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Spione PbF 1: thread organizzativo
Moreno Roncucci:
Proposta: molliamo tutta la parte "americana" che è solo una distrazione. Thomas la guerra l'ha fatta per la germania, sia pure "dietro le quinte" perchè magari impiegato in un ministero, o in un centro di ricerca, o comunque in incarichi di responsabilità che non l'hanno portato al fronte, incarichi che l'hanno visto poi arruolare (con i suoi colleghi, fra cui molti ex nazisti) per un certo periodo nell'esercito tedesco e nella NATO.
Tieni presente che a questo punto (anni 60) Thomas scrive romanzi, quindi deve avere già lasciato questo mondo e si è rirtirato "a vita privata".
E non è più nemmeno ebreo, direi.
Moreno Roncucci:
Una cosa importante, in generale: siate semplici.
La tendenza a ipercomplicare il background dei personaggi è una tendenza parpuziana dovuta al desiderio di dare spessore a personaggi che poi in scena avevano storie molto lineare, o comunque che non li riguardavano. Ma quando siete veramente i protagonisti in scena, si fa presto a complicare una situazione anche semplice.
A Hollywood dicono che un buon personaggio deve poter essere descritto in due righe. Non dico di arrivarci, ma almeno provateci.
Francesca Giacomini:
--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
Avevi visto giusto invece, "copertura" si riferisce all'handler (guarda per esempio a pagina 247 un caso di handler senza copertura). Ma un handler che abiti in un altra nazione non avrebbe senso! "sai, dovevo organizzare una rete di spie a Parigi. Quindi sono andato in Spagna! 8)
--- Termina citazione ---
Sì, probabilmente avevo frainteso ANCHE il ruolo dell'handler: "se Spio la Francia per conto della Spagna, il mio "capo" è spagnolo!" comunque quello ora l'ho capito... :P
--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
Vediamo di nuovo Gretchen. Sta spiando il partito comunista a Berlino Est, e la spiegazione del ruolo dei due contatti del suo network mi pare funzioni. Rimane debole la sua Leggenda. Da scheda, fa uso di codici e di un dead drop. E PUBBLICAMENTE e' un tecnico industriale (la professione scritta nella scheda-uomo è quella praticata, non un titolo di studio non usato. Se la Leggenda viene usata regolarmente nella vita regolare, allora quella segnata sulla scheda-uomo è l'identità finta). Vista la maniera in cui prende informazioni ci sta che faccia una vita tranquilla da tecnico industriale, magari impegnato nel partito, e poi raccolga le informazioni dal suo network e lo passi in codice. Ma questo lascia aperta la domanda... chi è veramente Gretchen?
Mettere come Leggenda "on realtà è più brava di un tecnico normale, è un ingegnere" mi pare estremamente fiacca. Non deve fingersi una donna delle pulizie per trovare informazioni, gliele danno altri, e magari a volte ha contatti diretti con funzionari del partito: avrebbe senso ridurre i motivi per avere informazioni dal partito? ("no, non parlerò del nuovo progetto della strada Berlino-Mosca con l'ingegnere, perché mai? Ne parlerò con un metalmeccanico..."), vedrei maglio il fatto che invece non ne sa nulla. Ma allora che è?
--- Termina citazione ---
Quindi, se ho capito bene, il fatto che faccia il tecnico industriale, visto che lo fa regolarmente, diventa la sua leggenda? Quindi devo trovare nuovamente un’altra vita per Gretchen…-_____-‘
Idee? Proposte?
--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]E anche la sorella... l'avevamo lasciata che era prigioniera della stasi per spingere Gretchen a Spiare. Non credo possa rimanere così... :shock:
--- Termina citazione ---
--- Citazione ---[cite] lirazel:[/cite]Forse l’idea di avere una sorella maggiore giornalista, magari non rinchiusa, ma comunque perennemente controllata nel suo lavoro, che per tutta la vita ha subito lievi ma continue pressioni psicologiche, potrebbe essere il motivo che l’ha spinta a fare la spia!
--- Termina citazione ---
Non ti convinceva nemmeno sistemata così?
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite] lirazel:[/cite]
Quindi, se ho capito bene, il fatto che faccia il tecnico industriale, visto che lo fa regolarmente, diventa la sua leggenda?
