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Prima Avventura

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Simone Micucci:
3

un fastidiosissimo *crock* seguito da uno *szock* bagnato sono i suoni che accompagnano il mio braccio che si contrae mentre la spalla affonda con forza. La testa di Tutan si stacca malamente.

«Vedi ragazzo la differenza tra un adulto e un bambino? Un adulto PAGA per i suoi errori. Un giorno tu sarai adulto, e avrai l'onore di poter difendere davvero le tue idee, a prezzo della tua stessa pelle. Fino a quel giorno potrai solo accettare le MIE idee. Quando non le accetterai più sarai adulto e ci confronteremo da pari, esattamente come con Tutan.»

lo guardo un istante. Per la prima volta da quando mi vede sono seria.
Per un istante, poi sorrido ancora cinicamente.

«Ora sotterra il corpo di Tutan, e ringrazia gli spiriti lupo, che tu sei l'unico che è uscito da questa storia senza aver perso nulla»

«Sbrigati, fallo prima che sia notte, che ho cose più urgenti da fare che vederti pregare spiriti e sotterrare cadaveri»


lui ovviamente lo fa.

E sono curioso di sapere che ne pensa. XD

Antonio Caciolli:
per me la scena può finire ... passerei direttamente al cospetto del brujhato ;)



Marco Costantini:
Marciate per la grande distesa di erba giallastra, spesso costeggiando gli strapiombi granitici che si tuffano nel mare in tempesta. Dopo un paio di giorni Urlog decide di slegare te e l'uomo, in modo che possiate andare più speditamente.
Mangiate piuttosto frugalmente; tutte cose cacciate lì per lì dai due troll e qualche scorta di cibo evidentemente appartenuta ai due uomini.
Vieni a sapere che i tizi erano in realtà in tre e che anche loro erano sulle tracce del Bruciato, con l'idea di incassare qualche soldo non tanto uccidendolo o catturandolo, quanto rivendendo informazioni su dove si trovasse. Ovviamente i troll li hanno attaccati: uno di loro è riuscito a scappare mentre lui e l' "arrosto"  sono stati evidentemente presi.
E, a proposito di arrosti, la mattina del terzo giorno Kats'een torna a mani vuoti dalla caccia.
"Sono stufo di perdere tempo cercando conigli in questo mare di nulla" ringhia.
Poi rivolto all'uomo "Mi spiace amico, ma sapevi che sarebbe successo. In fondo è per questo che sei ancora vivo" dice ghignando. Dopodichè gli salta addosso, con l'evidente scopo di trasformarlo nel nuovo arrosto.


Qui mi fermo perchè prima avevi espresso il desiderio di intercedere per lui.
I troll (o meglio Kats'een, visto che Urlog lo gestisci tu) se lo vogliono pappare ed in effetti se lo sono portati dietro proprio come scorta di cibo.
Combini qualcosa o passi oltre?


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X'igaa-Kaa non s avvicina nemmeno al copro, ma comincia a scavare una buca lì dove si trova. "Non ho perso nulla?!" pensa rabbioso, imprimendo allo scavare quella rabbia. "Kutaan era mia! Doveva essere mia!".
Ma, a parte gli sbuffi che si confondono con quelli della fatica, non dice una parola.
Quando ha finito getta il corpo nella buca e lo ricopre.

Se in quello che avrebbe dovuto fare c'è anche il ringraziare gli spiriti lupo lo farà, anche se ci metterà davvero molto e lo farà assolutamente contro voglia e senza alcuna vera intenzione.
Altrimenti non lo farà proprio.

Antonio Caciolli:
" se sei venuto a cercare i troll li hai trovati" commento "c'erano dei rischi e dovevi aspettarteli" concludo

Marco Costantini:
Dopo circa una settimana di viaggio giungete in vista della Sentinella Occidentale e lì il paesaggio cambia bruscamente. L'erba ritorna ad essere verde e viva, e molti più alberi fanno capolino all'orizzonte.
Immagina come una grande ed invisibile linea di demarcazione in cui si passa da una zona desolata (quella appena attraversata) ad una zona fertile.
La Sentinella è un immenso gigantesco acero, delle dimensioni di una grossa torre di difesa di una grande e possente città e sorge a poche decine di mentre dallo strapiombo della scogliera. Le foglie, rosso sangue, catturano quasi innaturalmente i raggi del sole che va a morire nel mare e la corteccia, sempre di un colore rossastro ma meno simile al rubino e più vicino alla terra bruciata, sembra quasi risplendere.
"Eccoci a casa" dice Urlog col sorriso sulle labbra, inspirando forte.
Nei dintorni noti altri troll, maschi e femmina: saranno circa una ventina.
Kats'een e Urlog ti portano fra gli altri, che li accolgono e li salutano.
Passate qualche ora a rifocillarvi e riposarvi mentre i due compari raccontano agli altri la fuga e l'incontro con te. Alcuni sembrano infastiditi dalla tua presenza in quel luogo che evidentemente considerano sacro, mentre altri sono piuttosto incuriositi dalla tua figura.
Quando la sera sta diventando notte un troll si avvicina a voi.
"Kusaxa-Kwaan vuole vedervi" dice.
Vi recate verso l'albero ed entrate in una specie di ferita, di ingresso, che si pare sulla corteccia, "chiuso" da una pelle d'orso.
Varcandola, vi ritrovate in una specie di grande camera circolare, scavata sia nella corteccia che nella terra sottostante l'albero, sufficientemente vasta da poter contenere l'intera popolazione troll che hai visto.
Al centro è acceso un piccolo fuoco, accanto al quale sta scaldandosi un vecchio troll.
Il pelo grigiastro gli cresce a ciuffi sul corpo piuttosto ossuto e smagrito; i denti che spuntano fuori dal muso sono giallastri; le orbite dei suoi occhi sono vuote.
Appena entrate gira il muso verso di voi, annusa un po' l'aria e poi dice, con voce roca "Ben tornati fratelli".
Poi annusando ancora l'aria e scoprendo i denti come in una specie di sorriso aggiunge "Sento che mi avete portato un dono".

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