Autore Topic: Il Salotto e il Palco  (Letto 1887 volte)

lapo

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Il Salotto e il Palco
« il: 2010-12-14 23:10:25 »
Cito da qua (mi vi assicuro che vi serve poco contesto: questo thread ha uno scopo diverso da quello):
Citazione
[cite]Autore: Rafu[/cite]A volta si ragiona come se ogni singolo thread qui esistesse (solo o principalmente) per essere "tramandato ai posteri": non per il botta e riposta immediato, perqueidubbi diquellapersonaora(che sarebbe la vocazione del mezzo "forum"), ma piuttosto per "produrre" una FAQ o un vademecum che resti inciso come nella pietra e serva a rispondere in futuro a tutti i dubbi di tutti gli altri

Ma queste sono parole mie!
O, quantomeno, ne ho pensate di quasi identiche molto di recente; approfitto quindi di questa frase, fuori dal suo contesto, per elaborare il mio punto di vista a riguardo.
Forse ne avevo parlato con Rafu nelle nostre lunghe e piacevoli chiacchierate serali, o forse erano semplicemente nell'aria… non importa: in ogni caso, ne approfitto.

[size=14]Il Salotto ed il Palco[/size]

Da anni, sostengo piuttosto spesso l'opinione che i forum sono malvagi, in tono un po' scherzoso, ma neanche poi troppo.
Ma non ho mai inquadrato cosa li rendesse, ai miei occhi, tali.

Come spesso accade in questi casi è stato solo due giorni fa, durante le abluzioni mattutine, che ho intravisto parte del problema: i forum promettono di essere la versione online di un salotto di gente che chiacchiera, ma quello che spesso (troppo spesso) danno è piuttosto un palco elettorale, come in un comizio… e sappiamo tutti come suonano, troppo spesso, le parole sentite nei comizi: grandiose, altisonanti, generalissime.
Chi sa! Forse siamo influenzati dalla permanenza della parola scritta, forse ci pesa il fatto che le nostre parole resteranno lì a lungo, che chiunque potrebbe leggerle… ma noto certamente che spesso c'è una certa propensione a parlare non all'interlocutore, ma a una genericissima posterità, a scrivere non spiegazioni, ma genericissime regole d'oro applicabili (nelle intenzioni di chi le pronuncia) in praticamente qualsiasi caso.

Ma se c'è una cosa che ho imparato nello sviluppo dei software è che ci sono solo due tipi di programmi: quelli scritti magri di fretta, pieni di limitazioni anche un po' arbitrarie, ma pronti e funzionanti adesso, oppure quelli generici, omni-comprensivi, pensati per risolvere qualsiasi problema e, irrimediabilmente, non finiti e pressoché inutilizzabili.

Non credo sia un caso che i tool che di solito si utilizzano da riga di comando UNIX (BSD/Linux/Solaris/quelchevipare) è composta non da pochi programmi potentissimi, ma da una grande collezione di programmi singolarmente molto semplici e pensati per risolvere uno, forse due problemi molto specifici; la potenza viene dal fatto che, essendo semplici, sono altrettanto semplici da unire per formare discorsi più complessi che, però, sono a quel punto basati su mattoncini piccoli, solidi, ben testati; delle buone basi su cui lavorare.

Lasciando perdere il parallelo con il software (peraltro un po' forzato), vorrei esortare ad invertire questa tendenza e a scrivere per l'ora, qui, adesso, parlare con l'interlocutore che abbiamo di fronte agli occhi, fare un discorso pratico e funzionale.
Non perché sia sbagliato generalizzare (ci mancherebbe!), ma perché per fare quello c'è sempre tempo più avanti.

E col senno di poi, tra l'altro, riusciremo a generalizzare molto meglio (e magari in un thread apposito, non in risposta a qualcuno: rischieremmo solo di confonderlo).

Qua concludo, facendo notare con una punta di auto-referenzialità che questo discorso soffre delle stesse pecche che addita: è scritto per un pubblico, non per qualcuno in particolare.
Con il differente contesto, però, che vuole essere l'apertura di un thread, e non una risposta e credo che un'apertura abbia tutto il diritto di essere un po' vaga, di essere uno spunto che possa magari fiorire in un bel thread, oppure no!, può essere benissimo uno spunto su cui rimuginare e, magari, tornare a mente mesi dopo, al mattino…
« Ultima modifica: 2010-12-14 23:31:37 da lapo »

Simone Micucci

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Il Salotto e il Palco
« Risposta #1 il: 2010-12-14 23:17:11 »
Mi piace Lapo, bel thread.

