Autore Topic: Volantino/questionario per formare gruppi di gioco giusti  (Letto 5185 volte)

adam

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Il giorno che inizia lucca io mi ritrovo a casa mia a postare questa robaccia. E dato che ci andrò solo sabato e domenica, mi perdo pure le discussioni di domani all'una e mezza. Come un demente ho prenotato l'albergo prima di informarmi sul programma...

Comunque, mi presento. Sono uno dei soliti lurker che posta solo dopo molto tempo che si è registrato. Dire che vengo da gdritalia non è propriamente esatto, dato che comunque lo frequento relativamente da poco—e negli ultimi mesi zero, purtroppo. Ho partecipato al contest con S di Sorro che per qualche oscuro motivo è arrivato in finale, ma non ho nemmeno fatto la presentazione del gioco causa un sacco di roba nella vita di un uomo che viene fuori nei momenti più sbagliati. Beh, finita la roba, uno ricomincia a giocare, quindi eccomi qui. Ci sono arrivati per percorsi tortuosi... leggere il blog di thekeeper è stato sicuramente il passo fondamentale.

Premetto che non sono uno di voi fanatici e sporchi hippie indipendenti, MA PERO' ho cominciato a giocare veramente solo con i giochi di cui si parla principalmente qui. O meglio, ho sempre giocato in questa maniera, e ho sempre trovato fastidioso il fatto che dovessi giocarci con parp... D&D et similia. Le teorie forgite mi affascinano al punto che ci ho passato più di una nottata, leggendole, a bocca aperta per lo stupore che mi provoca l'esistenza di esseri umani reputabili saggi. Inoltre, sappiate che sono un appassionato sia di dungeon crawling che di dogs in the vineyard & co. Ovviamente, dungeon crawling non parp... senza regola 0 e tutto il resto.

Ora, dopo avervi annoiato per bene, ecco il succo del post. In realtà, non è un gran post, ma dato che succhio come una sanguisuga e non ho mai dato nulla a 'sto forum, da qualche parte devo pur cominciare. Allora, io ho grossi problemi a trovare gruppi di gioco. Cioè, abito al centro di Roma. Ho ludoteche e ludopub ovunque. Dove mi giro ci sono negozi di giochi. Sotto casa mia c'è la games academy e il nexus games shop. Eppure un cavolo, i gruppi non durano più di una sessione—in parte sono io che li spavento, poveri giocatori di D&D, in parte proprio per tutto ciò che cerca di raggiungere l'ideologia forgita. Insomma, non si trova un gruppo che abbia dei gusti comuni. L'ultimo che funzionava, mesi fa, era con il caro Hasimir che però non mi vuole più bene e quindi non mi chiama più (o magari è vero che non hanno tempo di giocare perché lavorano e studiano °L° ah, queste due cose misteriose). Uno dei miei dolori più grandi è stato giocare a Paranoia (in assoluto il mio gioco preferito) e vedere gente che si stufava della paranoia stessa a cui li istigavo io e gli altri giocatori più ferrati, per poi abbandonare semplicemente il gioco.

Quindi, mi sono imposto la creazione di un volantino formale da far compilare a tutti i giocatori che capiteranno nelle mie grinfie. Il volantino deve
A: spiegare vagamente ed il più sinteticamente possibile cosa serve affinché i giocatori possano compilare non perfettamente ma in maniera decente il punto b.
B: far scegliere ai giocatori varie opzioni che conducano con buona probabilità alla formazione di un gruppo di gioco che sia giusto. Per giusto, intendo che sia coerente, funzionale e tutto il resto.

