edito! Grazie.

Anche se l'acquisizione di informazioni che ho tratteggiato vi pare implausibile pregovi farmelo notare.

Per finire: ma ricomporre la situazione con Lars non comporterebbe un Conflitto per Gretchen? Forse ci siamo già, cosa dite?
« Ultima modifica: 2009-05-18 23:35:16 da Claudia Cangini »
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