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[LMVcP] "Providing Aid"
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite] dante3:[/cite]
Rimane solo un dubbio in proposito: quando nella scena si dovesse arrivare ad un conflitto come la si mette? Ogni Servitore tira per sé? Il GM esegue un tiro per ogni conflitto da risolvere a parte? Un Servitore può semplicemente fare da spalla all'altro "aiutandolo" nel conflitto? Insomma, come si mette?
--- Termina citazione ---
I conflitti sono molto personali, non è un gioco dove puoi mettere una posta che ti pare, tipo "sconfiggiamo i villici". No, niente poste: vuoi fare qualcosa di violento a qualcuno? Tiri. In genere anche se siete in scena insieme tirerete per fare cose dicerse a persone diverse. Altrimenti, ci sono le regole per fornire aiuto od ostacolare.
--- Citazione ---
Ci sono due cose che però inducono a pensare che, in La Mia Vita col Padrone, le cose funzionino come in Avventure in Prima Serata: in primo luogo, i tiri per i conflitti: una scena deve sempre (sempre!) tendere ad un conflitto
--- Termina citazione ---
Ci sono molti equivoci su frasi come queste. Specialmente i primi tempi, gli autori forgiti dovevano fare vera e propria "opera di decondizionamento" su giocatori che erano abituati a non andare MAI al punto, aspettandosi la pappa cotta dal GM. Quindi si è insistito molto sui consigli per tagliare i tempi morti, fare scene che portasero a conflitti, etc.
Ma guarda che anche in AiPS, è solo una raccomandazione. Non è una regola. E' utile se hai giocatori che cincischiano, perdono tempo e fanno giocate noiose. Altrimenti, gioca mettendoci il tempo che ci vuole, anche chiudendo scene senza conflitti. Questo SIA in LMVcP che in AiPS.
Inoltre, in LMVcP non confondere "scena" con "turno". Una "scena" può durare diversi "turni", con il gioco che passa da giocatore a giocatore senza chiudere le scene ma lasciandole in sospeso
--- Citazione --- In secondo luogo, il regolamento di La Mia Vita col Padrone fa esempi e spiega il gioco come se le scene dovessero svolgersi a turno, una per personaggio; ok, il PG non chiede la scena al GM (come in Avventure in Prima Serata), però c'è l'eccezione dell'overture. In definitiva come devo interpretare questa cosa? Una scena per PG alla volta e si va a turno? O concedo scene come mi pare e piace a chi mi pare e piace (anche più PG assieme)? Se è come in quest'ultimo caso, il PG è libero di chiedere una scena con una Connection quando vuole (faccio questa domanda perché negli esempi sul manuale lo fa "quando arriva il suo turno")?
--- Termina citazione ---
Non importa l'ordine che segui a tavola... prima o poi arriverà il suo "turno", no? 8)
Comunque, se non hai motivi per fare altrimenti, far giocare i giocatori a turno secondo l'ordine in cui sono disposta a tavola è la maniera più semplice di essere sicuro di far giocare tutti senza dimenticare nessuno. Però tieni presente le differenze nei giochi: in AiPS è una regola che ammette eccezioni se qualcuno ha un idea e gli altri non hanno niente in contrario, In Spione è una regola assoluta senza eccezioni, in LMVcP è un consiglio per non dimenticare nessuno, in CnV non esiste.
Non date MAI per scontato che quello che va bene per un gioco vada bene per un altro. I famosi "bangs" che sono l'anima di AiPS, sono in genere poco utili in LMVcP, e sono assolutamente contrari allo spirito del gioco in Spione. In questi giochi tutto quello che vi serve per giocare è già scritto sul manuale, aggiungere regole estrenee fa sempre solo danno.
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite] dante3:[/cite]1) Ok, allora non c'è nulla che vieti di avere uno stile di gioco particolarmente improntato alla collaborazione tra Servitori e all'avere spesso la compresenza di PG in scena tutti assieme.
--- Termina citazione ---
E il padrone cosa dice, se tutti quanti stanno insieme a bighellonare invece di eseguire i suoi ordini?
