Autore Topic: Parteggiare per il proprio personaggio/Fare character advocacy  (Letto 18704 volte)

Re:Parteggiare per il proprio personaggio/Fare character advocacy
« Risposta #45 il: 2011-03-02 18:44:44 »
Premetto che il concetto mi è difficile e quindi si tratta unicamente di una richiesta di spiegazioni.

Non capisco una cosa nel tuo actual play. Il master cosa voleva? Cioè come ti ha proposto di far finire la storia?
Perchè, se ho capito bene, l'interesse del tuo personaggio era "Salvare Goldmoon anche a costo della vita" quindi "Salvare Goldmoon" e in subordine "a qualunque prezzo".
Presumo quindi che il master ti avesse proposto una meta via in cui il tuo personaggio lottava con tutte le sue forze ma non riusciva a salvare Goldmoon pur rimanendo vivo, è corretto?

PS a me sarebbe molto utile continuare il discorso, da completare eventualmente con l'articoletto promesso da Moreno, in un thread a parte. Si eviterebbe codì di spulciare il "cosa vuol dire advocacy" lasciando lo spazio al "come si traduce advocacy".


Perchè il Master cosa voleva? Perchè doveva esserci una via di mezzo?
Con la Character Advocacy centri tu e il tuo personaggio principalmente e il GM come interfaccia, che interesse avrebbe avuto il PG a rimanere vivo e perdere la donna della sua vita?


Ma forse hai ragione servirebbe un thread a parte per questa domanda, comunque per il cosa è la character advocacy il post di Simone poco sopra mi sembra abbastanza chiaro

Moreno Roncucci

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Re:Parteggiare per il proprio personaggio/Fare character advocacy
« Risposta #46 il: 2011-03-02 18:55:53 »
domanda mia sugli AP:


il chiarimento di khana al suo precedente (e diciamocelo confusionario post) può essere considerata (prendendo in conto anche il post precedente) un AP in cui viene spiegata la situazione al tavolo e anche l'azione in fiction e le valutazioni dei giocatori/e (mi pare in questo caso che sia importante la scelta di davide stesso e quindi anche quello che lui pensa del suo pg)

Sì, con (finalmente) la descrizione di quello che è avvenuto, fra giocatori, al tavolo, e delle sue motivazioni per le varie scelte, è diventato un esempio di gioco concreto.

Il problema ora, ai fini di questo thread, è che la sua descrizione ancora non scioglie i miei dubbi.  Si concentra su cose abbastanza tangenti alla questione:
Citazione
Il mio fictional interest era rappresentato in game dall'iniziativa. Io -STO- attaccando il drago; non sto "sceneggiando" in attesa che il GM mi risolva la scena. Sto attaccando, lo faccio "veramente": dadi alla mano.
Invoco il sistema per difendere la posizione del mio personaggio, faccio tutto ciò che è in mio potere come giocatore per difendere l'interesse di Evilon (era un elfo ranger), che è Salvare Goldmoon.
[...]
La scelta è stata decidere che salvare Goldmoon era "la cosa più importante" e che Evilon era disposto a morire per farlo, perché se Goldmoon fosse morta, la vita non avrebbe più avuto senso.
Pretendere l'uso delle regole vuole dire "crederci davvero".


Cosa ci dice questo? Che Davide ha ritenuto che "da personaggio" Evilon avrebbe cercato di salvare Goldmoon, anche se questo avrebbe comportato un rischio molto elevato (e infatti, lui è morto e lei si è salvata),  E che ha "preteso l'uso delle regole" per avere una chance di riuscirci che non fosse negata a priori dall'arbitrio del GM

In certi giochi potrebbe essere sufficiente per dire che ha fatto Character Advocacy, perchè il sistema permette di, come dicono gli americani, "
put your money where your mouth is" in maniera diversa e separata dall'"interpretare il persoaggio".  Per esempio in AiPS, Davide avrebbe potuto fare la stessa identica azione, ma in maniera meccanicamente molto diversa in base ad altre scelte di gioco: uso di tratti, scelta della posta, narrazione, etc., decidendo in pratica lui per cosa combatteva e come. E quindi, semplicemente descrivendo le sue scelte in questo campo (per esempio, stessa azione, attacco il drago, ma in un caso la posta è "salvare goldmoon" e in un altro "uccidere il drago" e in un altro ancora "scoprire il tesoro") si capisce con notevole chiarezza la cosa.

In D&D questa chiarezza cristallina non c'è. La questione è offuscata e oscurata da un sacco di cose che si frappongono fra il personaggio e il giocatore. Tutto quello che può fare Davide in quella scena è combattere il drago. In una scena in cui la questione fondamentale non è tanto "salvare Goldmoon" quanto "obbedirai al drago" (perchè la questione è stata posta dal GM a Davide, non viceversa). C'è la notevole mole di Murk tipica di D&D (chi ha deciso che Goldmoon si salvasse? Davide poteva forzarlo con la sua azione?), c'è l'incoerenza del sistema.  La descrizione di Davide non è sufficiente a stabilire che si trattasse di Advocacy (e questo è un esempio del perchè parlare di queste cose in astratto, senza fare riferimento a giochi o a situazioni specifiche, è inutile)
Se dovessi fare un ipotesi, SE stavano giocando con una Creative Agenda narrativista (e questa semplice condizione vincola davvero un sacco di cose, cancellando per esempio la regola zero, e assume che le scelte tematiche dei giocatori abbiano rilevanza in gioco) per me sarebbe advocacy (ma senza esserne ancora sicuro al 100%), altrimenti no.

