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FAQ sui giochi indie
Mauro:
--- Citazione ---[cite] Eishiro:[/cite]questa frase indica che il modello non è falsifiable (lo tradurrei come falsificabile)
--- Termina citazione ---
Confermo la traduzione (falsificabiltà).
Dr. Zero:
Provo a risponderti io, non perchè sia un esperto di big model, ma perchè da tempo mi interesso di cosa è scienza, cosa non lo è e soprattutto come non si fa o come si fa.
Il principio di falsificabilità può andare bene per una teoria scientifica, per spiegare cosa distingue una teoria scientifica da cosa non lo è.
Una teoria scientifica deve essere falsificabile, cioè deve esistere un modo che dimostri che sia falsa, in linea generale. Tuttavia, già questo non è vero per quasi tutte le teorie scientifiche: se un esperimento dimostra che la teoria lì sbaglia, allora la teoria viene modificata per accogliere quel risultato e spiegarlo all'interno della teoria stessa. L'attuale modello standard si è sviluppato così.
Ora, una teoria non scientifica, comprese tutte quelle materie che si dicono scienze ma non lo sono, tipo scienze politiche, tipo scienze della formazione o la psicologia, soprattutto la psicologia, non hanno molte teorie basate su questo.
Se dico che lasciando un sasso di tot chili da un metro da terra e trovandomi io sulla terra, questo cadrà con una tot velocità.
Indipendentemente da chi fa l'esperimento.
Se una teoria dice che un certo metodo di insegnamento favorisce l'apprendimento, invece, è possibile che in alcune classi questo non avvenga, anche se è la stessa persona a ripeterla.
A quel punto non si buttano anni di studi, si segnala l'eccezione, si studiano le possibili cause, ma il tutto rimane valido.
Il big model è una teoria sociologica (credo?) e di conseguenza non è necessario che la teoria proponga un metodo per verificare che sbaglia.
Puoi trovare un caso, dico una sciocchezza ma è un esempio, che non sia analizzabile col big model. Ebbene lo segni come eccezione, poi come nalla psicanalisi, se ne trovi altri sarai in gradi di ricondurti a questo.
In conclusione e spero di non aver dato troppo spazio a questi discorsi, che si capirà, mi appassionano, penso che cercare di criticare il BM con il falsificazionismo sia piuttosto ridicolo. Lo sapevamo già che non era scientifico, ma neanche la psicologia lo è.
Insomma, io per primo cerco critiche più fondate :wink:
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite] Eishiro:[/cite]a questo punto però mi hai messo curiosità su quali sarebbe le vere critiche al BM
--- Termina citazione ---
Rimarresti deluso. In realtà l'opposizione al Big Model è sostanzialmente di due tipi: una, molto, molto minoritaria ma abbastanza agguerrita, è data dai proponenti di modelli "alternativi". Essendo tutti i modelli degli strumenti, questi non è che critichino il big model quanto lodano il loro modello alternativo (nessuno di questi comunque è stato finora in grado di scalzare il BM nè per popolarità nè per utilità)
L'altro tipo di opposizione, quello di gran lunga predominante, è sostanzialmente di natura anti-intellettuale, anti-critica, anti-riflessiva. Si contesta sostanzialmente non cosa dice il modello, ma la sua stessa esistenza (si vanno magari a pescare scuse in affermazioni strampalate su quello che dice il modello, ma quando le osservazioni strampalate vengono smentite e comunque si continuano a ripetere rifiutando di informarsi, la natura dell'opposizione è ovvia). Si contesta il fatto che si studi in qualunqu maniera il gdr, opponendo frasi tipo "vi fate troppe menate, l'importante è divertirsi" (arrogandosi quindi il diritto di imporre agli altri di non pensare prchè non lo si trova personalmente divertente).
E' un tipo di "opposizione" assimilabile a quella dei Creazionisti nei confrontti delle teorie di Darwin: "non si deve parlare di questa cosa", indipendentemente da qualunque riscontro o prova.
Ora, questo tipo di opposizione considera "critica" delle inanità tipo "l'importante è divertirsi" o "vi fate troppe seghe" o "si vede che non avevate un gm perfetto come il mio, che non ha mai fatto un errore in 25 anni di gioco ed è meglio di Shakespeare, pensa che la settimana scorsa ha persino fatto un 20 naturale con il d20! Che bravo!". Insomma, come se fosse considerata "critica" il dire ad un ricercatore "ma che stai fare lì, esci fuori a farti una canna!" o "blasfemi! Al rogo!
Il "problema", per questi qui e per le critiche che vorrebbero, è che il Big Model è sostanzialmente ovvio ed evidente. Si possono contestare certi dettagli specifici, certe scelte, magari la nomenclatura, ma che la struttura di base sia quella, non ci piove. Basta ragionare un minimo seriamente sui gdr e lo si vede (d'altronde, non ci sono arrivati dei premi nobel: ci sono arrivati un gruppo di tizi che scriveva in un forum quando hanno deciso di esaminare in maniera veramente critica il loro gioco...). Quindi, le critiche sensate che gli si possono fare sono un po' come le variazioni alla fisica newtoniana che si sono imposte con la relatività di einstein: impercettibili nella vita quotidiana, osservabili solo in certi ambitri specifici, e per capire le variazioni devi aver capito il modello più semplice iniziale
Esempio banale: i maggiori esperti del Big Model (essendone i due principali autori) sono Ron Edwards e Vincent Baker (lumpley). In diversi articoli è normalissimo che uno dei due scriva cose tipo "nella mia versione del Big Model questo è fatto così, in quella di Ron invece è fatto così". Cioè anche fra i due principali autori non c'è una coincidenza al 100% dei modelli, ma c'è una coincidenza al 99,9% più qualche variazione di piccola entità che SE NON CAPISCI IL BIG MODEL TI SEMBRA ARABO.
(fra parentesi: sono Edwardsiano di stretta osservanza. La sua versione forse è la più difficile da capire inizialmente, ma poi alla fine ci fai di tutto. Come la Debian rispetto alla Suse, suppongo, dai discorsi dei linuxari che conosco, ma è un esempio che faccio con cautela perchè linux non lo conosco)
Cosa succede quando qualcuno che si sente un appartenente al "movimento antiforgita" legge questi discorsi? Non è che dice "ah, Baker critica questo specifico elemento del big model", no, dice "ah! Due forgiti che parlando del big model per fare propaganda! Bisogna farli stare zitti!". Non riesce nemmeno a riconoscerla come "critica" un qualcosa che affronti in maniera consapevole il modello e la teoria.
Eishiro:
grazie delle risposte, ora mi è venuto un dubbio riguardo alla sociologia eccetera, ma sarei OT visto che si parla di BM, quindi il BM è in pratica un modello che studia la componente sociale del gdr questa è la definizione corretta?
Moreno Roncucci:
C'è una descrizione molto succinta del Big Model che non quoto adesso perchè pare la stiano riscrivendo meglio (e quindi aspetto), ma grosso modo, è un modello che guarda al gioco di ruolo come comunicazione a livello sociale in un gruppo, volta al creare, mantenere e sviluppare uno spazio immaginato condiviso
Questo esclude MMPRPG, e molti "live" in cui lo spazio virtuale non è pienamente condiviso.
Ed esclude, come "oggetto di studio", qualsiasi cosa passi nella testa dei giocatori e non venga condivisa con gli altri. Quello che immaginano, quanto si immedesimano, i loro gusti, etc, è completamente fuori dal campo di osservazione.
Basta questo a farti capire quanto hanno "capito" drl Big Model quelli che dicono che classifica i giocatori in base ai loro gusti... :roll:
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