Autore Topic: Qualcuno mi parla di "The Riddle of Steel"?  (Letto 4438 volte)

Qualcuno mi parla di "The Riddle of Steel"?
« il: 2011-03-02 13:35:05 »
Premessa: ho fatto una ricerca rapida nel forum e trovato un thread sul destino editoriale del gioco e qualche menzione sparsa, ma non è questo che mi interessa.

Di recente ho cominciato a leggere TRoS e, nonostante il gioco mi abbia affascinato, sono rimasto anche piuttosto perplesso di fronte a numerosi elementi "tradizionali", come le difficoltà e le penalità totalmente a discrezione del GM e quella che pare una risoluzione a task (devo ancora leggere il capitolo 4, però). Qualcuno che conosce il gioco può farne una breve descrizione critica? In particolare, oggi TRoS è ancora giocabile o ci sono sistemi più coerenti verso cui orientarsi?

Cosa non mi serve: link a wall of text in cui si parla del gioco (quelli posso cercarli anche da solo).
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Ezio

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Re:Qualcuno mi parla di "The Riddle of Steel"?
« Risposta #1 il: 2011-03-02 13:45:11 »
Ma perché sei in Chiacchera?

Sposto in Dubbi e Chiarimenti.
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Re:Qualcuno mi parla di "The Riddle of Steel"?
« Risposta #2 il: 2011-03-04 01:30:01 »
Nessuno? :(
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Re:Qualcuno mi parla di "The Riddle of Steel"?
« Risposta #3 il: 2011-03-04 02:01:04 »
Aspettavo le risposte anche io.
E' un gioco che Ron mi ha consigliato di leggere per proseguire la lavorazione di Knights of Twilight... solo che con la preparazione di Play... personalmente fino ad Aprile non penso di avere tempo di leggerlo.
Se qualcuno ne parla però, avrà la mia eterna gratitudine ^^
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Moreno Roncucci

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Re:Qualcuno mi parla di "The Riddle of Steel"?
« Risposta #4 il: 2011-03-04 03:12:54 »
Il problema sono IMHO le condizioni iniziale del thread.

Qualcuno che conosce il gioco può farne una breve descrizione critica? In particolare, oggi TRoS è ancora giocabile o ci sono sistemi più coerenti verso cui orientarsi?

Cosa non mi serve: link a wall of text in cui si parla del gioco (quelli posso cercarli anche da solo).

Io per esempio potrei solo dare link o fare una descrizione lunga, senza esperienze mie.

Se sai l'inglese ti consiglio di chiederlo direttamente su The Forge, prima che il gioco cambiasse di proprietà (e quindi non fosse più indie) aveva il sotto-forum più seguito di tutto il sito, con 1700 thread e 21.000 post... qualcuno che l'ha giocato lo trovi di sicuro.
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Re:Qualcuno mi parla di "The Riddle of Steel"?
« Risposta #5 il: 2011-03-04 17:22:20 »
Vada per la descrizione lunga con link, allora. ;)
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Moreno Roncucci

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Re:Qualcuno mi parla di "The Riddle of Steel"?
« Risposta #6 il: 2011-03-05 04:26:29 »
Vabbè, cercherò di essere breve...  8)

E' un gdr Indie scritto da Jake Norwood nel 2001. (la data data da Wikipedia, 2002, è sbagliata, e non è l'unico errore presente nella pagina di wikipedia)  "Indie" perchè autopubblicato da Jake, non perchè avesse mai sentito parlare prima di The Forge o delle teorie forgite.

Il gioco, grazie anche ad un ottima strategia di marketing (che non sto a descrivere perchè lo fa Edwards nell'articolo che cito poi) fa rumore e viene notato nei vari forum.   Se hai voglie di leggerti un sacco di pagine  (46 pagine web), qui c'è il primo thread su rpg.net:
http://forum.rpg.net/showthread.php?s=8c45a42c4b4627ad6af286b0b96d9330&threadid=3612

Se n parla anche su the forge, e nell'Aprile del 2002 Jake Norwood si iscrive su The Forge e diventa uno dei membri più attivi: 2264 post, quasi tutti nell'arco di 3 anni.  Dopo 6 anni che posta ad ogni morte di Papa, è ancora il dodicesimo in classifica come numero di post. All'epoca era secondo solo ad Edwards e Mike Holmes. E non postava solo nel forum dedicato a the Riddle of Steel (http://indie-rpgs.com/archive/index.php?board=25.0 ) ma era molto attivo anche nel posting di actual play o playtest di altr giochi.

