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[Trollbabe] PbF 2 - Topic di GIoco

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Luca Veluttini:
Per me Meme puoi cambiare Scena.

Vado a parlare con Lenhart...

Emanuele Borio:
Anima si ritrova sdraiata su un terreno freddo e duro, forse pietra. Tutto il corpo dolorante e febbrile.
Sembra trovarsi in una caverna, coperta con una pelle di animale, e vicino a lei ci sono il Troll guercio e la ragazza Troll, entrambi feriti e nella stessa posizione di lei. In fondo alla grotta un essere orripilante, coperto di bubboni, con la pelle in continuo mutamento, come a guardare la superficie dell'acqua. E' alto almeno 4 metri ed è praticamente privo di volto. Sembra che si sia preso cura di voi.

La città si prospetta calma e taciturna quando Hilda giunge in città. Con un paio di domande bene assestate è riuscita a farsi indirizzare alla casa di Lenhart, una grande casa anche se spoglia, al cui interno si intravedono delle grandi scalinate.
Hilda si trova sulla porta di casa, che è spalancata, e dentro si sente gridare qualcuno "Ne abbiamo abbastanza delle sue continue trasgressioni al bando! Sei stato tu a voler essere magnanimo con lei semplicemente facendola bandire, e ora ne andiamo di mezzo tutti! Tira fuori le palle e decidi a fare qualcosa, Lehnart!".
Sembra la voce di un uomo piuttosto autorevole e navigato.

Scusate ma il capodanno mi ha ucciso.

Simone Micucci:
Mi rialzo sopportando stoicamente il dolore. Mi rivolgo alla giovane Troll «stupida che non sei altro, hai mandato tutto all'aria! La prossima volta dammi retta e chiedimi consiglio prima di agire, o scordati di essere mia allieva.» lo dico perfettamente atonale, non è una minaccia ne una colpevolizzazione. Le voglio solo far notare quali soni gli accordi. E lei annuisce scudandosi, mentre il mio schiavo cieco si occupa di tirarla in piedi.

Guardo la creatura difronte a noi...sembra minaccioso? Sembra cattivo? Sembra in cerca di aiuto? Se non sembra minaccioso provo a porgergli la mano in segno di ringraziamento

Luca Veluttini:
Busso violentemente alla porta e urlo all'interno "C'è nessuno?" pensando sarcasticamente tra me e me che forse gli umani desiderano prima di tutto educazione e rispetto...

Emanuele Borio:
La creatura si volta verso di voi, in tutto il suo mutevole orrore. Non sembra particolarmente minaccioso, si limita a guardarvi senza espressione, poiché il suo viso non gli consente espressioni facciali esplicite.
Vedendo che gli porgi la mano, l'essere stringe le palpebre, come se fosse irritato, e nella tua mente senti la voce di Victor: "Cosa mi hai fatto"?

ò_ò

Dentro casa il battibeccare si interrompe bruscamente, e la porta si apre.
Ad accogliere Hilda ci sono un uomo sulla mezza età, grande e grosso, che probabilmente stava urlando nella direzione di un vecchio consunto e dalla lunga barba bianca.
Il vecchio si rivolge a Hilda con aria interrogativa "C'è qualcosa che possiamo fare per lei, signorina? Vorrei avere il piacere di servirla. Il mio nome è Lenhart, piacere".

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