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Sistema: nel sociale e nel combattimento

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Davide Losito - ( Khana ):
No, io semplicemente ti suggerisco di applicare quel testo a situazioni di fiction nelle quali è lecito pensare che un "personaggio" abbia dei dubbi.
Infatti al regola dice "in base ad un comportamento del pg".
Quindi, ribadisco che:
PG A: "scusi, lei, da dove viene?"
PG B: "da roma"


Non costituisce nessun comportamento sulla base del quale A possa avere dubbi sulla veridicità della risposta di B.


Caso diverso quello in cui B viene sorpreso con un pugnale insanguinato in mano e ai suoi piedi c'è un cadavere sgozzato
PG A: "che cazzo hai fatto?"
PG B: "nulla! l'ho trovato per terra" e getta a terra il pugnale.


Capisci la differenza?


Nella regola da te citata si parla di PERSONAGGI.


EDIT: mentre negli esempi riportati, sia da te, sia da me, si parla di GIOCATORI che cercano l'easy-win

Serenello:
la definizione scritta sopra non è totalmente corretta.
Dal SRD del D20 system


--- Citazione ---Hunch

This use of the skill involves making a gut assessment of the social situation. You can get the feeling from another’s behavior that something is wrong, such as when you’re talking to an impostor. Alternatively, you can get the feeling that someone is trustworthy.

--- Termina citazione ---

e più sotto


--- Citazione ---Action

Trying to gain information with Sense Motive generally takes at least 1 minute, and you could spend a whole evening trying to get a sense of the people around you.

--- Termina citazione ---

che semplificato vuol dire "parlando per qualche minuto (minimo uno) con una persona puoi capire se è degna di fiducia o nasconde qualcosa".
Non è assolutamente utilizzabile ad ogni sillaba ne tanto meno per capire se una determinata affermazione sia vera o falsa. Per quegli scopi ci sono incantesimi appositi.

Manfredi Arca:
Ciao Paolo.
Mi riferisco al mdg D&D 3.5.
Raggirare si può usare in 1 round d'interazione (6 secondi) per far credere qualcosa a qualcuno o reagire secondo le sue intenzioni.
Certo, se il giocatore ritiene che il suo pg debba avere dei dubbi a riguardo, se li terrà.
Ma questo significa ulteriori tiri di percepire intenzioni per svelare il suo dubbio.

Non sarebbe bello scoprirlo in game?
Qualcosa non torna, pensa il pg di Valerio, appena possibile mi informerò se abita davvero li dove dice.
Marco invece, ritiene che sebbene abbia elevato carisma, di dove viene quell'uomo non importo al suo pg.
Si gioca. Si infittisce una trama.  Si va avanti.

Ciononostante, la questione è:
E' lecito che il master dica "sta mentendo" alla tua ottima interpretazione, per un tiro di dado di qualcun'altro?
Oppure che il tuo guerriero venga intimidito da uno gnometto perchè ha fatto un 20 di dado quando tu hai interpretato uno spavaldo figlio di *** menefreghista e lui ha detto con la sua vocetta "non t'avvicinare!"?

Edit. Aggiungo:
E' "bello" vedere una buona scena interpretativa, interrotta da "tiro su raggirare 1d20= X + mod car 3 + gradi 23". Per il combattimento, no, non lo è, ma è fruibile. Per l'interazione sociale? Imho no.

Un saluto  ;)

Matteo Stendardi Turini:
Secondo me vi state avvitando su una questione marginale.


Manfredi sostiene che D&D sia fatto così e che la cosa non gli piaccia; dato che ha giocato principalmente a D&D (o ad altri giochi "parpuzio"), è normale che faccia riferimento a quelli, non ha altri parametri (correggimi se sbaglio).

A te Manfredi non piace la gestione che D&D fa dei conflitti sociali e, conoscendo solo quella, dai per scontato con non ci siano modi efficienti per gestirla con i dadi o altri metodi di risoluzione, e che quindi lasciare la decisione al master sia il metodo migliore.
Non è così: ci sono moltissimi altri giochi (e nello specifico quelli non "parpuzio" - fra cui Cani) che hanno un sacco di metodi differenti per gestire i conflitti sociali e renderli interessanti e coerenti quanto quelli fisici, passando per la validazione dei dadi (o delle carte, o di altri metodi) e non per quella del master (o degli altri giocatori). E funzionano alla perfezione, perché sono calati in un contesto di regole che li supporta e li incoraggia.

Ovviamente questa situazione è ben diversa, se trasportiamo questi metodi in D&D: non essendo stati pensati per quel gioco, e per l'impianto di regole attorno, è facile che non funzioni, o che peggiori pure il resto.
Non si può estrapolare il sistema di conflitti di Cani ed infilarlo in D&D senza problemi; sono due giochi diversi, hanno sistemi diversi. E' come prendere le pedine di Monopoli e pretendere di giocarci a briscola.

Manfredi Arca:
Ciao Matteo,
mi quoto perchè credo ti siano sfuggiti questi passaggi.  ;)


--- Citazione da: Manfredi Arca - 2011-04-14 11:57:35 ---Ma io sto parlando della mia esperienza e del mio modo di giocare D&D, quell'affermazione nasce da li.
Nello specifico giochiamo a D&D; D&D prevede dei tiri di dado per l'esito delle interazioni sociali.
Avendo trovato questo tipo di uso del dado "non gradibile" abbiamo deciso di non adottarlo.
Questo implica che se trovassimo un sistema godibile di combattimenti avventurosi e di interazioni sociali, passeremo a quello (non sono qui, anche per questo? ndr).

--- Termina citazione ---


--- Citazione da: Manfredi Arca - 2011-04-14 12:18:22 ---Non capisco se mi stai suggerendo di introdurre una HR.
Ovviamente, ho trovato la gestione di conflitti in CnV a dir poco splendida per la risoluzione delle dispute sociali.
Ma credo cozzi molto inserita in D&D.

--- Termina citazione ---

Diciamo che. Visto che siamo un gruppo di persone non timide, non impacciate e di intelligenza normale, abbiamo preferito eliminare i "roll vs role" per le interpretazioni sociali e tenere la parte di risoluzione del combattimento fisico.
E' un discorso molto personale, me ne rendo conto. Non vorrei aver travisato gli "obiettivi" del vs forum.

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