Questo è il thread in cui Edwards gli fa delle domande prima di provare il gioco:
http://indie-rpgs.com/archive/index.php?topic=1891.0

E questa è la sua entusiastica recensione, dopo:
http://www.indie-rpgs.com/reviews/4/  (entusiastica non nel senso che non gli trovi dei difetti - la recensione ne elenca molti - ma per gli aspetti positivi del gioco. Se leggi un solo link fra quelli che posto, leggi questo).
La recensione termina con: Driftwood Publishing is clearly a rising star in role-playing, both from a business and a design perspective. This game may well be the "door" that many have been looking for - it attracts folks who value many aspects of old-school play, especially elements of detailed in-game-causal combat, but it rewards effort and attention toward thematic content on the part of the players, as well as gives them exceptional control over what that content will be.

E infatti, The Riddle of Steel copre un "vuoto" presente fino a quel momento.  Un gioco coerentemente narrativista (anche se molti lo giocavano drftandolo verso il simulazionismo ignorando gli Spiritual Attributes - cioè non capendo nulla del gioco), ma dettagliato e pieno di crunch.

E' la stessa "nicchia di mercato" su cui si inserirà poi anche The Burning Wheel, anche lui uno dei maggiori successi di vendita fra gli indie.

E' dunque coerentemente narrativista? Sì. Della stessa "famiglia" di design di cui fanno parte Shadow of Yesterday (Solar System) e Sorcerer.(e, ovviamente, burning wheel).  Perchè è un gioco in cui "perchè combatti" è molto più importante di come lo fai.

(per gli effetti in gioco degli Spiritual Attributes, questa pagina contiene interventi di Edwards e di Norwood al riguardo:
http://www.driftwoodpublishing.com/whatis/SA.htm

Attenzione che "coerentemente narrativista" significa che le regole, le istruzioni, hanno una direzione ben precisa e chiara (se poi il lettore decide di ignorare gli Spiritual Attributes perchè non gli sembra "realistico" che uno combatta meglio per una causa piuttosto che per un'altra, cavoli suoi), non che non ci siano rimasugli, fuffa messa lì "perchè in un gdr ci vuole" (secondo alcuni, tutta la parte di magia e ambientazione...). Anche se ovviamente sarebbe meglio che non ci fosse, perchè più fuffa c'è, più è facile che il senso del gioco venga frainteso.

Ed è verissimo che in questi anni il Design ha fatto passi da gigante. Però, allo stesso tempo, anche gli obiettivi dei designer forgiti sono cambiati, e quindi anche se è un po' un carrozzone sferragliante del secolo scorso rispetto a certe fuoriserie moderne che ti mettono un gdr completo in 20 pagine, in effetti ancora non ha sostituti, nessun altro gioco che abbia occupato davvero la sua nicchia (Burning Wheel è molto simile, ma non abbastanza: e infatti questa vicinanza-differenza provoca da sempre grandi discussioni fra i sostenitori di un sistema e quelli dell'altro)

Insomma vendeva bene, aveva il sotto-forum più frequentato di The Forge, uscivano supplementi ("Of Beasts and Man" - un bestiario - nel 2003,  "The Flower of Battle" - un supplemento che dettaglia ancora di più il combattimento, con nuove opzioni - nel 2004, etc.), si parla di una nuova edizione... che cavolo è successo a questo disgraziato gioco?

