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[Trollbabe] PbF 2 - Topic di GIoco

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Emanuele Borio:
E' una giornata fresca e tranquilla, e nella Valle delle Ombre c'è una nebbiolina che rende l'aria frizzante.
Sono all'incirca le sette del mattino quando Hilda, nel suo viaggiare, raggiunge la periferia dell'unico avamposto considerabile come "Cittadina".
E' in stile campagnolo, con le case di legno e pietra, alcune baite e tante fattorie. Il grosso della città è disperso lungo il fiume con una grande fattoria che è quasi un quartiere ogni tot chilometri. L'unico agglomerato di case che compone il borgo sorge in cima alla collina.
Hilda era proprio vicino alla prima delle fattorie, quella più lontana dal borgo, proprio sul limitare del bosco, quando sente un urlo di donna provenire dal granaio della fattoria, un edificio grande, alto e stretto.

Anima ha appena passato i due giorni peggiori della sua vita. Inzaccherata fino alle ginocchia nella palude, si rammarica di aver scelto di passare per la palude per giungere al di là del fiume, scelta presa per accorciare la distanza del tragitto.
Sembrava essersi persa, quando la nebbia si dirada e lei capisce di trovarsi in un luogo abitato.
C'è una capanna di legno proprio a 4 metri da lei, nell'unico luogo asciutto della palude che lei abbia visto negli ultimi giorni.
Un uomo grande e grosso, nerboruto anche se giovane e vestito come un cacciatore, sta tagliando con grandi colpi di ascia la legna per il focolare, e nel vedere giungere Anima le si rivolge con l'accetta alzata in modo aggressivo, ma senza proferire parola, come se fosse abituato a subire attacchi periodici.

Good Luck and Have Fun. ò_ò

Simone Micucci:
Anima sfoggia un sorriso smagliante di fronte all'uomo armato. «Woah che ascia grande che hai! Non è che hai tagliato abbastanza legna per scaldare la notte di una bella ragazza come me vero? E magari offrirle un bicchiere di vino caldo?». Nel dire questo rimango ad adeguata distanza di ascia, più per non spaventare lui che per difendere me.

Emanuele Borio:
L'uomo, sentendo le tue parole, non smette di fissarti in malo modo, poi sembra assumere un atteggiamento più rilassato, conficca l'accetta in profondità nel tronco d'albero di fianco a lui con un rapido scatto del braccio, emanando un suono come di ossa spezzate, si gira e apre la porta di casa con uno spintone. Poi si gira a guardarti, ti fa cenno di entrare, si guarda bene intorno, fissa le tue corna e poi entra in casa.

Simone Micucci:
Entro nella casa guardandomi intorno curiosa. «Ehi bello, cos'è questo muso lungo? È successo qualcosa di brutto?»

Emanuele Borio:
L'uomo si siede svaccandosi su una delle sedie, te ne allunga un'altra con un calcio, si accende la pipa tranquillo, sbuffa una fumata stopposa, e poi comincia a parlare:"Si vede? Beh, diciamo che non sei molto lontana dal vero". Fissa ancora una volta le tue corna, e poi ricomincia "Chi sei, e che cosa vuoi da me?".

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