Autore Topic: [SLOW DOWN] incbook: primo articolo-domanda  (Letto 14075 volte)

Ezio

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Re:incbook: primo articolo-domanda
« Risposta #45 il: 2011-05-25 19:57:59 »
Ne avevate discusso? Da quello che dici nel resto del post direi di no. Allora come fai a saperlo?


Moreno, mi conosci. Sai che senza chiacchere e giudizi al tavolo io non riesco proprio a giocare ;-)


Si, il clima "del tavolo" era chiaro.


OVVIAMENTE c'è sempre il rischio che Pippo lo dicesse perché aveva sentito che questa era l'opinione di Minnie, nelle cui mutandine voleva infilarsi e cose così... ma non apriamo questo vespaio. Conosciamo tutti i problemi dell'appoggiare queste cose al piano sociale ed è proprio quello il problema.


Non hai detto (o se l'hai fatto mi è sfuggito) il perchè secondo te il tiro finale ha un "peso emotivo" minore...


No, non l'avevo ancora fatto.
Ho il sospetto che durante il Finale il gioco possa, in alcuni casi, sedersi un po'.
Basilarmente gran parte del divertimento del Gusto deriva dallo scoprire man mano il proprio personaggio, nel lasciarsi sorprendere dalle idee degli altri. Credo che a volte si possa percepire il personaggio che arriva al Finale come completo, senza più niente da dirci.
E' ovviamente sbagliato, dato che ha ancora da dirci se è arrivato a compiere l'efferato omicidio (e magari come, ma non è davvero importante), ma mi pare di aver notato anche questo effetto.


Ma dovresti sapere che quello è proprio uno dei possibili finali de LMVcP: il padrone morirà, ma il tuo specifico servitore potrebbe diventare un altro padrone, o riuscire a ritornare a vivere fra gli altri.  Elimineresti quel possibile finale dal gioco?


No, assolutamente, ed è appunto questo che, ad ora, non mi torna.


Ne La Mia Vita col Padrone rischio continuamente che il gioco vada in una direzione diversa, inaspettata, non voluta. Se vengo sorpreso dalla mancata redenzione del mio Servitore è BELLO, mi da qualcosa, mi da una risposta alla domanda che mi ha fatto iniziare a giocare.
Se quando gioco al Gusto il Sogno viene distrutto cosa mi rimane?
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Moreno Roncucci

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Re:[SLOW DOWN] incbook: primo articolo-domanda
« Risposta #46 il: 2011-05-27 21:56:04 »
Più che le cose scritte in scheda, mi interessa (se ti ricordi) perchè era così contrario al fatto che tu fossi l'assassino. Non gli erano piaciute delle narrazioni?
Un misto di due cose, credo: all'inizio, il modo in cui erano stati giocati i personaggi. Per esempio, io ero la figlia, ed ero molto legata alla cameriera; mio fratello (mi riferisco al fratello del mio PG, non a +1) trattava male la cameriera, e la mia prima Influenza è stata cercare di farlo scusare.
Quindi, all'inizio, il modo in cui si stavano delineando i personaggi (e forse, ma non ne sono certo, una minor durezza - percepita o reale - del risultato di eventuali Investigazioni su di me) gli faceva trovare assurdo che potessi essere l'assassino.
Poi, con l'avanzare del gioco, si stava facendo una storia in testa su chi era il vero assassino, quindi esula dal discorso (e dal gioco...).
Se non ricordo male, invece un altro giocatore è rimasto solo sul "Non mi convince che quel PG sia l'assassino", per motivi analoghi alla "prima fase" descritta sopra.

Il problema principale che vedo, è che si era fatto un idea già in testa della storia. Non era quindi più "aperto" alle sorprese dagli altri giocatori, ma si era "chiuso" con la sua idea. In pratica, ha smesso di giocare. Nessun gdr può funzionare bene così.

Riguardo al "non mi convince che lei è l'assassina", è un problema di narrazioni (rivelazioni) "mosce". E' compito del giocatore, quando perde le investigazioni, il dare motivi validi. Se un motivo mi pare moscio o non credibile lo dico subito, "ehi, ma ti pare un segreto oscuro questo? Non puoi ammazzare qualcuno perchè ti ha robato la marmellata!", senza attendere che la magagna si trascini fino in fondo rovinando il finale.

Infine, una morale da questo finale di thread: hai visto come, parlando finalmente di gioco giocato, si è visto (almeno, spero di averlo chiarito) che quello che ti pareva un problema del finale, era un problema precedente? Inizi un minimo a convincerti dell'utilità almeno di provarci, a parlare di queste cose usando esempi di gioco concreto?
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Mauro

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Re:[SLOW DOWN] incbook: primo articolo-domanda
« Risposta #47 il: 2011-05-28 00:59:44 »
Il problema principale che vedo, è che si era fatto un idea già in testa della storia. Non era quindi più "aperto" alle sorprese dagli altri giocatori, ma si era "chiuso" con la sua idea. In pratica, ha smesso di giocare. Nessun gdr può funzionare bene così
Da un certo punto in avanti sí; finché la sua opinione era rivolta a un solo personaggio (discorso analogo per l'altro giocatore, su cui è rimasta su un solo personaggio), credo che stesse ancora giocando, senza avere in testa una storia prefatta. Comunque può sicuramente essere dovuto a rivelazioni mosce, ma non necessariamente: a fronte di due rivelazioni sufficientemente dure, la soggettività di uno può trovarne una inadeguata come movente per un omicidio, mentre l'altra totalmente adeguata (sotto certo aspetti, è il concetto che sta dietro al Giudizio di Shahida: un giocatore ha deciso che X è sufficiente per motivare Y: lo è anche per te?).
Credo che in parte il problema sia un problema del finale: sicuramente c'è un problema di storia prefatta in testa, ma sono convinto che almeno all'inizio ci fosse una sincera idea che - per la sua idea soggettiva di quel tipo di storie - il mio personaggio non potesse essere il colpevole (lo dico solo per chiarire l'esempio); e questo è rimasto vero per l'altro giocatore, che non è mai arrivato a pensare altri personaggi inadatti.

Citazione
Inizi un minimo a convincerti dell'utilità almeno di provarci, a parlare di queste cose usando esempi di gioco concreto?
Ne sono convinto, da parecchio tempo; vero, mi viene ancora da fare domande senza portare l'esempio pratico che ho in mente, ma se lo porto quando viene chiesto è proprio perché sono convinto che sia utile.
Nota una cosa: qui è stata la prima volta che ho fatto la domanda; qui la tua prima risposta; qui la prima richiesta di esempio concreto su quel caso specifico; qui - la mia risposta subito successiva - l'esempio richiesto (ne avevi chiesto uno anche qui, ma era su un'altra domanda e c'era già).
Sí, è vero, non l'ho portato di mio; ma l'ho portato appena è stato chiesto, proprio perché sono convinto che sia utile.

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