Gente Che Gioca > Sotto il cofano
sorcerer ... com'è?
Antonio Caciolli:
ciao a tutti,
volevo sapere com'è sorcerer. Non tanto se è bello o brutto. penso sia bello visto che molti ne parlano, ma allo stesso tempo è un gioco vecchio (nel senso che è uscito tanto tempo fa)
mi chiedo se sia un acquisto che poi riuscirò a giocare o se ormai ci sono altri giochi che danno esperienze simili con meno difficoltà (non conoscendo il gioco in questione però non so neanche se sia difficile, ma mi baso sui consigli di Moreno di prendere almeno tre manuali per usarlo)
cioé non voglio fare acquisti per collezionismo ma almeno un acquisto nel caso un giorno abbia tempo di proporlo a qualcuno. se invece il manuale mi rimarrà nella libreria perché troppo farraginoso mi dispiacerebbe molto
quindi chiedo opinioni (stavo mandando un pm ma magari fa comodo anche ad altri come info)
Moreno Roncucci:
Mmm... su Sorcerer si è scritto davvero tutto e il contrario di tutto, ormai. Se ti fai una ricerca nei forum USa trovi una valanga di opinioni al riguardo. Ecco la mia:
- Come è scritto: è qui che il gioco è davvero "vecchio". Manca tutto il vocabolario sviluppato dopo. C'è un mezzo capitolo per spiegare confusamente una cosa che anni dopo sarebbe stata definita meglio come "conflict resolution". Molte cose sono date quasi per scontate perchè Edwards lo ha scritto in pratica per chi già giocava come lui, e non ha pensato di spiegarlo (come ha fatto invece recentemente con la nuova edizione di Trollbabe). Ci sono cose che ancora ci stanno solo perchè "in un gdr ci vanno" tipo modificatori, tabelle, etc.
- Il gioco, davvero: invece non solo è "moderno", ma su certi aspetti non è stato mai superato. Edwards con un certo orgoglio alla conferenza di Internoscon l'ha usato come esempio massimo di gioco "I will not abandon you" (l'esempio massimo di gioco "Nobody gets Hurt" era Avventure in Prima Serata). Chi, notando la data sul libro, penserebbe di trovarsi di fronte ad un "mezzo tradizionale" alla Fate, si sbaglia di grosso. E' un gioco per colpi allo stomaco e morsi alla giugulare. Il giocatore si trova in territori terribilmente unsafe. I "demoni" non sono quelli di D&D o L'Esorcista, sono quelli di La Scelta di Sophie, Salò di Pasolini e Trainspotting
La pagine del sito di Edwards, http://adept-press.com/role-playing-games/sorcerer/ , contiene link ad altre info. Consiglio soprattutto la lettura di Sorcerter Unbound
Moreno Roncucci:
Ah, sul "riuscire a giocarlo",
1) non è un gioco da one-shot
2) fra le cose che mancano nel manuale, c'è il fatto che diventa ingestibile con molti giocatori. E' per 2-3, massimo 4 giocatori (+ il GM)
3) non è per GM pigri (il motivo principale per cui lo gioco poco). Non ti dà un ambientazione precotta, te la fai.
Mauro:
Aggiungo che, alla INC, una parte importantissima, fondamentale, della creazione dei PG l'ha fatto Ron come master, facendo domande sui demoni e così facendoli definire meglio; le domande giuste, che ti facevano mettere in dubbio un'idea di demone che sembrava così ben definita...
Antonio Caciolli:
perché Ron non sembra intenzionato a scriverne una seconda versione?
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