Io ho fatto una sorta di bozza, e poiché non sono un conoscitore ma solo un bambino che guarda meravigliato qualcosa di bello e nuovo avrò sicuramente toppato alla grande. Sentitevi liberi di mandarmici e dire «non serve a nulla ciò che hai scritto per i tuoi obiettivi».
In sostanza, cerco di spiegare cosa è la creative agendum in maniera volutamente vaga, cerco di eliminare gli stereotipi in cui inciampano tutti quando vi si approcciano, e poi scegliere la/e creative agenda che più piacciono. Quindi, dato che c'ero, anche la risoluzione preferita tra fortune/karma/drama. Di seguito, i giochi preferiti, ma solo per capire che genere di ambientazione e stile di gioco piace—ho imparato a spese personali che la semplice preferenza del gioco non serve assolutamente a sapere se questo individuo si troverà bene con quest'altro; infine, le ultime domande per capire quanto il giocatore sia inesperto o, peggio ancora, fossilizzato sullo stesso gioco.

Quel che vi chiedo è aiutarmi nel realizzare un volantino/questionario che realizzi al meglio (con brevità e la giusta dose di efficacia) i punti A e B. Ripeto, la coerenza accademica deve essere il minimo che serve affinché ci siano buone probabilità di formare un gruppo di gioco giusto. Ringraziandovi in anticipo per le risposte, vi posto il volantino che ho scritto. A presto ^L^

Citazione
Domanda 1: In quale categoria di creative agenda ti diverti di più?
Chiarimenti: la creative agenda è il modo in il gruppo trae divertimento dal gioco; ciò che, durante la giocata, appaga l'animo dei giocatori.
Non è:
- qualcosa in relazione al singolo. La creative agendum è una situazione che si sviluppa nel momento in cui i giocatori interagiscono tra loro e col gioco. Non è una preferenza o una qualità; è un processo.
- il motivo per il quale giochi, che può essere divertirti, dimostrare di essere il migliore, rimorchiarti Adam o quel che ti pare. La creative agendum è come il gruppo di giocatori trae divertimento dal gioco in sé. Lo scopo per cui ognuno di questi lo fai è qualcosa di differente.
- qualcosa di conscio. La creative agendum viene fuori spontaneamente nel giocare. Quindi, probabilmente, non ti sei mai accorto in quale creative agendum ti diverti di più; prova comunque a scegliere una o più delle tre categorie sottostanti.
- qualcosa di immutabile. Probabilmente, se hai una mentalità sufficientemente aperta, puoi trovarti a tuo agio in qualsiasi creative agendum, o comunque non solo in una. Io adoro gli scacchi. Quando gioco a scacchi, divento cerebrale e metodico, una macchina calcolatrice che trae soddisfazione dal vincere la partita dimostrando che è la migliore di tutte. Ma io adoro anche il teatro e l'arte. Quando disegno, entro in una follia sacra che canalizza il mio istinto in un linguaggio sublime atto solo alla placida contemplazione di ciò che è l'esistenza. Ciò non significa che ti deve piacere tutto. Esponi solo ciò che senti, senza costringerti a sceglierne una o più d'una.

Risposte alla domanda 1 (sceglierne almeno una):
1. Gamismo. Il gruppo trae gusto dal superare una sfida e risultare vincente. Può essere una sfida a dialettica, il risolvere un enigma, trovare la soluzione di un giallo, inventare una tattica di combattimento efficace. Se qualcuno del gruppo non opera azioni che siano funzionali alla soluzione del problema attuale, sta giocando male. Stereotipi sbagliati: il powerplayer di D&D che sa tutte le regole a memoria, sfrutta ogni bug del gioco a proprio vantaggio ed ha un personaggio piatto ma ottimizzato.

2. Narrativismo. Il gruppo trae gusto dal narrare una storia emozionante. Può essere lo svisceramento delle personalità dei personaggi, l'interpretarli teatralmente, il descrivere scene dalla grande bellezza estetica, comporre quella che è una storia ludica a più voci. Se qualcuno del gruppo non opera azioni che siano affascinanti nello sviluppo della trama, sta giocando male. Stereotipi sbagliati: il vampiro incallito che non fa altro che parlare di dilemmi retorici e suicidi descrivendo per ore fatti completamente inutili e noiosi.

