Autore Topic: Warhammer e la regola zero  (Letto 5604 volte)

Mauro

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Warhammer e la regola zero
« Risposta #15 il: 2008-11-04 20:02:50 »
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[cite] Eishiro:[/cite]la regola del 4+ non è una regola possibile in un wargame, almeno IMHO

Personalmente non ci vedo problemi, in caso manchi un arbitro, perché dà un modo per decidere se non si sa cosa fare. Altrimenti, come gestiresti la situazione in cui l'interpretazione di una regola sia dubbia, e i giocatori non riescano ad accordarsi?


Citazione
sull'arbitro che decide come autorità ultima le regole in caso dubbio (anche inventandosene di nuove nel caso manchino) non ci vedo differenza con il master che si inventa regole sul momento in un gdr

Tra "Faccio quello che voglio delle regole, cambiandole e ignorandole anche quando sono chiare" e "Se l'interpretazione è dubbia allora dico quale interpretazione usare [cosa che non significa un cambiamento delle regole, ma solo una scelta tra le interpretazoni possibili]" personalmente ci vedo un abisso, se non altro perché, come tu stesso dici, in un caso è "in caso di dubbio", nell'altro è quando gira al master. Inoltre, la Regola Zero prevede che uno specifico giocatore, il master, possa fare quello che vuole delle regole, senza necessità che gli altri siano d'accordo; mentre il pezzo cui fai riferimento dice espressamente "l'importante è che entrambi i giocatori concordino", cosa che pone una differenza enorme.
Del resto, "Se i giocatori concordano le regole possono essere cambiate" è un'ovvietà che si applica da sempre, non avrebbe nemmeno bisogno di essere scritta (chi è che in un gioco in scatola non ha mai cambiato le regole senza che ne fosse data la possibilità dal regolamento?)  :roll:

Aggiunta: Ho continuato il discorso perché, visto che quello è additato come origine della Regola Zero in WFRP, pensavo fosse in tema; se ne esce ditelo, e lascio cadere il discorso :D
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Mauro »

Moreno Roncucci

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Warhammer e la regola zero
« Risposta #16 il: 2008-11-04 20:11:20 »
Ma è possibile che dopo dodici pagine di thread ci sia ancora confusione su cosa sia la "regola zero", dopo che la definizione è (almeno per questo thread) è stata citata nel PRIMO post e poi ripetuta non so quante volte? Mi sa che NON SI VOGLIA capire...   :roll:

L'autorità di arbitrare sull'interpretazione delle regole, o la possibilità di improvvisare regole per coprire casi non previsti: è semplicemente il ruolo del "referee" che i gdr hanno ereditato dai wargames e che non ha niente a che fare con la regola zero.

Warhammer 40.000 giocato con la regola zero: l'arbitro ti prende le armate, le mette dove vuole lui, ti toglie la metà delle figure perchè dice che altrimenti l'altro non vince, e secondo lui la storia è molto più bella se vince l'altro. Poi dice che al posto dei dadi dovete cantare nel karaoke e ballare in tutù per convincerlo a farvi muovere le figure.

Il karaoke è esagerato, vero? Dare spettacolo in onore del master per poter giocare... Mica come nei gdr dove devi solo fare faccine, vocine e mossettine pur farlo divertire a fargli acconsentire a qualcosa che vuoi fare...  8)
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Moreno Roncucci »
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Eishiro

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Warhammer e la regola zero
« Risposta #17 il: 2008-11-05 00:06:28 »
peccato moreno che ci son persone che nel 40k giocano proprio nel modo che hai descritto tu

inoltre il passaggio citato da shia mi sembra chiarissimo

Citazione
La regola più importante è che le regole non sono poi cos' importanti.
Puoi ritenerle sacrosante o mere linee guida, l'importante è che entrambi i giocatori concordino, la scelta spetta solo a te


se poi tu vuoi intendere altro fai pure, la mia era una spiegazione di perchè nel rpg c'è scritto che le regole son solo linee guida, lo eredita dal wargame che è ben più vecchio, poi se per regola 0 abbiamo due definizioni diverse non ci son problemi ma stiamo parlando di aria fritta, se la definizione è soggettiva e non oggettiva tanto vale non parlarne

una delle applicazione della regola 0 non era proprio

Citazione
La regola più importante è che le regole non sono poi cos' importanti.
Puoi ritenerle sacrosante o mere linee guida,


e non era una gran bandiera del forgismo il fatto che nei giochi "nuovi" questo non viene fatto?

