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[Umorismo] Jonathan Steele eGatti nella Pigna
Reckall:
Korin, posso solo risponderti con quanto ti dissi quella sera a Lucca: nel calcio (come negli altri sport) l'arbitro ha sempre ragione - anche quando sbaglia. Togliendo casi Moggi vari, si puo' dire che fa parte del gioco: un centravanti puo' sbagliare un goal gia' fatto e un arbitro annullare un goal regolare. Mi sono capitate entrambe le cose, ed e' questa la ragione per cui di norma quando giocavo non mi arrabiavo quasi mai con l'arbitro.
Esiste un modo per evitare questo? Certo. Per dire, giochi a FIFA su PC, e l'arbitro elettronico non sbaglia. Inoltre ci sono persone che preferiscono FIFA su PC a una partita vera. E' dunque un modo piu' giusto o piu' evoluto di giocare? No, e' solamente differente.
Il che ci lascia al punto di partenza: me lo hai presentato (parlo a un'interlocutore ipotetico), mi ha piu' o meno interessato ---> ho deciso che preferisco altro. Il resto e' accademia Cosa c'e' di strano? Succede ovunque: per un giocatore che ti spiega che il vero GdR su PC e' Torment con la sua bellissima trama a scelte morali ne troverai uno che ti spiega che il GdR su PC e' Oblivion perche' la trama e' solo un filo esile che lega la possibilita' di creare la tua storia personale agendo in un mondo fantasy in piena liberta' (un mio amico, con un Mod, andava a caccia e mangiava solo la carne degli animali uccisi - simulando la vita da ranger). Inoltre, per ogni coppia di giocatori impegnati in questo dibattito ne troverai senz'altro un terzo che spieghera' con toni assoluti come il GdR su PC (o console) non esiste. E cosi' via. Succede con ogni cosa del mondo.
Cio' che davvero - questo si' - mi incuriosisce e' notare come alcuni argomenti causano tentativi di profetizzazione che vanno oltre il sano. A botta calda (e a casaccio) mi vengono in mente i fumetti di Pazienza, l'eterno dibattito su Oblivion (ovvero "se ti piace Oblivion e pensi che il GdR su PC sia quello, non e' che hai un'idea diversa dalla mia, ma sai proprio un cretino..."), The Forge, certe discussioni in ambito anime/manga, certe altre in ambito cinematografico e poco altro.
Perche', per fare un esempio a caso, ho un amico superappassionato di motori che non e' mai riuscito a attaccarmi il virus (ne' ci ha mai provato) laddove io neppure con Myiazaki sono riuscito a convincerlo che l'animazione giapponese ha delle grandi qualita' (*) - eppure ci rispettiamo e rispettiamo le rispettive opinioni senza che esse suscitino guerre di religione? Dunque puo' accadere (il non scoppio della guerra di religione). Ma allora, quando accade e quando no?
E' questa, per me, la vera domanda interessante. Ma, se la osservi bene, essa coinvolge campi che vanno dalla sociologia alla psicanalisi, e che paiono trascendere, dunque, dallo specifico in se'. A tutt'oggi, per dire, non sono mai riuscito a capire se l'opera di Pazienza e The Forge hanno, in effetti, una sottile e invisibile caratteristica comune che ha causato intorno a loro alcune situazioni disgraziate, oppure se tali situazioni disgraziate capitano per caso - e quindi potrebbero accadere a qualunque campo di interesse (un po' come la sindrome di Guillain-Barre' puo colpire chiunque a qualunque eta').
La mia ipotesi di partenza e' sempre legata all'idea che un certo tipo di fenomeni nasce sempre da enti la cui "scoperta" da' l'illusione di essersi "elevati" rispetto a cio che ora si percepisce come "massa non ancora illuminata" - ma si tratta di una mia ipotesi istintuale fatta a braccio, non chiedermene una razionalizzazione 8)
(*) A questo proposito ho in mente un aneddoto divertentissimo. Una sera usciamo con questo mio amico, la sua nuova ragazza e altri. Parlando con lei a un certo punto accenno al fatto che "convincere il tuo ragazzo a andare a sciare (se ne discuteva) e' come convincerlo a guardarsi un cartone animato giapponese". Reazione piccata di lui: "Io non ho MAI DETTO che i cartoni animati giapponesi sono brutti! Solo che non li conosco abbastanza da poterli commentare!"
Ah. Al che, io fiuto l'aria e attendo. Passano dieci minuti, ed ecco suonare il cellulare della ragazza con la sigla di Lupin III (non "Planet'O", putroppo, ma l'altra con la fisarmonica - ma comunque...) Cosi' "attacco bottone, e scopro che e' una fan oltre misura di Lupin (e di altro), ma che non aveva mai visto "Il Castello di Cagliostro".
Hai capito?
Che faccio? Ovviamente mi fiondo in DVDeria e compro "Il Castello di Cagliostro": le dovevo un favore grazie a un aiuto che mi aveva dato in ambito ospedaliero, e ne ho approfittato per regalarle il film.
