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[slow down] La Character Advocacy e i Personaggi
Matteo Suppo:
Aggiungo una esperienza mia, poi non rispondo a paolo aspettando la sua.
Ad Arconate abbiamo giocato a Il Gusto del Delitto. Il mio personaggio era il maggiordomo ex-amante della Lady. Nella giocata non ha investigato neanche una volta. In una scena in particolare l'idea iniziale era di arrivare ad investigare Milady (oh, non mi ricordo il nome u.u). Per poter prendere il dado nero o bianco sono arrivato a mancare di rispetto a Milady e la cosa è degerata in lei che mi ricopriva di insulti vari ed eventuali, la vetrinetta infranta, sangue ovunque. E io ho puntato il dito e ho detto "Chiedimi scusa".
Non è stata una cosa che mi ha penalizzato (tanto ero già praticamente il maggiore sospettato), ma è stata, a mio avviso, advocacy in piena regola. Era quello che James voleva in quel momento. O quello che volevo io in quel momento? O quello che io pensavo volesse James in quel momento? Boh, suppongo sia la stessa cosa.
Fealoro:
Vi propongo la mia esperienza che non so se sia Characther Advocacy o meno, ma mi ha dato problemi proprio nel gioco
Avventura di Mouse Guard via forum
Il mio personaggio è Baron, un topolino tutto d'un pezzo, dedito alla guardia e il cui obiettivo è portare a termine la missione affidatagli. Nel turno del GM, sulla missione (classica) di portare la posta, arriviamo ad uno scontro con un corvo. Lo scontro è abbastanza impegnativo per noi, ma anche a scapito di ulteriori twist o penalizzazioni Baron non ha intenzione di mollare il sacco della posta.
Nel mezzo dello scontro io come giocatore mi sono trovato in un dilemma. Da una parte sapevo che la cosa migliore da fare sarebbe stato di usare qualche tratto contro di me per recuperare check da usare in seguito. La battaglia era persa già in partenza. Dal punto di vista di Baron (quella parte di me che impersonava il topolino) invece non sarebbe stato concepibile mollare la presa. Per cui mi trovavo da una parte ad voler usare il tratto per migliorare le prestazioni del personaggio, dall'altra a non volerlo usare perché avrebbe significato rinunciare al suo obiettivo principale. Ed è un dilemma non a livello di fiction, ma a livello di gioco.
Secondo voi c'era chracther advocacy? e da quale parte?
vonpaulus:
touchè
esempi di character advocacy
(Rolemaster) Tropnoleo Lepetirio halfling Rogue ha un mulo di nome Francis cui è molto affezionato. cio condiziona le sue avventure e le sue scelte
ad esempio: attacca un gruppo di orchi per difendere le cavalcature tra cui vi è Francis (fortunatamente seguito dal Party) e successivamente tra lo sbalordimento di tutti usa due pozioni di guarigione su di lui.
(I signori del caos) Rapput il Bastardo non vede una donna da mesi ed il party è composto da soli uomini. Durante una esplorazione nel perduto tempio delle amazzoni Efreg (credo fosse così) il ladro indossa una cintura che lo trasforma in donna. Durante la sera Rapput lo droga e poi lo violenta. Segue un combattimento quasi mortale e la necessità di una compensazione. Rapput cede tutti i suoi beni a Efreg come punizione.
(Rolemaster) Taliesin il Bardo ospite in un castello insieme al party seduce la moglie di un Conte che lo aveva insultato dichiarandolo stonato. E fa in modo che lui possa saperlo dopo essersene andati. Segue falsa accusa di furto e taglia su Taliesin.
(Rolemaster) Tauser beastmaster si trasforma spesso in lupo. mette incinta una lupa e decide di rimanere con lei per allevare il cucciolo. Ho giocato per 6 mesi (corrispondenti ad un anno in gioco) Taliesin mentre Tauser Lupeggiava.
