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Succulenti "novità" nel mondo ruoludico

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Patrick:
Secondo la mia esperienza, il rifiuto del nuovo non è da attribuirsi solo ad aspetti inerenti i gdr tradizionali. Nel senso che secondo me i "traumi da gdr tradizionale" non sono l'unico fattore che fa chiudere le persone rispetto alle novità (dove nuovo implica diverso, non un nuovo splatbook, ovviamente). Un esempio che posso fare è quello degli MMORPG: quante persone giocano a WOW e non a qualcos'altro solo per via della sua fama, per abitudine o per inerzia? E se proponi un gioco nuovo, diverso, si chiudono a riccio.

Credo che la "chiusura a riccio" sia un comportamento normale e slegato dai gdr, presente in svariati altri campi

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione da: Davide Losito - ( Khana ) - 2011-03-23 15:10:14 ---Personalmente, non vedo niente di diverso da quando il primo WoD è uscito: gli amanti del D&D-like (suddivisi in GirSisti, GuRPSisti, RoleMasteristi...) non hanno MAI voluto provare il "nuovo" (seppur disfunzionale come poi si è rilevato), salvo ovviamente casi rari. Stesso discorso all'inverso: chi si riteneva Grande Giocatore™ guardava quei "giochi lì coi guerrieri" come si guarda chi ti chiede la carità.

--- Termina citazione ---

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--- Citazione ---[...]
Perché lo status quo è "sicuro", lo status quo è "safe".

--- Termina citazione ---

...fanmail...


--- Citazione ---Questo forum è frequentato da persone che in comune hanno (secondo me) il piacere e la curiosità di uscire dal "safe", quindi di conseguenza siamo più portati a provare, collaudare, sperimentare. Ognuno, chiaramente, a modo suo.
Il fatto è che ogni tanto, secondo me, sfugge il concetto che siamo noi i "diversi".

--- Termina citazione ---

...e fanmail.

Questi tre concetti sono FONDAMENTALI, per me.

Sul fatto che "siamo diversi", beh, è già saltato fuori mille volte: accuse di elitismo, di fare le cose "per iniziati", ecc. [SBADIGLIO GALATTICO]

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione da: Patrick - 2011-03-23 15:18:01 ---Secondo la mia esperienza, il rifiuto del nuovo non è da attribuirsi solo ad aspetti inerenti i gdr tradizionali. Nel senso che secondo me i "traumi da gdr tradizionale" non sono l'unico fattore che fa chiudere le persone rispetto alle novità (dove nuovo implica diverso, non un nuovo splatbook, ovviamente). Un esempio che posso fare è quello degli MMORPG: quante persone giocano a WOW e non a qualcos'altro solo per via della sua fama, per abitudine o per inerzia? E se proponi un gioco nuovo, diverso, si chiudono a riccio.

Credo che la "chiusura a riccio" sia un comportamento normale e slegato dai gdr, presente in svariati altri campi

--- Termina citazione ---

Ti va di iniziare un thread su questo argomento specifico con esempi in dettaglio? Penso potrebbe essere interessante per analizzare, come dire, dei pattern, degli elementi comuni che si ripetono in comportamenti simili in campi diversi.

Moreno Roncucci:

--- Citazione da: Patrick - 2011-03-23 15:18:01 ---Secondo la mia esperienza, il rifiuto del nuovo non è da attribuirsi solo ad aspetti inerenti i gdr tradizionali. Nel senso che secondo me i "traumi da gdr tradizionale" non sono l'unico fattore che fa chiudere le persone rispetto alle novità (dove nuovo implica diverso, non un nuovo splatbook, ovviamente). Un esempio che posso fare è quello degli MMORPG: quante persone giocano a WOW e non a qualcos'altro solo per via della sua fama, per abitudine o per inerzia? E se proponi un gioco nuovo, diverso, si chiudono a riccio.

Credo che la "chiusura a riccio" sia un comportamento normale e slegato dai gdr, presente in svariati altri campi

--- Termina citazione ---

Se guardiamo alla "presenza" di certi aspetti psicologici.... i problemi non esistono!!

Non esiste la depressione. Tutti sono tristi qualche volta.
Non esiste l'ossessione. Tutti a volte hanno qualcosa che non gli esce dalla testa.
Non esiste la fame nel mondo. Chi non ha mai avuto appetito?

Esempi esagerati e paradossali, per far vedere come alla osservazione "qui c'è un comportamento abnorme" non è una gran risposta rispondere "ma sono comportamenti che a volte hanno tutti". Quell'"abnorme" non è lì solo per bellezza.

Io personalmente ho visto molte resistenze a provare giochi da tavolo, a provare anche posti nuovi dove andare a mangiare la pizza, a leggere ache nuovi fumetti. Ma mai nulla di nemmeno paragonabile alle tragedie alla Shakespeare che capitano regolarmente in un gruppo di gdr quando si cerca di cambiare equilibri raggiunti a fatica nell'arco di anni di gioco (e spesso il sistema fa parte di questi equilibri)

Oltretutto, è un ragionamento contorto e contraddittorio:
"i giocatori di gdr tradizionali sono traumatizzati e hanno paura a cambiare" "tutti hanno paura a cambiare, non sono diversi dagli altri"
"tutti hanno una [certa paura a cambiare, non un panico simile" "no, tutti sono uguali"
"allora come mai qui se posto riguardo ad un gioco nuovo sono tutti eccitati e vogliono provarlo? Non dovrebbe essere come con i giocatori di gdr tradizionali" "mica tutti sono uguali, si vede che i giocatori di gdr non tradizionali hanno meno paura di cambiare"
"..."  <----faccia basita

Cioè, A > B ("A ha più paura di B")  non è vero.  Ma B<A ("B ha meno paura di A") è vero. E la cosa non pare un assurdità logica, perchè è "diplomatica".

Boh...

Patrick:
Quindi, se ho capito bene (quanto meno la parte centrale) tu stai sottolineando non tanto il fatto che i giocatori di gdr tradizionale rifiutano le novità ("chiudendosi a riccio", come lo chiamo io), quanto il modo testardo e ostinato con cui lo fanno?
In questo caso capisco il tuo punto di vista, e il mio intervento non è più "opposto" al tuo (aggiungendosi agli esempi che hai messo tu, forse più chiari perchè ancora più lontani dal mondo dei gdr) ^^

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