inCONtriamoci > InterNosCon 2011: Bacchanalia

[SLOW DOWN] For a better INC

<< < (4/7) > >>

Lollo:
Mi unisco volentieri al thread con le mie osservazioni. Faccio alcune premesse:
●     ho organizzato anch'io convention in passato. E' una faticaccia, ripagata dall'affetto e dal divertimento dei partecipanti, ma è una faticaccia. Per me la fatica maggiore - al di là di quella fisica e organizzativa - è l'impossibilità di accontentare tutti. D'altro canto bisogna operare delle scelte, è doveroso ascoltare il parere di tutti (e da questo punto di vista Michele dimostra una umiltà encomiabile nel lanciare lui stesso a caldo questo thread) ma alla fine chi organizza deve decidere, e se è A non può essere B. E se a non tutti va bene... a un certo punto non si è obbligati a stare insieme per forza e ciascuno farà le proprie scelte, o si farà la sua convention (alex, senza offesa, ma se a te non interessa l'aspetto gastronomico... forse una convention dove l'aspetto mangereccio è così preponderante non fa per te! prendo te come esempio ma il discorso vale per chiunque, me compreso, per quanto riguarda le varie altre componenti della manifestazione)
●     non sempre si può scorporare un pacchetto, perché le condizioni che si riescono a strappare dipendono appunto anche dal fare parte di un pacchetto. Per fare un esempio prendiamo la mensa: magari il costo delle camere è rimasto relativamente basso perché gli organizzatori ci hanno infilato dentro anche la mensa. Se si toglie la mensa, il prezzo delle sole camere potrebbe pure *salire*.
●     per quello che ho ricevuto in termini di offerta turistica (come se stessi ragionando con un tour operator), la quantità di quello che ho ricevuto è ai limiti del miracoloso, mettendoci dentro proprio tutto: la camera, le birre, la cena, la maglietta, due libri, i posti... quello su cui eventualmente potrei concentrarmi è se si tratta comunque di un costo affrontabile, o ancora meglio se si tratta in tutti i casi di cose *per me* irrinunciabili.
●     faccio queste osservazioni nell’idea di aiutare a costruire una manifestazione ancora più bella, e le critiche vanno quindi viste come un sostegno per la prossima volta e non come un cazzotto. :-)
Detto questo, la mia analisi!
 
Il posto.
Semplicemente splendido. Ha un bel da dire Michele che la dislocazione gli ricordava la Polisportiva Sacca: con tutto l'affetto che ho (ed è tantissimo!) verso la sede storica di ModCon/Play, il palaroller non aveva gli affreschi risorgimentali! Ancora più bella la biblioteca, che poteva essere usata ancora più intensivamente, specie per i giochi meno casinari.
Anche la Rocca mi è molto piaciuta come sistemazione (una volta superato lo shock da badge elettronico...).
I "contro" li avete già esposti voi: lungaggini logistiche, mancanza di un luogo comune... era un dubbio che avevo espresso anche all’inizio, e in effetti mi è dispiaciuto non poter provare i 24 Game Poems (poco male, rimedio a Mosquito Games!).
Mi piace molto l’idea di giocare all’aperto sulla terrazza: permette di stare tutti assieme e al tempo stesso l’acustica è meno rimbombante che non stando in un luogo chiuso. A me come idea piace molto (poi se qualcuno desidera un luogo più appartato c’è la biblioteca, e in caso di pioggia c’è comunque il salone comunale).
Giocare in un luogo pubblico ha dei ritorno di visibilità altissimi, non tanto magari per noi 55 che giochiamo ma per l’immagine stessa dell’hobby, e questo è sicuramente un bene. Il che mi conduce al secondo punto:
 
L’identità della con.
Il nome InterNosCon è fuorviante. Credo che vada operata una decisione: o è un ritrovo chiuso a una community già definita (quella di gentechegioca.it), con i suoi riti e la sua parlata, che viene fatto in albergo perché non c’è una casa privata abbastanza grande per contenere tutti; oppure è un evento aperto a tutti, il cui “motore”, anzi, il *cuore* è rappresentato dai giocatori di GcG, ma che si propone come modo per avvicinare altri giocatori, ai quali quindi intende parlare. Al momento è una via di mezzo un po’ strana.
Avrete notato che quest’anno c’erano diversi first timer non particolarmente legati al forum (fra i quali mi metto anch’io). Ci sono parti della con che un (apro un miliardo di virgolette) “esterno” (chiudo il miliardo di virgolette) semplicemente non coglie o alle quali non è interessato. Il sabato sera ho sentito parlare di festa in costume, per dire: ma chi aveva mai detto che ci fosse da portare un costume...? E il Rocky Horror... chi siete e perché lo state facendo?
Insomma, qui penso che una scelta “filosofica” vada fatta: giochiamo inter nos... o è una con? ;-)
 