3. Simulazionismo. Il gruppo trae gusto dal simulare un mondo «vero» e che ha dei meccanismi che lo rendono verosimile. Può essere la creazione di società e politiche complesse all'interno dell'ambientazione, il disegnare mappe esatte di tutti i luoghi importanti, il generare una corretta genesi mitologica del mondo di gioco. Se qualcuno del gruppo opera azioni che non sono plausibili nel mondo del gioco, sta giocando male. Stereotipi sbagliati: il maniaco del signore degli anelli che sa tutta la cronologia a memoria, ha scritto vari racconti brevi in perfetto elfico nella terra di mezzo e si incazza se qualcuno sbaglia a dire un nome o una data.

Domanda 2: Quale/ tipo/i di risoluzione delle situazioni di gioco ti piace/ciono di più?
1. fortuna: per determinare gli effetti di un'azione, vengono utilizzati sistemi pseudo-casuali come dadi o carte.
Esempio: faccio 2d6+4 danni, li tiro per vedere quanti danni effettivamente procuro.

2. karma: per determinare gli effetti di un'azione, si confronta staticamente una caratteristica del personaggio con una dell'azione.
Esempio: faccio sempre 7+4 danni.

3. dramma: per determinare gli effetti di un'azione, il giocatore decide a priori cosa succede*.
Esempio: lo uccido sul colpo.
*non significa che tutti fanno come gli pare. Spesso situazioni del genere hanno condizioni che permettono di farlo un determinato numero di volte, in determinate circostanze, e via dicendo.

Domanda 3: quali sono i tuoi giochi preferiti?
Domanda 4: a quali giochi hai giocato almeno 3 volte?
Domanda 5: da quanto tempo fai giochi di ruolo?
Domanda 6: sei mai stato master? Se si, quante volte?
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da adam »
Alessandro

Mattia Bulgarelli

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Volantino/questionario per formare gruppi di gioco giusti
« Risposta #1 il: 2008-10-30 12:10:17 »
Io non la butterei così sul tecnico, la Creativa Agenda (*) personale è una cosa un po'complicata da autodeterminare e non è un gruppo sanguigno che resta immutato per tutta la vita. ^____^;

Forse la scrematura più grossa la otterresti chiedendo "chi vuole provare un modo VERAMENTE RIVOLUZIONARIO di giocare?"
I pavidi si scremeranno da soli, gli audaci arriveranno.

Oppure proponendo direttamente il gioco: "Es.: cerco giocatori per Cani Nella Vigna, il gioco che... blah blah blah, preparatevi ad un'esperienza nuova"

Il problema, mi pare d'intuire, è che partono con delle aspettative e si sentono "traditi".
Li metti di fronte all'idea che "è una roba nuova, ma nuova DAVVERO" e si troveranno a doversi fidare che "si fa al contrario del solito".

(*): "Agenda" anche al singolare. Significa "[lista] di cose da fare". Nel caso specifico, "[lista] di cose che si vogliono fare". Anche se la lista è una, le cose sono più di una. ^_^
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Korin Duval »
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adam

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Volantino/questionario per formare gruppi di gioco giusti
« Risposta #2 il: 2008-10-30 20:32:06 »
Citazione
[cite] Korin Duval:[/cite]Io non la butterei così sul tecnico, la Creativa Agenda (*) personale è una cosa un po'complicata da autodeterminare e non è un gruppo sanguigno che resta immutato per tutta la vita. ^____^;

Forse la scrematura più grossa la otterresti chiedendo "chi vuole provare un modo VERAMENTE RIVOLUZIONARIO di giocare?"
I pavidi si scremeranno da soli, gli audaci arriveranno.

Oppure proponendo direttamente il gioco: "Es.: cerco giocatori per Cani Nella Vigna, il gioco che... blah blah blah, preparatevi ad un'esperienza nuova"

Il problema, mi pare d'intuire, è che partono con delle aspettative e si sentono "traditi".
Li metti di fronte all'idea che "è una roba nuova, ma nuova DAVVERO" e si troveranno a doversi fidare che "si fa al contrario del solito".

