Gente Che Gioca > Gioco Concreto

Centodieci per cento [110%]

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Emanuele Borio:
Le corna delle Trollbabe ò_ò

Niccolò:

--- Citazione ---[cite]Autore: Lollo[/cite]Jenga come metodo di risoluzione diDread(anche se in effetti il gioco è quasi tutto lì).
--- Termina citazione ---


beh, no.ci sono alcune tecniche su COME usare sto jenga.

alla fine le cose di cui stiamo parlando sono parte del colore. nulla di davvero nuovo. il big model mica per niente dice che il colore è un moltiplicatore universale del gioco

Ezio:
Il Gusto del Delitto arriva al 130%!
Un 10% lo da il manuale, con la sua appendice (metà libro, in realtà), che ti spiega "l'inglesitudine".
Un secondo 10% lo da l'edizione italiana, con la sua impaginazione da Giallo Mondadori.
Ma il 10% di mindfuck totale, per me, lo da la gestualità obbligatoria: guando ti puntano addosso il dito per l'Influenza tu voresti spezzarlo e farlo ingoiare al bastardo... quando invece Cross o chi per lui ti porge le mani tu vuoi parlare, vuoi riempire quel vuoto che ti guarda con un sorriso...

giullina:
In generale per me il 10% è qualcosa di fisico. Un gesto che ha effetto meccanico, ma qualcosa di più del tirare i dadi, gesto la cui carica emotiva è ormai nota a tutti.
Ecco, mi piacciono quei gesti che vanno oltre.
Il dado teschio di Steal Away Jordan: se lo tocchi, DEVI tirarlo.
Il marker di Misspent Youth: ti sei svenduto? è l'Autorità che ti cambia la scheda.

Sono dei 10% diversi da cose come "la bellezza del manuale" o "il tono del testo".

LucaRicci:
Pure per me: è qualcosa di tangibile, di osservabile, di fisico il più delle volte.

Straquoto Il permanent Marker di Misspenth Youth e la candela di Polaris. Anche il Rituale iniziale di Society of Dreamers.

Poi c'è il finale di Penny (da brivido), i CV di Time&Temp (che ti fanno sentire troppo un precario), le ferite di Puppetland (quelle facevano male al pupazzetto...)

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