--- Citazione ---
2) Sì, volevo dire quello. Il regolamento non dice cosa fare, nel caso ci siano più PG in conflitto nella stessa scena (non fra di loro, nel qual caso le regole ci sarebbero). Mettiamo, però, che Tizio sia in scena con Caio; Tizio vuole uccidere il Legame di Caio, perché gliel'ha ordinato il Padrone (un chiaro tentativo di togliergli Amore, per tenerselo stretto ed evitare che si ribelli in continuazione, come sta cominciando a fare di recente). Tuttavia, Caio nella scena precedente si stava recando presso presso un suo Legame, siccome voleva tentare un Approccio. Tizio ha la sfiga di arrivare proprio mentre Caio è sulla scena dell'Approccio. Ci sono due conflitti assieme nella stessa scena: Caio sta tentando un Approccio col suo Legame, mentre Tizio sta tentando un atto di Violenza contro il Legame di Caio.
--- Termina citazione ---
C'è qualcosa che non mi è chiaro in questa storia: Caio tenta un approccio DURANTE il tentativo di assassinio di Tizio? Cioè, mi sto immaginando la scena con Tizio che sta strangolando la povera ragazza e caio che la guarda adorante dicendole "perchè strabuzzi gli occhi e non parli? Cosa vuoi dire con questi dolci suoni che emetti dalla bocca spalancata?" :shock:
Non tiri mica per "tutta la scena"....
Caio vuole impedire a Tizio di uccidere il legame? Immagino che lo riepia di botte PRIMA di tentare l'approccio. Oppure Tizio si nasconde per non farsi vedere da caio. In ogni caso, non riesco ad immaginarmi una situazione in cui i tiri siano cotemporanei.
--- Citazione ---
Mettiamo che Caio dica esplicitamente che preferisce farsi ammazzare piuttosto che lasciare il suo Legame in balia di Tizio. In questo caso, Tizio e Caio dovrebbero testare Violenza reciprocamente l'uno sull'altro. Se Caio ha la meglio Tizio non riuscirà nel suo intento; se Tizio ha la meglio, Caio vedrà la sua Stanchezza aumentare di 1
--- Termina citazione ---
Questo è un effetto. Ma cosa voleva fare Tizio? Immagino che Cao adesso sia svenuto, stordito, legato, o comunque messo fuori combattimento... (notare che comunque, facendo fare un tiro a Tizio, potrebbe avere salvato comunque il legame)
--- Citazione ---
, ma rimane il fatto che Tizio non ha ancora ammazzato il Legame. Ci vorrebbe un altro conflitto per quello.
--- Termina citazione ---
Beh, certo, mi pare normale e privo di problemi. Credo stai ancora ragionando con l'ottica di Avventure in Prima Serata. Non ci sono poste in LMVcP. Se tiri per colpire un goblin a D&D poi tieni buono lo stesso tiro per scalare una montagna, nuotare in un lago e poi nasconderti nelle ombre? O tiri di nuovo?
--- Citazione ---
Allo stesso modo se Caio vincesse la prova di Violenza con Tizio: ora dovrebbe fare una prova di Approccio col Legame per riceverne Amore. Siete d'accordo? Ma tutto questo si dovrebbe risolvere in una scena ulteriore e successiva, o immediatamente?
--- Termina citazione ---
Dipende. Da cosa? Semplicemente... dal fatto che sia una scena ulteriore, e successiva, o no...
COSA avviene nella fiction? Lei è li' terrorizzata e paralizzata dal terrore, o è andata al villaggio a chiamare aiuto?
Non "giocate con i numeri" dimenticando la Fiction. I dadi che tirate dipendono dalla situazione durante la storia, non viceversa. Se vi scordate cosa succede pensando solo ai numeri nella scheda vi perdete completamene il senso del gioco.
--- Citazione ---
In poche parole sono possibili più conflitti (anche per lo stesso personaggio) nella stessa scena?
--- Termina citazione ---
Sì. C'è pure l'esempio classico sul manuale: il combattimento finale contro il master.
Ma ricordati che SCENA non e' uguale a TURNO: una scena molto lunga potrebbe durare anche un sacco di turni. Quando il giocatore tira poi passa il turno, non la scena.