--- Termina citazione ---
La sua "Leggenda" può essere qualunque cosa. Forse ha documenti falsi che dicono che è un agente del KGB. Forse ha una lettera di raccomandazione falsa. Forse si tratta di una seconda identità che assume solo poche ore ogni tanto. Ma SE la Leggenda riguarda il suo lavoro, e SE la usa sempre, e non solo un paio d'ore al mese, allora è OVVIO che il suo lavoro... è quello indicato dalla Leggenda.
Voglio dire... non è da regola. E' da logica. Abbiamo una persona, a Berlino Est, che nella vita fa un lavoro che non è il suo con documenti falsi. In che luogo di lavoro si recherà a lavorare ogni mattina, in quello vero che non fa mai o quello falso che fa sempre? Come lo conoscono i vicini?
Facciamo un esempio pratico, che magari è più chiato. James è diplomato in storia orientale, ma con documenti falsi è stato impiegato al ministero degli esteri come maggiordomo. Nella sua scheda-Uomo, quella che racconta la sua "vita pubblica", normale, senza i segreti da spia, avrà scritto "laureato in storia orientale che però si fa passare per maggiordomo per spiare gli inglesi" o ci sarà scritto "maggiordomo"?
"Leggenda" indica solamente che, per spiare, fa uso regolare di documenti e di un identità falsa. Il termine è spiegato a pagina 150. Poi può essere quello che vogliamo, purchè lo definiamo adesso.
--- Citazione ---
Quindi devo trovare nuovamente un’altra vita per Gretchen…-_____-‘
Idee? Proposte?
--- Termina citazione ---
Se vuoi conservarle la vita attuale possiamo semplicemente farle usare la falsa identità saltuariamente quando spia.
--- Citazione ---
--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]E anche la sorella... l'avevamo lasciata che era prigioniera della stasi per spingere Gretchen a Spiare. Non credo possa rimanere così... :shock:
--- Termina citazione ---
--- Citazione ---[cite] lirazel:[/cite]Forse l’idea di avere una sorella maggiore giornalista, magari non rinchiusa, ma comunque perennemente controllata nel suo lavoro, che per tutta la vita ha subito lievi ma continue pressioni psicologiche, potrebbe essere il motivo che l’ha spinta a fare la spia!
--- Termina citazione ---
Non ti convinceva nemmeno sistemata così?
--- Termina citazione ---
No, semplicemente non avevo notato la correzione, pensavo fosse ancora rinchiusa... :wink:
Marco Costantini:
Ok, vediamo se così Thomas può andare.
Negli anni 60 ha una cinquantina d'anni.
Ha partecipato al conflitto mondiale prima dalla parte dei nazisti e poi dalla parte degli occidentali. Non è stato in prima linea, ma si è occupato di lavori più o meno d'ufficio. E' qui che ha cominciato ad avere seri dubbi sulla bontà dell'operato occidentale, finchè non è stato agganciato da un agente dell'HVA che, facendo leva proprio su questo, l'ha convinto a passare dalla parte dei sovietici.
Attualmente spia per l'HVA, ma si sente vecchio stanco e inadeguato. Alcune scelte e modalità sovietiche cominciano a farlo ancora dubitare.
Nella vita "normale" scrive romanzi di fantapolitica e raramente qualche discorso per qualche uomo politico (come ad esempio il Leader che compare fra i comprimari: io lo farei di un partito ultraconservatore americano, diciamo quello che oggi sarebbe un "falco").
Perché spia? Thomas vorrebbe finalmente ritirarsi, ma il suo attuale handler minaccia di sputtanare lui e suo figlio. In soldoni l'handler lo sta ricattando.
L'intreccio fra relazioni e rete di informatori è che il terapista è il figlio (che gli passa informazioni inconsapevolmente) e la talpa è il vecchio amico (potrebbe essere il tizio che lo reclutò inizialmente per l'HVA?).
Che dite, funge? Forse mi stona un po' questo saltare di Thomas da un fronte all'altro: prima coi nazisti, poi con gli americani, poi coi russi e poi nemmeno più coi russi. Volendo ci sta...ma voi che ne dite?
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