[Trollbabe] Quando il nemico (non) c'è

[Mauro]

Cito dal manuale, pagina 146: "Tipicamente questi Conflitti [per notare il pericolo: sto in guardia contro eventuali banditi, ecc.] sono di  Tipo Combattimento o Magia, visto che Tipo Sociale si basa sull'influenzare le azioni degli altri, e quindi richiede che questi altri siano già presenti [...].

Obiettivo: assicurarsi che i banditi non si avvicinino di soppiatto (Tipo di Azione Combattimento).
Successo: nulla (cioè, non ci sono banditi).
Fallimenti: chiunque ci sia là fuori ha attaccato!"

Perché Sociale e non Combattimento? Vero, il Sociale richiede di cercare d'influenzare le azioni degli altri, e lí non c'è nessun altro; ma il Combattimento richiede di "cercare di sopraffare, neutralizzare o uccidere qualcuno" (pagina 60), cosa che parimenti richiederebbe la presenza di qualcuno. Nell'esempio riportato, in un caso il Conflitto finisce giusto prima che la trollbabe possa effettivamente menare le mani, nell'altro non c'è nessuno. Discorso analogo per gli esempi in cui il nemico c'è, ma il conflitto di fatto non entra nel combattimento (vedi terzo esempio di pagina 146, dove i due risultati sono evitare i nemici o cadere in una loro imboscata, ossia evitare il combattimento o essere all'inizio dello scontro).
Nota: capisco perché Sociale no; non ho chiaro perché Combattimento sí, visto che in una scena che finisce con "Non c'è nessuno con cui combattere/Il combattimento sta iniziando" vedo poco Combattimento quanto Sociale.

Se avete anche esempi concreti di come avete gestito casi simili, portateli senza problemi.

[Moreno Roncucci]

Stai usando una definizione troppo ristretta di "combattimento":

"Il Tipo di Azione Combattimento è estremamente lineare. In esso, la
trollbabe deve cercare di sopraffare, neutralizzare o uccidere qualcuno.
Anche nel caso più positivo, in cui si usi questo Tipo di Azione per fuggire o soccorrere qualcuno, questo risultato dev’essere ottenuto comunque
facendo del male a chi rappresenta la minaccia. Scegliendo questo Tipo
di Azione, stai dicendo che in questo Conflitto le finezze e il dialogo non
sono rilevanti."

E stai nettamente sottovalutando quel "Tipicamente".

In realtà, nulla ti impedisce di lanciare un conflitto sociale. Semplicemente poi sono cavoli tuoi (o del GM) il riuscire a narrarlo come conflitto sociale...   ("entro nella foresta, pronto a implorare in ginocchio chiunque incontro di lasciarci in pace...")

Io comunque consiglio di stare alla larga da tutto il capitolo "sottigliezze" (pagina 140-148) finchè non sei molto più pratico del gioco.  Si basa su arzigogolamenti linguistici e conti circuiti con le regole che secondo me, nel 99% dei casi, se non giochi con Ron Edwards che ti può zittire sul suo gioco, portano a discussioni al tavolo e basta ("come sarebbe a dire che ho avuto successo e non ho trovato banditi? Ho detto cerco se" "sì mai poi hai detto magari" "l'ho annullato poi usando il participio passato" "participio passato? Pensavo fosse un aggettivo"...  e via di discussioni..  sinceramente ho suggerito a Ron di levarlo in fase di playtesting, ancora prima che si parlasse di edizione italiana...)

prima trovate una ferrea concomitanza assoluta di vedute sull'interpretazione del gioco e un identica visione del gioco, poi potete pensare di andate a complicarvi la vita...

A me solo il pensiero di dover fare l'analisi logica di una frase detta da un giocatore (e senza un registratore per risentirla, e lui che la ripete diversa ogni volta se la fai ripetere) prende male...[/u]

[Mauro]