(*): "Agenda" anche al singolare. Significa "[lista] di cose da fare". Nel caso specifico, "[lista] di cose che si vogliono fare". Anche se la lista è una, le cose sono più di una. ^_^

eh!! ciao e grazie della risposta
il fatto è che ho già provato una sorta di tattica simile.
Io: «Raga, c'è questo gioco che è davvero rivoluzionario, è facile da capire ma è davvero una ficata»
Giocatore: «ah si?! Voglio proprio vedere sto gioco! Avanti, che ti smonto il sistema in mezza sessione.»

Ovviamente un giocatore del genere non rientra nelle persone con cui vorrei giocatore.

Il fatto è che chi vuole giocare con questa premessa—e sono pochi—non ne è in grado (90%) perché si sente un grande esperto di giochi e poi ovviamente viene smontato da qualcosa come dogs (vedi esempio sopra);
e chi sarebbe in grado, soprattutto perché non è stato plagiato troppo nel corso degli anni, rientra comunque nella maggior parte delle persone che reagiscono con «ma perché dobbiamo cambiare stile di gioco?»
E dato che non si accontentano di "provare qualcosa di nuovo", l'unica soluzione è spiegare perché e percome. Finora, in questa maniera, sono riuscito a ottenere una sola persona che, giocatore di D&D incallito da decenni, stessa campagna da sempre con nano guerriero epico, è stato colpito da dogs e mi chiede incessantemente di provarlo (e appena troverò un altro paio di giocatori esaudirò le sue brame).


ps: oltretutto non è detto che io voglia giocare solo a dogs o a narrativisti XD anche creative angenda coerenti e differenti non mi dispiacciono affatto.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da adam »
Alessandro

Mattia Bulgarelli

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« Risposta #3 il: 2008-10-30 21:56:54 »
Citazione
[cite] adam:[/cite]
eh!! ciao e grazie della risposta


Siamo qui apposta. ^_-

Citazione

il fatto è che ho già provato una sorta di tattica simile.
Io: «Raga, c'è questo gioco che è davvero rivoluzionario, è facile da capire ma è davvero una ficata»
Giocatore: «ah si?! Voglio proprio vedere sto gioco! Avanti, che ti smonto il sistema in mezza sessione.»

Ovviamente un giocatore del genere non rientra nelle persone con cui vorrei giocatore.


A parte che non ci riesce (e quindi s'incazza ancora di più) :P
Ovvio che non è quello lo spirito.

Citazione

Il fatto è che chi vuole giocare con questa premessa—e sono pochi—non ne è in grado (90%) perché si sente un grande esperto di giochi e poi ovviamente viene smontato da qualcosa come dogs (vedi esempio sopra);


Beh, io al Mantova Games ho avuto questa esperienza: due ragazzi, gli chiedo "volete provare un gioco DAVVERO nuovo?".

Uno accetta, l'altro (il suo GM) dice che sta a guardare.
Facciamo i PG, giochiamo, ecc...
Quello che ha provato ne è uscito entusiasta (o almeno con un'idea "nuova" in testa), il suo GM se n'è uscito, alla fine: "ma non è possibile!" (sottinteso "fare così").

Traine le conclusioni che credi... -_-

Citazione

e chi sarebbe in grado, soprattutto perché non è stato plagiato troppo nel corso degli anni, rientra comunque nella maggior parte delle persone che reagiscono con «ma perché dobbiamo cambiare stile di gioco?»


Ci vuole una risposta pronta, tipo "per provare", "perchè no?" o simili, forse...

N.B.: ci sentiamo dopo Lucca, non aspettarti una risposta-lampo. ^_^;
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Korin Duval »
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adam

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« Risposta #4 il: 2008-10-30 22:48:54 »
si si anch'io domattina parto e fino a lunedì serà non toccherò computer.

comunque, a me non interessa, in questa sede, convincere qualcuno a provare qualcosa di nuovo.

A me interessa formare un gruppo coerente, che poi voglia giocare a questo o a quello. Se voglio giocare ai narrativisti ben venga dato che sono quelli in cui mi trovo meglio. Ma io comunque gioco a tutto quindi mi piacerebbe anche stare in un gruppo con una CA gamista, che però sia coerente con sé stesso e con il gioco.

