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[PbF] Cani nella Vigna 2.1 - HOPE!

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Moreno Roncucci:
Pensandoci con più calma, ho trovato forse una maniera di spiegare il problema.

Nella realtà, le "cerimonie ninja" non esistono. Sono una delle cose più stupide e deleterie per ogni atmosfera di gioco derivata da sistemi in cui il "chierico" o il "sacerdote" lanciavano incantesimi come un mago con un cenno delle mani, e senza che nessuno se ne accorgesse.

Guardate come sono fatti i rituali veri. TUTTI i rituali, perché se non fossero così, non sarebbero "rituali". Sono ben delimitati nel tempo, c'è qualcosa che indica l'inizio e la fine ("andate in pace")

Il prete durante la lettura del vangelo, che fa, dice due barzellette, poi spara un "occhio per occhio", poi guarda tutti e fa "fregati! Vi ho fatto una lettura dal libro sacro e non ve ne siete accorti! Becca su e porta a casa, 20 punti per me, branco di fessi!" oppure fa uno straccio di RITUALE?

Sparate un rituale ninja in una delle mie partite, ed altro che sopracciglio, vi beccate un veto dritto fra gli occhi che vi ribalta per terra. Non ci provate nemmeno che poi divento cattivo e vi veto pure le mutande.  Se volete giocare un personaggio religioso (e non solo in Cani) prendete persino l'idea, il concetto del Rituale Ninja e apritegli il culo, fatelo a pezzettini e poi scaraventatelo nel cesso che quello è l'unico posto per una schifezza di merda come quella.

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In ogni caso, nei gdr non si discute MAI in gioco, se il gioco è fatto bene esistono meccaniche per risolvere ogni situazione senza arrivare alla discussione ferma-gioco (e poi magari se ne discute DOPO). Pongo il veto sul rituale ninja di Saul.

C'è anche la questione del fatto che quei dadi sarebbero negati da un mio blocco, cioè sarebbe un rilancio basato sul fatto che il rilancio passi (sta declamando un verso del libro della vita che, se il rilancio non passa, non esiste e non può essere declamato), ma è una questione secondaria rispetto al fatto che Saul semplicemente imposta la voce, legge un brano,  di fronte a quelli che lo guardano con la faccia interrogativa in pratica gli fa "beccatevi questa! Vi ho fatto una cerimonia!"

Mauro:
Lapo mi fa sapere che ha qualche casino, cercherà di tornare il prima possibile.

lapo:
Pff, ma io consideravo già chiusa la questione "quello era un rituale?" stavo piuttosto driftando il discorso su "cosa è un rituale?"… che non mi è ancora molto chiaro, ma comunque quello siamo d'accordo che non lo era (tanto più, che esserlo o non esserlo non gli cambiava assolutamente niente) e del concetto generale ne parleremo in separata sede.
Il problema realmente alla mano, piuttosto, è ‘cercare di recuperare’ quei poveri dadi già tirati o ringraziargli per aver partecipati e dargli il benservito una volta per tutte :P


--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite]Lapo mi fa sapere che ha qualche casino, cercherà di tornare il prima possibile.
--- Termina citazione ---

Consegne di lavoro, due computer da installare e configurare entro sabato mattina e infine un week-end offline… le cavallette… non è colpa mia!
(ehi! dov'è finita Carrie Fisher?)

lapo:
Niente, evidentemente “dormirci su” per 6 giorni non mi ha portato molto consiglio… escalation a fisico e Cappotto non riesco a renderli non-ignorabili e quindi li devo togliere, idem il primo tiro… essenzialmente rimane soltanto la floscia citazione del libro… se mantengo la stessa Veduta e Rilancio resto con un 3 e perdo necessariamente al prossimo round.


--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Stai usando "mi fido solo di me stesso" come se fosse "posso contare solo su me stesso": non è la stessa cosa. Nel primo caso sei paranoico, non semplicemente uno che se la cava da solo...  :-)
--- Termina citazione ---

Beh ma, essendo un po' paranoico e non fidandosi gran che degli altri, si sarà almeno un po' abituato a cavarmela da solo, no? :P

PS: ci sto ancora ragionando su… poi scriverò una giocata ‘completa’ da sostituire alla #679.
PPS: il problema sarà forse che una volta pensata una giocata me ne innamoro e non riesco a pensarne altre… oppure sarà che Saul è effettivamente fregato e non ha alcuna speranza di recuperare quei dadi (o altri).

lapo:
Rewind alla #679.
Lo stato precedente dei dadi è: 3 4 6 6 6 6 (cfr. #677).

Saul risponde, gravemente: “Certamente. Non venire qua per 3 anni è stato certo un grosso sbaglio.”
Poco dopo (in un crescendo di volume della voce e di isteria) prosegue dicendo “Ma a chi dovrei darne la colpa? A mio padre che non mi ha generato due anni prima? Al Sovrintendente che non mi ha scelto in più tenera età? No, sono qua adesso e sono qua con le mie sole forze.”
Al che la voce si spezza e aggiunge le ultime parole quasi come un sussurro, con aria sconsolata e con la consapevolezza di potersi fidare solo di sé stesso [3 6]: “Non c'è nessuno di cui io mi possa fidare e in cui trovare appoggio.”

Accuso il colpo: 3 6 6 6 (3 4 6 6)
Fallout: 8d6

Riprendendosi momentaneamente, Saul incalza: “Inoltre ho ammesso di non essere stato capace di trovare una citazione delle Scritture specifica sulla vendetta privata, certo, ma questo non significa certo che io ignori del tutto le Scritture; conosco altri passi molto chiari che, implicitamente, la escludono.”, dicendo questo Saul si avvicina al fianco sinistro della poltrona di Eleazar, apre il libro [3]) alla pagina contenente un passo inerente la stretta organizzazione gerarchica della Sovrintendenza, da cui appare evidente che affinché il popolo viva nella pace e nella protezione dai demoni data dalla Fede, è strettamente necessario non prendersi ruoli che non sono propri e, tenendo il libro nella mano destra, appoggia la mano sinistra (ancora fasciata) sulla spalla di Eleazar [1 2 6] e dice “Neghi forse la verità del verso sottolineato sulla pagina sinistra? Leggilo pure, io ti seguirò a memoria: e soltanto una gerarchia rigida e ordinata sarà la salvezza del Fedele, e soltanto i Cani ne saranno esenti e chi ignorerà questo consiglio ... bla bla bla bla”.

Rilancio: 1 2 3 3 6 6 (6 6)

Riassunto:
[size=8]Nome:
Fratello Saul
Caratteristiche:
5d6 acutezza
3d6 corpo
4d6 cuore
4d6 volontà
Tratti:
so sparare con la mano sinistra 1d8
ho cacciato con l'arco fin da piccolo 2d6
so muovermi nella foresta in autunno senza far frusciare il sottobosco 1d6
capisco il comportamento degli animali 1d6
mi fido solo di me stesso 2d6
sono un Cane 2d10
nessuno merita abbastanza fiducia da affidargli la vita 1d6
le parole non risolvono tutti i problemi 3d4
ti aiuterò anche se non lo vuoi 1d4
Relazioni: (famiglia 1d6 automatico)
mio padre Roger 2d4
mia madre Annah 1d6
Sophia 1d8, la ragazza della fattoria a fianco
la Vendetta 1d10
(2d4 2d6 1d8 1d10)
Proprietà:
una pistola 1d4+1d6
un arco regalatogli da un viandante 2d6
un coltello da caccia 1d6
Proud 2d6, il cavallo datomi a Dogs Temple
il cappotto 1d6
il Libro della Vita 1d6[/size]

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