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Cani nella Vigna - Basta il master?
Matteo Suppo:
--- Citazione ---Io faccio il master come il gm in cani nella vigna, senza che abbia mai letto un manuale del genere. Lo faccio da quando ho 16 anni e non ci vedo niente di innovativo. Semplice maturità.
--- Termina citazione ---
Parto da questa citazione per una riflessione.
Ammettiamo che sia vera. Non ho nessun problema a crederlo. Fare il GM come in cani nella vigna. In altri thread si discuterà magari di cosa significa fare il GM in cani nella vigna.
In questo thread io domando: basta questo? Basta fare il gm bene? E la meccanica di creazione della città? La meccanica dei conflitti? L'escalation? Il fallout? L'ambientazione?
Io credo che tutte queste cose concorrano a creare un tipo di esperienza, quella di Cani nella Vigna. Questo schemino spiega bene quel che intendo:
Senza una sola di queste frecce cosa rimane? Niente. Le cose vanno dove vogliono.
E quindi a cosa serve fare il GM come in Cani nella Vigna in un gioco che non è cani nella vigna?
Scopo del thread: Togliermi lo sfizio di far notare questa fallacia logica. Se qualcuno ha delle giocate che dimostrano invece che è possibile ottenere l'esperienza di Cani nella Vigna soltando con il metodo di GM di cani nella vigna, ben venga.
Mattia Bulgarelli:
IMO: si possono condividere I PRINCIPI che stanno dietro "il GM di CnV" e applicarli in un altro gioco, modificandolo.
AP: E' quello che ho provato a fare io appena conosciuto CnV: importare i principi, più alcune tecniche specifiche, di CnV nel DnD 3.X che giocavo allora (potrei ricostruire la data... Fine 2008, forse? ?_?).
In particolare il "dimmelo tu cosa pensi ci possa essere qui" e "ricorri ai dadi solo se c'è un qualche tipo di conflitto tra PG e resto del mondo".
Risultato: altalenante. Un mix di giocatori spiazzati ma anche incuriositi dal cambiamento.
Domande?
Wady:
credo che in tanti affermino di fare/aver fatto il gm come a Cani, e probabilmente lo fanno per davvero, ma penso che nessuno sia mai riuscito ad ottenere l'esperienza di Cani in altri giochi (come l'esperienza di tutti i giochi coerenti in altri giochi) perchè si tratta di meccanismi perfetti che funzionano al millimetro per ottenere QUELLA coerenza di gioco, per soddisfare QUELLE aspettative, QUELLA premessa. Come metti in gioco la morale, senza la premessa della religione che ti crei tu? E senza il sistema dei rilanci non ignorabili? l'escalation? semplicemente impossibile.
Al massimo possono essere OTTIMI consigli per fare il GM in altri giochi però, questo si :-)
Antonio Caciolli:
il muster of puppets dei metallica era quello di cani nella vigna ... una volta il cd è uscito dal lettore ed ha pure escalato a fisico ...
Moreno Roncucci:
Non è stato Baker ad inventare "quella maniera di fare il GM". Ovviamente era una maniera già praticata, e lui lo ammette tranquillamente.
Quello che ha fatto, è stato costruirci un gioco coerente attorno. Che esaltasse quella maniera di giocare invece di ostacolarla.
Il sistema conta. Senza un buon sistema attorno, la "maniera di fare il GM" conta ben poco. Per esempio, se sei il GM "onnipotente signore del gioco", come in D&D, e vuoi fare il GM come a cani nella vigna, le tue scelte si limitano grosso modo a due (o a due direzioni, con varie varianti): seguire comunque le regole di D&D, e quindi le "scelte morali" dei giocatori saranno comunque un piccolo antipasto e la cosa importante sarà smazzolare mostri (si veda qui l'articolo di Michele "I dadi non hanno senso estetico" nell'INC Book 2010), oppure utilizzare la regola zero, e quindi alla fine tutti al tavolo fanno le scelte che gli pare, ma le uniche che contano sono quelle del GM.
Si può credere, anche in buona fede, di essere totalmente imparziali, giusti, liberi da ogni condizionamento, perfetti e in grado di giudicare oggettivamente chi far vincere e perdere, e credere così di poter ottenere la stessa cosa che ottieni in Cani nella Vigna, ma è un illusione ottica. Dovuta al fatto che vedi le cosa da dietro lo schermo del GM. Per il giocatore, il doverti sottoporre le sue idee perchè vengano giudicate, validate o stroncate dalla tua "imparzialità" non sarà mai la stessa cosa del giocare davvero.
Basta fare un esempio banale: in CnV decido io se rischiare la vita o no in un conflitto. In D&D, per esempio, o la rischio in ogni singolo combattimento (e non la rischio mai in un dialogo, a differenza che in CnV), o è il GM a stabilire quando un combattimento è "importante" e quando non lo è, oppure devo dirglielo io esplicitamente prima di combattere "in questo combattimento non c'è la possibilità che il mio personaggio muoia"."OK...". Vi pare la stessa cosa?
Ed è solo una piccola rotellina di CnV.
Il discorso "ma io faccio già il GM così, quindi non cambia niente" ha una gigantesca falla logica al suo interno, ma è purtroppo la gigantesca falla logica su cui è costruito tutto il mondo del gdr "tradizionale" e i miti del "buon GM" e del "buon giocatore" (quello che obbedisce): "il sistema non conta"
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