C'è però un aspetto, evidenziato in quel thread (mi pare da Vincenzo Beretta, ma potrei sbagliare): per creare un gioco Indie che funzioni e che non ti sputtani la reputazione serve comunque un certo tempo, sia per realizzarlo, che per il playtesting. SE alla fine lo vendi ci ricavi di più, per ogni singola parola pubblicata, che non a scrivere il classico modulo-tutto-ambientazione-e-railroading per un gdr tradizionale... ma quelle parole ti sono costate MOLTO più tempo e fatica!
Un autore di moduli per gdr tradizionali se ci si mette d'impegno te ne sforna uno in poche settimane. E poi ci pensa l'editor a fare correzioni, revisioni, etc (ovvio che il testo deve essere già accettabile senno' col cavolo che poi te ne commissionano un altro). Se "entri nel giro" puoi macinare ogni mese decine se non centinaia di pagine di fuffa che si scrive in automatico (gli stat degli NPC e i dettagli tecnici andrebbero verificati, ma basta vedere la quantità di errori presenti negli stats dei manuali pubblicati per rendersi conto di quanto si tiri via nella verifica nei moduli d'avventura). Alla fine ti daranno anche solo 2 centesimi a parola, ma a macinare parole su parole delle solite descrizioni dei setting e degli NPC fatti con lo stampino, diventa una cifra.
Invece, per realizzare un gdr di 60 pagine A5, un autore Indie capace che ci metta quattro anni. E rischia di mettere da parte tutto alla fine senza vederci il becco di un quattrino perchè non funziona. E giocando con la propria reputazione e credibilità, non ci si può permettere di sputtanarsi con un prodotto farlocco (la prima volta magari te lo comprano, ma poi non si fida più nessuno). Non è come nel campo dei gdr tradizionali, dove va bene qualunque cosa "tanto il GM può cambiarla se non va bene"...
Insomma, come sempre, dipende dal perché delle cose: se l tuo gdr lo avresti fatto comunque, per hobby e per passione, l'editoria indie è una grossa opportunità per gli autori più bravi. Se cerchi invece un lavoro fisso e sei disposto a macinare fuffa su fuffa, ti conviene ancora puntare sul gdr tradizionale (se riesci ancora a trovare un posto, stanno licenziando a raffica, persino Jonathan Tweet è stato recentemente licenziato...).
La cosa tragica è che anche i secondi, quelli che scrivono fuffa su fuffa, lo fanno per passione. A parte i più quotati e veloci, la maggior parte guadagnerebbe di più in un macdonald. Se sono lì a scrivere rpg lo fanno comunque per passione. E la maniera in cui è strutturata l'editoria tradizionale dei gdr fa sì che quella passone venga incanalata a produrre fuffa a basso costo.
"ma perché produrre tanta fuffa?" "per mantenere la casa editrice, ha delle spese e non potrebbe sopravvivere pubblicando un solo manuale per ogni gioco, playtestato bene, con il suo tempo. Deve buttare sul mercato un minimo di prodotto in un certo tempo, o la casa editrice chiude", "sì, va be', ma perchè allora tenere in piedi una casa editrice a tempo pieno, che ti richiede questi costi?" "perché sennò come faccio a produrre quella quantità di prodotto in un certo tempo?"
Io stà ruota da criceti l'ho mollata. Non mi interessa più né come appassionato né come acquirente. E' un altro mondo, alieno. Adesso gioco da hobbista giochi fatti da altri hobbisti, con cui comunico direttamente. E mi trovo molto meglio. E' proprio tutta un'altra vita!