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PodCast sull' Old School

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TartaRosso:
Vi segnalo un podcast in italiano sull' Old School.

C'è anche una citazione del narrativismo anche se non ho capito se chi palra sa di cosa sta parlando o no.

Perchè da quel che mi risulta dire che la OSR sia stata anche una reazione al narrativismo, a parte che è sbagliato come uso del termine, anche usando il significato in senso moolto lato è comunque una cosa sbagliata.

Ma chi ha più memori storica di me potrà dire se è vero o no.

Era giusto una segnlazione. Non credo ci si debba neanche perdere troppo tempo dietro.

LINK

Ah se non volete ascoltare tutto e vi interessa solo la citazione sul narrativismo è fra il minuto 2 e 3 .

Moreno Roncucci:
Premetto che ho appunto ascoltato solo i primi 2-3 minuti (poi non reggevo davvero più...) quindi non posso escludere che gli altri 17 siano pieni di cose interessanti e intelligenti.

Ma quei primi due minuti... oddio, sono un concentrato di quello che denuncio sull'arretratezza non solo culturale, ma persino di aggiornamento, della scene giocoruolistica italiana! Non solo è la "provincia dell'impero", ma pare che le news debbano arrivare a cavallo mettendoci anni, e che nessuno sappia come ci si può semplicemente informare con due click!

L'intervistatore fa una presentazione che sarebbe parsa attuale... nel 1991, per presentare Vampire a dei giocatori di GURPS. Non ha saltato solo the forge (che sarebbe pure comprensibile nella provincia dell'impero) ma pure tutto il d20 e il fatto che dire oggi che i rule-light sono una novità fo un po' ridere...

Ma il peggio arriva con "l'esperto". Che inizia sparando una tavanata pazzesca!

L'Old School nato in reazione a the Forge? Forse nei sogni del Pundit. Peccato che ci sia qualche piccolo problema di date (una reazione in ritardo di 10 anni?) e un problema ancora peggiore di assurdità di questa tesi ridicola (i fans di D&D che reagiscono alla minaccia di the forge?)

Poi non so, se i due conoscessero i nomi almeno di qualche autore forgita si sarebbero accorti che Fight On! è pieno di contributi di autori forgiti (vi hanno contribuito sia Baker ce Czege che Edwards) e che il direttore è un vecchio frequentatore abituale di the forge, e che ad Essen i giochi forgiti e quelli Old School di Raggi ("Lamentatons of the flame princess", "Carcosa") dividevano lo stesso booth.

Eppure, sarebbero bastati due click. Se solo questa sconosciuta tecnologia, questo "internet" fosse arrivato in Italia (e avesse trovato persone in grado di usarla)

Non è un segreto, non è una novità, viene affermato pubblicamente dall'inizio: la nascita della Old School Renaissance ha una scintilla ben precisa, che ha trovato un ottimo combustibile e protezione dal vento

La scintilla è stata la decisione della Wizard of the Coast di smettere di vendere l'edizione in pdf della prima edizione di D&D, spingendo il boom attuale dei retro-cloni.

Il combustibile è stata la diffusione di internet che ha permesso finalmente ai vari gruppi che giocavano ancora a D&D "old style" di trovarsi, e di scoprire che non erano da soli.

La protezione dal vento l'ha data la licenza OSR della WotC sulla terza edizione di D&D. Che permetteva a chiunque di pubblicare giochi "compatibili" con il sistema d20. E qualcuno si è accorto che, con il d20 e la licenza OSR, si poteva ri-creare quasi esattamente AD&D1.

Questo era OSRIC. E fino alla decisione della WotC sui pdf, non lo giocava nessuno. Era un paravento legale. Chiunque poteva fare supplementi, avventure o altro materiale per OSRIC (nominalmente), mentre in realtà tutti ili giocavano con AD&D (era il segreto di pulcinella...). 

Fino alla scintilla, ci sono sistemi "retrò'" come Castles and Crusades, ma sono in realtà ibridi Old D&D / D&D3, non sono davvero "Old School" (in Italia magari la differenza non la conoscono, ma provino a dire che Castle and Crusades è OSR in uno dei loro forum...).  E i retro-cloni sono un paravento, non giocato davvero.

poi, il vecchio D&D di colpo scompare dal mercato.  l'effetto è sia di stimolare la creazione di molti, molti più retro-cloni, e di far giocare QUELLI, davvero, e non il vecchio D&D (vabbè che c'è poca differenza sostanziale, ma a livello di visibilità dei vari sistemi...). Ecco come scoppia l'incendio.

