Lapo, fai contento un povero GM... falli in character, come Saul rivolto a Gabriel, quei discorsi...
Gabriel: pare sfuggire il tuo sguardo, di fronte a quelle domande. Sulle prime si giustifica, dicendo che ha fatto quello che ha potuto, rimasto da solo, con un figlio non suo da mantenere (se gli fate obiezioni su questo punto, dicendo che tutti in paese considerano inconcepible che quella santa di sua moglie l'abbia tradito, da questo orecchio non ci sente. E' sicurissimo che Tobias non può essere figlio suo, e dice che il crimine che ha commesso lo prova al di la' di ogni dubbio. Di sua moglie parla bene, dice che l'ha perdonata perchè doveva essere stato unicamente un attimo di debolezza, anche se dice con rammarico che prima l'ha odiata per anni, dopo la nascita del figlio. Adesso, con occhi spiritati, dice che finalmente ha capito. Probabilmente sua moglie è stata stuprata, e non l'ha mai ammesso per vergogna e paura.
"Probabilmente il colpevole era un uomo violento e temeva per la mia vita... un uomo come Eleazar..."... osservando la sua espressione e il tono di voce mentre lancia queste accuse ad Eleazar basate su sue supposizioni, è chiara la differenza con quello che ha detto riguardo alla morte di Tobias: prima aveva parlato con voce più sicura, e determinata, mentre ora pare febbricitante.
Ammette che Tobias è stato colpevole di un gesto infame e gravissimo,
"qualsiasi cosa possa aver fatto Helen", e andava punito, anche duramente. Per lui il Sovrintendente ha sbagliato non punirlo, una pena più lieve probabilmente avrebbe provocato meno esasperazione fra la gente, che sarebbe stata meno disposta ad aiutare Eleazar.
Chi non ha torturato Tobias stava tappato in casa, dice che gli unici che sono andati da Eleazar a chiedere la liberazione del ragazzo sono stati lui e il Sovrintendente, la prima volta insieme. Poi, dopo che sono stati cacciati piuttosto rudemente ("buttati fuori a calci" è il termine usato...) le volte successive è andato solo Jonathan, il sovrintendente aveva troppa paura di Eleazar. l'ultima volta Eleazar gli ha puntato la pistola contro. dicendo che avrebbe fatto meglio ad andarsene, e che il responsabile di tutto era in realtà lui, che aveva allevato "un simile bastardo", e che gli era sempre più difficile lasciar correre questa cosa... la volta successiva Jonathan è arrivato armato e ha sparato ad Eleazar e da allora vive braccato, e nascosto in questo anfratto.
Riguardo a come aveva allevato il ragazzo, senza nemmeno insegnargli a leggere e senza mandarlo a scuola, e sul perchè invece ora voglia vendicarlo, sulle prima è reticente. E dall'inizio del discorso che pare non ne voglia parlare, come se avesse qualcosa da nascondere... poi scoppia in lacrime e dice che ha avuto una visione. Quando ha capito che Tobias non sarebbe uscito vivo dal granaio (praticamente subito, una volta catturato non è stata fatto mistero della sua sorte) ed è stato scacciato la prima volta, fuggendo nella notte è caduto in un fosso e ha battuto la testa (fa vedere una cicatrice ormai nascosta fra i capelli spettinati, vicino alla tempia). Lì, svenuto e al freddo, gli è apparso un angelo del Signore della Vita che gli ha elencato le sue colpe riguardo al ragazzo, e gli ha detto che l'unica maniera che aveva per non bruciare nel più profondo degli inverni, e raggiungere la moglie che invece era al cospetto del signore della vita, delusa dal comportamento del marito, ad intercedere per il figlio, era il salvare la vita a Tobias prima che lo uccidessero.
Con questo racconto scoppia in lacrime e qui avviene l'ultima parte della mia descrizione precedente (immagino che le domande le avete fatte durante il racconto), riprendiamo la scena da
"IO VI CHIEDO GIUSTIZIA!"