Chiacchieriamo > Materiale di ispirazione
Anime, i consigli dello zio Fra: Puella Magi Madoka Magica
Mauro:
Anticipazioni:
--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2011-08-15 08:57:22 ---faccio una (articolata) argomentazione su come è affrontato il tema in tutta la serie, per arrivare alla conclusione in fondo... e tu mi rispondi pezzo per pezzo senza guardare all'insieme? Prendendo apposta il primo elemento che da solo è debole che poi è seguito da una serie di "non solo", "e poi", "inoltre" "a questo risponde", etc che hai bellamente ignorato?
--- Termina citazione ---
Non li ho bellamente ignorati: come ho detto, non sto a ripetere le cose dette da Mario, perché concordo. Ho preferito chiedere cose su cui avevo dubbi; per esempio, l'origine delle streghe: visto che non mi pareva ne fossero dette altre, ho chiesto su cosa ti basavi.
La mia risposta a te contiene tre punti:
• L'origine delle streghe, in cui dico: "Non mi pare sia mai detto che le streghe hanno origini diverse dalle maghette" e chiedo "in base a cosa" lo sostieni. Non sto contestando nulla, chiedo fonti.
• Kyubey e le emozioni: inizio dicendo "non ho chiaro come mai". Non sto contestando nulla, chiedo chiarimenti.
• Il dilemma morale: dico che a me non è parso irrisolvibile e dico come lo si sarebbe potuto risolvere.
Due punti su tre non contestano una tesi, quindi è normale che non contino nulla nel contestare una tesi che non contestano. Sul terzo torno dopo.
E non è nemmeno vero che voglio considerare Madoka senza la necessità di un senso complessivo; semplicemente, come già detto, ritrovandomi in quanto detto da Mario non sono stato a ripetermi, e ho preferito chiedere chiarimenti su aspetti che non avevo chiari.
--- Citazione ---E invece mi sa che lo devi riguardare. Kyobey è molto chiaro riguardo al fatto che il desiderio deve essere DETTO molto chiaramente
--- Termina citazione ---
Quinta puntata:
Sayaka: So you really can make any wish come true?
Kyubey: Don't worry, I've heard your prayers. So, are you sure?
Sayaka: Do it.
Certo, può averlo detto fuori scena, ma si va sull'ipotesi; e Sayaka non dice: "Puoi realizzare quello che ti ho chiesto?", ma: "Puoi realizzare ogni desiderio?"; e Kyubey non dice: "So cosa mi hai chiesto", ma: "Ho sentito le tue preghiere".
Nota che non è vero che la trasformazione di Sayaka è fuori campo: inizio quinta puntata, 00:09 → 01:01: discorso con Kyubey e trasformazione.
E qui torno sul terzo punto: tutto questo non cambia di una virgola il senso del mio discorso: la scelta giusta c'era. Il desiderio dev'essere detto? Kyubey avrebbe potuto distorcerlo? Anche fosse, il fatto che chi può risolvere un problema non applichi la soluzione non significa che tale soluzione non esista.
Se in passato hai detto qualcosa che spiega perché quella soluzione non esisteva per favore indicamelo, non riesco a trovarlo; ma "Kyubey lo avrebbe distorto" (cosa di cui non sono cosí certo) non nega che la scelta giusta ci fosse.
--- Citazione ---No. Come "soluzione di indovinello" è ben studiata. Il desiderio prevede che sia LEI STESSA ad esaudire il suo stesso desiderio, impedendo a Kyubey di pervertirlo
--- Termina citazione ---
Certo, e sarebbe stata lei stessa a esaudirlo, impedendo la trasformazione in strega. E poi Kyubey inserisce la trasformazione in stregone.
Dov'è il problema? Madoka ha impedito la trasformazione in strega? Sí. Il desiderio previene solo la distorsione dell'eliminazione delle streghe, non dice nulla su che fine faranno le maghette né nega altre trasformazioni. È facilissimo distorcerlo.
Poi, se vuoi lasciare la discussione nessun problema; stavo solo chiedendo chiarimenti.
Patrick:
--- Citazione da: Mauro - 2011-08-15 09:37:12 ---la scelta giusta c'era.
--- Termina citazione ---
Mauro, credo che il punto di Moreno sia questo: da com'è impostato l'anime nell'insieme, per come si svolge ed evolve, sembra chiaro che il messaggio sia "non esistono desideri giusti", o qualcosa del genere, nel senso che anche se si esprime un desiderio e lo si vede esaudito, esso non porterà "nulla di buono" (non sono bravissimo a parole). Il fatto che poi si scopra che, invece, la scelta giusta c'è, "rovina" questo aspetto dell'anime (e direi che è l'aspetto fondamentale).
