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[Design] The Pool

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Gabriele Pellegrini:
Apro questo topic dopo alcune riflessioni che mi sono state poste in un topic precedente ([Help][AP] The Pool http://forum.narrattiva.it/viewtopic.php?t=16 ) riguardo alla possibilità di procedere per scene in un gioco come The Pool.

Prendendo spunto da Snowball, nella mia versione The Italian Pool (sì lo so, prima o poi cambierò questo titolo ^^ ) dicevo che, a conclusione di scena, il GM dava un dado bonus a tutti i giocatori.
Il problema maggiore che si veniva a creare era stabilire come e quando chiudere una scena. Avevo lasciato la cosa volutamente vaga per lasciar spazio alle più disparate interpretazioni ^^

C'è da dire che in Snowball il problema non si pone, poiché il gioco prevede che l'avventura vada a ritroso come nel film Memento, ossia dalla scena finale fino a quella iniziale. Va da sé perciò che quando si apre una nuova scena si sa già come e quando terminerà, ossia quando si riaggancia a quella precedentemente giocata.

Una possibile soluzione mi è venuta leggendo Aips, non è affatto male l'idea di creare le scene sotto richiesta dei giocatori con la dichiarazione di obiettivo, argomento e location. Si parte dal GM e poi si segue un giro orario (o come si vuole).
In questo modo una scena si concluderebbe con il raggiungimento -o il mancato conseguimento- dell'obiettivo.

Che ne pensate?

Raffaele Vota:
Fico, una specie di macro-conflitto di scena?

Gabriele Pellegrini:
Non ho ben chiaro cosa intendi per macro-conflitto, però probabilmente sì una cosa del genere ^^

Darcadia:
L'idea delle scene chiamate dai giocatori piace anche a me. L'efficacia dipende però dalla volontà dei partecipanti a contribuire. In AIPS funziona bene però anche perché i giocaotri concordano il setting della serie insieme, con la conseguenza che ogni giocatore ha contribuito e sente la storia come sua...insomma è ben motivato. Se questa premessa iniziale viene a mancare non so quanto tale approccio rimanga efficace...Con alcuni funzionerebbe comunque ma con altri potrebbe anche non farlo perché si dissociano dalla storia, non la sentono loro. Faccio un esempio: usi the pool con il setting di vampiri e alcuni giocatori non la conoscono affatto o pochissimo. Sarà per loro una grossa difficoltà capire che scena chiamare e con quali caratteristiche. In ogni caso potrebbero esitare molto.

Niccolò:
in realtà è normale, perchè i giochi narrativisti non pongono come priorità il rispetto del setting, ma dei desideri dei partecipanti...

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