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[AiPS] Aiuto in prima serata!

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Riflesso87:
SALVE A TUTTI!!!
Questo è il mio primo topic, quindi siate un pochino clementi con un povero nubbio....

Come da titolo ho bisogno di un paio di dritte sulla mia prima serie:

Il titolo che abbiamo dato a questa serie è "Le 5 ore di Tebe": ambientata in un futuro non troppo lontano dove l'umanità inizia ad inciampare sui problemi della colonizzazione dei pianeti interni ed esterni del sistema solare. Nello specifico siamo su una luna di Giove, Tebe appunto, dove una multinazionale di Marte ha costruito su richiesta di personaggi famosi e ricchi un luogo che potesse ingannare la morte per il conforto dei vivi. Cosa succede esattamente? Beh... grazie a particolari software e macchine avanzatissime riescono a tenere in vita le memorie e quel pizzico di personalità di un defunto, tanto basta che chi torna a trovarlo crede di parlare ancora con lui. Per ovviare ai fabbisogni dei multimiliardari intorno a questa struttura vengono costruiti casinò, terme, alberghi, cinema e tutto quello che possa far passare un bel weekend a qualcuno con un conto corrente a 6 zeri. 
Ora, tralascio un secondo i protagonisti e vi parlo della parte dell'incipit legato al mio problema: un blackout fa saltare la corrente in tutta la colonia le camere dei pazienti (nome dato ai defunti) si spengono e le "tombe" si aprono lasciando i pazienti in balia del tempo.
Come da pitch, uno di questi pazienti è uno scienziato famoso che tra le sue memorie custodisce anche il codice genetico di un virus alieno.
Questo virus si propaga nella colonia proprio in conseguenza del blackout (forse uno di dei pazienti ne era affetto addirittura c'è morto?) cmq la prima serie è legata a questo virus, sopravvivere al contagio.

Cosa non si vorrebbe vedere:
Scene di azioni frequenti / Tecnologia estrema / Zombie e/o mostri
Cosa si vorrebbe vedere
Tecnologia improvvisata /Propagarsi di un virus spaziale/ Angoscia e paura

Questa è la situazione a grandi linee. Ora i dubbi:

Il PG è un fuorilegge che vive nascosto a Tebe collaborando con Paul Coudevill boss locale e proprietario di alberghi e casinò. Lui sa di essere portatore sano del virus, il suo problema è rimanere libero e non farsi utilizzare come cavia da laboratorio ne prigioniero. (riassunto in "IL PORTATORE SANO")

nemesi di un personaggio:
E' perseguitato da una  ex-collaboratrice dello scienziato.

DOMANDA: é possibile far si che la nemesi sia una gilda o un gruppo di persone. O la nemesi è 1 soltanto?

Un altro mio personaggio invece ha come legame famiglia: moglie e bimbo appena nato. Visto che abbiamo deciso che i due(mammina e figliolo) si trovano altrove, può essere considerato comunque come legame? (ovvio il figliolo appena nato è solo colore, il legame è la moglie). 
L'altro legame è il suo capotecnico, gli ha procurato il lavoro nella ditta, tra i due c'è un ottimo rapporto ma anche il capo tecnico non è fisicamente presente su Tebe, lo contatta tramite un tabletpc palmare 3d, una tecnologia che consente videochiamate interne tra tecnici della stessa ditta, per darsi consigli e supporto organizzativo. Io l'ho concesso perchè mi è sembrato interessante e un po’ fuori dal solito, aspetto il vostro parere.

Lui è un tecnico di manutenzione altamente qualificato che giungerà per risolvere il problema elettrico ma rimarrà contagiato dal virus ed il suo problema sarà proprio questo: salvarsi dall'infezione. Il suo problema coincide con quello posto dall'incipit va bene???

Sono a disposizione per chiarimenti e Vi ringrazio in anticipo per ogni delucidazione!!!!! xD
ciao !!!

P.S. Abbiamo """"tentato"""" di giocare il pilota ma lo rigiocheremo visto che altri 2 si uniranno al party  in soldoni il primo tentativo di pilota è venuto sconclusionato soprattutto per colpa mia visto che non sono ancora entrato nell'ottica del "gioca il tuo problema", come si direbbe dalle mie parti: << na ciofeca della madò!>>


Wady:
allur...innanzitutto benvenuto!


