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[SLOW DOWN] Avventure in prima serata - Contadini
Matteo Stendardi Turini:
--- Citazione da: Mattia Bulgarelli - 2011-03-20 17:20:35 ---Serie TV a soprannaturale zero? Vediamo...
[...]
--- Termina citazione ---
Perché tutti questi punti interrogativi? A me sembrano serie senza soprannaturale, in effetti, anche se non credo proprio realistiche. Forse le più realistiche, sono, in questo senso, le fiction RAI.
Matteo, una domanda: con serie "realistiche" intendi che non ci sia soprannaturale, oppure che i personaggi si trovino ad affrontare problemi comuni, quotidiani, che potrebbero capitare a chiunque di noi?
Mr. Mario:
Il mio punto era sul completamente reali, non sul senza soprannaturale.
Mad Men? te la passo.
The Big Bang Theory? Uhm. La sindrome di Asperger è reale, ma molto meno divertente. Sui supergeni lascio la parola a chi ne conosce davvero. Difficilmente una serie da AIPS.
Glee? Ceerto. I gruppi di canto e ballo delle superiori sono proprio così. Chiunque abbia cercato di far cantare, ballare e recitare degli adolescenti sa che quella è una rappresentazione *estremamente* reale.
Law & Order? te la passo, ma non è una serie da AIPS.
NCIS (ok, i protagonisti sono "eccezionali al limite del superumano", quindi FORSE non conta)? Beh, dimmi tu. Secondo te, è una rappresentazione reale dei rapporti internazionali? Inoltre, di nuovo una serie abbastanza episodica, difficilmente da AIPS.
Casalinghe Disperate? Oh, beh, certo. Nella realtà in quel posto, secondo in numero di omicidi solo a Cabot Cove, le case non si svaluterebbero fino a non costare più nulla. E' bello come la polizia si stupisce ancora che succeda qualcosa in un quartiere così delizioso.
Dexter? Oh, sì, credo sia molto realistico che tutti gli omicidi di Miami vengano affidati alla medesima squadra, con solo due esperti della scientifica. Inoltre, davvero non vorrei essere il capo della squadra persone scomparse della città.
Gilmore Girls? Che quella cittadina funzioni con quel sindaco ne ha quasi del soprannaturale. Sul realismo della vita di alcuni personaggi molto ricchi resto sempre perplesso. Ma te la passo.
Sex & The City (assurdo e parodistico, sì, soprannaturale no)? Non soprannaturale, ma vorrei avere l'infinito conto in banca senza dover quasi lavorare di una qualunque delle protagoniste. Di nuovo non sono sicurissimo che sia una serie da aips, nel corso dell'intera serie i personaggi si evolvono pochissimo.
Qualsiasi fiction RAI? Don Matteo esprime realisticamente il funzionamento dell'arma dei carabinieri, o un medico in famiglia quello degli ospedali italiani?
My name is earl? L'ho vista poco, ma come tutte le serie dove i comici protagonisti fanno una valanga di follie, questo è realismo?
How i met your mother? Non l'ho vista.
House MD? Estremamente realistica. Mi piace in particolare il realismo di come qualunque medicine hanno un effetto magico e immediato, facilmente verificabile, di come i pazienti si riprendano perfettamente dopo essere stati sottoposti a torture inenarrabili nel giro di un giorno o due, e di come lui riesca ad avere ancora un appartamento nonostante le milionate di querele che realisticamente riceverebbe.
CSI? Uhmmm, sul serio? Matteo, sei un ingegnere informatico, per dio. Vuoi dirmi che i computer di CSI non sono soprannaturali?
Castle? Uhm, il realismo per cui grazie ad una non ben specificata amicizia col sindaco a qusto scrittore è permesso di inquinare qualunque scena del crimine e influenzare le indagini è notevole. In effetti, i processi dove la difesa dei criminali incenerisce l'accusa proprio grazie a questo non vengono mai fatti vedere.
--- Citazione da: Matteo Turini - 2011-03-20 18:36:49 ---Matteo, una domanda: con serie "realistiche" intendi che non ci sia soprannaturale, oppure che i personaggi si trovino ad affrontare problemi comuni, quotidiani, che potrebbero capitare a chiunque di noi?
--- Termina citazione ---
Già, questo interessa anche a me. Perché non so come serial killer a gogo, persone infinitamente ricche o quant'altro rendano tutto 'molto ma molto più intenso'.
Moreno Roncucci:
E' qui il punto, Mario. Confondi "storie di persone senza superpoteri" (sia fantasy, sia fantascientifiche) con "storie di vita quotidiana".
Cioè, PRIMA escludi il comico, il parodistico, l'avventuroso, il giallo, la critica di costume, la critica sociale (stai escludendo personaggi ricchi o famosi...), qualunque intento politico (escluderesti West Wing perchè il presidente degli stati Uniti non è una persona comune. Come si il fatto che non possa leggere nella mente degli elettori o evocare demoni non faccia alcuna differenza)
Escludi le storie di guerra, le grandi passioni, le storie peculiari, i personaggi stravaganti. Cioè escludi dalle storie di esseri umani normali, tutto ciò che non è "banale" nel senso di "routine".
PRIMA dai per scontato che una "storia di esseri umani" debba parlare solo della vecchietta che fa la spesa, POI per autoconfermarti quella visione, escludi dalla categotia "storie non fantascientifiche" Simenon, Hassel, Eco, Calvino, Kundera, via via fino a Liala, eliminando cioè il 99.99999% della letteratura/cinematografia non di fantascienza o fantasy.