Una nuova tesi a favore del concetto "lavorare sugli Actual Play è indispensabile" ^_^

È il motivo per cui detesto il vano cianciare pieno di paroloni che non vanno da nessuna parte, che servono a spiegare ad un cieco il colore dell'aria.
Esempi pratici e gioco! Queste dovrebbero essere parole chiave!
« Ultima modifica: 2010-12-14 23:18:51 da -Spiegel- »
Simone Micucci - GcG Global Fac - Fan Mail: 70 - Pacche sulla Spalla: 1. "Difficile avere nemici con Caldo+3"

Mattia Bulgarelli

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Il Salotto e il Palco
« Risposta #2 il: 2010-12-15 10:16:43 »
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Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Il Salotto e il Palco
« Risposta #3 il: 2010-12-15 10:40:40 »
Fanmail.

Fermo restando che le utlime righe del post iniziale sono sacrosante: _subito_ si pensa al qui ed ora, ma in un _secondo momento_ è corretto e giusto rielaborare la discussione estemporanea per qualcosa da mettere "su di un palco, per i posteri" (altrimenti dovremmo reinventare la ruota tutte le volte...).

Bella lapo.
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

lapo

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Il Salotto e il Palco
« Risposta #4 il: 2010-12-15 22:17:08 »
In un secondo momento, se uno ne ha voglia e passione e tempo, è secondo me ben gradito che ne astragga un articolo sulla wiki.
Ma in un primo momento rispondiamo alla domanda, senza generalizzare troppo e senza fuorviare troppo, che è meglio. ;-)

Certo, poi l'articolo sulla wiki stesso può essere fonte di discussione e quella vale certo un thread, ma non sarà un thread con argomento lo stesso argomento della discussione ‘pratica’ di cui sopra, sarà piuttosto un suo meta-argomento, dato che discuterà non di quale sia la risposta, ma di quale sia la forma migliore per spiegarla, oppure di quale sia la regola generale.

Moreno Roncucci

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Il Salotto e il Palco
« Risposta #5 il: 2010-12-15 22:56:27 »
Io sinceramente non ho molta fiducia nella produzione di articoli "a posteriori", nel wiki o altrove. Sarà sempre in ritardo rispetto al forum. E non vedo nemmeno una contrapposizione fra "rispondere ad una domanda specifica" e "scrivere qualcosa di utile per tutti". Rispondendo a domande specifiche si crea una casistica a cui si può fare riferimento in seguito, magari creando degli "indici".

I "comizi" nascono non tanto nelle risposte alle domande (che, se fatte sulla base di actual play, di solito trovano una risposta rapida) quanto nelle discussioni fra due tesi. Cosa sempre più frequente man mano che ci si allontana dai casi specifici per andare su regole e leggi generali.
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

lapo

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Il Salotto e il Palco
« Risposta #6 il: 2010-12-15 23:24:51 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Io sinceramente non ho molta fiducia nella produzione di articoli "a posteriori", nel wiki o altrove

Ah, neanche io ne ho molta fiducia: mi sembra un po' noioso e un po' inutile (proprio per il ritardo di cui parli*).
Ma se qualcuno ne ha la voglia e il tempo e la passione, beh, di certo non mi fa danno.
E wikipedia è lì a dimostrare che esiste gente che ha l'enciclopedia come hobby, e probabilmente ci si diverte pure.
(non lo capisco, ma lo prendo come fatto)

*: di contro, quel ritardo è rispetto a chi ha tempo e voglia di essere sempre aggiornato, ‘on the edge’, e può invece risultare come utile vademecum per aiutare quelli che non sono aggiornati ad aggiornarsi.

Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Rispondendo a domande specifiche si crea una casistica a cui si può fare riferimento in seguito, magari creando degli "indici".

Sì e no.

, se uno prima risponde e poi, a posteriori, il giorno dopo magari, nota che la risposta è ben fatta e se la segna.

No, se uno risponde con l'intento di segnarsela per il futuro; questo intento, secondo me, tende molto fortemente a spingere in ‘direzione comizio’; non è una certezza, ma secondo me alza considerevolmente il rischio che accada.

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