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Seconda Avventura

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Marco Costantini:
L'uomo resta per un istante a fissare l'amuleto nella tua mano, la cui luce si affievolisce pian piano.
"io..."balbetta. Poi, chinando il capo ed abbassando la sua voce a poco più di un sussurro "molti anni fa il mare si prese la donna che amavo...avremmo dovuto sposarci in primavera...ma lei morì annegando...passai giorni a piangere la mia Isobella in cima alla scogliera, giorni che divennero mesi, finchè non ne persi il conto; la gente del mio villaggio mi portava qualcosa da mangiare, ma per lungo, lunghissimo tempo non mi mossi da lì. Nessuno riusciva a convincermi a darmi pace. Poi, una notte, un uomo risalì la scogliera e venne da me. Mi disse che aveva sentito la mia storia e che ne era rimasto colpito. E mi disse che avrei potuto riavere la donna che amavo".
Ora alza il viso, fissando i suoi occhi nei tuoi. Sono tristi, tremendamente tristi. Ma anche assolutamente determinati.
"Mi diede il medaglione e mi spiegò come usarlo: cento anime avrei dovuto portare al Nanahtlu, per riaverne una".
Poi, con la voce che si carica di rabbia dice "Cento anime senza valore, in cambio dell'unica anima che abbia mai avuto importanza per me!".


Ti riassumo la scena sul mare, perchè non sono sicuro che tu l'abbia capita bene.
Il serpente si è gettato su di voi, mangiando chiunque gli capitasse a tiro, cioè tutta la sparuta ciurma...tranne ovviamente Urlog, di cui vorrei sapere come ha fatto a scamparla.

Antonio Caciolli:
Urlog risale sulla nave trasportato dalla bestia d'argilla da me creata prima che essa si inabissi, mentre io prendo il capitano e gli pianto il bastone nel ventre (in un punto non vitale) inchiodandolo al pennone principale della nave: "così avrai il tempo di vedere la tua Isobella ancora una volta prima di morire" aggiungo e intanto mi metto ad osservare il mare in attesa che accada qualcosa

Marco Costantini:
Aspè aspè...non ho capito. Vuoi materialmente infilzare il capitano con il bastone infilzandolo all'albero della nave?
Lo dico per capire, perchè la cosa non mi torna con quel "(in un punto non vitale)". Dimmi che poi procediamo.

Simone Micucci:
Mi avvicino camminando, con il Troll poco dietro di me, simile ad una guardia del corpo. «Salve brave donne. Io e il mio amico siamo affamati e stanchi per il lungo viaggio. Sapete dove possiamo ristorarci?»

Marco Costantini:
La ragazza più giovane lascia cadere i vestiti che stava lavando, colta dallo spavento e corre subito dietro l'altra.
L'altra nel frattempo in un batter d'occhio ha impugnato un coltellaccio che teneva appeso alla fune che gli fa da cintura.
Solo ora noti che sono scalze.
"Chi accidenti siete?!" urla muove il coltello verso di voi
Intanto la testa della più giovane fa capolino da dietro la spalla dell'altra.
Sembra spaventata, ma anche stranamente incuriosita.
"Asla sono dei troll!" sussurra tesa.

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