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Dust Devils - Topic di Gioco

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Arioch:
Jeremy Gordon

Sorpendi Beckett mentre si accinge a lasciare il suo ufficio, con la cartella sotto braccio. Vedendoti si affretta a sorriderti e posa la cartella sulla sua scrivania. "Mr. Gordon, ho sentito che aveva avuto un incontro sgradevole al saloon, sono felice di vederla nuovamente in piedi. C'è qualcosa di cui voleva parlarmi?"

marsplastic:
Jeremy Gordon

"Salve Mr. Beckett" mi accarezzo la spalla ancora dolorante "già, cose che capitano di questi tempi". Faccio gesto con la mano di proseguire pure a camminare "So che è un uomo impegnato e non le farò perdere del tempo, vado subito al punto. Ho due notizie da darle, la prima è che ho portato a termine il lavoro. La seconda, le farà meno piacere, ma la società che rappresenta dovrà rinunciare al terreno dei Materson e rivedere il proprio progetto".

P.Jeffries:
Don Ricardo Montero


Don Ricardo lo sa che non è il meglio a sparare. Se è diventato quello che è diventato, lo deve al coraggio, alle sue decisioni e al suo carattere. Questa volta però il sangue gli ribolle e vuole fargliela vedere lui a Butch, e a chiunque sta guardando, a chi osa sfidarlo.
Questi scontri iniziano e finiscono così: uno estrae per primo e vince perchè difficilmente sbaglierebbe il colpo. Butch è stato quello più veloce, e anche di tanto. Ha dovuto quasi attendere che don Ricardo la togliesse la pistola per poi disarmarlo.
Adesso don Ricardo sente di fronte a sè la pressione di Butch, ma anche la pressione dei suoi uomini, che lo vedono disarmato...


--- Citazione ---vinco io (ti faccio 2 danni a hand, mandandoti a 0, e ottengo la mia posta) ma narri te.
--- Termina citazione ---
(edita te la scheda per mettermi il nuovo valore di Hand)

Arioch:
Emma Ford

Paese dopo paese, stazione dopo stazione, seguendo la scia metallica della ferrovia dei Norton sei finalmente arrivata al capolinea: una polverosa cittadina in mezzo al deserto. Sai che i Norton non saranno contenti fino a che il loro impero non coprirà l'intero continente, perciò sei sicura che siano già al lavoro anche qui, forgiando alleanze con la legge e i criminali locali e sbattendo le persone fuori dalle loro case, con le buone o le cattive, per raggiungere il loro scopo.
Ti sei fermata il tempo necessario a familiarizzare con i dintorni e sei riuscita a trovare il loro viscido scagnozzo, un individuo dal cuore nero come il suo completo, che si fa chiamare mr. Beckett.
Sei appostata fuori dal suo ufficio, intenta a studiare i suoi movimenti, quando vedi entrare nell'edificio un uomo dall'aria rude, sicuramente un bandito o un pistolero in affari con in Norton.

Suna:
Emma si avvicina di soppiatto, speranzosa di poter vedere l'uomo in faccia. Anche se fosse uno degli uomini dei Norton, non è il suo bersaglio ora: come ogni predatore preferisce concentrarsi su un'unica preda. E quella preda ora è Beckett.
Le sconvenienti ma pratiche vesti da uomo, che scoprono parti del corpo che nessuna donna per bene mostrerebbe mai, i capelli scarmigliati raccolti in una crocchia tramite piume d'aquila, secondo il costume dei selvaggi, e soprattutto il lungo coltello che pende al suo fianco attirerebbero sicuramente l'attenzione su di lei, perciò decide di aspettare ed osservare.
Prima o poi Beckett sarà solo nel suo ufficio. E sarà allora che Emma colpirà...

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