Autore Topic: (OT?) Scuola di immaginazione  (Letto 8015 volte)

Locke

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(OT?) Scuola di immaginazione
« il: 2011-03-29 07:04:58 »
Articolo di ieri di repubblica oline:
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/03/28/news/nasce_la_prima_scuola_d_immaginazione_lezioni_di_economia_arte_e_insurrezione-14126792/
Intellettuali italiani e stranieri fondano a San Marino una realtà senza eguali in Europa. Direttore è Franco Berardi, in arte Bifo, recentemente protagonista di una lezione di rivolta agli studenti di Brera

Visto che si è parlato di gdr nell'educazione, forse bisognerebbe proporgli di usare anche giochi di ruolo come metodo didattico.
non uso smile perchè il discorso è serio!

ciao
FG
Filippo Grassi. |cool|

Moreno Roncucci

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Re:(OT?) Scuola di immaginazione
« Risposta #1 il: 2011-03-29 08:19:35 »
Se interessano scuole che usano i gdr per l'insegnamento,  esistono già.

Scarica questo libro:
http://www.solmukohta.org/pub/Playground_Worlds_2008.pdf

Qui c'è la lista degli abstracts:
http://2008.solmukohta.org/index.php/Book/Abstracts

E questo è il primo articolo del libro:

The Role-Players’ School: Østerskov Efterskole Malik Hyltoft
Østerskov Efterskole is the first school in Denmark to base its teaching primarily on role-playing. The pedagogy of the school changes both the role of teacher and pupil and presents a very different view of teaching. This article describes the methods used at Østerskov Efterskole as well as the school life experienced by the pupils. It gives preliminary assessments of the feasibility of the applied methods, both based on observations from school life and on the few statistical facts obtainable. Finally, it compares the empirical experience of the school with previous articles on role-playing based teaching.
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Re:(OT?) Scuola di immaginazione
« Risposta #2 il: 2011-03-29 09:53:37 »
Scusate, ma si parla di "role-playing" o di "role-playing games"? Sarebbero due cose un pelo diverse...
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Lollo

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Re:(OT?) Scuola di immaginazione
« Risposta #3 il: 2011-03-29 11:35:14 »
Scusate, ma si parla di "role-playing" o di "role-playing games"? Sarebbero due cose un pelo diverse...

Se ti riferisci alla scuola scandinava direi che se ne parò nello Knudepunkt a cui partecipai nel 2007 ed erano proprio dei live in costume.

Comunque interessante (per tornare in topic) il link iniziale. "L'immaginazione al potere" era in effetti uno degli slogan del '68.
Giusto alla Play chiacchieravo con Luca Giuliano a proposito del suo barcamp sui giochi "seri" e sui newsgame e ci dicevamo che esistono giochi di ruolo con tematiche legate all'attualità e al sociale, ma che sicuramente hanno un tempo mediamente più lungo di creazione/ricezione/fruzione rispetto a, per dire, un flashgame creato in una notte e immediatamente giocabile.

Forse bisognerebbe dire a Ron Edwards che il suo prossimo gioco "Story now", dopo Spione sul muro di Berlino e Shahida sul conflitto palestinese dovrebbe chiamarsi Settanta (per mantenere la S iniziale  8) ) ed essere ambientato negli anni della strategia della tensione in Italia.
O forse dovrebbe pensarci qualche italiano a scriverlo.
...
...
mumble mumble.
...
mumble.

Ciao
Lorenzo
Siamo qui per giocare, mica per divertirci.

Niccolò

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Re:(OT?) Scuola di immaginazione
« Risposta #4 il: 2011-03-29 11:57:19 »
Scusate, ma si parla di "role-playing" o di "role-playing games"? Sarebbero due cose un pelo diverse...

spero "games". sarebbe stupido usare il roleplaying terapeutico (o anche didattico) a scuola, perchè NON è più divertente e gradevole di una normale lezione.

