Autore Topic: [CnV] Conflitti per curare - Un esempio pratico  (Letto 14558 volte)

Mattia Bulgarelli

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[CnV] Conflitti per curare - Un esempio pratico
« Risposta #30 il: 2008-11-29 19:51:21 »
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
Tanto, nei film western da sempre si usa "indiani" con la stessa indeterminatezza con cui usiamo "il libro della vita"   :lol:


Ah, su questo non c'è dubbio! :P
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Korin Duval »
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Mattia Bulgarelli

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« Risposta #31 il: 2008-11-29 19:58:19 »
Citazione
[cite] seneca29:[/cite]Moreno, i tuoi rilanci e parate sono spettacolari! Quanto dovrò giocare ancora a CnV per fare un uso così azzeccato dei tratti?  :wink:


Prendi spunto e ricorda che il rilancio migliore è quello che fa saltare i giocatori sulla sedia... Sei uno che impara in fretta, mi pare! ^_-

Ti aspetto di là a fare allenamento nel PBforum. ^_^
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Mauro

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[CnV] Conflitti per curare - Un esempio pratico
« Risposta #32 il: 2008-11-29 20:03:07 »
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Non hai visto l'esempio? "cerco di cantare ma non ci riesco"

Ogni tanto non vedo l'ovvio: avevo equivocato, lascia perdere :lol:


Citazione
[cite] seneca29:[/cite]Moreno, i tuoi rilanci e parate sono spettacolari

Confermo, 'sto esempio è veramente interessante :D Ha un solo difetto: mi fa pensare a quando, nel PBF, li farà contro di me :lol:
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Antonio Caciolli

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[CnV] Conflitti per curare - Un esempio pratico
« Risposta #33 il: 2008-11-30 13:41:38 »
avevo rimanenti

4 4 6 6 e ho tirato cuore 1 3 che mancava al totale dei fisici

totale 1 3 4 4 6 6

ora contando che non ho tempo per rispondere e che solo per vedere l'ultimo 10 e 8 non ho dadi penso che mollo

considerazioni:

1 - sbagliando si impara ... l'ultimo rilancio pensavo fosse un po' fuori misura ma almeno così ho capito bene dove e quando

2 - per il fatto di uscire dalla casa, pensavo che siccome tu accusavi il colpo sul mio primo rilancio in un qualche modo mi fosse concesso pensare che l'azione iniziata fosse andata a compimento

3 - per il canto....siccome sono bruciato mentre scrivevo mi sono dimenticato che avevo appena precisato che non potevo parlare

4 -  non penso che ricorderò mai che la Bibbia e il libro della vita son cose diverse...io non so cosa ci sia scritto in entrambe

5 - disordine????? io non ho nemmeno un quaderno per gli appunti di studio e lavoro e pretendi che sia ordinato nei GDR .... ahahahahahahahahahahah

6 - cose serie: trovo difficile capire i rilanci ... non solo per quello che possomettere o non mettere nel rilancio, ma nel capire quando un rilancio sia potente o no ... da GM mi pareva di essere in balia dei giocatori, ma da giocatore mi pare di non avere possibilità di scampo.
se voglio vincere la posta non devo pensare a come raggiungerla perché mibasta farmi durare i dadi, ma tutti i rilanci allora devono vertere a cercare di costringere l'altro ad abbandonare prima che la posta  sia raggiunta

grazie mille per l'esempio, cavoli è stato istruttivo (anche se da una parte adesso sono scoraggiato e voglio mettere Cani in una cassetto e non aprirlo mai più :P ... se non posso mangiare mille miliardi di castagne allora non ne voglio nessuna, coe diceva uno dei me attoripefeit .D)
scusate, ma anche adesso sto postando mentre facciamo le misure e non è bello per i colleghi di lavoro che mi vedono cazzeggiar

se tipo Suna volesse continuare e Moreno è disposto lascio volentieri campo
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Moreno Roncucci

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[CnV] Conflitti per curare - Un esempio pratico
« Risposta #34 il: 2008-11-30 14:13:15 »
Ciao, Antonio!

Finchè si gioca così a distanza senza che ci sia ancora "sincronizzati" sul gioco è normale che i rilanci appaiano un po' sfasati, a volte deboli, a volte fuori misura. Al tavolo ci sarebbe una valanga iniziale di obiezioni, veti, sopracciglia alzate, etc,  ma in brevissimo tempo tutti quanti si sincronizzerebbero automaticamente sui tipi di rilanci e vedute accettate tranquillamente da tutti.  Qui il problema è che, per i tempi tecnici del play-by-forum, abbiamo impiegato giorni per una giocata da 1 minuto.