ed evitiamo le provocazioni e le faccine che son cose da ragazzini
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Eishiro »

Renato Ramonda

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Warhammer e la regola zero
« Risposta #18 il: 2008-11-05 00:10:33 »
Eishiro, quello che tu continui a non vedere e' che in quella citazione c'e' scritto "purche' entrambi i giocatori concordino".

Questo non e' regola (o sistema) zero (arbitraggio sulle situazioni ANCHE quando gia' regolate, a giudizio di una SINGOLA persona).

E' Drift, ovvero modifica al sistema, per di piu' con il consenso del tavolo, o al massimo un arbitraggio "al volo" da usare per evitare di perdere tempo (il 4+), ma anche in questo caso concordato.

Stiamo parlando di due cose completamente diverse.

EDIT: Oh, a proposito! Felice di averti incontrato, anche se nel marasma non si e' parlato granche'!
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da renatoram »

Eishiro

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Warhammer e la regola zero
« Risposta #19 il: 2008-11-05 03:49:48 »
personalmente non si tratta esclusivamente di drift, ci son punti dove la scrittura è identica, poi in effetti tecnicamente si parla di drift, lo ammetto, ma come già detto il mio era un appunto, un gioco come wh rpg non mi meraviglia abbia la regola 0 quando già il suo padre wargame ha cose che in un wargame normale non si son mai viste (tipo cambiare le regole scritto esplicitamente nel regolamento)

anche io felice di averti conosciuto anche se come già hai detto non si è potuto parlare causa marasma  :D
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Eishiro »

Mauro

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Warhammer e la regola zero
« Risposta #20 il: 2008-11-05 11:17:57 »
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[cite] Eishiro:[/cite]il mio era un appunto, un gioco come wh rpg non mi meraviglia abbia la regola 0 quando già il suo padre wargame ha cose che in un wargame normale non si son mai viste (tipo cambiare le regole scritto esplicitamente nel regolamento)

Personalmente la vedo da una direzione in un certo senso diametrale: parlando del confronto tra WHFB e WFRP, quello che forse dovrebbe meravigliare è proprio che ci sia la Regola Zero, perché si è passati da un sistema collaborativo ("l'importante è che entrambi i giocatori concordino") atto a dirimere questioni dubbie, a un sistema impositivo in cui uno specifico giocatore può fare quello che vuole, senza nemmeno doverlo comunicare, anche se la regola è certa. In quest'ottica, la Regola Zero non meraviglia non per com'era il gioco di miniature (che partiva da un'ottica decisamente diversa), ma perché, essendo passati a un gioco di ruolo, si è semplicemente adattato a quello che viene considerato lo standard del gioco di ruolo.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Mauro »

Warhammer e la regola zero
« Risposta #21 il: 2008-11-05 15:36:09 »
Vorrei precisare che non ho riportato quel passo del manuale di WHFRP perché ci si dovesse meravigliare di qualcosa; è un semplice contributo alla discussione -come è già stato fatto precedentemente- per far vedere come queste cose (riguardanti la R0) sono scritte nei vari manuali. Lo ritengo molto utile, soprattutto perché non tutti possiamo avere una biblioteca iperfornita per andare cercare cosa sta scritto nel manuale X. Nello stesso tempo se qualcuno vuole verificare le fonti può andare a leggersele... sempre che ci si sforzi di riportarle a dovere.

Io personalmente suggerisco di splittare il thread.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Gabriele Pellegrini »

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