Vedo che anche di questo gioco, come di
The Drifter's Escape, di cui ho scritto precedentemente qua non si parla.
E allora ve lo descrivo.
The Dreaming Crucible è un gioco che si ispira, se la parola ispirare basta, alle storie del' adolescente che si perde nel mondo delle fate (qua nel senso di popolo fatato e quindi non solo di fatine).
Non che conosca benissimo il genere nelle sue origini ma l' ho visto citato talmente tente volte in fumetti, film, telefilm e romanzi che sicuramente ha radici lontane.
Ne fa certamente parte "Alice nel paese delle meraviglie", il film
Labyrinth con David Bowie. E aspetti di questo genere si ritrovano sicuramente anche ne "La Storia Infinita".
Le fate (fairy) qua non sono le creature pucciose e gentili che certo immaginario ci ha tramandato. O almeno non sono solo questo. Dal mio punto di vista le vedo più come una forza della natura. Una forza "molto emotiva".
Una forza che si rapporta e dipende parecchio dall' adolescente. Nel senso che è lì per aiutarlo e per ostacolarlo.
Il gioco è per 3 giocatori. Un giocatore interpreta l' adolescente che si ritrova nel mondo fatato. Un giocatore interpreta la fata buona che aiuterà l' adolescente. Un giocatore interpreta la fata cattiva che vuole qualcosa o comunque si oppone all' adolescente.
Le "fate" non devono essere "fate" (

). Come ho già detto prima. Ad esempio nella partita che abbiamo fatto noi, io interpretavo la "fata cattiva" una classica, bella, strega, vestita di nero con al suo servizio creature strane e fantastiche (un cane parlante, insetti ecc. ecc.) mentre il Rafu interpretava, la "fata buona" cioè un piccolo elfo vestito da cavaliere su un cavallo bianco (bella, divertente e purtroppo un pò pucciosa

la scena in cui sale cavalcando verticalmente su un albero e poi come i gatti non riesce a scendere).
In sostanza il gioco è sul viaggio reale dell' adolescente nel mondo fatato e interiore relativamente alla sua crescita. Perchè alla fin fine questi racconti sono sempre, credo, racconti di formazione (particolari ma comunque di formazione).
La creazione dei personaggi è aiutata da frasi presenti nel libro e viene anche scandita da alcune scene iniziali. La presentazione dell' adolescente e dei suoi problemi. La presentazione della fata cattiva e dei suoi poteri e così via.
Il metodo di risoluzione, molto carino almeno per i miei gusti, prevede l' uso di delle pietre (ok token ma è più in tema usare pietre colorate) di diversi colori legate ai tratti dei personaggi. Sostanzialmente vengono inserite in un sacchetto e estratte. Ogni giocatore ne può mettere un certo numero e di certi colori. A seconda di cosa viene pescato l' esito delle scene sarà diverso.
Quando si sono finite le pietre relative ad un proprio tratto quel tratto subisce una mutazione.
Il gioco mi è piaciuto molto. Si gioca tranquillamente in 3 -4 ore. Forse anche 2 se si conosce le regole e si hanno le idee ben chiare dall' inizio. Purtroppo non siamo riusciti a finirlo perchè quel pomeriggio avevamo veramente poco tempo ma comunque l' abbiamo quasi finito in 3 ore e qualche cosa.
Un gioco che consiglio caldamente a chi ama questo genere di storie un pò fatate, un pò oscure.
La nostra partita ha avuto momentianche particolarmente surreali anche perchè è lo stesso gioco con le frasi di suggerimento che un pò tende a questa atmosfera.