I tempi e le aspettative.
La vera nota dolente di questa convention, per quanto mi riguarda. La mia aspettativa - anche dopo aver letto resoconti epici di gioco - era quella di giocare ininterrottamente da mane a sera. Ero anche disposto a non mangiare per niente pur di giocare. Invece i tempi tecnici del pranzo e soprattutto del sabato sera si sono mangiati via una bella fetta di gioco.
Altro tasto dolente è stato il sabato sera. Non fraintendetemi: lo spettacolo è stato superbo. Ho riso dall’inizio alla fine. Ma il punto è che non era quello che mi aspettavo e desideravo. Sempre per la faccenda delle aspettative, mi ero fatto un’idea di un sabato sera molto free, in cui chi voleva chiacchierare chiacchierava e chi voleva giocare poteva farlo (e io mi metto sicuramente in quest’ultima categoria).
Lo so: nessuno mi ha costretto con un mazzuolo ad andare in teatro e a restarci. Però c’è la “peer pressure”, e comunque se tutti o quasi vanno a teatro... non c’è la scelta. Ribadisco che è sempre una questione di aspettative: però magari sapere (prima di pagare) che il sabato sera sarebbe stato occupato da uno spettacolo invece che da un possibile slot di gioco... sarebbe stato meglio.
 
Cibo e bevande.
Birre superlative, c’è poco da dire. Anche l’idea più generale di legarsi alla gastronomia del territorio è eccellente: apprezzatissima anche la piadina. Onestamente io pensavo che *quello* fosse il pranzo...
La mensa è stata superflua e più una perdita di tempo che un servizio veramente indispensabile (specie vista l'abbondanza di bar e osterie a Bertinoro), il ristorante serale buono nei primi ma non strabiliante (specie pensando che siamo in Romagna).
Le patatine sono uno di quei “di più” di cui non sento il bisogno, 1. perché non sono particolarmente “territoriali”, 2. perché arrivo a cena già pieno, 3. perché a quel punto meglio dei finocchi o della frutta (... e non sto scherzando).
 
Gadget.
Pensavo onestamente che l’ashcan fosse una spesa di cui avrei potuto fare a meno. Poi l’eccellente introduzione di Moreno mi ha fatto ricredere: il modello distributivo dell’ashcan dato ai partecipanti di una con è molto molto interessante e prevedo che altri potranno replicarlo. Davvero niente male.
Maglietta ok, specie per il colpo d’occhio, ma anche qui niente di strettamente indispensabile.
“Giocare con le emozioni” bellissimo. Grazie per questi contributi all’avanzamento del GdR. Spero che arrivi presto la versione elettronica per poterla linkare un po’ dovunque.
 
Segreteria.
Posso suggerire, anche se tutti sono già prenotati, comunque la stampa di un A3 con tutti i giochi presenti? Così almeno uno si fa un’idea di quel che c’è. Mi sembra utile anche per un eventuale visitatore di passaggio che viene a curiosare... mettetevi nei panni delle famigliole che sono passate domenica: si saranno pur chiesti chi era ‘sta gente che beveva birra nella sala comunale... no?

Sito.
Per la prossima volta è *obbligatorio* usare OrganiCon, o comunque un sistema automatico che non sia la mail. Così vi risparmiate - credo - un po' di lavoro "umano".
 
Per ora direi che è tutto ma se mi viene in mente altro integro. :-)
 
Grazie e ciao
Lorenzo

Mr. Mario:

--- Citazione da: Lollo - 2011-05-06 03:05:46 ---L’identità della con.
Il nome InterNosCon è fuorviante. Credo che vada operata una decisione: o è un ritrovo chiuso a una community già definita (quella di gentechegioca.it), con i suoi riti e la sua parlata, che viene fatto in albergo perché non c’è una casa privata abbastanza grande per contenere tutti; oppure è un evento aperto a tutti, il cui “motore”, anzi, il *cuore* è rappresentato dai giocatori di GcG, ma che si propone come modo per avvicinare altri giocatori, ai quali quindi intende parlare. Al momento è una via di mezzo un po’ strana.
Avrete notato che quest’anno c’erano diversi first timer non particolarmente legati al forum (fra i quali mi metto anch’io). Ci sono parti della con che un (apro un miliardo di virgolette) “esterno” (chiudo il miliardo di virgolette) semplicemente non coglie o alle quali non è interessato. Il sabato sera ho sentito parlare di festa in costume, per dire: ma chi aveva mai detto che ci fosse da portare un costume...? E il Rocky Horror... chi siete e perché lo state facendo?
Insomma, qui penso che una scelta “filosofica” vada fatta: giochiamo inter nos... o è una con? ;-)
--- Termina citazione ---

