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Ikki Dikki (triex) - Storia

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Luca Veluttini:
Narro a breve.

Per inciso, non ho assegnato Harm a questo conflitto perché non ne vedevo. Se avete dei dubbi a riguardo, parliamone.

Matteo Suppo:
A me va benissimo.

Luca Veluttini:
Il jawa salta velocemente sullo speeder. I comandi sono semplici e l'umano non riesce a capire quanto stia accadendo... almeno fino a quando o speeder viene colpito da un colpo di blaster, sul cofano, che fa uscire del fumo biancastro. A quel punto l'umano si accorge del jawa "Ehi, nanetto, vattene da lì. Cos'hai fatto?!?!?!".
L'umano non fa in tempo a fare un passo che un rodiano lo sbatte a terra e prende il jawa per la collottola, sotto lo sguardo di tutti.
Il jawa sente delle parole sussurrate nell'orecchio "Ora facciamo due passi. Ho voglia di chiacchierare con te... solo con te..."

Luca Veluttini:
Il rodiano ti porta in una piccola casa abbandonata, nella periferia. Qui ad attenderlo c'è l'umano con la cicatrice sul volto.
Il rodiano dice sprezzante "Io ne ho preso un altro. Certo che questo correva tanto..." poi lancia Ikki Dikki dentro una stanza chiusa da una pesante porta in metallo.
Quando realizza di essere in una stanza senza finestre, con solamente un piccolo neon ad illuminare, si accorge anche che nell'angolo c'è un gruppetto di jawa terrorizzati che se ne stanno vicini l'uno all'altro.
Al centro della stanza il cadavere di un jawa freddato da un colpo di blaster a bruciapelo.

Matteo Suppo:
Ikki Dikki rimane inorridito a guardare il cadavere del Jawa.


"Che è successo?" Chiede agli altri

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