"E' molto bello", ho specificato, "Inoltre puoi vederlo con il tuo ragazzo, cosi' puo' iniziare anche lui a conoscere l'animazione giapponese... e partendo da uno dei migliori film mai prodotti". "Sei meraviglioso!", mi fa lei, "e faro' proprio cosi'!" E l'ha fatto.
Beh, lui mi parla ancora, ma l'animazione giapponese continua a non digerirla. Pero' almeno adesso puo' (agli occhi di lei) "dirlo con cognizione di causa".
La morale della storia? Non dire che l'olio di ricino non l'hai mai provato a un fan del prodotto. 8)
Vince, chiude :D
Dario Delfino:
Per me la chiave di volta in queste discussioni è una semplice parola:
PERCHE' ?
A me sta bene se uno mi dice che non vuole giocare ai gdr new wave "perchè non vuole sforzarsi di fare nulla e gli piace sentire la storia di altri e tirare i dadi".
Questa persona però dovrebbe astenersi dal criticare i gdr, PERCHE' NON LI CONOSCE. (E poi siccome sono anche abbastanza diversi l'uno dall'altro, anche chi ne ha provato uno dovrebbe limitarsi a dire che QUEL gioco in particolare non gli piace).
Non ha senso dire: "non mi piace perchè non mi piace".
E poi c'è il punto di partenza, che spesso viene superficialmente ignorato:
"Dove voglio arrivare con questa discussione?"
Se la risposta è "voglio dire la mia e nulla di ciò che mi verrà detto mi farà cambiare di una virgola il mio pensiero" allora è meglio chiudere subito il dialogo, perchè NON è un dialogo, ma un monologo, magari multiplo, ma comunque del tutto inutile.
PS Avete notato che siamo paurosamente OT? :wink:
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione ---[cite] Reckall:[/cite]Korin, posso solo risponderti con quanto ti dissi quella sera a Lucca: nel calcio (come negli altri sport) l'arbitro ha sempre ragione - anche quando sbaglia. Togliendo casi Moggi vari, si puo' dire che fa parte del gioco: un centravanti puo' sbagliare un goal gia' fatto e un arbitro annullare un goal regolare. Mi sono capitate entrambe le cose, ed e' questa la ragione per cui di norma quando giocavo non mi arrabiavo quasi mai con l'arbitro.
--- Termina citazione ---
Io non ho capito (davvero) una cosa sul tuo esempio.
Parli del potere dell'arbitro e del suo campo d'azione?
Nel qual caso, non stiamo parlando di Regola Zero o no: l'Arbitro-Zero non APPLICA regole decise prima. Le CAMBIA al volo.
Oppure intendi dire che giochi diversi hanno pregi e difetti diversi (come pare dal resto del post)?
Certo, vero, sacrosanto.
Ma alla fine la "guerra di religione" vede da una parte i sostenitori del gioco "vecchio stile" che è uno solo ("master decide, gli altri s'attaccano") e che "così si fa, perchè non c'è altro modo nè mai ci sarà"...
...e dall'altra i fedayn (*) illuminati sulla via di Damasco dal fatto che tutto quello che li ha irritati per anni è un orpello inutile e che ci sono millemila modi per evitarlo.
Ma tu, da GM, non sei tentato neanche un po'dal liberarti dei tempi di preparazione biblici, del dover essere giudice supremo di premi e punizioni dei tuoi GIOCATORI (non PG!), del dover inventare una regoletta al volo SPERANDO che vada bene ogni volta che i giocatori s'inventano qualcosa, sperare che non facciano tiri troppo belli o troppo brutti sennò quello che hai preparato va a banane? ?_______?
Penso CI SIANO le basi per parlare di "miglioramento" in senso anche oggettivo.
(*) in senso scherzoso... chi è su IHGG da un po'ricorderà il termine in altro contesto. :P
Niccolò:
--- Citazione ---Korin, posso solo risponderti con quanto ti dissi quella sera a Lucca: nel calcio (come negli altri sport) l'arbitro ha sempre ragione - anche quando sbaglia. Togliendo casi Moggi vari, si puo' dire che fa parte del gioco: un centravanti puo' sbagliare un goal gia' fatto e un arbitro annullare un goal regolare. Mi sono capitate entrambe le cose, ed e' questa la ragione per cui di norma quando giocavo non mi arrabiavo quasi mai con l'arbitro.
--- Termina citazione ---
due semplici considerazioni:
1) l'arbitro non è un giocatore
2) i giochi di società non prevedono al figura dell'arbitro, se non in contesti particolari (tornei, per esempio)
Dario Delfino:
Ancora sull'arbitro:
L'arbitro applica UN REGOLAMENTO chiaro, chiarissimo.
Immagina la scena: la squadra attaccante con una spettacolare serie di passaggi riesce con gran fatica ad avvicinarsi all'area avversaria. Il capocannoniere ha la palla, davanti a lui c'è solo il portiere... Fa una finta, il portiere si butta dal lato sbagliato, e lui tira! Colpo di sfiga la palla colpisce il palo.
L'arbitro dice: cavolo, 'sta azione era troppo bella. E' Goal lo stesso.
Che fine fa quell'arbitro? Se è un master di dnd non avrà nessun problema. :roll:
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