Non che gioco a D&D e mi ritrovo il fanatico di forgotten realms che ne conosce la cronologia a memoria e si incazza quando vede che io addirittura gioco senza ambientazione; non che propongo dogs e ci sono i master che dicono "ma non è possibile!"; non che gioco al gioco del signore degli anelli e c'è uno che fa l'hobbit stregone perché così ha le caratteristiche più forti.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da adam »
Alessandro

franz

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« Risposta #5 il: 2008-10-31 00:46:38 »
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Io: «Raga, c'è questo gioco che è davvero rivoluzionario, è facile da capire ma è davvero una ficata»
Giocatore: «ah si?! Voglio proprio vedere sto gioco! Avanti, che ti smonto il sistema in mezza sessione.»


E' un atteggiamento che io non tollero assolutamente... cioè, che senso ha? Ci si sente intellettualmente superiori? Si gode nel rovinare il tentativo di un gruppo di divertirsi?

Citazione
A parte che non ci riesce (e quindi s'incazza ancora di più) Razz


Purtroppo credo sia più semplice smontare un sistema in cui il gioco si indirizza nella direzione voluta dai giocatori...basta giocare male :)
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da franz »
Aka Francesco G., Il Coyote Diverso

Volantino/questionario per formare gruppi di gioco giusti
« Risposta #6 il: 2008-10-31 11:20:59 »
Ciao Adam benvenuto :)

Prima che arrivi Moreno e faccia uno scempio ( :lol: ) è meglio che aspetti un po' a diffondere quel volantino  :D
Personalmente, se devo darti un mio parere, questo progettino è piuttosto inutile.
Ricordati che questi argomenti sono argomenti di game design, alla gente "comune" non dovrebbe fregargliene niente per poter giocare, anzi è probabile che gli faccia più confusione che altro.

Mi sembra poi che stai cadendo in un errore assai comune, ossia quello di credere in una triplice divisione nei modi di giocare e divertirsi basata sulle 3 CA. E' sbagliato! Stai dimenticando che molti (moltissimi) gruppi giocano in modo incoerente, ossia senza alcuna CA.
La definizione che dai delle CA è poi: carente, incompleta, fuorviante.. non per essere cattivo eh  :D
Tieni conto infine che c'è gente che è stata presa per il naso da alcuni giochi, credendo di giocare narrativista, e invece giocava gamista, pur divertendosi... Che vuol dire? ...


Citazione
far scegliere ai giocatori varie opzioni che conducano con buona probabilità alla formazione di un gruppo di gioco che sia giusto. Per giusto, intendo che sia coerente, funzionale e tutto il resto.


Non è il gruppo che deve essere coerente, è il gioco! :)

Mi sembra tu stia guardando il problema con la lente sbagliata.
Il problema non sono le persone, non è capire quali persone sono adatte a determinati tipi di gioco, il problema sono i giochi. La maggior parte della gente neanche sa cosa gli può piacere a riguardo e non credo che la psicanalisi sia la strada giusta ^^

Tutto questo IMHO.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Gabriele Pellegrini »

Dario Delfino

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Volantino/questionario per formare gruppi di gioco giusti
« Risposta #7 il: 2008-10-31 12:52:44 »
Anche io lascerei stare il discorso "tecnico". Meglio le tattiche "vuoi provare un gioco nuovo?"

Fra l'altro ho notato - nonostante abbia un problema molto simile al tuo - che la gente è veramente ostile quando gli si parla di Gioco di RUOLO.

Meglio dire "un gioco" senza specificare. Poi se qualcuno ti dice: "ehi, ma questo è un gdr!" Tu digli "più o meno". Penso sia la cosa migliore... non ne sono certo, ma ho visto troppa gente che si rifiutava A PRIORI di avere a che fare con gdr, forse a causa di brutte esperienze passate...

ma vaglielo a spiegare che CnV è VERAMENTE diverso da dnd-vampiri...!

(Se qualcuno vuol darmi altri suggerimenti per attirare gente senza terrorizzarla ed evitare di contattare gente che -effettivamente- non è interessata a questa forma di divertimento... sono tutto orecchie!)