(esempio classico: il combattimento finale contro il master. Stessa scena, un sacco di tiri, uno per turno)
Daniele Di Rubbo:
Ok, grazie. Mi è abbastanza chiaro tutto. Credo di aver confuso la nozione di "scena" con quella di "turno". Per questo, faccio una nuova domanda ulteriore, tanto per essere certo della risposta (preferisco non dare nulla per scontato): in un turno può esserci un solo tiro con la relativa risoluzione, poi si passa il turno (anche se la scena non è ancora finita), giusto?
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite] dante3:[/cite]Ok, grazie. Mi è abbastanza chiaro tutto. Credo di aver confuso la nozione di "scena" con quella di "turno". Per questo, faccio una nuova domanda ulteriore, tanto per essere certo della risposta (preferisco non dare nulla per scontato): in un turno può esserci un solo tiro con la relativa risoluzione, poi si passa il turno (anche se la scena non è ancora finita), giusto?
--- Termina citazione ---
No. Anche questo è solo un consiglio, non una regola. Guarda come viene descritto a pagina 51. Le parole usate.
In generale... hai un "problema", devi saltare fra una scena e l'altra, fra un turno e l'altro. Quando? Si è visto (e questa e' una cosa generale) che a seconda dei giochi il momento migliore e prima o dopo un tiro. In LMVcP è meglio dopo.
C'è un motivo per cui non vuoi far giocare Paolo? Perchè non vuoi far giocare Paolo? Voglio dire, Stefano ha fatto la sua giocata, ha tirato, si è interpretata la scena, Paolo è lì che aspetta il suo turno... e tu che fai? Fai ancora giocare Stefano? Ebbasta, ha tirato, fai giocare Paolo! Ce l'hai con lui?
Da lì a dire "c'è una regola che dice che puoi fare al massimo un turno per scena" c'è lo stesso salto logico che c'è fra "si esce dalla porta, non buttandosi dalla finestra" e "appena vedi una porta, esci! E' obbligatorio". (scambiare l'opportunità per un obbligo)
In generale (e non solo per MLWM): non moltiplicate le regole oltre a quelle scritte sul manuale. In questi giochi per "regole" si intende una cosa seria. Che tutti devono seguire, sempre. Non sono le "regole-suggerimenti" dei gdr tradizionali. Quindi c'è un numero limitato di regole, quelle che servono, non una di più o di meno. Ammassare regole su regole prendendole dai consigli, dai best play, dall'abitudine, dalle risposte nei forum ai casi specifici, alla fine rende il tutto ingiocabile.
(e' anche per questo che fare domande in generale e non su un actual play mi mette sempre in grossissima difficoltà: la risposta, se fatta in generale, è sempre "dipende". Qualunque altr risposta tenderà a trasformare un "io quella volta avrei fatto così" in una regola inflessibile che ti verrà quotata contro la prossima volta quando dirai che in un altra circostanza avresti fatto cosà)
Moreno Roncucci:
Ah, non mi ricordavo che non hai ancora l'edizione ialiana e quindi non puoi leggere pagina 51... ecco la versione inglese:
Nella sezione "Brain in a Jar", con i consigli per il Master:
Scenes and Sessions
MY LIFE WITH MASTER is a game in which the player
character minions are an ensemble of individual protagonists,
not a group working together, but independent characters
whose stories happen to intersect at times. And so the
mechanics consciously empower the gamemaster’s use of an
aggressive scene framing technique to deliver pacing and
dramatic tension across a series of game sessions comprised
of individual scenes with these characters.
So as a GM, you should frame aggressively, just as if the
game events were a movie. Put the characters directly into
the midst of personally relevant conflicts. Advantage
yourself of the lack of individual ability scores for NPCs by
improvising them into existence as necessary. And generally
you should cut to a new player and a new scene after the dice
have been thrown and the outcome described; use the oneroll
conflict resolution system as a tool for getting out of a
scene when its closure is still wet. Cycle through the play
group like this, resisting the urge to give a second scene to
any character before you’ve done one with each of the rest.
Mechanics like ‘The Horror Revealed’ and the player’s
ability to request a scene for making an overture to a
Connection pretty much depend on this ‘individual scenes’
dynamic.
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