Gente Che Gioca > Sotto il cofano
Perchè "dire sempre di sì" (NON) ammazza il play passionately?
Iacopo Benigni:
--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite]Lo è se t'impedisce di fare l'avvocato del tuo personaggio, di parteggiare per lui; in sé non credo che dire di sí neghi necessariamente il gioco passionato. Però può portare a disamorarsi del personaggio: se un altro fa diventare il mio personaggio un pedofilo... riesco ancora a fare il suo avvocato?
--- Termina citazione ---
Dipende da come mi sento quella sera! Nello stile di gioco che si è formato nel "gruppo del martedì" siamo allo stesso tempo molto caciaroni e, se abbiamo voglia, unsafe le parole giusto credo che siano grottesco e tragicomico. AP di "Penny". Secondo una sorta di meme se quacuno dice sacerdote automaticamente gli altri pensano sia un poco di buono o comunque qualcuno che ha qualcosa da nascondere. Si sono riuscito sempre a scansare tutti gli imput che portavano il mio personaggio che avevo asserito essere un sacerdote (sei tornato per il matrimonio della tua amica che si sposa con un'altra => si e sono io a sposarla - così ho introdotto la tematica del sacerdozio) a essere un pedofilo. Avevo comunque accettato il fatto che durante gli anni del seminario avessi stuprato una madre di un mio compagno di seminario. Se a un certo punto mi avessero messo davanti la scelta tra il fatto che il mio personaggio avesse stuprato uno oppure molti avrai accettato l'imput meno grave, ma il mio personaggio sarebbe comunque stato un pedofilo. Così non è successo perchè quando hanno capito che era evidente cosa stessi cercando di evitare mi sono venuti incontro ma mi mettevano comunque davanti a me scelte relativametne unsafe tra fare cose orrende che riguardano la pedofilia e fare cose orrende non la riguardano.
Non vedo perchè non dovrei idendificarmi nel dolore di essere consapevole di essere uno stronzo. Avrei potuto anche compiacermi della consapevolezza di essere uno stronzo. Nel primo caso, quello che ho scelto io. fare l'avvocato del mio personaggio significa cercare di farlo accettare e cercare di farsi perdonare, nel secondo probabilmente semplicemente di nascondere le proprie azione per evitarne le conseguenze. Quando dopo la confessione ho scoperto che lo assolvevano, ma non lo perdonavano come uomo ci sono rimasto male per il mio personaggio. Questo avrebbe avuto senso indipendetemte da quanto era stronzo il personaggio a meno non si vada a dare giudizi etici sul fatto che sia peggio uno stupratore seriale invece di uno che l'ha fatto una volta sola.
(non sono sicuro che sia accettabile parlare di queste cose così pubblicamente, se devo censurare ditemelo.)
Matteo Suppo:
Il comportamento che ammazza il play passionately a cui facevo riferimento con l'espressione "dire sempre di sì" è quello di "accordarsi".
Cani nella vigna ha una regola molto differente, per esempio: Dì di sì, o tira i dadi.
In Cani nella Vigna, se mi dicono che sparano a mia moglie, e la cosa mi importa (play passionately) io prenderò in mano i dadi. Non dirò di sì. Non mi accorderò al tavolo. Dirò un secco "no, col cazzo che lo fa" e tirerò i dadi.
Dice Mauro che nell'improvvisazione teatrale dire sempre di sì ha un significato differente. Rispondo "ottimo, non lo sapevo"
Dice Alex che anche nel gioco di ruolo ha un significato differente. Rispondo "magari... molti lo confondono"
La guida del master di d&d4 in particolare è becerissima da quel punto di vista. L'esempio che fanno di accettare gli input dei giocatori è questo:
"Siete in un dungeon, con un drago"
"Ah, ma io sono un elfo, i draghi conoscono gli elfi da generazioni e generazioni!"
Dì di sì, e rigira la frittata
"Sì, e questo drago infatti li odia più di ogni altra cosa!"
In pratica un battibecco in cui il master ha l'ultima parola. Beh, no grazie.
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite]Autore: triex[/cite][p]Il comportamento che ammazza il play passionately a cui facevo riferimento con l'espressione "dire sempre di sì" è quello di "accordarsi".[/p][p]Cani nella vigna ha una regola molto differente, per esempio: Dì di sì, o tira i dadi.[/p][p]In Cani nella Vigna, se mi dicono che sparano a mia moglie, e la cosa mi importa (play passionately) io prenderò in mano i dadi. Non dirò di sì. Non mi accorderò al tavolo. Dirò un secco "no, col cazzo che lo fa" e tirerò i dadi.[/p][p]Dice Mauro che nell'improvvisazione teatrale dire sempre di sì ha un significato differente. Rispondo "ottimo, non lo sapevo"[/p][p]Dice Alex che anche nel gioco di ruolo ha un significato differente. Rispondo "magari... molti lo confondono"[/p]
--- Termina citazione ---
Questo.
Inoltre, dire "il gioco di ruolo" in generale rende priva di senso ogni risposta che non riformuli la domanda.
In Trollbabe e Sorcerer, "dire di sì" uccide il gioco
In Spione, è la base del gioco.
Funzionano perchè ci sono, in entrambi, REGOLE COERENTI che permettono ai contributi di tutti di armonizzarsi, senza doversi "mettere d'accordo al tavolo" (che è un epic fail). Cioè senza murk.
Poi, quello che dicono queste regole sul "dire di sì"? Tutto e il contrario di tutto. E' come se avessi chiesto "l'uso del dado da 10 ammazza il play passionately"?
Ezio:
In Penny non puoi dire di no.
In Polaris se non dici di no non giochi.
Consigli:
- Non generalizzare
- Non usare i termini "a cappella": unsafe, passionale ecc... se non sapete cosa significano non usateli a caso. Nello specifico non sono sinonimi.
- Non confondere teatro di improvvisazione e gdr: sono due media RADICALMENTE diversi.
Mauro:
Per la serie "Giochi diversi, regole diverse":
--- Citazione ---[cite]Autore: triex[/cite]"Siete in un dungeon, con un drago"
"Ah, ma io sono un elfo, i draghi conoscono gli elfi da generazioni e generazioni!"
Dì di sì, e rigira la frittata
"Sì, e questo drago infatti li odia più di ogni altra cosa!"
--- Termina citazione ---
Questo è simile al modo in cui il master di carrie si deve porre.
Giocatore: Se vinco, vengo nominato Sergente.
Master: Se perdi, vieni nominato Sergente. Ma nessuno rispetta la tua autorità.
Quello che in D&D 4ª può essere negativo, in carrie è il giusto modo di porsi.
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]In Trollbabe e Sorcerer, "dire di sì" uccide il gioco
--- Termina citazione ---
Il problema è che non si capisce cosa si intenda con "dire di sí": in Trollbabe uccide il gioco? Se intendiamo l'accodarsi di cui parla triex, sí; se intendiamo quello "mutuato" (con le dovute differenze) dall'improvvisazione, no (perché significa solo accettare cose come: "Avevo immaginato che quel troll fosse mio amico e invece mi ha attaccato"). Il problema sono le virgolette attorno a "mutuato": quello che nell'improvvisazione fa l'accettare, nel gioco di ruolo viene fatto - almeno in parte - dalle regole, per esempio dalla divisione delle autorità, quindi si tratta di un concetto da considerare, nel gioco di ruolo, con la dovuta attenzione.
La prima domanda che mi viene in mente quando leggo "'Dire di sí' uccide/aiuta/quello-che-è il gioco" è: cosa intendi con "dire di sí?".
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