PS. Se uno vuole rovinarti il gioco CI RIESCE, anche se tutti si accorgono che sta facendo lo stron#o di proposito.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da seneca29 »
Dario Delfino

Moreno Roncucci

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« Risposta #8 il: 2008-10-31 18:19:05 »
Ciao... Adam? (Potresti mettere il nome in firma? Mi sento un po' scemo a rivolgermi alla gente con un nickname, fra le regole del forum c'è il "metterci la faccia")

Sinceramente, l'idea del volantino mi sembra pessima. Hai presente quanti post di teoria ho scritto? Sono un appassionato di Big Model e di tutto quello che ci gira attorno. Eppure il leggere un volantino simile mi respingerebbe. Non risponderei.

Non bisogna mai perdere di vista il fatto che la teoria è di supporto al gioco, al divertimento, e non il viceversa.

In generale, a tutti quelli che mi chiedono consiglio su come far provare questi giochi ad altri giocatori, o a cercare di convincere qualcuno a giocare, suggerisco in primo luogo di NON parlare di teoria. E' la prima cosa. Gli appassionati fanno fuggire più persone iniziando a parlare di teoria di quanto non facciano tutti i troll di internet messi insieme.

Tu andresti al Cinema se come passo preliminare ci fosse un corso di sei mesi in tecniche cinematografiche, per riuscire a capire la tecnica di regia? O meglio amcora... per usare una televisione serve essere elettricista?

Certe nozioni servono a chi li SCRIVE i giochi (o chi comunque, per perversioni sue, è appassionato dell'argomento), non a chi li GIOCA. Ed e' tragico che proprio quelli che vorrebbero diffondere questi giochi spesso siano la causa della "fuga" di potenziali giocatori mostrando un immagine sbagliata e completamente fuorviante di questo rapporto giochi-teoria.

Tornando ai miei consigli, in generale:
1) non parlare di teoria. Non serve essere ingegneri elettronici per accendere la TV. Vuoi essere da meno della TV?  (oltretutto, se ne parli PRIMA di giocare, puoi stare certo che tutti capiranno fischi per fiaschi. Non serve la teoria per giocare a questi giocho. Ma senza avere già giocato a questi giochi, non puoi capire la teoria)
2) non parlare di "come sono fatti i gdr". Per accendere la TV ti serve fare un corso su tutti i vari tipi di elettrodomestici? Parla direttamente di come si gioca a questo gioco specifico. Se la persona con cui parli non nomina i "giochi di ruolo", non farlo nemmeno tu. Meno si parla di "giochi di ruolo" in generale meglio è. Parliamo dei singoli giochi.
3) sìi chiaro sull'impegno che chiedi. I giocatori di lunga data si aspettano di doversi impegnare vita natural durante con patto di sengue indissolubile. Se spieghi che bastano cinque serate magari provano più volentieri. E qusta cosa è molto utile per decidere poi con chi giocare.

Nel senso: si elimina alla radice il problema "come faccio a dirgli che non lo vogliamo più a giocare nel gruppo?". Non c'è più il gruppo. Chiedi volta per volta a chi vuoi se ci stanno a giocare per 3, 4, 5, o 9 seessioni.

Citazione
[cite] adam:[/cite]
in parte sono io che li spavento, poveri giocatori di D&D


Beh, se inizi parlando subito di teoria, li capisco pure. Come ho detto, spaventesti pure me!  :lol:

Citazione

 in parte proprio per tutto ciò che cerca di raggiungere l'ideologia forgita.


Ehm.. spero che non ne parli in questi termini, senno' non spaventi solo quelli con cui parli, ma chiunque poi parlerà con loro, fino a provocare una "nuvola anti giochi indie" sopra tutta la zona di Roma dove nessun giocatore accetterà mai anche solo di provare un gioco non parpuzio...  :shock:

Citazione

Quindi, mi sono imposto la creazione di un volantino formale da far compilare a tutti i giocatori che capiteranno nelle mie grinfie. Il volantino deve
A: spiegare vagamente ed il più sinteticamente possibile cosa serve affinché i giocatori possano compilare non perfettamente ma in maniera decente il punto b.
B: far scegliere ai giocatori varie opzioni che conducano con buona probabilità alla formazione di un gruppo di gioco che sia giusto. Per giusto, intendo che sia coerente, funzionale e tutto il resto.