E invece, è vero il contrario. Gran parte della fantascienza non dà ai protagonisti capacità superumane, e quindi potrebbe essere inclusa tranquillamente in "storie di esseri umani". Shakespeare con i suoi spettri e delitti ci rientra benissimo, Amleto non spara raggi distruttivi dagli occhi e non evoca lo spettro del padre con i suoi potenti poteri magici.
Perchè, non prendiamoci in giro: se facessi una partita in cui dico "OK, ci mettiamo spettri, fantasmi, e persino gli alieni: ma VOI giocherete SOLO ESSERI UMANI NORMALI", ci sarebbero LE STESSE IDENTICHE REAZIONI da parte di gran parte dei giocatori di gdr (persino in Call of Cthulhu hanno dovuto metterci gli incantesimi per i PG...).
Perchè torniamo al punto del mio primo post:in troppi hanno una visione estremamente chiusa e limitata non solo del gdr ("gioco ad essere qualcun altro! Qualcuno fico, bello, potente e con i superpoteri") ma anche della letteratura ("voglio immedesimarmi in qualcun altro. Qualcuno fico, bello, potente e con i superpoteri")
Ma questo è un ghetto. E' uno specifico settore merceologico: la "roba per nerd", in termini di marketing: per la gente che negli USA legge SOLO comic book sui supereroi Marvel (l'Italia non a una sua tradizione, si attacca a quelle di altri)
Come dicevo: una letteratura/cinematografia per gente che desidera ardentemente non evadere dalla propria personale vita, ma dalla condizione stessa di essere umano. Alla ricerca di soluzioni facili e superumane (ho dei problemi con le ragazze? Si risolvono facilmente quando guardo una VHS e mi appare davanti la ragazza perfetta. Oppure gli altri mi picchiano? Ma ho un altra identità segreta in cui sono io che sconfiggo la gente cattiva)
Se rimane solo questo, il gdr diventa un ghetto moribondo come i fumetti di supereroi (ormai praticamente estinti, negli USA la maggior parte della popolazione non sa nemmeno che escono ancora), mentre il resto della gente si diverte tranquillamente guardando Glee senza farsi dei problemi sul fatto che "i protagonisti sono belli e cantano bene, tanto vale allora che siano degli Elfi: è la stessa cosa, no? Quando nella prima puntata si parla di bulimia, come problema è serio come l'occhio di Mordor..."
Alla osservazione, comunissima nei fans dei supereroi, sul fatto che "si può parlare di tutto con supereroi, come nelle storie realistiche", Alan Moore (semplicemente il più grande scrittore di storie di supereroi di tutti i tempi, mica pizza e fichi) rispose "Madame Bovary con i fantastici 4 fa semplicemente ridere" (potrei sbagliare la specifica opera e gli specifici supereroi, ma la frase era quella). E subito dopo abbandonò per anni i supereroi per scrivere "A small killing", "Big Numbers", from hell" e "lost girls".
Mr. Mario:
No, guarda che non confondo un bel niente. Ho detto che il realismo non è un valore aggiunto. Non è affatto il realismo che rende Madame Bovary migliore dei Fantastici Quattro. Se il realismo fosse un valore aggiunto, Carabinieri avrebbe dei punti in più rispetto a Battlestar Galactica.
The Wire è una serie grandiosa. Ma non perché è realistica, ma perché è recitata molto bene, scritta molto bene, e si va a spingere in punti di vista che nessuno aveva tentato prima. Il realismo arriva solo molto molto dopo tutte queste altre considerazioni.
Io non ho mai detto che bisogna chiudersi in un ghetto di sole storie fantasy e sf, benché continuo a contestare la storia dell'evasione dall'umanità, altrimenti mi tocca di dire che anche Dexter è fuga dall'umanità, perché un sociopatico è molto meno 'umano' di qualunque elfo o vampiro.
Quello che dico è che il realismo è orribile come punto di partenza. E' una limitazione artificiale. Se si fa una serie sui contadini, meglio che sia perchè ci dà la possibilità di dire qualcosa di interessante, per cui il realismo e i contadini siano un buono strumento.
Ma è dare valore alla rappresentazione della realtà in quanto tale, e non al suo contenuto, che è confondere. E non credo che da questo si tirino su buone storie.
Mauro:
--- Citazione da: Mr. Mario - 2011-03-20 19:45:52 ---CSI? Uhmmm, sul serio? Matteo, sei un ingegnere informatico, per dio. Vuoi dirmi che i computer di CSI non sono soprannaturali?
--- Termina citazione ---
A parte che, nella realtà, i membri della scientifica non sono delle specie di tuttologi, se non ricordo male leggevo su Le Scienze che i veri CSI stanno avendo problemi, perché la serie TV sta abituando il pubblico a una facilità di trovare prove che in realtà non esiste e sono portati a richiederla anche nei processi veri.
--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2011-03-20 20:19:13 ---E' qui il punto, Mario. Confondi "storie di persone senza superpoteri" (sia fantasy, sia fantascientifiche) con "storie di vita quotidiana"
--- Termina citazione ---
Io ho avuto gli stessi pensieri di Mario, in parte prima che venissero dette le serie (appena ho letto il messaggio di Meme, ho pensato che sarebbe stato citato CSI e ho pensato al suo realismo apparente); nota che Mario stava rispondendo a Meme, che ha detto "ce ne sono di serie TV completamente reali". CSI non avrà superpoteri, ma non è completamente reale.
Se poi con "completamente reale" s'intendeva "senza superpoteri" le cose cambiano (ma ci sarebbe da discutere se i mega-computer di CSI non siano una sorta di superpotere...), ma nel leggere quello io ho automaticamente pensato che si riferisse a serie veramente realistiche.
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