Moreno Roncucci

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Re:(OT?) Scuola di immaginazione
« Risposta #5 il: 2011-03-29 13:44:59 »
Forse bisognerebbe dire a Ron Edwards che il suo prossimo gioco "Story now", dopo Spione sul muro di Berlino e Shahida sul conflitto palestinese dovrebbe chiamarsi Settanta (per mantenere la S iniziale  8) ) ed essere ambientato negli anni della strategia della tensione in Italia.
O forse dovrebbe pensarci qualche italiano a scriverlo.

Se ne è parlato alla INC 2010. Se ricordo bene, "dovrebbe essere un italiano a scriverlo" è stata proprio la risposta di Ron...   8)

@ Khana
Riguardo a role-playing e role-playing games:  se si usano "tecniche" dei role-playing games per altri scopi (educativi - didattici, non ludici) non si sta "giocando" quel gioco.  Quindi la questione diventa puramente semantica: l'insieme di tecniche usate per questo insegnamento lo chiamiamo "game" o no? In ogni caso, non sono gli stessi "games" di cui trattiamo noi. (la didattica è stata proposta da qualcuno come una quarta Creative agenda, un ulteriore scopo per "giocare" oltre ai tre previsti dal big model, ma è dubbio appunto che si possa anche solo parlare di "gioco" in quel caso, e non sia invece qualcosa di completamente diverso)
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Re:(OT?) Scuola di immaginazione
« Risposta #6 il: 2011-03-29 13:54:24 »
Molto interessante la CA "didacticism" ^^
Grazie per le risposte, sia Lollo, sia Moreno.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

il mietitore

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Re:(OT?) Scuola di immaginazione
« Risposta #7 il: 2011-03-29 18:03:07 »
@ Khana
Riguardo a role-playing e role-playing games:  se si usano "tecniche" dei role-playing games per altri scopi (educativi - didattici, non ludici) non si sta "giocando" quel gioco.  Quindi la questione diventa puramente semantica: l'insieme di tecniche usate per questo insegnamento lo chiamiamo "game" o no? In ogni caso, non sono gli stessi "games" di cui trattiamo noi. (la didattica è stata proposta da qualcuno come una quarta Creative agenda, un ulteriore scopo per "giocare" oltre ai tre previsti dal big model, ma è dubbio appunto che si possa anche solo parlare di "gioco" in quel caso, e non sia invece qualcosa di completamente diverso)


mmmbeh. Questo è vero se lo scopo è prettamente educativo, ma se lo scopo è educativo E ludico allora si rimane nell'ambito del game, a dir mio.
"E non guardare troppo a lungo dentro alla lavatrice, o anche la lavatrice guarderà dentro di te"
Revan Adler, Match d'Improvvisazione Teatrale, Giugno 2009
Trash Meets Steel
RPGshark

Niccolò

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Re:(OT?) Scuola di immaginazione
« Risposta #8 il: 2011-03-29 19:21:37 »

(la didattica è stata proposta da qualcuno come una quarta Creative agenda, un ulteriore scopo per "giocare" oltre ai tre previsti dal big model, ma è dubbio appunto che si possa anche solo parlare di "gioco" in quel caso, e non sia invece qualcosa di completamente diverso)
[/quote]

l'apprendimento è un prodotto secondario AUTOMATICO del gioco. non c'è gioco senza apprendimento. ma non credo si possa porre a livello di intento creativo. la possibilitùà di usare il gioco per apprendere e/o insegnare mi sembra possibile in tutte le CA, così come in qualunque gioco: una proprietà trasversale.

una cosa fondamentale di cui accorgersi è, secondo me, che quando un gioco rende TROPPO esplicita la sua funzione di apprendimento, mettendola come premessa a tutta l'esperienza invece che studiando l'esperienza per renderla una conseguenza, il "gusto del gioco" si guasta.