Come ho già spiegato più in dettaglio sopra, la ritengo una PESSIMA idea. Avresi più fortuna probabilmente semplicemente mettendo un volantino che dice "cerco 2 giocatori per provare Cani nella Vigna" oppure "cerco 2-4 giocatori per provare La Mia Vita Col Padrone", segnalando il numero di giocatori, il numero di serate previste, il fatto che anche tu non li hai giocati molto e vuoi provare (questo è molto importante, perchè in troppi lo lasciano non menzionato: le aspettative dei giocatori saranno enormemente diverse nei due casi), più magari altri dettagli tipo non fumatori, orari, frequenza, etc, che per la riuscita di una partita sono enormemente molto più importanti della conoscenza della teoria.

Così conosci gente interessata. E provi a vedere se ti trovi bene. Se no, amici come prima  non li chuiami più. O li chiami solo per i giochi dove pensi vadano bene. In ogni aso tanto questa "scrematura" la devi fare comunque perchè le risposte ad un volantino non ti dicono NIENTE.

Citazione

In sostanza, cerco di spiegare cosa è la creative agendum in maniera volutamente vaga,


No, no, non spiegarla proprio! A che ti serve? Ti metti a spiegare il funzionamento dei fasci di elettroni quando guardi la TV?

Per spiegare un gioco in genere hai dieci minuti, poi l'attenzione della gente cala. Usali saggiamente per spiegare le regole del gioco, non la creative agenda!

Capire se giocassi a Parpuzio!  In quel caso, visto che rischi veramente di trovarti con gente che ha aspettative opposte, e il gioco aiuterà o contrasterà tutti alla stessa maniera, conviene mettersi d'accordo prima. Ma questi giochi sono FATTI APPOSTA pr essere giocati, FINALMENTE, senza bisogno di tutti questi accordi prima. Se insisti per tanti accordi e spiegazioni preliminari hai già segato uno dei punti di forza del gioco.

Citazione
Quindi, dato che c'ero, anche la risoluzione preferita tra fortune/karma/drama.


Ecco, questa mi avrebbe fatto scappare in maniera MOLTO veloce, se associata al discorso delle creative agenda. E' una distinzione che ormai non ha più senso, e mi avrebbe dato l'idea di dover non solo studiare teoria, ma pure teoria obsoleta!  :?

Spiegata questa parte, passiamo alla seconda: ignorando gli scopi del volantino, un rapido commento alle domande:

Citazione
Domanda 1: In quale categoria di creative agenda ti diverti di più?


In realtà, i gusti dei giocatori sono molto più specifici di così. Ricordati che D&D è gamista tanto quanto Amber o Vampire. Ma piacciono agli stessi giocatori? Direi di no. Con una domanda come questa ti trovi due giocatori che dicono entusiasti "gamista" e poi uno fa il vampiro sempre in mezzo agli intrighi che interpteta tutto in character e l'altro gioca il guerrieto mazzuolatore e non parla mai in character e chiama i suoi personagi "guerriero 1", "guerriero 2", etc.

Alla gente piace un gioco specifico, con uno specifico gruppo di giocatori. Non una "creative agenda"

Inoltre (anche se non sto adesso a quatarle tutte, ci vorrebbe troppo tempo) le definizioni cvhe dai delle creative agenda non sono esatte. O meglio, tutte presentano uno specifico caso (tipo il gruppo che gioca pr vincere) come esemplificativo di tutta una creative agenda, mentre invece sono solo casi particolari.

Citazione
Domanda 2: Quale/ tipo/i di risoluzione delle situazioni di gioco ti piace/ciono di più?