RECENTEMENTE
(FATE) ogni volta che si fa un compel su un'aspetto:
Esempio: Legend of Anglerre (Io ero il Master): Kuzma è un mentalista liberato con un passato nascosto (sancito da due aspetti) di rivoltoso anabattista. Viene mandato con Lucien (un figlio di demone lupo-toro) dall'imperatore in una città del lontano nord ad uccidere il Conte e a mettere al suo posto un altro nobile di cui possa essere provata la fedeltà. Arrivati in loco e scoperta l'arroganza dei Nobili Kuzma decide di organizzare una rivolta anabattista in città e organizzarla come libero comune. L'intera avventura è stata una scelta di character advocacy.
(BOLLAVERDE LIVE) giocando dal vivo un fedele della dea buona e avendo il sospetto che due miei compagni di gioco stavano per passare alla dea oscura ho finto di stare con loro ed ho partecipato ad alcune invocazioni arrivando a parlare con Dea Malvagia. La quale di fronte alla mia successiva scelta di restare fedele alla dea buona ha ordinato ai miei compagni la mia morte. (che è avvenuta).
Esempi di NON Character Advocacy
(FATE) ogni volta che uso un punto fato per resistere un compell morale senza che ci siano dubbi su cio che il personaggio avrebbe fatto ma solo perchè il giocatore trova comodo o utile così.
(BOLLAVERDELIVE) il mio amico ha aspettato due live a trasmettere la richiesta della mia morte all'intera fazione perchè gli dispiaceva per me. A lui come persona e non al suo personaggio che invece considerava il mio un babbo.
Moreno Roncucci:
Anche se è vero che questi sono, in generale, esempi di character advocacy (non sto adesso a dividere fra chi lo è più o meno), ho l'impressione che lo siano soprattutto di altre cose. Vedo una certa confusione con "l'intrpretare il persoaggio" da una parte e con il "play passionately" dall'altra. E quindi testimonianze di gioco particolarmente appassionato e memorabile.
Ma non è così. La character advocacy è una tecnica basilare del gioco narrativista. Non è un obiettivo lontano da raggiongere: l'avere fatta ogni volta che avete giocato con successo a Cani nella Vigna,L mia vita col padrone o altri giochi story now.
Uno, in particolare, è molto adatto come esempio (anche più di AiPS, che avevo usato nell'altro thread.) . Spione.
Se avete qualche difficoltà a comprendere cos'è la character advocacy, consiglio di giocare a Spione. Perchè è un gioco dove la character advocacy a volte viene sospesa. Riprende, vie sospesa, riprende, a fasi alterne, e quindi vi consente di vedere bene la differenza.
In Spione, le "manovre" si giocano senza character advocacy. Le "fasi di Crisi" invece si giocano con advocacy
Quindi, durante le manovre, il gruppo agisce collettivamente per mettere nei guai le spie. Tutti, anche i due giocatori che hanno la responsabilità di gestirle. Quando entrambe le spie sono in conflitto si passa alla fase di crisi... e a quel punto l'advocacy è scritta nelle regole del gioco: i due giocatori responsabili per le spie devono fare narrazioni favorevoli ad esse con le loro carte iniziali.
Quindi, il mio esempio è il play by forum 1 di Spione. in particolare, la prima fase di crisi, dove c'è anche la spiegazione di come funziona questa fase. Marco fino a quel momento aveva collaborato con gli altri a mettere sempre più nei guai Thomas Baun. Quando inizia la fase di crisi, avrebbe dovuto invece narrare cose favorevoli per lui.
Invece, e per questo ho scelto proprio questo esempio, si sbaglia e non conoscendo bene il gioco, posta una narrazione contraria agli interessi di Thomas Baum.
Al che, gli spiego che deve fare advocacy (cioè, gli spiega la regola specifica che introduce l'advocacy nelle fasi di crisi di Spione) e successivamente Marco corregge la descrizione.
