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Come si organizza una CON?

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Mr. Mario:

--- Citazione da: Davide Losito - ( Khana ) - 2011-03-29 21:01:28 ---Più che altro, è evasione fiscale... ^^
Un eventuale guadagno a seguito dell'organizzazione di un evento andrebbe denunciato al fisco e farebbe cumulo con eventuali altri introiti personali.
E secondo me, conoscendo l'Italia, nel momento in cui l'evento diventa un'attività commerciale o equiparabile, scatta l'obolo SIAE.
--- Termina citazione ---

Non necessariamente, dipende se sei un privato o un'associazione e da che tipo di associazione.

Michael Tangherlini:
Uau, non mi aspettavo questa svalangata di input! Grazie, ragazzi! ;D
Ok, ora ho le idee un po' più chiare riguardo molte cose. Soprattutto riguardo il fatto che da solo non ce la posso fare. Quindi, primo passo: mi faccio un'idea migliore sull'identità della CON. Chi, come, dove, quando, perché. Poi contatto qualche associazione locale, e ne ho già in mente una. Poi si vedrà.
Ai mod: non sarebbe utile mettere questo post in sticky, casomai altra gente ne avesse bisogno?


-MikeT

Ezio:
Mi pare una buona idea.

Questo, però, significherà che ogni post verrà monitorato attentamente dai facilitatori e che questo thread diventa a tolleranza 0 per OT e altri comportamenti scorretti.

Grazie della collaborazione.

Michele Gelli:

Ti do quella che è la mia esperienza dopo due InterNosCon e mezzo. Alcuni consigli ed alcuni caveat.


[1] Preparati ad investirci un sacco di tempo ed energie. E quando dico un sacco intendo veramente UN SACCO. Un tanto davvero TANTO. La sproprorzione fra il tempo che consuma l'evento "in sè" e quello che si impegna a organizzarlo è impressionante. Puoi solo volerlo fare per Passione (quella con la P maiuscola), in assoluto non ci sono altre ragioni. Concordo con Ezio al 100%.


[2] Trova una tua identità. Quella che ti pare, ma dattene una. Un nome, un logo, una qualche caratteristica che ti distingua ... qui la creatività la fa da padrona! Secondo me la collocazione geografica non basta: quando ti troverai a discutere con fornitori che non mantengono le promesse o essere alle 3 del mattino impegnato in un qualche tipo di lavoro alienante, devi sapere che non lo fai per "una" Con ma per QUELLA Con.


[3] Come postilla a quella precedente, possibilmente trova un qualche legame con il territorio. Questo renderà più facile - ove ne avessi necessità - reperire gli sponsor, che possono abbattare significativamente alcuni costi*. Che potranno essere relativamente munifici per i cambi merce, ma non aspettarti chissà che quando cerchi del contante. Per dire Narrattiva contribusice ad InterNosCon pagando il biglietto Chicago - Bologna - Chicago a Ron, ed è di *GRAN* lunga il main sponsor della manifestazione. Che fa parecchio strano, pensando che fra gli altri sponsor c'è una banca...


[3] Probabilmente non ce ne era bisogno, ma anche se trovi espositori ti sconsiglio vivamente la formula della mostra/mercato, che salvo alcune clamorose eccezioni imho ha fatto il suo tempo.


[4] Preparati realisticamente ad andare in rosso. Se l'organizzazione è anche solo un minimo complessa (appena sopra "andiamo alla sala parrocchiale, pranzo al sacco e giochiamo li"), qualcosa qua e la finisce fatalmente che ce lo lasci di tasca. Tu personalmente non riuscirai neppure a farti un rimborso spese. Che non è giusto, ma funziona così.


[5] Se fai pagare un biglietto / hai sponsor l'ideale sarebbe rimanere con un fondo cassa da investire nella con successiva. Ma fra il dire ed il fare c'è di mezzo "e il" ed a me non è ancora riuscito.


[6] Postilla alla precedente: cercare una location nuova tutte le volte è uno spreco di tempo ed energie *INIMMAGINABILE*. Per trovare una casa alla INC quest'anno (che per varie ragioni Lido di Classe non era più praticabile) ci siamo girati mezza romagna ed un pezzo di toscana, da Poppi a Ferrara. Abbiamo fatto appuntamenti a decine e lasciato per strada non meno di quattro / cinque pieni**. Quando cerchi una sistemazione, prediligi quelle che ti offrono la possibilità di aumentare / diminuire gli spazi alla bisogna. E cerca di chiudere accordi per più di un anno.


