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Sistema: nel sociale e nel combattimento
thondar:
--- Citazione ---Prendiamo l'esempio precedente. Una risposta ipotetica, in linea col pg, superlativa, che tu persona, dm, giocatore, amico, sconosciuto, spalanchi gli occhi e dici: CASPITA.
Magari è detta non dal personaggio con 20 a car o ad int, ma con valori medi. Perchè non potrebbe dirla?
[...]
Poi tira il dado.
1 Fallimento.
Questa, per i miei giocatori, è la morte del gdr. Per questo non tiriamo sul sociale.
--- Termina citazione ---
Perché? ha interpretato bene ma per cause esterne non comprese nella sua interpretazione ha fallito.
Cioè se il tuo PG fa un ragionamento logico magistrale non fallirai per carenza di logica ma per altro (per cosa? sceglie chi narra. Per es l'altro era distratto e non ti ascoltava).
--- Citazione ---Sul discorso incapacità di giocare qualcosa di diverso, inferiore, non c'è problema.
--- Termina citazione ---
no, invece il problema c'è eccome. Le caratteristiche tanto per cominciare sono estremamente astratte, anche se potrebbe non sembrare. Intelligenza racchiude una miriade di peculiarità dandogli un unico valore comune, cosa che non succede assolutamente mai nella realtà. Valore di cui non spiega il significato (ne può farlo visto che non esistono sistemi di misura sufficientemente completi, precisi e affidabili - il QI non lo è). Al temp ostesso pur essendo così generica una caratteristica no nracchiude praticamente mai l'intero complesso di capacità necessarie per risolvere una certa situazione (dove entrano in modo preponderante le esperienze passate e non dirmi che hai fato un background abbastanza sviluppato da averle esplicitate tutte). Apparte questo, tu non hai la più pallida idea di cosa possa capire o non capire una persona meno intelligente di te in un determinato frangente (salvo studi approfonditi condotti su tale persona in tale frangente). E certo non hai la più pallida idea di cosa pensi un elfo, di quali siano le implciazioni mentali di vivere 1000 anni, e molto più semplicemente di cosa si provi a tenere una spada in mano.
Quando tu interpreti lo gnomo che tenta di intimidire il barbaro ciò che fai non ha assolutamente (quasi) niente a che vedere con quello che accadrebbe in realtà e tutti i tuoi sforzi si racchiudono in quel quasi tra parentesi. Quando interpreti ti alzi in piedi e mimi? come riproduci l'aspetto? e tutta la componente emotiva? le condizioni ambientali? non sono componenti secondarie, ma anzi spesso sono ben più importanti di ciò che dici, delle parole che usi. Perché allora non modellarle con un tiro di dado e un modificatore all'abilità? Almeno eviti di far prendere al DM una decisione che di fatto è casuale e totalmente soggettiva. E magari modifiche le abilità in modo da evitare alcuni dei problemi più gravi (che effettivamente ci sono).
Manfredi Arca:
--- Citazione da: thondar - 2011-04-19 07:07:08 ---
--- Citazione ---Prendiamo l'esempio precedente. Una risposta ipotetica, in linea col pg, superlativa, che tu persona, dm, giocatore, amico, sconosciuto, spalanchi gli occhi e dici: CASPITA.
Magari è detta non dal personaggio con 20 a car o ad int, ma con valori medi. Perchè non potrebbe dirla?
[...]
Poi tira il dado.
1 Fallimento.
Questa, per i miei giocatori, è la morte del gdr. Per questo non tiriamo sul sociale.
--- Termina citazione ---
Perché? ha interpretato bene ma per cause esterne non comprese nella sua interpretazione ha fallito.
Cioè se il tuo PG fa un ragionamento logico magistrale non fallirai per carenza di logica ma per altro (per cosa? sceglie chi narra. Per es l'altro era distratto e non ti ascoltava).
--- Termina citazione ---
Cause esterne? Al png è venuto un ictus? Il pg ha emesso un peto?
Andiamo. Io trovo che legare la casualità nelle meccaniche sociali non sia un’astrazione, ma una bruttezza.
Preferisco CnV in cui le mie parole NON vanno perse con un tiro di dado, ma i dadi definiscono esclusivamente l’incisività trall’altro decisa da me giocatore.
Per diendi quindi, elimino i tiri (a meno che voi non conosciate ibridi per il caso)
Un saluto.
Ah, Thondar…. Sono Marcus Kron ;)
Niccolò:
--- Citazione ---
Mi spiego...
