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[CnV] Domande varie

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Antonio Caciolli:

--- Citazione da: Manfredi Arca - 2011-05-01 12:13:25 ---perdonatemi, quindi una posta accettabile sarebbe:
"L'ubriacone verrà punito per il suo peccato, costringendolo ai lavori forzati per 3 mesi, pane e acqua"

Questa si?
Ma se il pg 1 vince la posta "L'ubriacone verrà punito", vincendo la posta, non può narrare come verrà punito?

Se possibile avreste degli esempi?
Grazie.

--- Termina citazione ---


la scena per come ho capito io è che c'erano l'ubriaco e i due cani
l aposta deve venire fuori dalla scena. da quello che fanno i cani e l'ubriacone. quando qualcuno dice "no questo non passa, tiriamo i dadi"
per come l'ho capita io un cane ha detto "dobbiamo punirlo" e l'altro ha risposto "no dobbiamo perdonarlo e aiutarlo" e poi il primo ha aggiunto "eh no prima bisogna punirlo e adesso tu mi dai una mano a punirlo"
se qui si innesca il conflitto la posta perché dovrebbe essere "l'ubriaco verrà punito?"
quando verrà punito? domani?
allora non fare il conflitto ... fai una scena con il giorno dopo e i cani che puniscono l'ubriaco
volete punirlo domani ma i cani non sono d'accordo tra loro fate una posta per questo del tipo "il cane che vuole perdonare accetta di punire l'ubriaco il giorno dopo" anche se è una posta secondo me per un conflitto inutile. perché domani il cane potrebbe dire "eh no mi sono sbagliato e non lo voglio punire"


se uno dei due voleva punirlo avrebbe e voleva che l'altro lo aiutasse la posta doveva essere "fratello perdonatore [non ricordo il nome dei cani] mi aiuta a punire l'ubriaco"
qui e ora secondo me è fondamentale


perché la posta "l'ubriaco verrà punito" non mi piace?
non solo perché non stabilisce il quando, ma anche perché se un cane vuole punire un ubriaco basta che prende la mano e lo cazzotta fitto fitto ... non ha bisogno di fare un conflitto con un altro cane... semmai con l'ubriaco


secondo me è questo che è mancato la parte fatta in conflitto l'avrebbero potuta fare a parole e poi visto che erano divisi uno avrebbe potuto dire "ok vabbene se non lo fai tu lo farò io e prendere di peso l'ubriaco per punirlo a suon di randellate" allora si che sarebbe stata facile la posta perché l'altro cane avrebbe dovuto fare qualcosa per impedirlo. invece se fai un conflitto per convincere rimani sempre sul vago

Niccolò:
scusate, cedo stiate sbagliando tutti.

la posta è "l'ubriacone". chi vince la posta decide che gli succede in relazione a quello che sta succedendo nella fiction e nel conflitto.

nessuna strampalata prenarrazione delle conseguenze, che renderebbe il tutto noioso.

Moreno Roncucci:
A volte mi sorprendete nelle risposte. Come fate a fare tanta confusione postando risposte sostanzialmente esatte? Chi legge si starà convincendo che ciascuno gioca a Cani in maniera diversa (che fino ad un certo punto è vero, ma non così tanto...)  ::)

Allora, in ordine inverso per comodità:

- Domon ha sostanzialmente ragione nel dire che "la posta" è l'oggetto del conflitto (non è chiaro se qui sia l'ubriacone o quello che fa l'uno o l'altro cane però, andrebbe stabilito chiaramente nella scena). Ma comprime insieme due cose diverse: la posta e l'intento del cane. Nei conflitti ci si va per FARE QUALCOSA. Di concreto. (sì, come in Trollbabe). Poi il sistema di risoluzione deciderà tutte le cose che capiteranno alla posta, ma non si entra in conflitto senza voler fare qualcosa.

- Antonio e Klaus: avete ragione entrambi, perchè la posta ha TUTTI problemi segnalati da voi.

- Manfredi: non puoi prevedere il futuro. Come fai in un conflitto OGGI a stabilire che qualcuno sarà punito per tre mesi?

Credo che ti stia attorcigliando in uno dei rischi peggiori per chi inizia questi giochi senza leggere o capire bene il regolamento (o anche avendo a che fare con regolamenti farlocchi scritti da chi non ha capito queste cose, ormai purtroppo con il diffondersi di queste cose ce ne sono tanti anche negli USA... ma Cani non è uno di questi): il mettersi a fare un "giochiamo a da che parte va la storia" insipido e senza nerbo.

