Gente Che Gioca > Gioco Concreto
[CnV] Domande varie
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione da: Manfredi Arca - 2011-05-02 02:04:39 ---Ricapitoliamo!
Punire (intenzione)
L'ubriacone (oggetto)
prendendolo a pugni (mezzo)
il tempo dell'azione è: ORA.
Niente uso di futuro. La posta potrebbe essere
"Thomas punisce l'ubriacone a suon di pugni in bocca?"
Attori: Thomas e Mettew che si contrappone al lui per il perseguimento della sua posta.
Conseguenze: se vince Thomas narra di come punisce l'ubriacone a pugni in bocca.
Corretto?
E se vince Mettew?
--- Termina citazione ---
- Premesso che forse questo topic sta "correndo" troppo, forse è il caso di rallentare il botta-e-risposta! -
Premesso che Moreno è partito per la tangente (o la tangenziale) e ha ampliato il discorso, secondo me, oltre le necessità immediate di Manfredi verso un'analisi dei perché saltano fuori questi errori d'impostazione.
Io la metterei giù più semplice.
Il giocatore di Thomas ad un certo punto dice qualcosa tipo "ora vado a picchiare l'ubriacone, così impara", immagino.
Oppure, se l'ubriacone è lì, il giocatore di Thomas dirà "Thomas gli dà un pugno".
Il giocatore di Matthew avrà in qualche modo manifestato la sua volontà di intervenire per impedirglielo.
A questo punto, la Posta va esplicitata, e dev'essere qualcosa di, diciamo, "oggettivamente verificabile".
Es.:
- "Thomas dà un pugno in faccia all'ubriacone e ha il tempo di fargli un sermone subito dopo" è concreta e verificabile. O succede o non succede. Però magari è meglio dividerla in due Conflitti, uno dietro l'altro.
- "Thomas dà un pugno in faccia all'ubriacone" è concreta e verificabile. Un Rilancio potrebbe essere "dico a Matthew che l'ubriacone va punito perché il Re della Vita lo vuole".
- "Thomas fà sì che l'ubriacone si dichiari pentito" o "Thomas fà sì che l'ubriacone chieda scusa al Sovrintendente" sono concrete e verificabili. Il pugno in faccia può essere il singolo rilancio, per costringerlo con la forza a fare la dichiarazione.
N.B.: il GM, che controlla il PnG, decide LIBERAMENTE se l'ubriacone è davvero pentito o no, quello che i giocatori possono imporre è l'atto CONCRETO di pronunciare certe parole.
Ovviamente, lo decide vedendo la situazione: un rilancio tipo "hai fatto piangere tuo figlio di vergogna" può essere più efficace di un pugno in faccia, al fine di fargli Mollare la Posta, o perfino di ottenere cose che non possono essere messe in Posta!
Vedi, Manfredi, perché "la fiction", il "contenuto narrativo" (virgolette per non fermarci su definizioni tecniche) dei Rilanci è importante?
Un BUON Rilancio potrebbe far venire voglia al PnG di Mollare la Posta pur di non subirlo. CnV non lo puoi giocare "a dadi", lo giochi con dadi e parole SEMPRE accoppiati, e dove non arriva uno arriva forse l'altro, e viceversa.
Più chiaro?
Ah, finito il Conflitto, non c'è "narrazione degli esiti", in CnV: avviene quello che dice la Posta. Se il "come" non è chiaro, c'è un altro Conflitto da fare subito! ^_-
Manfredi Arca:
Il pg narra la sua parte e l'altro dice "NO". Quindi nasce un conflitto.
Cristallino, grazie Moreno. ;)
Mauro:
--- Citazione da: Manfredi Arca - 2011-05-02 04:20:57 ---dire semplicemente che l'ubriacone non viene preso a pugni in bocca?
--- Termina citazione ---
Mi focalizzo su questo, rispondendo poi in generale, perché non ho chiaro se sia un testo sintetico o un'incomprensione: può semplicemente dire che non viene preso a pugni in bocca? No. O, meglio: certo che può, ma... non viene preso a pugni in bocca perché l'altro se ne va? perché se ne va l'ubriaco? perché venti persone intervengono e lo bloccano? Dettagli.
Detto questo, in generale non è detto che narri chi vinca il conflitto: se vinci perché lascio la posta, io narro come lascio la posta. Se vinci perché non ho dadi per rispondere, io narro come e perché non rispondo. Tu fai il tuo rilancio, ma poi la palla passa a me.
Nel tuo esempio specifico, se io lascio la posta narri tu come punisci l'ubriacone, ma sono io a dire come e perché ho lasciato; quindi non puoi dire che mi hai convinto, che me ne vado spaventato, ecc., semplicemente perché (a parte che non puoi muovere il mio PG) quella narrazione è, da regole, mia.
"Ti dico che ha stuprato e ucciso sua sorella. Aveva dieci anni."
1) "Lo guardo e gli sputo addosso. 'Un pugno è troppo poco". Lascio la posta e me ne vado, prima di ammazzarlo."
2) "Lascio la posta e lo massacro di botte."
Capisci cosa intendo?
Manfredi Arca:
Ohi, Mauro, pensavo di averti risposto!
Si tutto chiaro, grazie ;)
ANCORA QUALCHE DOMANDA:
Conflitto successivi.
poniamo che la posta sia: salvare il mio amico dalla possessione di un demone.
Se non riesco. E quindi il demone prende il controllo...Chi chiama il conflitto successivo?
Se il pg mi dice che fugge via... io dovrei chiamare una posta "riesci a sfuggirgli?"
Grz.
Mauro:
Il Conflitto viene chiamato da chiunque lo chiami... so che è una risposta tautologica, ma devi guardare alla storia: chi è che per primo dice "No" all'azione di un altro? Quella persona è chi ha chiamato il conflitto (l'azione cui ha detto "No" può o no essere il primo rilancio).
Nota sul caso col demone, perché è abbastanza delicato; magari dirò cose che sai già, in caso per favore sopporta. Ma reputo siano cose troppo importanti, per rischiare che vengano equivocate.
Per il master - almeno all'inizio - i demoni non sono altro che la sfiga: la siccità, la rabbia per l'ingiustizia subita, tutte queste cose che chiamiamo "Demoni" perché dire che, semplicemente, proprio non potevamo farci nulla è troppo da sopportare.
Anche se i giocatori (lo sottolineo: i giocatori) stabilissero, tramite Rilanci e simili, un alto sovrannaturale, tale che i demoni esistano, tieni sempre presente che non sono demoni alla D&D.
Ora, passiamo alla possessione: ovviamente non possono prendere il controllo di un PG, ma anche potessero prenderlo di un PNG... tu non vuoi che succeda: "Non sono stato io, è stato il demone!" è una via di fuga troppo facile, rischia di togliere tutta la difficoltà del giudizio, perché si passa dal giudicare le azioni di un uomo a giudicare quelle di un demone che lo ha posseduto.
Il PNG può dire che era posseduto; ma devono essere i Cani a decidere se era vero o no. Per quanto ti riguarda, non chiedertelo nemmeno: continua a chiederti come quel PNG si comporterebbe, e giocalo naturalmente.
Sotto questo aspetto, nota che i segni che identificano un posseduto possono essere estremamente terreni: il Sole che viene coperto dalle nubi; le mani rovinate da mille risse; un cappello nero (esempio, se non ricordo male, di Baker). Ovviamente sono cose a bassissimo sovrannaturale, nullo o quasi, ma rendono l'idea.
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