Conflitto sociale: "abbassa quella cazzo di pistola!"
"Sguardo truce" +10, "voce da fico" +8, "ne ho viste un sacco e una sporta, non mi impressioni" +5.
Risultato, vinco il conflitto.
Cosa ottengo? che l'altro personaggio... ha abbassato la pistola.
--- Termina citazione ---
in quale gioco? in sorcerer, ad esempio, ottieni al massimo che se non decide di abbassarla si becca un malus pari al margine di successo alla sua prossima azione...
vonpaulus:
ola.
ciao Manfredi.
Capisco molto bene la tua passione per l'interazione sociale e lo scoramento che hai provato a vedere quanto male è gestita in alcuni giochi.
Come han già detto molte persone probabilmente i giochi che giocate, senza voler entrare nel dettaglio delle regole, sono orientati ad un tipo di gioco diverso da quello che tu ed i tuoi amici state cercando.
Dal mio punto di vista è assolutamente lecito che voi vi siate creati il vostro gioco e che lo giochiate. In alternativa potrete però cercare altri giochi + adatti.
Personalmente ritengo che nel gioco di ruolo debba essere dato spazio al personaggio ed alla capacità del giocatore di interpretarlo. E preferisco i giochi di questo tipo.
La descrizione del personaggio, siano esse skill edge o relazioni, deve avere un impatto sostanziale sul gioco.
Laddove si decida di permettere un impatto del gioco alle abilità/conoscenze del giocatore questo può funziona solo quando queste sono equilibrate fra i giocatori (come probabilmente nel tuo caso) e verso l'ambientazione altrimenti vi è scompenso che rovina il gioco.
Faccio un esempio non sociale. Se in un gioco fantascienza faccio recitare/descrivere l'approccio al sistema di sicurezza prima di assegnare i dadi bonus e poi tirare (ad es. nel solar system) penalizzo i giocatori con cultura umanistica rispetto agli inge-informatici. Se siamo compagni di corso terzo anno ICT va bene ma se gioca la morosa avvocato, che non vuole fare l'avvocato anche nel gioco, la cosa non funziona.
(e sociale) Se la morosa vuole giocare Monga-Konga scimmione transgenico intelligenza 5 forza 33 fame 50 di 320 chili come fa a recitare bene l'ira di Monga-Konga con la sua vocina?
In questo modo si spingono le persone a giocare un variante poco diversa di se stessi anzichè esplorare il poliedrico mondo degli eroi. Ed al massimo la morosa farà un'improbabile ninfakiller alla Licia Troisi.
Ma tutto questo ovviamente è legato a che tipo di divertimento volete realizzare. Magari il vostro GDR non è finalizzato all'avventura ma solo alla realizzazione di un canovaccio condiviso su cui sviluppare la recitazione.
Avete mai provato a giocare ad On-Stage?
--- Citazione da: Niccolò - 2011-04-19 07:49:46 ---
--- Citazione ---
Mi spiego...
Conflitto sociale: "abbassa quella cazzo di pistola!"
"Sguardo truce" +10, "voce da fico" +8, "ne ho viste un sacco e una sporta, non mi impressioni" +5.
Risultato, vinco il conflitto.
Cosa ottengo? che l'altro personaggio... ha abbassato la pistola.
--- Termina citazione ---
in quale gioco? in sorcerer, ad esempio, ottieni al massimo che se non decide di abbassarla si becca un malus pari al margine di successo alla sua prossima azione...
--- Termina citazione ---
esatto, quello che ottieni dipende dal sistema di gioco. In alcuni definisci la posta e se vinci la ottieni e la narri, definisci la posta e se vinci la ottieni ma la narra un altro, in altri il perdente può commutare l'esito con un malus, in altri può estendere il conflitto, in altri può continuare il conflitto o addirittura essere cosi impressionato da te che diviene alla tua mercè.
Ci sono molte possibilità e quindi molte preferenze e sono tutte ottime alternative alla ce la faccio perchè ho recitato bene.
Saluti
PAOLO
Davide Losito - ( Khana ):
Era un esempio generico di come può avvenire un generico "conflitto", visto che da quanto scriveva (e ancora scrive) Manfredi, lui sta criticando l'uso di "task" sulla sfera sociale... che non posso che concordare che sia orrendo. Non a caso non ha nessun problema a usare il conflitto in Cani, anche in ambito sociale.
Non a caso, aveva perfettamente capito il mio intervento.
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