Play by Forum > (Cani nella Vigna) PbF 1: HOPE
[PbF] Cani nella Vigna 2.1 - HOPE!
Moreno Roncucci:
Lapo, fai contento un povero GM... falli in character, come Saul rivolto a Gabriel, quei discorsi... 8)
Gabriel: pare sfuggire il tuo sguardo, di fronte a quelle domande. Sulle prime si giustifica, dicendo che ha fatto quello che ha potuto, rimasto da solo, con un figlio non suo da mantenere (se gli fate obiezioni su questo punto, dicendo che tutti in paese considerano inconcepible che quella santa di sua moglie l'abbia tradito, da questo orecchio non ci sente. E' sicurissimo che Tobias non può essere figlio suo, e dice che il crimine che ha commesso lo prova al di la' di ogni dubbio. Di sua moglie parla bene, dice che l'ha perdonata perchè doveva essere stato unicamente un attimo di debolezza, anche se dice con rammarico che prima l'ha odiata per anni, dopo la nascita del figlio. Adesso, con occhi spiritati, dice che finalmente ha capito. Probabilmente sua moglie è stata stuprata, e non l'ha mai ammesso per vergogna e paura. "Probabilmente il colpevole era un uomo violento e temeva per la mia vita... un uomo come Eleazar..."... osservando la sua espressione e il tono di voce mentre lancia queste accuse ad Eleazar basate su sue supposizioni, è chiara la differenza con quello che ha detto riguardo alla morte di Tobias: prima aveva parlato con voce più sicura, e determinata, mentre ora pare febbricitante.
Ammette che Tobias è stato colpevole di un gesto infame e gravissimo, "qualsiasi cosa possa aver fatto Helen", e andava punito, anche duramente. Per lui il Sovrintendente ha sbagliato non punirlo, una pena più lieve probabilmente avrebbe provocato meno esasperazione fra la gente, che sarebbe stata meno disposta ad aiutare Eleazar.
Chi non ha torturato Tobias stava tappato in casa, dice che gli unici che sono andati da Eleazar a chiedere la liberazione del ragazzo sono stati lui e il Sovrintendente, la prima volta insieme. Poi, dopo che sono stati cacciati piuttosto rudemente ("buttati fuori a calci" è il termine usato...) le volte successive è andato solo Jonathan, il sovrintendente aveva troppa paura di Eleazar. l'ultima volta Eleazar gli ha puntato la pistola contro. dicendo che avrebbe fatto meglio ad andarsene, e che il responsabile di tutto era in realtà lui, che aveva allevato "un simile bastardo", e che gli era sempre più difficile lasciar correre questa cosa... la volta successiva Jonathan è arrivato armato e ha sparato ad Eleazar e da allora vive braccato, e nascosto in questo anfratto.
Riguardo a come aveva allevato il ragazzo, senza nemmeno insegnargli a leggere e senza mandarlo a scuola, e sul perchè invece ora voglia vendicarlo, sulle prima è reticente. E dall'inizio del discorso che pare non ne voglia parlare, come se avesse qualcosa da nascondere... poi scoppia in lacrime e dice che ha avuto una visione. Quando ha capito che Tobias non sarebbe uscito vivo dal granaio (praticamente subito, una volta catturato non è stata fatto mistero della sua sorte) ed è stato scacciato la prima volta, fuggendo nella notte è caduto in un fosso e ha battuto la testa (fa vedere una cicatrice ormai nascosta fra i capelli spettinati, vicino alla tempia). Lì, svenuto e al freddo, gli è apparso un angelo del Signore della Vita che gli ha elencato le sue colpe riguardo al ragazzo, e gli ha detto che l'unica maniera che aveva per non bruciare nel più profondo degli inverni, e raggiungere la moglie che invece era al cospetto del signore della vita, delusa dal comportamento del marito, ad intercedere per il figlio, era il salvare la vita a Tobias prima che lo uccidessero.
Con questo racconto scoppia in lacrime e qui avviene l'ultima parte della mia descrizione precedente (immagino che le domande le avete fatte durante il racconto), riprendiamo la scena da "IO VI CHIEDO GIUSTIZIA!"
Mauro:
Aspetto di vedere cosa mi dice Saul, ma nel mentre quello che vorrei capire è perché Jonathan non ha mandato a scuola Tobias, perché gli ha fatto trascurare il Libro della Vita: vuole vendicarlo per la visione avuta, e fin qui ci siamo; ma perché prima non lo mandava a scuola? Nel corso del racconto (confermo di aver fatto le domande durante il racconto), quando parla di questo, glielo chiedo.
Moreno Roncucci:
Da quello che hanno detto gli altri con cui hai parlato prima e dal racconto di Jonathan non è che glielo proibisse, è che il ragazzo era completamente abbandonato a sè stesso. Il sovrintendente aveva fatto qualche tentativo di portarlo a scuola ma il ragazzo era trnato a casa dicendo che gli altri ragazzi lo prendevano in giro, e lui a scuola non ci voleva più tornare, e la risposta del padre era stata del tipo "fai un po' come ti pare, basta che domani tagli la legna o ti riempio di cinghiate"
Moreno Roncucci:
Gabriel, lui continua a pretendere giustizia e Saul alle tue spalle non dà segni di vita: che fai? 8)
Mauro:
Gli assicuro che ognuno dovrà rendere conto delle proprie azioni, ma che prima che queste vengano giudicate tutti devono avere la possibilità di parlarci, quindi dobbiamo tornare in città; gli dico che verrà fatta giustizia per quanto capitato a suo figlio, poi mi accomiato (tra i PNG "con nome" manca solo Roderick, giusto?). Non gli chiedo di venire in città, lascio a lui la scelta di cosa fare (penso saremmo già abbastanza incasinati anche senza dovergli guardare le spalle; e, forse ingenuamente, penso che volendo cosí tanto giustizia, unito al fatto che crede alla visione di cui ci ha parlato, non fuggirà).
Resto in attesa di Saul, per vedere se ha qualcosa da dire; in caso contrario, salvo che Jonathan dica qualcosa che ci trattiene ancora lí, parto.
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