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[Trollbabe] PbF 2 - Topic di GIoco

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Luca Veluttini:
Il troll urla talmente forte che ormai Hilda perde la pazienza, ma il troll le fa lo sgambetto nel suo dimenarsi e lei finisce a terra, nel fieno.

Lascio il Conflitto.

Hilda a quel punto sbotta, e urla verso il troll: "Beh, arrangiati. Se proprio vuoi andartene, vattene per i fatti tuoi. Io la possibilità te l'ho data. Vado a riposarmi intanto. Se cambi idea sono nelle vicinanze. In fondo non ti dispiacerà passare un po' di tempo da solo, legato al buio, no?"
Detto questo esce dal granaio, sbattendo la porta e ignorando il troll.

Simone Micucci:
Prendo una relazione con Victor

Conflitto, Sociale.
Obiettivo: il troll se ne va lasciando qui il compagno
Passo: 2, Scontro per Scontro

Fase equa e trasparente: punto la mia spada alla sua gola
Fuori da questa casa finché hai gli occhi per vedere dove fuggire...

Emanuele Borio:

--- Citazione ---[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]Prendo una relazione con Victor
--- Termina citazione ---

MMM... Ci ho pensato, e Victor ora come ora non posso lasciartelo. Però puoi prendere una relazione con uno dei due Troll ^^

Alzo il Passo a 1, Intero Conflitto.
F&C: Il Troll viene avanti incazzato, apostrofandoti "Che diavolo hai fatto al mio amico? Non ti immischiare nelle cose che non ti riguardano se ci tieni a rimanere tutta d'un pezzo!"

#DiceRoller(1d10)

Emanuele Borio:
Success!

Il Troll viene avanti sborone, tuttavia con un'agile mossa Anima esegue due tagli netti ma poco profondi, tuttavia molto dolorosi.
Uno all'inguine del Troll, pericolosamente vicino ai cosiddetti, e l'altro sulla guancia, pericolosamente vicino agli occhi.
Il Troll non ha avuto neanche il tempo di muoversi.
Cade a terra, con la spada di Anima puntata contro. Colto dal terrore fugge senza guardarsi indietro.

Olè.

L'altro Troll cerca di mettersi in piedi, irrimediabilmente cieco.

Simone Micucci:
prendo la relazione con la talpatroll.


Raccolgo i mezzi bulbi del troll facendoli sparire nella mia mano con fare indifferente, come se stessi raccogliendo qualcosa di mio cadutomi di tasca.
«Ora che ho i tuoi occhi...», dico prendendo le sue guance tra le mani, come se stessi strapazzando un bimbo «...tu sei al mio servizio. Vero che ora il mio fedele servo mi dirà perché col suo amichetto hanno fatto questa sciocchezza?»

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