Il punto quindi non è "C'è o no la scelta giusta?", ma "Non deve esserci una scelta giusta!".
Moreno mi corregga se sbaglio (anche se dubito interverrà ulteriormente).
Mauro:
Anticipazioni:
--- Citazione da: Patrick - 2011-08-16 00:36:49 ---Il punto quindi non è "C'è o no la scelta giusta?", ma "Non deve esserci una scelta giusta!"
--- Termina citazione ---
L'ho capito, il punto è che fin dall'inizio c'è la scelta giusta (qualunque desiderio che neghi la corruzione delle maghette; e il fatto che Madoka potrebbe cambiare le leggi dell'Universo è detto almeno dall'ottava puntata), quindi fin dall'inizio il cartone tradisce sé stesso; il finale a questo punto non è un venire meno alle undici puntate precedenti, ma una naturale conseguenza del potere che hanno i desideri e Madoka.
Nota inoltre, sui desideri, che Mami ha avuto quello che voleva; Sayaka anche; e avanti cosí.
Certo: Sayaka quando ha scoperto la natura della trasformazione è caduta in depressione, ma questo non dipende da una distorsione del desiderio, quanto dal non sapere cos'era la controparte. Il desiderio, di per sé, è stato esaudito come voleva: non solo perché lei voleva la guarigione del ragazzo (e non il mettersi con lui, cosa che non prova nemmeno a fare), ma perché nella dodicesima puntata lei stessa dice di aver ottenuto quello che voleva, ossia poterlo ascoltare ancora una volta e che la gente lo ascoltasse. Venuta meno la depressione dovuta alla scoperta della sua natura, dice di aver avuto esattamente quello che voleva.
Discorso analogo per esempio con Mami, che ha avuto quello che voleva; quindi, i desideri possono portare qualcosa di buono, il punto è che il prezzo pagato potrebbe essere piú alto di quanto si riesca a sopportare (per Sayaka lo è; per Mami e Homura no).
Caso particolare il desiderio di Kyoko, ma in quel caso era il desiderio a essere sbagliato di partenza: il padre di Kyoko se la prende con lei perché le persone sono andate ad ascoltarlo per magia e non per scelta, ma visto che il desiderio è realizzato per magia allora non c'era un modo giusto di realizzarlo. Era sbagliato in partenza (anche se Kyoko - e per quanto ne sappiamo Kyubey, visto che non è onnisciente - non poteva saperlo), perché il problema del padre era proprio nel mezzo di realizzazione, mezzo noto al momento del contratto. L'unico modo di avere quello che voleva era realizzare il desiderio senza usare la magia, ma questo non è possibile; da cui, come detto, era sbagliato in partenza (ma, ripeto, non c'è motivo di pensare che Kyubey ipotizzasse una simile reazione del padre).
Sí, certo, è un cartone dai toni molto cupi e insiste molto sul pesantissimo prezzo dei desideri, ma le cose negative vengono piú dal prezzo pagato, che dalla realizzazione del desiderio in sé.
Aggiunta: Invece, quello che si vede nel cartone è che i desideri rischiano di portare problemi, se non altro perché o non si sa davvero cosa si vuole, o non si riescono a valutare le conseguenze (Kyoko); ma comunque si ritorna alla prima parte della risposta: dove, nel cartone, è detto che un desiderio che neghi la corruzione delle maghette è impossibile? Da nessuna parte, quindi fin dall'inizio la soluzione giusta c'è.
Non doveva esserci e il fatto che ci sia tradisce l'aspetto tematico del cartone? Possibile, ma allora tale aspetto è tradito fin dall'inizio, non solo nel finale.
Mauro:
Anticipazioni da cartone e manga:
Letto il manga; aggiungo un paio di considerazioni:
• Quando Kyoko gli chiede della possibilità di riportare indietro Sayaka, Kyubey rispode: nothing really surprises us anymore; nel manga dice - vero o no che sia - che può/poteva provare sorpresa.
• Dopo la morte di Kyoko, c'è questo scambio:
Homura: Did Sakura Kyouko really have any hope of saving Miki Sayaka?
Kyubey: Of course not! It is obviously impossibile!
Il che come minimo accorcia la distanza tra mentire e nascondere informazioni (e fa chiedere se stesse mentendo, in quel momento o quando ha detto che ormai nulla lo stupiva).
