io ti propongo
"ho visto un amico morire" 1d4
"ho paura ad aiutare gli altri" 1d10
"detesto piace nuotare" 1d6 (o anche "non so").
I tratti funzionano al meglio quando sono cose che si possono DESCRIVERE in poche parole.
Un bambino cade dal tetto "per un attimo ripenso al mio tentativo di aiutare Ben e mi blocco...ma poi stringo i denti e dico «al diavolo, non resterò ancora ad aspettare!!» ... mi getto al salvataggio!" e aggiungi il tratto "ho paura ad aiutare gli altri" e "più che alla fede mi affido al buon senso".
Sono cose che si VEDONO, sono nella tua descrizione. Uno spettatore al cinema, attento e meticoloso, le noterebbe. Vedrebbe il tuo occhio tremare mentre vedi un nuovo ragazzo in punto di morte con il suo destinto ANCORA nelle tue mani.
Sono tratti NON SOLO non vetabili (spesso), ma addirittura da applauso, perché allacciano il passato del pg al suo presente con poche accortezze.
Altrimenti servirebbero giri di parole, voli pindarici e "diamo per scontato che..." per includere alcuni tratti.
Nei PbF li accetto per ragioni di praticità, ma nella realtà spesso a cose del genere gli ringhio contro. XD