Coda finale: scusate se non risponderò ai prossimi post, ma se continuo a rispondere qui, l'altro thread su cos'è la Character Advocacy non lo scriverò mai...

[edit: crosspost con Mauro e Ivan: forse è meglio spostare questa parte della discussione in un thread separato]
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Antonio Caciolli

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Re:Parteggiare per il proprio personaggio/Fare character advocacy
« Risposta #47 il: 2011-03-02 19:02:16 »
grazie Moreno
ora mi sono chiare molte cose ( e in riferimento anche al thread del podcast l'importanza di specificare e contestualizzare sempre ogni cosa, soprattutto se la scriviamo)

Serenello

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Re:Parteggiare per il proprio personaggio/Fare character advocacy
« Risposta #48 il: 2011-03-02 19:24:01 »
Aspetto l'apertura del nuovo thread e l'accorpamento con questi post offtopic prima di continuare :)

Simone Micucci

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Re:Parteggiare per il proprio personaggio/Fare character advocacy
« Risposta #49 il: 2011-03-02 20:38:07 »
Moreno, per favore limita il tuo intervento su Khana.
Ora non ho modo di approfondire il discorso, ma ti stai accanendo (o akkhanando ?) troppo.
Stai andando a fare strane ipotesi su quello che khana potrebbe aver capito o potrebbe non aver capito, e metti sia lui che altri in una posizione molto difficile.

Non puoi sapere se Khana si è offeso o meno semplicemente leggendo quello che scrive su un topic.
Non puoi sapere se ha capito oppure no determinati concetti. Il problema potrebbe essere semplicemente comunicativo.
Non puoi passare quello che sembra un cazziatone basandoti su tue supposizioni, neanche se queste partono da dati oggettivi (gli esempi di Khana sono stati poco chiari per diverse persone, quantomeno me, te e Ezio, questo è oggettivo. Limitati a questo, altrimenti rischi seriamente di offendere).

In futuro, quando Mauro avrà risolto il SUO problema in QUESTO thread riprenderete la vostra discussione (con me in mezzo, se necessario) e approfondirete.
Per ora tu hai spiegato perché ritieni sbagliati gli esempi di Khana.

Khana, per favore, accetta il fatto che, per una qualche ragione, i tuoi esempi non sono stati chiari (non solo per Moreno). Hai spiegato qual era il fulcro di un tuo esempio, chiarendo che il problema era comunicativo. In altra sede se necessario cercheremo di capire perché (a me il discorso interessa, e non solo a me).
Non nel thread di Mauro, comunque.

@Tutti: Khana si è dichiarato interessato ai vostri AP di character advocacy. Provvederò io ad aprire un thread, qui in sotto il cofano, in cui potrete postarli.

@Tutti: per incrementare l'utilità del thread provate ad usare questo trucco: non rispondetevi tra di voi, non parlate tra di voi. Rivolgetevi sempre a Mauro per rispondere SEMPRE alle sue domande, a suoi dubbi, per seguire il filo dei suoi ragionamenti.

È matematicamente provato che se si comincia a rispondersi tra utenti si rischia di finire nell'OT, e Mauro ha già chiesto di tornare in carreggiata. Io vi ho fornito una possibile procedura che si è rivelata SEMPRE valida. Rispondete sempre e solo a lui. Se volete fare una correzione ad un altro fate in modo che sia organica all'interno delle risposte che date a Mauro. Se non ci riuscite probabilmente quella correzione era OT.

Danneggerei Mauro e le sue urgenze se mettessi Slow Down o quant'altro il topic. Quindi non lo farò.
Simone Micucci - GcG Global Fac - Fan Mail: 70 - Pacche sulla Spalla: 1. "Difficile avere nemici con Caldo+3"

Niccolò

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Re:Parteggiare per il proprio personaggio/Fare character advocacy
« Risposta #50 il: 2011-03-02 22:06:22 »
l'advocacy nell'esempio di davide c'è ed è: "lanciarsi contro il drago nonostante sia un suicidio." non "pretendere il tiro per colpire" (tiro che farebbe ben poca differenza...)

Re:Parteggiare per il proprio personaggio/Fare character advocacy
« Risposta #51 il: 2011-03-03 00:10:12 »
Hm... ci terrei anche a precisare che non mi sono offeso ^^
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

vonpaulus

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Re:Parteggiare per il proprio personaggio/Fare character advocacy
« Risposta #52 il: 2011-03-03 15:28:00 »
Diventa una considerazione trascurabile o comunque secondaria fuori dal gioco narrativista.
secondo me è sempre stata importante anche ai tempi in cui si chiamava semplicemente "non barare".

Quel "non barare" è da prendere in un senso molto preciso. Non è il non barare sui tiri. E' "non barare sul legame fra mondo reale e fiction"




guarda che a volte la gente ti capisce :-)


Mi riferivo proprio al fatto che si dava molta importanza la fatto di ciò che il PG sapeva o no diverso da quello che il giocatore sapeva o no.


Mauro

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Re:Parteggiare per il proprio personaggio/Fare character advocacy
« Risposta #53 il: 2011-04-28 07:49:51 »
Riporto in auge la discussione per... scusarmi con chi mi ha dato (ottimi) consigli. Una cosa si accavalla all'altra, e mi è passato di mente di comunicare le modifiche decise alla nota. E qualcosa mi dice che ora è troppo tardi.
Sarà per la prossima volta, spero che l'articolo sia comunque chiaro.