Succede che Jake Norwood non aveva, come aspirazione, quella di fare il game designer, ma quella di entrare nell'intelligence dell'esercito americano. E finalmente (contento lui) ci riesce.  Nell'estate del 2004, a poche settimane dalla Gencon (per cui aveva già prenotato il posto a Forge Booth e fatto stampare nuove copie dei manuali da vendere), gli arriva la comunicazione che la sua domanda è stata accettata...  e deve andare subito al centro di addestramento... entro 2 settimane!
Questo è il thread con l'annuncio, postato il 21 luglio 2004:
A Drastic Change in Plans    http://indie-rpgs.com/archive/index.php?topic=12075.0
All'inizio il piano è di "congelare" la casa editrice per il tempo della sua assenza, ma si fa avanti il padrone di un negozio di gdr, "Empire Games", che si offre di comprare tutta la casa editrice, diritti del gioco, magazzino... tutto.
Questo l'annuncio, solo 5 giorni dopo il precedente:
Press Release: Driftwood Publishing Purchased! http://indie-rpgs.com/archive/index.php?topic=12125.0

Riddle of Steel, di colpo, non è più Indie. Non può più avere il forum su the forge o partecipare al forge booth, ma per cortesia per  Jake e perchè ormai era tardissimo per un cambio di piani, si concede al nuovo editore, una tantum, di partecipare al forge booth. L'unica caso di un gioco non indie!

L'esperienza è pessima: il nuovo editore non si intona assolutamente con la mentalità mutualistica del forge booth, dove la regola è "vendi al cliente il gioco migliore per lui, anche se non è il tuo", e invece propone e vende solo i suoi giochi e supplementi, provocando malumori e guastando l'atmosfera.
Ron ne parla nel quarto post di questa retrospettiva sulla storia del Forge Booth http://www.fairgame-rpgs.com/comment.php?entry=125  , così:
"The bad spot was that Jake had just sold off Driftwood to the owner of a retail store who wanted to be the publisher, and these guys did not fit at all. I'll hold off on that topic for a rounding-out post later, but it taught all of us, "independent, and only independent, ever, ever."
(leggetevela tutta quella retrospettiva, è favolosa...)

Ma insomma, la gencon passa, il forum di Riddle of Steel viene chiuso e trasferito nel sito dell'editore (per fortuna i forum su the forge li chidono ma non li cancellano, altrimenti con quel sito sarebbero andati persi migliaia di thread, oltre a quelli successivi al 2004...)

Il nuovo editore pubblica un supplemento con le note che gli aveva lasciato Jake, "The Riddle of Steel Companion" (2005), e poi...  sparisce!

Pare ci siano stati gravi problemi familiari all'origine, ma il punto rimane che, semplicemente, sparisce. Niente più comunicazioni, niente più uscite, niente più ristampe,... e dopo un po' senza nessuno che paga i conti, anche il sito del forum viene messo off-line, cancellando tutto il materiale postato dal 2004.

Questo taglia completamente le gambe al gioco.  I pochi fans rimasti hanno messo su un altro forum,  http://www.trosfans.com/forum/ ma è comunque difficile trovare nuovi giocatori per un gioco di cui non esistono più copie in circolazione, se non quelle vecchie vendute a caro prezzo. Alla fine arrivano a fare un pdf "pirata ma prr necessità" , che vendono al prezzo del manuale, con i soldi che finiscono in un conto da dare all'editore, se mai si ripresenterà.

Insomma, una storia che ha una morale per tutti quelli che dicono che "avere un editore alle spalle da maggiori garanzie"...

Jake ogni tanto riappare su The Forge (quando è in licenza dal suo incarico in IRAQ), posta qualcosa, saluta, va a qualche convention a salutare gli amici, ma si parla di pochi giorni ogni tanto intervallati da mesi e mesi di assenza.  E non si collega a the forge dal 2009.

Se vuoi provare il gioco e avere altre info, la pagina di download della driftwood sopravvive ancora (anche se non so per quanto ancora):
http://www.driftwoodpublishing.com/support/
Lì trovi le quick-start rules, il sistema di gioco condensato in 41 pagine: http://www.driftwoodpublishing.com/support/TROSQS.zip

[edit: corretto un "1994" in "2004"]
« Ultima modifica: 2011-03-05 15:43:03 da Moreno Roncucci »
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Re:Qualcuno mi parla di "The Riddle of Steel"?
« Risposta #7 il: 2011-03-05 12:46:46 »
Ti ringrazio molto, Moreno. :)
Un solo dubbio: questi PDF "semipirata" dove sono venduti? Pensavo che il sito fosse quello da te linkato, ma visto che è quello del "nuovo" editore scomparso...
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LucaRicci

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