• Il finale del manga è grossomodo come quello del cartone; cambia la scena dopo la sigla, che nel manga è questa (quella tavola e le tre seguenti). Varie cose, tra cui che Homura chiama l'amica "Kaname-san" e non "Madoka", fanno pensare che la scena non sia qualcosa successivo al desiderio di Madoka, ma un ricordo. Non vedo particolari differenze di valore sul destino (paradiso o no, ecc.) di Madoka, tra manga e cartone (nota: non discuto che Madoka lo veda come positivo, solo non trovo che il manga lo presenti piú positivamente che il cartone).
Detto questo, un chiarimento: mi trovo d'accordo con le considerazioni di Mario, perché hanno senso e in effetti quel finale non nega gli eventi del cartone (è chiara la possibilità almeno da quando viene detto che Madoka avrà il potere di cambiare le regole dell'Universo e di fare persino ciò che Kyubey non può, andando quindi oltre il desiderio); non mi ritrovo del tutto nelle conclusioni: il finale mi pare sottotono, non in linea con il resto del cartone (non mi ha fatto schifo, ma non è allo stesso livello). Questo credo principalmente per due motivi:
• Tradisce il tono: per undici puntate è un cartone cupissimo, la speranza viene presa a calci, gli esiti negativi (percepiti come tali anche da chi li subisce) si sprecano; nella dodicesima puntata improvvisamente si ribalta tutto e tutto finisce bene (per il prezzo pagato da Madoka, se non altro nel fatto che lei non lo percepisce come negativo), ribaltando il tono. Ed è anche troppo brusco: in pratica c'è un ribaltamento da una puntata all'altra.
• Tradisce la decostruzione: fai una serie che decostruisce un genere, porta la decostruzione fino in fondo. Il des ex machina ci sta, perché non è estraneo ai cartoni di maghette; ma in tali opere risolve la situazione, quindi in una decostruzione non può fare lo stesso: o non la risolve, o comunque qualcosa non deve andare. Per undici puntate decostruiscono il genere, nella dodicesima ci si riallineano.
Sí, è vero: Madoka paga il suo desiderio, e non poco, perché di fatto la sua esistenza viene (quasi) cancellata da ogni linea temporale; ma lei accetta di farlo, non lo vede come negativo, è comunque quello che vuole; e Homura la ricorda; e la madre e il fratello in un certo senso la ricordano. Anche fosse una decostruzione, è molto, molto piú dilutita che nel resto del cartone.
Interessante notare che quello stesso finale nel manga ha già piú senso, perché ci sono scene come questa che già da prima inseriscono speranza.
Patrick:
Dopo aver rivelato lo scorso giugno dell’acquisto della licenza, oggi Dynit annuncia la trasmissione in streaming su PopcornTV di Puella Magi Madoka Magika.
La serie, visibile gratuitamente in lingua originale con sottotitoli ufficiali italiani, partirà il 2 settembre dando appuntamento a ogni venerdì con un episodio in prima visione assoluta. Anime in 12 episodi, Madoka Magica è diventato in brevissimo tempo un cult tra gli otaku nipponici, riscrivendo il genere majocco con una trama sorprendente dalle tinte horror. Dopo un terribile e bizzarro sogno, Madoka Kaname, una ragazzina di 14 anni, incontra una magica creatura di nome Kyubey. A Madoka e alla sua amica, Sayaka Miki, viene offerta l’opportunità di ottenere dei poteri magici stipulando un “contratto” con lo strano essere, che in aggiunta concede loro la possibilità di esprimere un desiderio.
In cambio, le due dovranno rischiare le proprie vite combattendo contro un gruppo di streghe, invisibili catalizzatrici di disperazione nelle zone in cui si insediano. Mentre una ragazza di nome Mami Tomoe incoraggia le due ad accettare il contratto, per una ragione sconosciuta, un’altra ragazza chiamata Homura Akemi è determinata a impedire che Madoka accetti l’accordo… Nello staff dell’anime, prodotto quest’anno da SHAFT (Arakawa under the Bridge, Dance in the Vampire Bund, ef: a tale of melodies) e Aniplex (Angel Beats!, Big Windup!, Blood-C), e andato in onda tra gennaio e marzo su TBS e MBS, il regista Akiyuki Shinbo (Arakawa under the Bridge, Dance in the Vampire Bund), lo sceneggiatore Gen Urobuchi (Phantom – The Animation, Blassreiter) e il character designer Takahiro Kishida (Arjuna, Baccano!, Macross Zero).
fonte:comicsblog
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa