Gioco

[Fealoro]

   volevo fargli dire "Scusi signor Barbarossa, non capiterà più signor Barbarossa, grazie della sua lezione signor Barbarossa" e continuerò a solleticarlo con il machete finché non lo dirà.


Poi gli do due calci sui reni e lo lascio libero di andarsene (se vuole)


edit errore di battitura

[Matteo Stendardi Turini]

Ok, non avevo capito, pardon.

"Ma cosa cazzo vuoi?! Che ti reciti..." tossisce sputando sangue "la cantilena?"
Ti dà una spintarella, senza convinzione, poi ti fissa: "Scusi signor Barbarossa, non capiterà più signor Barbarossa, grazie della sua lezione signor Barbarossa."
"E ora lasciami andare, stronzo."

[Fealoro]

"Bravo" sorrido "vedi che se ti impegni ce la fai?"


Gli tolgo il machete da sotto il collo


"vai, togliti dalle palle, sfigato"

[Glenda]

October era con Toppler su una delle torrette...Siccome è un personaggio che per l'azione è negato, direi che non fa nulla, anzi, quando sente lo sparo si spaventa pure...Penso che, a questo punto, farà ciò che Toppler gli dice di fare, ovvero non scenderà di lì finchè non gli viene ordinato.

[Mr. Mario]

A questo punto chiedo a Colonel se può camminare con il mio aiuto, tenendole un braccio intorno alla vita. Se appena può, preferisco che dia un'impressione di forza, anche se essere rimasta a discutere con un proiettile in corpo già non è male. Se invece non ci riesce la prendo tra le braccia e la porto da Key, alla vecchia infermeria di sua madre Bish, sperando possa fare qualcosa di meglio di quello che posso fare io per la sua ferita.

Se poi là non c'è bisogno di me, vado a cercare October.

[Matteo Suppo]

A camminare ci riesco, suvvia u.u


E' un colpo al braccio, non alla gamba.

[Matteo Stendardi Turini]

Scraffy si alza malamente, scivolando mentre si appoggia al muro, e con un mezzo ringhio soffocato barcolla sotto la pioggia, per svanire pochi metri dopo nel gruppo.

October, Manny ti guarda sulla torretta, sghignazzando: "Ehi ragazzo, non hai mai sentito uno sparo in vita tua?".
Si affaccia alla finestra per guardare il gruppo di estranei che viene scortato all'interno del ponte, e Roark che affianca quello che sembra essere il loro capo. "Comunque, pare che la situazione si sia calmata..." aggiunge, calcandosi il berretto sulla fronte.

Che cosa fate? Colonel, il gruppo verrà portato in uno dei capannoni subito dopo l'ingresso del ponte, staccati dal resto di Madison, va bene?

[Matteo Suppo]

Mi va benissimo

[Mr. Mario]

Allora, lasciata Colonel alle cure di qualcuno con più materiale, se non cognizione di causa, di me, torno indietro all' ingresso e alla torre. Alle guardie che li stanno portando in un capannone lascio cadere il consiglio di tenerli a distanza, non uso la parola 'infetti' perché non ne sono sicuro e non voglio scatenare il panico, ma nemmeno voglio che vadano a divertirsi se c'è qualche ragazzina che gli ispira.

Poi cerco Colonel October. Quando lo trovo, nella torretta, gli dico "Ciao." Ok, poi c'è un momento di imbarazzo. "Senti, Colonel non me l'ha chiesto, ma secondo me le farebbe piacere se andasi a tenerle un po' di compagnia, che ne dici?"

[Matteo Suppo]

Suppongo parlassi di October

[Mr. Mario]

oops. Sì, correggo, va'.

[Fealoro]

Mi allontano dal vicolo fischiettando. A quanto pare non ho perso del tutto il mio tocco magico.


Mi aggiungo alle guardie che scortano il gruppo. Saluto con un cenno Robinson che si allontana e mi unisco a loro. Voglio vedere da vicino questi disperati che si sono gettati nelle fauci del lupo.

[Glenda]

arrivo domani...perdonate. Il carnevale è impegntivo    ma ora è finito

[Glenda]

October, Manny ti guarda sulla torretta, sghignazzando: "Ehi ragazzo, non hai mai sentito uno sparo in vita tua?".

October si spostò con il braccio i capelli appiccicati sulla fronte.
Sì, spari ne aveva sentiti...ma in verità mai così da vicino. E comunque, era almeno un anno che non ne sentiva.
Ma non era quello a spaventarlo, quanto l'idea di trovarsi nella condizione che gli fosse richiesto di rispondere al fuoco.
Si sentiva fuori posto.
Non rispose, si limitò a porgere la pistola a Manny, come a liberarsi di qualcosa di scomodo.
Poi si avvicinò Robinson - si chiamava così, gli pareva di ricordare - che gli disse qualcosa.

"Senti, Colonel non me l'ha chiesto, ma secondo me le farebbe piacere se andasi a tenerle un po' di compagnia, che ne dici?"

"E'...successo qualcosa?" chiese, ancora confuso. Poi aggiunse  "e no, Colonel non ha mai bisogno di compagnia..."

[Mr. Mario]

"E' stata colpita a un braccio. E no, non ho detto che ne ha bisogno."

La mia espressione pare indecifrabile.