Qui ho già accennato al problema: la divisione ormai non ha più tanto senso (se ci pensi, è una distinzione ricamata addosso a task resultion e fortune/drama at the end) ed è stata ampiamente superata da giochi recenti (in che categoria metti It's Complicated, Dread (Jenga) o Polaris?)

Citazione

Domanda 3: quali sono i tuoi giochi preferiti?


Nessun problema teorico con questa domanda, ma uno pratico: pare una domanda fatta per cercare di stabilire che giochi si faranno poi in un gruppo "eterno" Magari conviene sostituirla con "che giochi conosci/hai già giocato" e chiederla a voce quando si mettono in contatto con te, non nel volantino.

[edit: mi ero perso un pezzo del post a cui rispondevo, e non avevo visto che più avanti chiedevi appunto che giochi avevano già giocato. Sorry]

[edit again: rileggendo, ho visto che per la fretta di parlare di punti successivi ho saltato - o meglio, ho dato per scontata - la premessa.

Dunque, come ho scritto sopra, non consiglio assolutamente di impegnarsi da subito in "gruppi eterni". Fai un gioco che ti piace, una campagna da poche serate, e valuta. Anche il "gioco giusto" da usare poi, a parte che non sarà spero sempre lo stesso, dipenderà dal tuo giudizio su quello che vedi in questa prima campagna più che dalle risposte ad un volantino.

Nel resto del post poi ho parlato solo di diffusione di giochi indie perchè, personalmente, li ritengo superiori per queste cose ai gdr tradizionali, però mi sono dimenticato di premetterlo nella risposta...  8)  ]
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Moreno Roncucci »
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Mattia Bulgarelli

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« Risposta #9 il: 2008-11-01 20:35:58 »
Citazione
[cite] seneca29:[/cite]Anche io lascerei stare il discorso "tecnico". Meglio le tattiche "vuoi provare un gioco nuovo?"

Fra l'altro ho notato - nonostante abbia un problema molto simile al tuo - che la gente è veramente ostile quando gli si parla di Gioco di RUOLO.

Meglio dire "un gioco" senza specificare. Poi se qualcuno ti dice: "ehi, ma questo è un gdr!" Tu digli "più o meno". Penso sia la cosa migliore... non ne sono certo, ma ho visto troppa gente che si rifiutava A PRIORI di avere a che fare con gdr, forse a causa di brutte esperienze passate...

ma vaglielo a spiegare che CnV è VERAMENTE diverso da dnd-vampiri...!
[...]
PS. Se uno vuole rovinarti il gioco CI RIESCE, anche se tutti si accorgono che sta facendo lo stron#o di proposito.


1) quoto la prima parte

2) Se uno vuole rovinarti il gioco, ci riesce... Con un gioco del cavolo, ci riesce anche rispettando le regole, con un buon gioco, ci riesce solo violando le regole. :P
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Korin Duval »
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Volantino/questionario per formare gruppi di gioco giusti
« Risposta #10 il: 2008-11-11 17:16:37 »
Citazione
[cite] adam:[/cite]E dato che non si accontentano di "provare qualcosa di nuovo", l'unica soluzione è spiegare perché e percome. Finora, in questa maniera, sono riuscito a ottenere una sola persona che, giocatore di D&D incallito da decenni, stessa campagna da sempre con nano guerriero epico, è stato colpito da dogs e mi chiede incessantemente di provarlo (e appena troverò un altro paio di giocatori esaudirò le sue brame).



Io sarei la persona che ha convinto... Preciserei che non ho giocato solo a D&D nella mia vita ma che comunque le mie esperienze, seppur io giochi da un totale di 14 anni il GdR, non è affatto estesa come vorrei. E me ne sto rendendo conto soprattutto da quando ho conosciuto Adam, che quindi ringrazio per l'illuminazione.
Ma io non sono un tipo normale :D quindi per chiarire il concetto di volantino, mi avrebbe pure potuto attirare...

Poi considerando che studio come si fanno i questionari ed a cosa portano si, dico che hai toppato alla grande come idea di base.
Le risposte di qui sopra sono già state abbastanza esaurienti...
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Ciriola »

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