Uhm, qui c'è qualcosa che mi sfugge. La INC funziona ad invito. Gli inviti ci sono per un motivo esplicito:

--- Citazione ---L'idea dietro al meccanismo degli inviti nasce dall'intento di fare sì che le persone si parlino, si conoscano, entrino in contatto. Infatti una delle nostre speranze, nel dare vita a questa iniziativa, è di rafforzare i legami e creare una vera comunità di appassionati.
--- Termina citazione ---
Cosa che, finora, devo dire che ha funzionato.

Non è uno show, non è fatto per mettere il nostro hobby in vetrina, o per conquistare nuovi appassionati, se non nella misura in cui la gente torna, dice che è stata una figata e invita i propri amici a quella dell'anno successivo. Essendo poi una comunità di amici, mi pare inevitabile che ci siano meme, battute e quant'altro che chi è arrivato da poco ha bisogno di spiegazioni per comprendere. Ma come abbiamo spiegato parpuzio a Ron, non mi pare che i nuovi siano stati tagliati fuori da qualcosa, senza nessuno che provasse a coinvolgerli. Non è nemmeno qualcosa di ristretto a GenteCheGioca, lì per lì mi vengono in mente il Preda, lo Zanna, Mr Mac e sicuramente tanti altri che sul forum non capitano quasi mai.

La festa (e i costumi) sono qualcosa che non ha funzionato, per preparazione e comunicazione. Essendoci state due feste in maschera alle INC precedenti, i veterani hanno dato la cosa per scontato, e non ci si è data la giusta rilevanza. Occorre sicuramente rimediare.

Però quello che non condivido è che l'INC non abbia un'identità propria, sia sospesa tra due cose e debba sceglierne una delle due. Credo che ci sia ampio spazio per altre strade.

Michele Gelli:
Anzitutto vorrei ringraziare tutti i partecipanti. Sono tronfio di orgoglio per leggere un thread così ordinato e così vicino a quelle che erano le mie aspettative.
Il thread è anche molto doloroso da leggere, perché quando metti tanta energia in qualcosa, vedere che è venuta meno che perfetta ti dispiace. Ed anche se alcune cose le avevi viste benissimo da solo, in fondo al cuore avevi sempre sperato che non se ne fosse accorto nessun'altro. ;-) Ma è anche estremamente utile perché mi da modo da una parte di capire quali sono i problemi che sono stati più sentiti, quali le "leggende urbane" da cui liberarci.
 
Cominciamo col pulire il campo dai FALSI problemi (che quelli veri bastano ed avanzano).

* legarsi a eccellenze locali ha costantemente abbassato il costo di birre e rinfreschi in generale. Fondamentalmente perché invece di pagare in denaro a carico dei partecipati, le si paga in prestazioni professionali a carico Michele & Claudia. Shadow prima e la associazione "IN" oggi forniscono a prezzi davvero vantaggiosi (e pagabili in merce) un pacchetto promozionale che comprato altrimenti sarebbe assolutamente inavvicinabile per le strutture a cui ci rivolgiamo. Per cui è un affare per tutte la parti coinvolte.
Le eccellenze gastronomiche hanno rappresentato una "feature", una parte profonda dell'identità della INC che a mio modo di vedere non è patteggiabile. Anzi, deve essere sviluppata ulteriormente. A cena, per esempio, sono volate bottiglie di vino INCREDIBILMENTE buono (ho visto passare – purtroppo non al mio tavolo, anche se mi sono sbracciato per fare indicazioni al cameriere – rossi da tre bicchieri; e potete chiedete a Domon una recensione dei passiti) che il prossimo anno DEVONO essere più valorizzate. Ed Ezio ha avuto un paio di ottime idee anche per il buffet del venerdì, in cui le persone avevano portato di tutto e di più, senza ricevere il riconoscimento che avrebbero meritato.
Il cibo, la sua preparazione e la sua condivisione sono parti importanti dell'essere "inter nos", del creare rapporto e socialità.
 