La cosa importante da ricordare è: dettaglia. Dettaglia sempre. Non nel senso di quelle pallosissime descrizioni che si leggono ogni tanto nelle cronache di gioco dei gdr tradizionali in cui qualcuno descrive nei dettagli le decorazioni della sua spada (l'unico angolo di creatività che ha nel gioco...), quando nel senso di dettagliare le AZIONI. Non dire mai "ti attacco" o "ti curo" o robe simili: ti trovi subito senza benzina, senza nulla con cui "dar da mangiare" al motore di risoluzione dei conflitti. Se dettagli le azioni avrai sempre qualche spunto da usare (per esempio, se qualche cane spara e si becca una tavolata in faccia, devi ragionare in termini concreti e immaginartelo steso a suolo con la pistola per terra, un oggetto usabile. Se te lo immagini come una scheda con vicino dei dadi addio, sei fottuto, chi immagina il tizio steso per terra ti sbrana senza che tu riesca a fare la minima resistenza)

Guarda i dadi degli altri, guarda i loro tratti. Tutto deve essere pubblico. Metti in difficoltà i giocatori sulle cose che non gli consentono di usare tratti (guarda per esempio come, in questo esempio, di fronte ad un cane che si era messo un sacco di dadi sullo sparare, non gli ho dato niente contro cui sparare...)

Come GM, devi cercare di far abbandonare la posta di fronte ad un rilancio "peso". semplicemente perchè è la tua unica strada. Non sperare mai di vincere la posta arrivando in fondo ai dadi, non solo è di solito stra-noioso, con gente che si gioca anche i tratti più improbabili, ma non vincerai mai così, i giocatori hanno più dadi. Il tuo vantaggio principale invece è che non te ne frega nulla del fallout. Loro no, , loro si devono preoccupare. Quindi puoi continuare a subire colpi usando i dadi piccoli e tenerti da parte i dadi buoni per un rilancio bastardo fatto al momento opportuno...

Tornando all'esempio: devi narrate come fai a mollare la posta e a parare la pallottola (consiglio: narra semplicemente che la pallottola non colpisce te ma Althea, che era sulla traiettoria.

Althea è morta (hai ceduto la posta), ma anche tu adesso hai da tirare 4d6+3d8 fallout.

Visto che non hai tempo, per far prima mi metto al tuo posto e li tiro io:

2 2 3 3 4 5 5

Hai tirato fallout 10, una conseguenza a lungo termine. Dovresti dire qual'è. Per esempio, come suggerimento, "volto con cicatrici da ustioni 1d4"

(peccato, mi sarebbe piaciuto terminare con un total party kill, mi sarebbe bastato un 12... ma comunque un cane morto e l'altro sfigurato, non mi posso lamentare   8)  )

Spero che l'esempio sia servito comunque a rispondere alla tua domanda, "ma questi Cani non muoiono mai?" e a darti suggerimenti su come, appunto, farli morire...  8)
« Ultima modifica: 2011-07-03 00:34:39 da Moreno Roncucci »
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Suna

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[CnV] Conflitti per curare - Un esempio pratico
« Risposta #35 il: 2008-11-30 20:13:07 »
E' così necessario che i personaggi muoiano? Mamma mia quanto compiacimento...
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Suna »

Moreno Roncucci

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« Risposta #36 il: 2008-11-30 20:45:42 »
No, qui il compiacimento è tutta una cosa da Forum.  Antonio aveva messo in dubbio la capacità del mio gioco preferito di uccidere i PG, e così c'è certamente un certo compiacimento nel mostrare come, con quei dadi, si poteva fare una strage...   8)

E' ovvio che, in partita, non avrei da dimostrare niente ad Antonio...    ;D

Tazio, dimmi, quanto conosci del sistema di CnV? Hai letto il manuale? Ti sei reso conto che il GM NON PUO' UCCIDERE I PG SE LORO NON SI FANNO UCCIDERE?

Guarda questo conflitto, in questo thread. Nell'istante in cui Antonio ha detto "basta" non ho potuto fargli più niente. Ogni danno, ogni fallout, ogni conseguenza è stata SCELTA da lui. Come GM, in CnV, non avevo il potere di infliggergli niente.

Ragionaci su un attimo, pensa a qualunque gdr "tradizionale", al potere che ha il GM di far fuori chiunque in ogni momento, e a quanto deve barcamenarsi fra il "troppo facile" e il "troppo difficile" tipo un equilibrista, e renditi conto di che razza di devastante rivoluzione concettuale ci sia qui dentro.