Notare che in Spione, la regola dice ""quando la carta iniziale appartiene ad una persona che dirige una Spia, questi descrive le azioni della spia e i loro effetti, e il contenuto della narrazione deve essere favorevole agli interessi della Spia". (pag. 181) Sembrerebbe quindi che non si tratti di vera character advocacy perchè si parla di "interessi" e non di "desideri". Ma questo è collegato al resto del sistema di Spione, in cui, effettivamente, spesso non conosci i veri desideri di una spia (è narrativa di spie, inganni e tradimenti dopotutto).
Se provate vedrete che nel gioco pratico questo si traduce in due cose diverse: (1) il giocatore fa advocacy per la spia, che diventa protagonista (e non solo personaggio principale), o (2) Il giocatore non lo fa, narra eventi favorevoli alla spia ma senza fare advocacy. Questi significa semplicemente che la Spia non diventa un protagonista.
Cosa che in Spione non dà il minimo problema perchè, a differenza di Avventure in Prima Serata, non è un gioco che specifica da subito chi sono i protagonisti della storia (si vedrà in gioco che in Spione, se un comprimario diventa protagonista, i giocatori iniziano spontaneamente a fare advocacy per lui (o lei)
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Se volete un esempio con un gioco in cui sia garantito il protagonismo dei PC, un buon esempio è il conflitto di Cani nella Vigna. Quando vai in conflitto, lo fai per una posta che interessa al personaggio del Cane. Fai Advocac. Ma anche quando abbandoni il conflitto fai advocacy per il personaggio: Tu potresti magari ancora vincere, è lui che molla. (la cosa è ancora più evidente quando molli un conflitto che potresti vincere, perchè l'ultimo rilancio del tuo avversario è inaccettabile per il personaggio)
Notare che qui l'advocacy è addirittura "inconscia": il personaggio non sa, ovviamente, che c'è qualcuno che tira di dadi per lui e che sta scegliendo, in quel momento, se fargli perdere un braccio per catturare uno Stregone o no. Ma quella persona valuta se ne varrebbe la pena, per il personaggio, e decide. Si considera cioè la scala di valori del personaggio e non le sue intenzioni esplicite.
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Questi due esempi vorrei che chiarissero soprattutto una cosa: in un gioco coerentemente narrativista, l'advocacy è nelle regole. Se le seguite la fate (o scegliete se farla, nel caso di Spione), se non le seguite no. Non è una drammatica scelta individuale del giocatore che va contro gli interessi del personaggio.
Invece, gli esempi con gdr "tradizionali" e incoerenti (per esempio quello di Davide su D&D nel thread precedente) presentano azioni "neutre" senza alcun impegno esplicito verso un preciso obiettivo. "Attacco il Drago". Perchè? Perchè il personaggio lo odia? Perchè sai che il GM non ti ucciderà il personaggio comunque? Perchè ti sei rotto di giocare un guerriero e vuoi passare ad un mago? Perchè non hai capito che è un drago vero, e credi sia un illusione? Perchè sei convinto che in D&D il GM è obbligato a farti incontrare solo mostri sconfiggibili? (questa mi è capitata personalmente con un giocatore che veniva da un altro gruppo). perchè hai un chierico nel party che ti resuscita ed è comunque la mossa tatticamente vincente per sconfiggere il drago?
Non lo sai. Per far sparire questa ambiguità e far sì che una giocata sia chiaramente di advocacy, ecco che vengono postati esempi plateali, drammatici, in cui chiaramente non c'era alcun motivo tattico-strategico, nessun interesse, e si è giocata un azione praticamente suicida "da personaggio", interpretata con drammaticità.
Paradossalmente, in questa maniera, pare che l'advocacy sia suicidare il personaggio (o andare contro i suoi interessi) per seguire a sua psicologia. L'eccezione diventa la definizione...
E' vero che in molti giochi "tradizionali" fare advocacy è tatticamente sbagliato, ma anche lì non è sempre suicida. Una difficoltà nel mostrare esempi chiari diventa una fuorviante scelta degli esempi.
Matteo Suppo:
Quindi è meglio postare esempi di NON advocacy?
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