* quello che è il centro di costo più critico *IN ASSOLUTO* è dormire. E non il dormire in Rocca / in singola / in suite. Chi vuole il "lusso" se lo paga e io dormo tranquillo. Quello che dico io è che ha continuamente aumentato i prezzi è il prezzo "base" del dormire. Questo è il punto da aggredire più violentemente. Alcune idee ci sono, ma ne devo parlare con il comune (dopo le elezioni) sperando ce me le passino.
 
* quello che ha rappresentato sempre una perdita di tempo ed energie INCREDIBILE è trovare la location. La settimana dopo la INC'10 ero già a parlare con un comune vicino a Ferrara. Delle ore che è costato organizzare questa INC, un buon 50% se ne è andato in ricerca della "casa" (stiamo parlando circa di un fo**uto mese di lavoro, 8 ore al giorno). Ho provato come un disperato a lavorare con il signor Ferri che si era dimostrato un Gentiluomo Romagnolo come non ne fanno più da tempo. Ma quest'anno il Brasilia era a prescindere off-limits per rifacimento balconi.
 
* Ci tenevo a fare "bella figura" col comune? Potete scommetterci! Ma non per megalomania, ma per motivi estremamente  terra terra.

* mi avevano dato una quintalata di fiducia e volevo far vedere che era ben riposta.
* non volevo trovarmi da capo a girarmi tutta la Romagna alla ricerca di una casa nuova.
* volevo far vedere che questo era un evento bellissimo per gente bellissima perché il prossimo anno mi dessero di più: più spazi, più vicini, più dove li volevo io, più collaborazione. E da prima. Magari - che ne so - organizzare anche un evento di warm-up in estate dedicato ai residenti.
* La scelta della mensa. Nota: è possibile che mi escano dei numeri inesatti a seguire: si tratta di ricordi di 8/9 mesi fa. Seguite il ragionamento facendo finta che siano giusti.
50~60 coperti a Bertinoro stanno in un sacco di locali. Sui 70 la scelta si riduce, e di parecchio. Sul 90~100 la scelta è davvero MOLTO ridotta. Avevamo visto che la necessità di distribuire in più ambienti la con avrebbe inciso sull'aspetto sociale ed abbiamo scelto di andare nell'unico posto che ci poteva garantire di mangiare tutti assieme, quale che fosse in numero dei partecipanti. Ora, a babbo morto, possiamo dire che ci sarebbero state un sacco di possibilità differenti e forse migliori. Ma a settembre 2010, quando queste decisioni dovevano essere prese definitivamente, come facevo a sapere che i partecipanti sarebbero stati X invece di Y? Come sapere quale sarebbe stato l'impatto dell'aumento di prezzo, e quale quello della presenza dei tre autori?

Davide Losito - ( Khana ):
Mi sono scordato un altro punto che vorrei sottoporre all'attenzione di tutti:


La durata degli slot.
Il discorso si accavalla con la questione pasti e quindi "mensa".
Ho accennato qualcosa a Claudia domenica sera... sostanzialmente, modificando il palinsesto da tre slot a due slot di 5 o 6 ore, ci sarebbe molto più tempo per giocare.
La cosa andrebbe a discapito del pranzo di mezzogiorno, dato che la partecipazione a tale pranzo potrebbe essere "a scelta".
Si costituirebbe una soluzione tipo:
Slot 1: dalle 10.00 alle 16.00 (pranzo incluso)
Slot 2: dalle 16.30 a quando siete in grado di stare in piedi la notte (cena inclusa - qui c'è la pausa "sociale" invece).


Chiaramente questo modificherebbe l'impianto della convention, portando la INC da un "vado e provo più cose possibili" a un "vado e gioco più a lungo che posso".
Probabilmente a molte persone non farebbe differenza, ma giusto per chiarezza, io avviso. Questa scelta credo che debba rimanere in mano agli organizzatori.


Vi saprò rispondere meglio dopo la prossima EtrusCON vedendo se e come un pasto impatta su uno slot così lungo.


A latere di tutto questo... se il locale della mensa rimane quello di quest'anno, io non credo che 100 persone ci stiano, perché occhio e croce mi è sempre sembrato "pieno fino all'uovo". Cioè, quella stanza è di fatto da 60 coperti.