Io cambierei la sottolineatura: "Anche nel caso più positivo, in cui si usi questo Tipo di Azione per fuggire o soccorrere qualcuno, questo risultato dev’essere ottenuto comunque facendo del male a chi rappresenta la minaccia"; se chi rappresenta la minaccia si palesa a fine conflitto, peggio ancora se non c'è, come posso ottenere un risultato facendogli male?
Concordo che giocarlo Sociale sarebbe complicato, ma non lo trovo nemmeno cosí semplice giocarlo Combattimento (tiro spadate molto dannose all'aria?); la richiesta di eventuali esempi da parte di chi avesse affrontato una situazione simile in gioco (o ne avesse letti in giro) deriva proprio da questo: concordo con la difficoltà del giocarlo Sociale, ma vedo un'analoga difficoltà del giocarlo Combattimento.
Comunque, come suggerisci ignorerò quella sezione; se qualcuno ha esempi o altre considerazioni le leggerò però molto volentieri. E intanto apro un'altra discussione con dubbi che mi sono venuti da questa mezza sessione ("mezza" perché uno dei giocatori era stanco e quindi abbiamo lasciato l'Avventura a metà, per riprenderla prossimamente).

[Moreno Roncucci]

Se vuoi una risposta da qualcuno che abbia giocato scene come quelle, c'è una soluzione ovvia: chiedi a chi ha scritto il gioco...   

In realtà, comunque, non è obbligatorio in combattimenti il far male o uccidere. Se per esempio il tuo obiettivo è salvare un PNG, farlo in combattimento invece che in sociale significa solo che lo fai di forza. Poi chi viene ferito o non lo decide chi narra. Magari non colpisci nemmeno qualcuno.

Sei pronta a difenderti da eventuali assalitori? Combattimento.
Dici ad alta voce "assalitori? Yu-huuu! Smettete di inseguirci, per favore?": sociale.

Ma in ogni caso, per una cosa su come è scritto il testo che ti pare ambigua, devi chiedere a Ron. Anche un actual play fatto da me o da un altro potrebbe essere sbagliato.

[Mauro]

non è obbligatorio in combattimenti il far male o uccidere. Se per esempio il tuo obiettivo è salvare un PNG, farlo in combattimento invece che in sociale significa solo che lo fai di forza. Poi chi viene ferito o non lo decide chi narra. Magari non colpisci nemmeno qualcuno

Almeno il far male, se non il ferire (far male: ti torco il braccio fin quasi a spezzartelo; ferire: te lo spezzo), credevo fosse dovuto, se si sceglie Combattimento; a leggere il manuale ho avuto quell'impressione. Invece si può anche non fare male? Ti è capitato qualche caso del genere?

per una cosa su come è scritto il testo che ti pare ambigua, devi chiedere a Ron. Anche un actual play fatto da me o da un altro potrebbe essere sbagliato

Sì, questo sicuramente; chiedevo perché m'interessa comunque vedere come chi ci si è trovato ha gestito quelle scene. Comunque scriverò a Ron, chiedendogli di poter riportare qui la risposta.

[Moreno Roncucci]

non è obbligatorio in combattimenti il far male o uccidere. Se per esempio il tuo obiettivo è salvare un PNG, farlo in combattimento invece che in sociale significa solo che lo fai di forza. Poi chi viene ferito o non lo decide chi narra. Magari non colpisci nemmeno qualcuno

Almeno il far male, se non il ferire (far male: ti torco il braccio fin quasi a spezzartelo; ferire: te lo spezzo), credevo fosse dovuto, se si sceglie Combattimento; a leggere il manuale ho avuto quell'impressione. Invece si può anche non fare male? Ti è capitato qualche caso del genere?

Esempio citato da Ron in un post recente sull'esempio nel manuale sulla trollbabe che raggiunge la riva a nuoto con il mare in tempesta: è combattimento.  il mare si è fatto male?

esempio: conflitto per fuggire (nel senso di seminare inseguitori portando in salvo qualcuno, un conflitto per non far catturare la trollbabe sarebbe inutile). Vinto, narro semplicemente che perdono le sua tracce, non la trovano. Non si sono nemmeno mai incontrati.

Esempio-quiz: conflitto per non farsi scoprire.  E' sociale o combattimento? E può avere successo, se la trollbabe ferisce qualcuno?

[Mauro]

Chiesto, vi aggiorno appena mi arriva la risposta.

[Mauro]

Ron preferisce che non pubblichi la sua risposta e mi dice che la cosa migliore in effetti sarebbe discuterne sulla Forgia, così che domande e risposte siano già pubbliche; cercherò di provvedere oggi o domani.
 

[Mauro]

Aperta.

[Antonio Caciolli]

aggiornaci quando ottieni risposta e grazie del link!