[7] Vedere pagato il proprio lavoro è una utopia riservata alle GRANDI manifestazioni (tipo Lucca, per capirci). Non è un caso che una maggioranza schiacciante di Con sia organizzata da associazioni senza fine di lucro. Sono stato costretto a farlo anche io (INC è organizzata dall'associazione culturale "IN" dopo due anni che si era appoggiata a Shadow) perché anche a livello fiscale era abbastanza problematico giustificare il rapporto fra uscite ed entrate. Fiscalmente è molto "poco elegante" che una ditta giri beni e servizi ai clienti allo stesso prezzo a cui li ha acquistati.


In conclusione: organizzare una Con è un gran casotto, che genera lavoro in maniera esponenziale rispetto al crescere della complessità dell'evento. Ma è anche estremamente divertente. Se la passione c'è, lanciati!


* = sarebbe più corretto dire che lo sponsor ti permette di pagare alcuni beni / servizi con il lavoro di promozione anzicché in contanti, ma non sottilizziamo...
** = e qui fai scoperte incredibili, come che esistono comuni che vivono di turismo ma praticamente non hanno alberghi.

Lollo:

--- Citazione da: Aetius - 2011-03-29 20:57:00 ---
--- Citazione da: Rafu - 2011-03-29 18:07:25 ---
--- Citazione da: Niccolò - 2011-03-29 17:46:00 ---Ricorda: guadagnarci dei soldi non è disonorevole.

--- Termina citazione ---
Se lo ammetti chiaro e tondo, di sicuro no.  ^_^

--- Termina citazione ---
Michele, non farti distrarre da questi due e guarda in faccia alla realtà: per tutte le Con di cui ho notizia diretta, Gnocco in testa, gli organizzatori ci rimettono qualcosina di tasca propria. Non so se questo è il caso anche per Con di cui non posso mettere il naso nei bilanci.
--- Termina citazione ---

Confermo. E aggiungo che questo è un thread molto bello e utile.

Vorrei aggiungere qualche elemento:

* l'importanza della forza lavoro. Al di là di PR, webmaster, contatti... ti serve anche gente che fa Facchini Live (= spostare sedie e tavoli) e Spazzini Live (pulire tutto prima e soprattutto dopo). Come per altre voci, a seconda delle dimensioni puoi anche pensare di fare tutto tu... però devi metterlo in conto.
* è più facile dare una direzione a un gruppo già esistente (o in formazione) piuttosto che costruire una casa vuota e aspettare che ci entri della gente dentro. Fuor di metafora, nella mia esperienza prima crei il giro (una community, un comune sentire, un'esperienza fatta insieme) poi fai la convention per quelle persone. Se piace, ritornano portando altre persone ancora e il giro si allarga.
* terzo, più importante e finora non detto. Non mi vergogno a dire che io ho sempre parassitato le manifestazioni altrui.  8) O meglio, credo molto nella collaborazione fra realtà diverse. Con Ambercon a un certo punto abbiamo visto che i numeri stavano diventando troppo grandi per il gruppo organizzativo. Così ci siamo saldati alla MiniMOD/GiocaModena. Risultato? Noi ci guadagnavamo uno spazio già allestito e funzionale (e l'occasionale giocatore di boardgame che voleva provare un live), MiniMOD ci gudagnava cento giocatori in più (e l'occasione giocatore di ruolo che voleva provare un boardgame). Essere parte di un evento più grande non solo non è deplorevole, ma è addirittura consigliabile. Magari sei in una realtà di paese medio-piccola che ha una sagra o una festa della birra. Se vai da un organizzatore e gli dici "ciao, io sono disposto a lavorare gratis per la manifestazione e a portarti qualche decina di persone, con delle attività per coinvolgere i giovani: che spazi mi dai?", secondo me in pochi ti sbattono immediatamente la porta in faccia.  ;D Keep'em coming che non si finisce mai di imparare
(e qualcuno per cortesia ripeschi i vecchi articoli di Marcello Missiroli su Kaos... "Come si organizza una convention" e simili).

Ciao
Lorenzo

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