La nemesi può essere anche un'organizzazione, certo, però prima o poi avrà un volto reale questa organizzazione. Quindi..chi è davvero la nemesi dal pg? Consiglio: in caso non abbiate idee fighe, non mettetela per adesso la nemesi, non è obbligatoria.


I legami possono essere lontani quanto vuoi, in qualche modo forniranno aiuto. Come? lo deciderete in gioco (una volta un mio giocatore ha giocato la carta bonus data dal legame come un flashback della moglie morta, fa te!)


Veniamo ai consigli generali: i problemi mi sembrano loffi, privi di mordente, non reali. Cioè, prendi lost: il problema di Sowyer è non farsi catturare? No, è relazionarsi con gli altri!
In generale i problemi riguardano i protagonisti, quello che loro pensano, provano, ciò che sono veramente. Un problema del tipo "rimanere libero" o "salvarsi dall'infezione" non aggiunge "umanità" ai personaggi; tornando all'esempio di Sowyer e lost, lui nella terza serie viene catturato dagli Altri, e questo diventa proprio un pretesto per sviscerare il rapporto con Kate.
Insomma, i problemi  dovrebbero essere legati ai protagonisti, dovrebbero dirmi chi sono, invece i problemi che avete scelto imho non mi dicono nulla di chi sono davvero i protagonisti (insomma, chi è lo scemo che vuole essere infettato da un virus spaziale che ammazza la gente? questo è un problema della serie, non dei protagonisti!)

Ezio:
Ciao "Riflesso", benvenuto!



Innanzitutto rispondo ai tuoi dubbi sul gioco.



I consigli di Riccardo sono molto validi. Il Problema, in AiPS, è il cuore assoluto del personaggio, quindi del gioco. Deve dirci qualcosa di lui, qualcosa di profondo.
Non deve, in pratica, raccontarci quello che fa, ma quello che è.


Per esempio...


Il primo PG dell'esempio è portatore sano di un virus, è cacciato da un'organizzazione, non può relazionarsi con gli altri perché questo potrebbe significare contagiarli o esporli alle ripercussioni della Nemesi.
Questo gli comporta scappare, nascondersi, giocare al gatto col topo.
Ma, chiediamoci, è davvero questo il cuore del personaggio? Scappare è qualcosa che fa o qualcosa che è?
Durante il suo spotlight affronterà questo tema, di petto, e questo dovrebbe portare a conoscerlo meglio.


Ora... come si affronta un problema del genere? Smettendo di scappare, voltandosi e affrontando la nemesi, oppure venendo catturato.
Una puntata di questo genere ci dirà qualcosa del personaggio? Difficile. Probabilmente lo metterà in una serie di situazioni diverse, trasformando il telefilm da Il Fuggitivo a La Grande Fuga o Terminator, ma non cambierà realmente quello che il personaggio è. Farà cose diverse, ma sarà la stessa persona.


Se proviamo a spostare leggermente l'angolo di visuale possiamo ragionare su quello che la situazione iniziale ci dice del personaggio.
E' uno che ha una malattia.
E' uno che scappa.
E' uno che ha paura di coinvolgere gli altri (qui sto un po' inventando, perdonami, lo faccio per farti capire il ragionamento).
Queste sono le cose che fa.
Queste cose che cosa esprimono? Quali indizi ci danno su quel che il personaggio E'?


Così, a occhio, direi che è un tizio che è ISOLATO DAGLI ALTRI o che è TERRORIZZATO.


Prova a immaginare uno spotlight in cui si affrontano questi problemi, in cui il personaggio decide di tornare dalla sua fidanzata, perché le manca, e 'fanculo il rischio di contagio, o smette di scappare e si sottopone a delle cure.
Non è più cambiata solo la situazione, ma anche il personaggio.

Ecco, queste sono le cose che funzionano in AiPS.
Il Problema non è un Difetto alla Vampiri o GURPS che ostacola il personaggio, è il nocciolo della questione, è quella cosa che lo butta nella scena e lo costringe ad affrontare sé stesso o le proprie paure.