Insomma, direi che la tendenza italica (e non solo italica) di vedere the forge come il baubau cattivo che distruggerà i gdr ha fatto prendere un po' lucciole per lanterne ad intervistato e intervistatore...

Lasciamo stare poi il fatto che entrambi dimostrano di non sapere davvero nulla del narrativismo e ne parlino lo stesso, questo è davvero "normale". Ma mi ha fatto perdere ogni desideri di ascoltare il resto. Quale credibilità avrei potuto dare alle affermazioni successive?

Matteo Stendardi Turini:
Io mi sono fermato a: "[a differenza che nel narrativismo e nel simulazionismo, nei giochi Old School] si gioca per giocare", 3m 45s.

[In realtà no, mentre scrivevo questo intervento il podcast proseguiva a trasmettere, e poco dopo l'ospite dice qualche cosa di vero: fra i giochi "narrativi" e la Old School c'è qualcuno che tende ad alzare barricate - affermazione che, per quanto fraintendibile e non accurata, dà l'idea del clima di scontro continuo che si respira in giro in merito ai gdr].

TartaRosso:
La cosa che mi danoia?

Parlare di cose che non sin conoscono.
Sapete che spesso su certe aspetti del big model ho posizioni "agnostiche" . E sono posizioni agnostiche proprio perchè non ho tempo/voglia di approfondire certi aspetti. Quando avrò tempo/voglia formulerò un giudizio (a meno che non rimanga agnostico...cosa che può succedere).

Quello che non mi piace è mettersi ad usare termini che non si conoscono bene, relativi a giochi che non si conoscono bene (bè in verità questa cosa vale per tutto non solo per i giochi :) ).

Vabbè come detto nulla che non si sia già visto (e non solo nel campo dei giochi). E il tutto al di là delle intenzioni di chi ha fatto il pod cast. Che non conosco.
Ricordo che non è un crimine essere imprecisi. Diciamo che ci dobbiamo impegnbare per convincere le persone a non esserlo.

Serenello:
la risposta del intervistatore

--- Citazione ---Andrea on martedì, 1 marzo, 2011 at 18:25
Ecco, le ho lette. Cerco di rispondere saltando dalla pagina che hai linkato a qui.

Per quanto riguarda me, rispondo solo su “presentare Vampire a dei giocatori di GURPS”, dicendo che in effetti è vero. Gioco di ruolo, ma non mi sono mai interessato di teoria. Ho cercato di recuperare un po’ di informazioni sulle evoluzioni delle varie teorie, ma non ho affrontato l’argomento apposta per lasciar parlare chi, al contrario di me, si è tenuto aggiornato.

Come vedi poi dalla lista di link pubblicati su questa pagina, Luigi frequenta ambienti in cui si discute di teoria. Qundi non capisco il senso di “pare che le news debbano arrivare a cavallo mettendoci anni, e che nessuno sappia come ci si può semplicemente informare con due click!”

Per il resto nel post che hai linkato vedo il racconto l’origine della OSR, ma non trovo alcuna critica ai contenuti del podcast. E in effetti, non vedo come potrebbe esserci, visto che l’autore del post (non so se sei tu, o lo hai linkato perché lo condividi) dice di averne ascoltati solo due-tre minuti, quindi non so bene di che altro possiamo parlare oltre all’introduzione.

Ho editato la mia prima risposta al tuo commento perché non avevo fatto caso al link.
Ora che l’ho letto ti riscrivo quello che ho editato: ogni critica è bene accetta. Ne vuoi espriemere una? Su tutto il podcast, però, non sui 2-3 minuti iniziali.

Poi se non vuoi ascoltarlo perché l’introduzione ti ha disgustato, pace. Se lo ascolti tutto e non sei d’accordo con quanto viene detto, benissimo: possiamo serenamente discuterne qui. Non ho certo realizzato il podcast con l’intenzione di dare la verità definitiva sulla OSR, ma con quella di presentare il fenomeno a chi non ne ha mai sentito parlare (gli esperti già sanno tutto, visto che non è una novità).

Se il podcast deve essere necessariamente introduttivo, i commenti sono senz’altro il luogo adatto per sviluppare e approfondire il discorso. E, sicuramente, per correggere eventuali sviste e dar voce alla propria opinione motivata.


--- Termina citazione ---

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