Moreno Roncucci

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Re:(OT?) Scuola di immaginazione
« Risposta #9 il: 2011-03-29 19:56:54 »

Citazione
(la didattica è stata proposta da qualcuno come una quarta Creative agenda, un ulteriore scopo per "giocare" oltre ai tre previsti dal big model, ma è dubbio appunto che si possa anche solo parlare di "gioco" in quel caso, e non sia invece qualcosa di completamente diverso)

l'apprendimento è un prodotto secondario AUTOMATICO del gioco. non c'è gioco senza apprendimento. ma non credo si possa porre a livello di intento creativo. la possibilitùà di usare il gioco per apprendere e/o insegnare mi sembra possibile in tutte le CA, così come in qualunque gioco: una proprietà trasversale.

In questo allora non c'è la minima differenza con l'agonismo, l'affrontare una premise e il vivere un "sogno condiviso": sono anche questi presenti in tutte le partite del mondo, esattamente come l'apprendimento.

Come sempre, la CA si vede nelle priorità, non nella "presenza" (che allora avrebbero ragione quelli che dicono che giocano con tutte e tre le CA contemporaneamente)

Il dubbio (ed è un dubbio forte, tanto che sono relativamente pochissimi quelli che la considerano una CA) sta nel fatto che con una priorità come quella si possa ancora parlare di "gioco"...  (anche nei giochi dei bambini con cui "imparano divertendosi", l'apprendimento non è la priorità per il bambino)
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Re:(OT?) Scuola di immaginazione
« Risposta #10 il: 2011-03-29 20:47:30 »
una cosa fondamentale di cui accorgersi è, secondo me, che quando un gioco rende TROPPO esplicita la sua funzione di apprendimento, mettendola come premessa a tutta l'esperienza invece che studiando l'esperienza per renderla una conseguenza, il "gusto del gioco" si guasta.
Non secondo le teorie pedagociche di Piaget, per le quali inserire un nuovo elemento in una struttura conoscitiva già costituita esalta la possibilità di apprendimento del nuovo elemento.
Per questo spesso si utilizza il "gioco" in senso lato per far arrivare all'attenzione del bambino uno specifico concetto o una specifica idea.
In questo senso, una CA didattica è possibile, pur rimanendo dell'ambito strettamente ludico.
Qui mi fermo perché non ho seguito le discussioni di cui parla Moreno, quindi non voglio rischiare di aggiungere informazioni errate.
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Mr. Mario

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Re:(OT?) Scuola di immaginazione
« Risposta #11 il: 2011-03-29 22:52:29 »
Sono d'accordo con te, Davide, ma è il punto di vista dell'educatore. La priorità del bambino, anche in un gioco didattico preparato in quel modo, non è un altra in realtà?
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

Re:(OT?) Scuola di immaginazione
« Risposta #12 il: 2011-03-29 23:12:41 »
Credo che il discorso sia molto complesso.

Tocchiamo teorie di cui non credo di essere così a conoscenza. Ma a livello prettamente teorico, il bambino dovrebbe "capire" che sta imparando giocando, se non addirittura - data la sua poca esperienza nei confronti del mondo - si trovi in una situazione personale tale per la quale può soltanto apprendere.
Di conseguenza il problema che sollevi non si dovrebbe nemmeno porre, perché (sempre presupponendo la validità della presenza di una CA didattica) un bambino potrebbe esprimere solo quella.
Ma sto filosofeggiando, quindi mi fermo ^^
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Re:(OT?) Scuola di immaginazione
« Risposta #13 il: 2011-03-29 23:38:14 »
A tutti gli interessati, Rafu ha postato il link ad un pdf che parla di suddetta scuola e da pagina 25 c'è l'articolo in questione.
E' molto interessante.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Locke

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Re:(OT?) Scuola di immaginazione
« Risposta #14 il: 2011-04-12 13:24:39 »
Direi che abbiamo un po deviato dal discorso iniziale. :)
Credo che la rivoluzione non la si possa insegnare ai bambini, ma sia per un target un po più adulto.
(credo..)
Tra l'altro sono solo io o negli ultimi anni c'è un crescendo di giochi con tematiche "socialrivoluzionarie"?
Ho sentito parlare di Misspent Youth e di Mars Colony. Come sono? Non c'era qualcosa anche in italiano?

Ciao
FG
Filippo Grassi. |cool|