Esempi pratici che potrebbero esserti familiari potrebbero essere:
BUFFY, L'AMMAZZAVAMPIRI (Serie omonima): Buffy ha un sacco di "problemi". Spesso è sola, ha una pessima vita amorosa, ha nemici potenti. Però tutto questo non è il suo Problema, alla AiPS. Uccidere nemici, sedurre Xander quando ha una crisi personale, litigare con Spike sono cose che fa. Che cos'è che la motiva a comportarsi così? Che cos'è che in ogni singola serie si rivela la fonte dei suoi problemi? Io credo che il Problema di Buffy sia il suo Desiderio di Normalità. Lei non vuole essere la Cacciatrice. Vuole essere una ragazza normale, con un ragazzo e una divisa da cheerleader. Quando ci prova succedono casini, quando accetta il suo ruolo di Cacciatrice (affronta il Problema), cambia e vince. E la sua storia prosegue.


HIRO NAKAMURA (Heroes): Come Buffy Hiro ha un sacco di problemi. Deve salvare il mondo (e la cheerleader!), deve proteggere Ando, deve inserirsi in una cultura che non è sua, e tutte queste cose gli creano problemi.
Guardiamo però più a fondo e scopriamo qual'è la "molla" di Hiro. Cosa lo spinge a mettersi nei casini in tutte le puntate, rischiando anche la propria vita? Io credo che sia il suo Senso di Inadeguatezza. Hiro è un nerd fuori luogo, con un rapporto conflittuale col padre. Vuole essere di più, meglio, speciale. Vuole dimostrare a tutti che è un supereroe.
E questo lo mette veramente nei casini.
Quando affronta il suo Problema nel suo spotligh (il suo viaggio nel tempo in cui conosce la cameriera con la memoria eidetica... e non può fare nulla per aiutarla perché NON E' IL SUPEREROE CHE CREDE) Hiro CAMBIA. Fa cose diverse, ma è anche una persona diversa. Smette di scherzare, smette di ridere, diventa serio e chiede aiuto al padre.


Parlane in questi termini coi tuoi giocatori e non scoraggiarti: il Problema è il pezzo più "difficile" di AiPS, e ci vuole un po' per capirlo. L'Episodio Pilota serve anche a quello.
Dopo averlo giocato controllate che quello che è scritto sulla scheda (e il modo in cui tutti l'hanno capito), coincida con quello che è stato effettivamente giocato come fulcro del personaggio.


Per quanto riguarda i Legami distanti...

La prima volta che ho giocato uno dei personaggi era un giovane nerd il cui Legame principale era un suo amico di chat. Fino alla fine questo tizio non è mai comparso se non come parole su uno schermo azzurrino.
E quando è comparso in scena alla fine della serie ha sorpreso tutti... era una ragazzina!


Un altro aveva come legame il proprio fratello.
Morto da tempo.
Lo usava facendo scene di flashback o invocando i suoi consigli (tipo quando in un film vedi tutto seppiato per un attimo e il personaggio più giovane  parla con il vecchio sargente, che gli dice "Non tagliare mai il filo rosso!" ritorno al colore e il personaggio dice "Grazie, capo", prima di tagliare il filo verde).


Così come i Problemi non sono Difetti i Legami non sono Alleati ;-)
Pensa a tutti i modi che conoscete, perché gli avete visti in TV, in cui un personaggio può aiutare un altro senza essere presente... ecco, quello è il modo di usare i Legami.


Ora che ho esaurito le cose veramente importanti passo un attimo ad una faccenda più noiosa e burocratica:


Scrivo in blu, che è la voce del Facilitatore su questo forum, per distinguere questa parte dal resto, ed essere sicuro che tu la legga, anche se non amo mischiare parti in blu e in nero nello stesso post.
Posso chiederti di scrivere il tuo nome vero in firma o nel profilo, come da regolamento?
In generale ti consiglio di leggere tutto il regolamento (è breve e trovi il link nella mia firma), ma la faccenda del nome vero è davvero fondamentale.

Inoltre sposto il thread in "Gioco Concreto".
Qui stiamo parlando di AiPS in termini "normali", esaminando il gioco da fuori, non abbiamo ancora aperto il cofano per vedere il motore ^^

Grazie mille e di nuovo benvenuto ^^

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione da: Riflesso87 - 2011-03-21 00:52:04 ---SALVE A TUTTI!!!
Questo è il mio primo topic, quindi siate un pochino clementi con un povero nubbio....

--- Termina citazione ---
Tranquillo, non mangiamo nessuno1 ^_-


--- Citazione ---[...]
DOMANDA: é possibile far si che la nemesi sia una gilda o un gruppo di persone. O la nemesi è 1 soltanto?

--- Termina citazione ---

Questa è una domanda interessante.