I personaggi devono essere VIVI, e devono esserlo QUI ED ORA.  COSA VUOI FARE ORA E COSA SEI DISPOSTO A RISCHIARE PER OTTENERLO?

Cosa avverrà fra sei mesi, fra un anno? E chi se ne frega, lo giocherai allora. Ma adesso, il pugno si sta per abbattere sul tuo naso. Cosa fai ORA?  Tiri fuori la pistola ORA? Gli pieghi il braccio fino a spezzarlo se non si arrende ORA?

Sei vivo, GIOCA! Urla, strilla, odia, combatti, perdona, uccidi, muori, ORA, nel vivo dell'azione.

Non metterti a contrattare cosa avverrà "fra tre mesi" o "cosa decidono i due cani" o cose di questo tipo, che fanno tanto "gruppo di comari che si riunisce a fare l'uncinetto e a discutere su come andrà avanti la storia"

Moreno Roncucci:
Aggiungo:

La tendenza dei gruppi di giocatori che sono abituati ai gdr "tradizionali", di solito, è di mettersi sempre d'accordo su tutto. Prima di farlo. In D&D moltissimi fanno così, concordano tutto.  A parte quelli che usano house rules tipo "si parla solo in character"...  che semplicemente impongono di mettersi d'accordo in character.

Questo semplicemente ammazza il gioco di ruolo (e mica solo quello moderno, anche il tradizionale). In Cani, è veleno.

Da qui vengono tutti i conflitti "per convincere" che i Cani novellini si fanno fra di loro (o, peggio ancora, i giocatori discutono di casa fanno i cani mettendosi d'accordo prima).

Non ci sono molte soluzioni, se non il cercare di spiegare che in questo gioco non si gioca così.

Un metodo per riuscire a far uscire i giocatori da questa "paura della disapprovazione sociale" può essere quello del "perchè" o in generale "delle domande".

"Voglio convincere John a punire insieme questo peccatore"
"Perchè?"
"Perchè voglio che venga punito"
"come?"
"condannandolo a tre mesi di lavori forzati"  (faccio notare che nel setting non ci sono penitenziari, ma non sottilizziamo, se il tuo gruppo li vuole mettere fanno poco danno)
"A cosa ti serve convincere il tuo amico? Puoi condannarlo da solo, avete la stessa autorità..."

A questo punto si capisce dalla riposta e da altre domande cosa vuole VERAMENTE il Cane ("voglio condannare il peccatore a tre mesi di lavori forzati" - che è diverso dal dire che fra tre mesi nel futuro li abbia scontati davvero - o "voglio l'approvazione degli altri Cani") e si a il conflitto su QUELLO CHE DAVVERO VUOLE.

Manfredi Arca:
Moreno, a volte parti per la tangente...
Personaggi vivi, che urlano. Ma che c’entra?
Disapprovazione sociale? Ma di che parli?

Qui si parla di 1 pg che vuole punire e 1 pg che non vuole punire.
Quando tu vedi una vecchietta per strada che viene pestata, se non vuoi cosa fai? Stai fermo? Anche che l’altro abbia ragione, se tu lo trovi ingiusto agisci. Prima a parole (è questo il caso) poi fisicamente se te la senti.

Il pg 1 vuole punire. Va diretto verso l’ubriaco. Dice agli altri che l’ubriacone merita una punizione esemplare.
L’altro pg si frappone a questi. Gli dice di no. Non vuole. Non lo permetterà.
Si inizia verbale, in cui ognuno dice la sua.

A me, personalmente, questi sembrano due pg veri, ognuno con le sue idee e valori diversi.
I miei due giocatori ooc non punirebbero mai questo urbriacone, ma uno ha deciso che il suo pg deve concedere a tutti il perdono e non la punizione e l'altro che invece il peccato deve essere punito.

Qui c'è un diverbio, uno scambio, un conflitto.
Dove lo leggi il mettersi d'accordo?
Se la discussione fosse degenerata, i cani sarebbero venuti alle mani o peggio.
Perchè? Perchè entrambi credono nei loro ideali.

Magari la posta è definita male, ma quello che vedi tu di errato nella fiction e di come giocano... per me non esiste. Anzi.

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