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[Trollbabe] Relazioni: fin dove ci si può spingere?
Vittorio Del Bianco - [Lord Zero]:
La domanda è semplice ma parte da alcune considerazioni:
tutte le azioni di una relazione sono guidate dal giocatore... questo significa che potrebbe il giocatore suddetto usare un personaggio (relazione) per affrontare conflitti? Esempio: il giocatore dice che mentre la sua Trollbabe è in taverna a bere, Pippo va e fa a botte con alcuni "scagnozzi" che aspettano fuori, stendendoli tutti. A questo punto c'è un conflitto gestito come quando un giocatore non ha più la trollbabe e gioca solo le relazioni? quindi Pippo entra in conflitto e usa il numero della Trollbabe?
Moreno Roncucci:
Fammi un esempio pratico di come mandi la relazione a picchiare gli scagnozzi, seguendo le regole del gioco. (serve a farti vedere una cosa)
Vittorio Del Bianco - [Lord Zero]:
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Fammi un esempio pratico di come mandi la relazione a picchiare gli scagnozzi, seguendo le regole del gioco. (serve a farti vedere una cosa)[/p]
--- Termina citazione ---
Subito!
La trollbabe arriva in un villaggio e spaventa un tizio (facendolo scappare a gambe levate dopo un conflitto). Nella scena dopo io (gm) faccio il framing con la Trollbabe in locanda (dove voleva essere per scolarsi una birra) e il giocatore dice che la sua relazione è con lei a bere: qualcuno da dentro, guardando dalla finestra, dice che fuori ci sono dei tipi con aria imbufalita (il tipo di prima ha chiamato aiuto). La Trollbabe dice al personaggio con cui ha una relazione di occuparsene.. e il giocatore muove la relazione descrivendo le sue azioni (della relazione): esce fuori e picchia gli scagnozzi.
Altro esempio, però questo preso da un Actual Play mio (io ero il gm):
una trollbabe ha cercato di avere il permesso dal sacerdote in comando per visitare le cripte del tempio di notte. La scena si è conclusa negativamente per la Trollbabe.. non è riuscita ad allacciare un buon rapporto col sacerdote. Più tardi, una delle sue relazioni (un cavaliere templare dello stesso ordine del sacerdote) si propone di intercedere per la trollbabe (io come gm, interpreto in questo modo la relazione.. essendo mia responsabilità dire cosa pensa e dice). In questo specifico caso però, il giocatore ha rifiutato .. ma se avesse accettato la proposta della sua relazione?
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite]Autore: Lord Zero[/cite]La trollbabe arriva in un villaggio e spaventa un tizio (facendolo scappare a gambe levate dopo un conflitto). Nella scena dopo io (gm) faccio il framing con la Trollbabe in locanda (dove voleva essere per scolarsi una birra) e il giocatore dice che la sua relazione è con lei a bere: qualcuno da dentro, guardando dalla finestra, dice che fuori ci sono dei tipi con aria imbufalita (il tipo di prima ha chiamato aiuto). La Trollbabe dice al personaggio con cui ha una relazione di occuparsene.. e il giocatore muove la relazione descrivendo le sue azioni (della relazione): esce fuori e picchia gli scagnozzi.
--- Termina citazione ---
OK. Quindi, hai prima una scena in cui il giocatore dice che la Relazione va fuori a picchiare gli scagnozzi.
Notare che l'azione va comunque descritta COME LA VEDE LA TROLLBABE. Se non ha modo di vedere lo scontro fra gli scagnozzi e la Relazione, non gli viene descritta (se non dalla Relazione successivamente, e come racconto soggettivo).
Inoltre (pagina 57) per dichiarare un conflitto, devi essere in scena.
Immagine che la trollbabe non sia nella scena con la Relazione. In questo caso il giocatore non può dichiarare il conflitto. Non potendo dichiarare il conflitto, tutto quello che accade viene deciso dal GM senza bisogno di tirare nessun dado.
Se invece la Trollbabe è presente in scena, e quindi può dichiarare il conflitto.. il giocator deve dire COSA FA la trollbabe per ottenere il suo obiettivo. Non può dire "non faccio niente, fa tutto la mia Relazione".
Notare che "quello che fa la trollbabe" può anche essere "dico a xxx di riempirli di botte", ma comunque è la trollbabe che è in conflitto. Ci siamo ricondotti all'identico caso in cui durante un conflitto la Relazione aiuta la trollbabe.
--- Citazione ---[cite]Autore: Lord Zero[/cite]una trollbabe ha cercato di avere il permesso dal sacerdote in comando per visitare le cripte del tempio di notte. La scena si è conclusa negativamente per la Trollbabe.. non è riuscita ad allacciare un buon rapporto col sacerdote. Più tardi, una delle sue relazioni (un cavaliere templare dello stesso ordine del sacerdote) si propone di intercedere per la trollbabe (io come gm, interpreto in questo modo la relazione.. essendo mia responsabilità dire cosa pensa e dice). In questo specifico caso però, il giocatore ha rifiutato .. ma se avesse accettato la proposta della sua relazione?
--- Termina citazione ---
Da come l'hai descritta, non ci sarebbe stato conflitto. Decideva il GM se la relazione lo convinceva o no.
Però l'intervento della Relazione avrebbe potuto essere un tiro ulteriore nel primo conflitto, spuntando la casella di quella relazione.
Cosa volevo farti vedere portando la questione "teorica" sul piano concreto? Che non c'è, in pratica, nessuna differenza con i conflitti normali.
Vittorio Del Bianco - [Lord Zero]:
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Notare che l'azione va comunque descritta COME LA VEDE LA TROLLBABE.
--- Termina citazione ---
Ah ecco!! Mi mancava proprio questo punto, grazie!! :-)
Posso chiederti dove si trova sul manuale? .. perchè mi è proprio sfuggito :-(
Comunque ora è tutto chiaro. :-)
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