A prenderla "alla lettera" da manuale direi di no.
Ma c'è un modo di salvare capra e cavoli: il giocatore, chiedendo quella Nemesi, vuole scontrarsi con un'organizzazione.

Ma quell'organizzazione avrà pure un capo, un leader, una "faccia".

È una "scorciatoia" da sceneggiatore: prendi un qualcosa e lo fai rappresentare da un personaggio: sarà più facile per il pubblico (in un GdR il pubblico coincide con i giocatori al tavolo) "capirlo".

Luke Skywalker combatte contro "il Male"? No, contro Darth Vader.
In Inglorious Basterds i Basterds combattono contro i nazisti? Certo, ma più di tutti spicca Landa.
Batman combatte contro "i criminali"? No, combatte contro CERTI supervillain ricorrenti!

Mettete una Nemesi che sia un personaggio che possa "usare" l'organizzazione, così avrai SIA la facilità di usarlo (in quanto personaggio) sia le risorse ed i temi di quell'organizzazione.


--- Citazione ---Un altro mio personaggio invece ha come legame famiglia: moglie e bimbo appena nato. Visto che abbiamo deciso che i due(mammina e figliolo) si trovano altrove, può essere considerato comunque come legame? (ovvio il figliolo appena nato è solo colore, il legame è la moglie). 
L'altro legame è il suo capotecnico, gli ha procurato il lavoro nella ditta, tra i due c'è un ottimo rapporto ma anche il capo tecnico non è fisicamente presente su Tebe, lo contatta tramite un tabletpc palmare 3d, una tecnologia che consente videochiamate interne tra tecnici della stessa ditta, per darsi consigli e supporto organizzativo. Io l'ho concesso perchè mi è sembrato interessante e un po’ fuori dal solito, aspetto il vostro parere.

--- Termina citazione ---

Dunque, i legami, per il bene del personaggio, dovrebbero essere personaggi in grado di intervenire in qualche modo.
Più facilmente intervengono, meglio è per il giocatore di quel PG.

Quindi, no problem ad avere un Legame che interviene con metodi indiretti, ma mi pare poco pratico.


--- Citazione ---Lui è un tecnico di manutenzione altamente qualificato che giungerà per risolvere il problema elettrico ma rimarrà contagiato dal virus ed il suo problema sarà proprio questo: salvarsi dall'infezione. Il suo problema coincide con quello posto dall'incipit va bene???

--- Termina citazione ---

Nel senso che il suo Problema specifico coincide con uno dei temi generali che vi aspettate dalla serie? Non vedo problemi in questo. ^__^


--- Citazione ---P.S. Abbiamo """"tentato"""" di giocare il pilota ma lo rigiocheremo visto che altri 2 si uniranno al party  in soldoni il primo tentativo di pilota è venuto sconclusionato soprattutto per colpa mia visto che non sono ancora entrato nell'ottica del "gioca il tuo problema", come si direbbe dalle mie parti: << na ciofeca della madò!>>

--- Termina citazione ---

Tranquillo, io ci ho messo almeno 10 puntate prima di "capire" AiPS come si deve... Ci sono da rimuovere molti automatismi e "blocchi mentali di cose che non si possono fare nei GdR (e che invece in AiPS ci stanno bene)".

Riflesso87:
In primis mi scuso per non aver letto il regolamento, inizio subito ad assimilarlo per essere in regola e al passo con tutti...

Tornando ad AiPS: ok  grazie! mi sembra tutto molto chiaro, ovviamente nessuno di noi (del mio gruppo)  è un giocatore esperto di Aips, qualcuno ne sa di più, qualcuno di meno (io)... ad ogni modo devo rivedere tutti i problemi perchè sotto questa nuova luce il gioco cambia... cavolo si dovrebbero elencare prima una serie di problemi  poi fare il pitch :D

Visto che ormai siamo in ballo chiedo il vostro parere anche per l'ultimo pg che rimane, perchè a questo punto metto in dubbio anche il suo: Il pg viene ricattato tramite la figlia. Dovrà rubare le memorie dello scienziato per conto terzi. il suo problema è il ricatto. Rileggendo il discorso di Aetius non va molto bene...
così su due piedi forse sarebbe più indicato un dubbio morale del tipo non sono un buon padre ho tirato in ballo la mia famiglia nei miei affari ed ora sono cxxxi, o non sono stato in grado di proteggerla. O cosa sta pensando mia figlia di me?

 Sarebbero problemi più "forti"?



 
 

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