In CnV posso tranquillamente "scatenare tutta la mia cattiveria", tranquillo che non sto prevaricando i giocatori. Perchè? Perchè non potrei prevaricarli nemmeno volendo! I miei rilanci devono essere accettabili da tutti. E non importa con cosa rilancio, possono evitare il fallout cedendomi la posta!

E' la cosa che ha scoperto Michele quando lo abbiamo giocato le prime volte (vedi questo thread) . Un GM "tradizionale" è abituato a far muovere i giocatori come il cane da pastore con le pecore: minacciando un morso se fanno una mossa sbagliata. Con il bastone e la carota.  Beh, in CnV queste tattiche non funzionano, perchè il sistema fa sì che i personaggi non possano subire danno se non lo accettano volontariamente. Cioè, se non è per qualcosa a cui tengono davvero.

Nel caso di questo conflitto, Antonio ha subito quel danno perchè era in palio qualcosa per cui teneva: la vita di Althea.

Ma chiediamoci: perchè Althea era in pericolo di vita?

I casi sono due: o non conosci il sistema di gioco di CnV, e non sapevi che potevi uscire dal conflitto senza rischiare di morire, o sei rimasto in conflitto fino in fondo, rischiando la vita, perchè quella posta per te era veramente importante.

Se sei "morta" per qualcosa a cui tenevi, che era molto importante, tanto da rischiarci la vita... il tuo rimanere a terra è stata una "vigliaccata del GM"  o è stata una potentissima affermazione della specificità del tuo personaggio? Una situazione in cui hai detto "per questo potrei pure morire, ne vale la pena?"

Non è il classico "tipo di morte" che si cerca un po' in tutti  gdr, ma che di solito per ottenerlo devi cercare la "complicità del GM" che bari sulle regole per fartela ottenere per finta? Mentre qui la puoi ottenere veramente, è REALE, hai veramente scelto di mettere le vita in gioco per questo, da regole?

Ora, che senso avrebbe se dopo io ti dicevo "vabbè, ho scherzato, rialzati pure, sul tavolo c'è un vassoio di tarallucci e vino"...   :roll:

Non so tu, ma io l'ho provato, il "gusto" dell'avere il proprio personaggio "salvato per il bene della storia" da un GM, indipendentemente dalle mie scelte in gioco, e come gusto fa veramente cagare. Puzza di marcio. Eppure viene considerata da tanti "come si gioca ad un gdr". Boh. Contenti loro.

In questa scena, ad Althea e ad Antonio non è successo nulla che non abbiano scelto loro. Giocando il mio ruolo come GM in maniera precisa e dura, come da regole, da una parte ho potuto finalmente GIOCARE ANCH'IO invece di essere il solito "intrattenitore" che fa le vocine e le faccine ma non gioca perchè senno' "rovina l'avventura a tutti". Ma non solo. Soprattutto, giocando così, ho consentito ad Althea e ad Antonio di fare quelle scelte.

Perchè senza quelle scelte, e senza il rispetto per quelle scelte, un gdr, sinceramente, è un brodino riscaldato.
« Ultima modifica: 2011-07-03 00:37:41 da Moreno Roncucci »
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« Risposta #37 il: 2008-11-30 20:55:14 »
Citazione
[cite] Suna:[/cite]E' così necessario che i personaggi muoiano? Mamma mia quanto compiacimento...


Credo che un gioco meno "mortale" di CnV... Ok, c'è AiPS. :P

Per farla breve, ogni rischio dev'essere accettato dal giocatore.

Tipo: "ti spara" ha SEMPRE come sottinteso => "vuoi prenderti dei dadi di rischio o ne esci senza conseguenze?"

E le poste "sei morto" sono moooolto sconsigliate.

Insomma, se ad uno muore il PG... Se l'è cercata e SAPEVA di assumersi QUEL rischio (per un motivo che riteneva ne valesse la pena)! ^_^
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Korin Duval »
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« Risposta #38 il: 2008-11-30 23:20:41 »
Devo riflettere sulle tue osservazioni, Moreno.
Il libro l'ho letto, ma ho avuto solo una chance di giocarlo e in gruppo di giocatore un minimo avvezzo ce n'era uno solo, e naturalmente non ero io. Forse sono troppo abituato alla tattica del bastone e della carota per capire quando è il caso di mollare la posta...

Ah una cosa. La posta del conflitto che hai appena simulato con Antonio è, da me stabilita, "far dire la verità alla strega". Purtroppo però è degenerato in un combattimento che ha un po' del D&D secondo me. Un po' per colpa mia, un po' forse anche per colpa di Antonio. In effetti potevo fregarmene di una posta simile, ormai sapevo che era lei la strega e la posta era come vinta...

Mea culpa.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Suna »

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