Ezio:
Bene, siamo passati alla fase di commenti sulle impressioni ^^


Innanzitutto vorrei dare una grossa fanmail a Lollo per la prima parte del suo intervento. Questa INC mi ha definitivamente convinto che è inutile organizzare convention che cerchino di accontentare tutti, quanto piuttosto definire degli obiettivi, uno "spazio di design" e offrire al pubblico il meglio all'interno di queste idee. Chi non si ritrova nei presupposti di una data convention... non ci andrà e andrà piuttosto ad un'altra, e così va bene. Siamo un mondo che si basa sulla differenziazione dell'offerta.
Non ti va di stare all'aperto, sentire battute di grana grossa, rischiare di essere perculato pesantemente e prendere in giro Parpuzio? Allora fai un favore  a te stesso e NON venire a GnoccoCON!
Non ti interessa l'aspetto eno-gastronomico di un territorio o la socializzazione perché vuoi solo giocare? INC non fa per te.
Non è un problema, ci troveremo altrove. Le offerte sono tante e c'è la potenzialità di averne ancora altrettante. Perché cercare di trasformare radicalmente l'anima di una manifestazione quando è molto più semplice crearne una nuova, che va ad aumentare l'offerta, la scelta e le possibilità, in un circolo virtuoso? ^^


Offri al mondo quello che per te c'è di migliore!
Nel nostro piccolo è quello che stiamo provando a fare con Gnocco: non è una con particolarmente "organizzata", è solo il circolo di Reggio che apre le sue porte. Noi giochiamo NORMALMENTE come a GnoccoCon. Casino, strutto e battute comprese ^^





--- Citazione da: Lollo - 2011-05-06 03:05:46 ---L’identità della con.
Il nome InterNosCon è fuorviante. Credo che vada operata una decisione: o è un ritrovo chiuso a una community già definita (quella di gentechegioca.it), con i suoi riti e la sua parlata, che viene fatto in albergo perché non c’è una casa privata abbastanza grande per contenere tutti; oppure è un evento aperto a tutti, il cui “motore”, anzi, il *cuore* è rappresentato dai giocatori di GcG, ma che si propone come modo per avvicinare altri giocatori, ai quali quindi intende parlare. Al momento è una via di mezzo un po’ strana.
Avrete notato che quest’anno c’erano diversi first timer non particolarmente legati al forum (fra i quali mi metto anch’io). Ci sono parti della con che un (apro un miliardo di virgolette) “esterno” (chiudo il miliardo di virgolette) semplicemente non coglie o alle quali non è interessato. Il sabato sera ho sentito parlare di festa in costume, per dire: ma chi aveva mai detto che ci fosse da portare un costume...? E il Rocky Horror... chi siete e perché lo state facendo?
Insomma, qui penso che una scelta “filosofica” vada fatta: giochiamo inter nos... o è una con? ;-)

--- Termina citazione ---


Su questo non sono particolarmente d'accordo, invece ;-)


Io credo che INC abbia un'identità, ed è appunto quella di giocare "internos".
Solo che è... al contrario ^^


INC ha una straordinaria capacità di aggregazione. Sembra una cretinata, ma anche solo avere a disposizione del buon cibo e del buon bere senza la necessità di mettere mano al portafogli ti mette in uno stato d'animo migliore, più propenso a fare nuove amicizie e a parlare. Non si arriva "internos", ma sicuramente si dovrebbe partire con uno spirito goliardico tutto diverso.
Per questo mi è dispiaciuto TANTO quello che ho segnalato nell'aspetto "socialità", in primis la festa, e ho chiesto che la sua natura mascherata venga segnalata meglio. E' in quei momenti (e nei momenti comuni spontanei che darebbe una struttura più centralizzata) che si crea un gruppo e nasce Internos CON.
Chiedetelo a Gabriella, a Jessica, ad Andrea e Deborah, alla Katia, allo Zanna... a tutte quelle persone che NON frequentano il forum.
Non si è un gruppo prima, lo si è dopo.


Il Rocky Horror ne è un esempio lampante.
Non era un in-joke. Se fatre una ricerca sul forum scoprirete che nessuno ne ha mai parlato. Il RHPS è stato scelto per attinenza al tema della con ^^
Cosa c'è di più dionisiaco e simile a un moderno baccanale che il Rocky Horror?
Però era stato fatto tutto in funzione della festa. Erano cose che sarebbero emerse stando in mezzo a tutti. Nella nostra idea avrebbe potuto essere esso stesso un momento di legame. Io non sarei più stato "Ezio" ma "quello che si è vestito da Eddie" e solo i partecipanti a INC'11 avrebbero potuto capirlo.
E' così che si crea una società ^^

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa