Ne avevate discusso? Da quello che dici nel resto del post direi di no. Allora come fai a saperlo?
Moreno, mi conosci. Sai che senza chiacchere e giudizi al tavolo io non riesco proprio a giocare ;-)
Si, il clima "del tavolo" era chiaro.
OVVIAMENTE c'è sempre il rischio che Pippo lo dicesse perché aveva sentito che questa era l'opinione di Minnie, nelle cui mutandine voleva infilarsi e cose così... ma non apriamo questo vespaio. Conosciamo tutti i problemi dell'appoggiare queste cose al piano sociale ed è proprio quello il problema.
Non hai detto (o se l'hai fatto mi è sfuggito) il perchè secondo te il tiro finale ha un "peso emotivo" minore...
No, non l'avevo ancora fatto.
Ho il
sospetto che durante il Finale il gioco
possa, in alcuni casi, sedersi un po'.
Basilarmente gran parte del divertimento del Gusto deriva dallo scoprire man mano il proprio personaggio, nel lasciarsi sorprendere dalle idee degli altri. Credo che a volte si possa percepire il personaggio che arriva al Finale come completo, senza più niente da dirci.
E' ovviamente sbagliato, dato che ha ancora da dirci se è arrivato a compiere l'efferato omicidio (e magari come, ma non è davvero importante), ma mi pare di aver notato anche questo effetto.
Ma dovresti sapere che quello è proprio uno dei possibili finali de LMVcP: il padrone morirà, ma il tuo specifico servitore potrebbe diventare un altro padrone, o riuscire a ritornare a vivere fra gli altri. Elimineresti quel possibile finale dal gioco?
No, assolutamente, ed è appunto questo che, ad ora, non mi torna.
Ne La Mia Vita col Padrone rischio continuamente che il gioco vada in una direzione diversa, inaspettata, non voluta. Se vengo sorpreso dalla mancata redenzione del mio Servitore è BELLO, mi da qualcosa, mi da una risposta alla domanda che mi ha fatto iniziare a giocare.
Se quando gioco al Gusto il Sogno viene distrutto cosa mi rimane?